Per me DUNE è sempre stato la mi Storia infinita. Talmente personale da essere intimo, non lo conosco con il dettaglio maniacale dell'autistico, ma lo abito. Le sabbie di Arrakis, la tuta distlillante, il Kryss, i vermi, i Fremen.
Ho visto entrambi 2 volte, per cui sono due film da quasi 3 ore l'uno, sono 12 ore di proiezione.
il secondo la prima volta pure visto all'imax.
C'è questa cosa che mi turba: io CONOSCO dune, ho un motivo per immergermi, ogni lacuna viene colmata, ma glia altri?
io vorrei davvero sapere cosa vedono gli altri per sopportare una proiezione così lunga e trascinata.
Per me è vedere svelato un pianeta sconosciuto, per me è meraviglia, ma perchè ha avuto questo successo?
E' tutto perfetto è tutto splendido. La cavalcata del VERME è... resa esattamente, esattamente come la immagino.
Anzi, la narrativa è molto più spettacolare nei romanzi, le vecchie interpretazioni mostrano il caos supremo, come deve essere, qui tutto scorre, fila, arido come un documentario. Una visione, un coraggio e un'abilità narrativa sovraumana. Non lo dico per fedeltà al romanzo, dico in quanto, chi ha visto i film...ha compreso PIENAMENTE la storia.
Conosco Dune, è più che casa mia.
Capisco l'angoscia di Villnevue che ha trovato questa palla di energia incontenibile e ci ha messo un filtro davanti. In molte scene ridevo, immaginando di averlo accanto, capisco bene perchè ha evitato completamente il delirio di visioni che porta la Spezia. Ha caricato tutto sulle spalle degli attori.
Chissà se è stato tentato di mostrare il maelestrom delle visioni, l'angoscia di vivere tutto il futuro e tutto il presente contemporaneamente.
Che poi la cosa assurda è che chi ha letto il libro SA quanto sta soffrendo in quel momento Paul Atreides, e l'attore mostra quel dolore, quell'angoscia calma. La disperazione della perdita della speranza, e dell'innocenza.
Ma chi vede il film no.
Eppure.
Probabilmente sì. Perchè nessuno nega la trasfigurazione di Usul. E allora cerco nella scena qualche dettaglio che abbia regalato questa idea in maniera così netta.
Mettere in proiezione DUNE parola per parola è un'assalto continuo, come contenere una bomba atomica, questa visione è assolutamente magica, limitata ma necessaria.
Anche l'assalto finale è reso con maestria, delicatezza, una precisione chiurgica.
perchè nell'originale era diverso:
L'assalto che INIZIA con la detonazione di TESTATE NUCLEARI che POLVERIZZANO la MONTAGNA dietro la tenda imperiale.
Nella stessa scena l'arrivo di una tempesta di sabbia di tipo CICLONICO, come quella rappresentata su Fury Road ma una decina di volte più violenta.
E talmente carica di elettricità statica da attrito che i lampi rivaleggiano con le esplosioni atomiche
Lo scudo che scarica una quantità di energia anticinetica direttamente proporzionale assaltato di questi due elementi, illuminando il cielo intero di bagliori, macigni di svariate migliaia di tonnellate che si sgretolano e si spezzano contro una volta invisibile.
immediatamente al collasso, l'arrivo di INTERE ISOLE semoventi dall'aspetto di vermi, che si INNALZANO al di sopra dei fughi atomici, SOVRASTANO in altezza la tempesta e ricadono sull'esercito dell'Imperatore
e in conseguenza , su questa scena, l'arrivo di una sciame di Fremen, come formiche, come termiti, a migliaia di migliaia a sbudellare mutilare e decapitare urlando il nome del Profeta.
Come regista. Uno come affronta una scena del genere?
Un passo alla volta.
Vilnnevue è un genio, un genio. Amen