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11-05-2011, 21:50
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#21
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Banned
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Trento
Messaggi: 1,687
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esatto è stato un caso...
da emeriti coglioni è stata la tappa di oggi, quasi da mtb... questo non accetto io, andarseli a cercare i guai e poi magari lamentarsi pure... Infatti il ciclista è andato via in ambulanza...
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11-05-2011, 22:15
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#22
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,528
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ma non si parla mai di sicurezza nel ciclismo eppure è uno sport pericoloso, molto pericoloso e capitano smepre tante cadute, in altir sport questo problema è molto più sentito.
Qualcosa si può fare anche per il ciclismo, per esempio sospendere le corse in caso di pioggia, che rende la'sfalto scivloso. imporre gomme più larghe che tengano meglio la strada, anche a costo di andare più piano, studiare meglio i percorsi cercando dove possibile, nelle discese di mettere delle protezioni nei punti più pericolosi, per esmepio reti protettive, imbottiture come si fa nello sci, tagliare alberi pericolosi o rimuovere ostacoli lungo i margini delle strade. Qualcosa in più si potrebbe fare il punto però è che per la sicurezza nel ciclismo non si è mai fatto nulla.
Oppure siccome nelle discese nel ciclismo non si combina mai nulla e sono in pratica la fase più pericolosa della corsa, perchè non imterrompere il cronometraggio della gara durante la discesa, così che il ciclista la possa fare trnaquillamente senza avere la foga di dover recuperare sugli avversari e poi riprendere il cronometraggio quando la discesa è finita..
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Ultima modifica di Miky; 11-05-2011 a 22:17.
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11-05-2011, 22:41
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#23
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Banned
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Trento
Messaggi: 1,687
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Quote:
Originariamente inviata da Miky
ma non si parla mai di sicurezza nel ciclismo eppure è uno sport pericoloso, molto pericoloso e capitano smepre tante cadute, in altir sport questo problema è molto più sentito.
Qualcosa si può fare anche per il ciclismo, per esempio sospendere le corse in caso di pioggia, che rende la'sfalto scivloso. imporre gomme più larghe che tengano meglio la strada, anche a costo di andare più piano, studiare meglio i percorsi cercando dove possibile, nelle discese di mettere delle protezioni nei punti più pericolosi, per esmepio reti protettive, imbottiture come si fa nello sci, tagliare alberi pericolosi o rimuovere ostacoli lungo i margini delle strade. Qualcosa in più si potrebbe fare il punto però è che per la sicurezza nel ciclismo non si è mai fatto nulla.
Oppure siccome nelle discese nel ciclismo non si combina mai nulla e sono in pratica la fase più pericolosa della corsa, perchè non imterrompere il cronometraggio della gara durante la discesa, così che il ciclista la possa fare trnaquillamente senza avere la foga di dover recuperare sugli avversari e poi riprendere il cronometraggio quando la discesa è finita..
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ti spiego subito perchè non serve a niente:
questo sistema è già stato adottato in diverse granfondo (gare ciclistiche amatoriali) e consinsteva nel porre dei tappetini per terra all'inizio e alla fine della discesa che rispettivamente fermavano e facevano ripartire il cronometraggio. Ma è completamente inutile perchè quel che conta nel ciclismo è mantenere il proprio gruppo, o viceversa staccarlo. Quindi si va a tutta lo stesso ed è inutile.
E non c'è niente di più sbagliato che dire che nelle discese non si combina niente, in gara si tira tanto in discesa quanto in salita, semmai i periodi di stallo sono in pianura.
L'unica è studiare meglio i percorsi, mandare 200 ciclisti sulle discese di questi giorni non ha senso.
Modificare le bici non è la strada da seguire, non renderebbe il tutto meno pericoloso.
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12-05-2011, 23:01
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#24
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Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Trento
Messaggi: 1,687
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comunque tanto per la cronaca... purtroppo il giorno è stato sfortunato
Quote:
Il Giro da Vicino: una giornata assieme al Servizio Corse Vittoria.
La sorpresa
Non me l'aspettavo, non ci speravo, non sapevo.
L'offera è arrivata così, all'improvviso: "Se vuoi c'è posto in ammiraglia Vittoria!".
..........(stupore).........
Beh, ci devo pensare, ecco c'ho pensato: voglio, voglio, voglio, tantissimo voglio!!
Mi contatta la gentilissima Michela, dell'ufficio Marketing di Vittoria, dandomi sia le necessarie informazioni logistiche che qualche apprezzato consiglio.
Appuntamento: lunedì 9 Maggio a Reggio Emilia, chiedere di Veronica.
Il programma prevede un giro al Villaggio di partenza, tappa Reggio Emilia-Rapallo sulla macchina del Servizio Corse Vittoria e rientro in treno.
L'attesa
Non so voi, ma io ho una discreta fissa per vedere le cose dall'interno, capire come funzionano.
Che siano oggetti od eventi cambia poco, devo sapere cosa ci sta dietro, qual'è il lavoro "behind the curtains".
Bello guardare lo spettacolo, ancora più bello per me è guardare come si fa lo spettacolo.
Questa doverosa parentesi sui miei piccoli disturbi ossessivo-compulsivi offre un semplice metro di misura della mia eccitazione euforica.
Roba da faticare a prendere sonno, come quando hai 8 anni e si passa tutta la notte ad occhi sbarrati perchè l'indomani mattina si parte per il mare.
La mattina
Quando arrivo in Piazza Martiri, a Reggio Emilia, sono in corso i preparativi.
Addetti indaffarati dispongono transenne, sistemano stand degli sponsor e il palco di firma, proprio davanti alla facciata del Teatro Valli.
Rapido giro di perlustrazione, un caffè al bar, due foto e vado allo stand Vittoria dove Eros mi dice di telefonare a Veronica, che è al bus hospitality, per capire dove ci saremmo dovuti incontrare.
Seguono le presentazioni, un altro caffè e andiamo a recuperare Marco, il fortunato vincitore del concorso "Vinci una tappa del Giro con Vittoria!", che nel frattempo era arrivato e ci stava aspettando allo stand con Eros.
Veronica ci consegna i pass, ci mostra l'interno del bus (che negli ultimi due anni è stato utilizzato dal Cervelo Test Team e dalla ISD-Neri) e ci fornisce gli ultimi dettagli: ore 12:10 farsi trovare alle macchine pronti per la partenza.
Intervisto Marco (il filmato fatto col telefonino sembrava un minimo decente, invece fa veramente schifo, scusatemi) e per circa un'ora giriamo tra bus, villaggio e zona di partenza facendo foto.
Alle 12:15 puntuali siamo alle macchine dove, nell'attesa della partenza, facciamo due chiacchiere con Dario (Acquaroli, per chi non lo conoscesse basta googlare).
Dopo 20 minuti prendiamo posto nelle auto: io con Albino (pilota) e Nicola (meccanico), Marco con Dario (pilota) e Massimo (meccanico), mentre sulla terza salgono Presidente di Vittoria S.p.A. Rudie Campagne con Pietro Algeri (pilota) e Riccardo (meccanico).
Il Servizio Corse
Vittoria è presente al seguito del giro con 9 persone, 4 auto (3 per l'assistenza in corsa e 1 di servizio), un furgone e il bus hospitality.
Da quello che ho potuto vedere sono suddivisi in due gruppi di lavoro: quello "marketing" (composto da Veronica Passoni, Dario Magni ed Eros Pavarini) si occupa della gestione del Villaggio di Partenza (bus e stand con l'esposizione dei prodotti Vittoria ) e della logistica.
Mentre quello "sportivo" (composto da Pietro Algeri, Riccardo De Bertolis, Albino Marton, Nicola Sbrolli e Massimo Rava) si occupa dell'assistenza agli atleti in gara. Dario Acquaroli si divide tra i due gruppi (la mattina al bus a rispondere alle domande dei clienti, il pomeriggio alla guida di un'ammiraglia in gara).
Per quanto riguarda la gestione del servizio di assistenza in corsa:
due auto precedono il gruppo mentre una, solitamente quella guidata da Algeri, rimane dietro tra le ammiraglie delle squadre.
Come è successo lunedì, appena l'eventuale fuga prende un minimo di vantaggio una delle due auto davanti si porta dietro i corridori.
Quando il vantaggio supera il minuto l'auto rallenta, riprende posizione davanti al gruppo e la fuga viene seguita dall'altra auto di assistenza.
Se il vantaggio torno a dominuire accade il processo inverso.
La gestione delle diverse marche per gruppo e pignoni è, in teoria, abbastanza semplice: vengono tenute pronte due ruote posteriori (11v Campagnolo e 10v Shimano/SRAM) e una ruota anteriore. Mentre la macchina si ferma il meccanico prende la ruota opportuna in base al gruppo montato dal corridore che chiede assistenza.
La tappa
Appena passato il Km 0 inizia la bagarre: si susseguono diversi tentativi di fuga che vengono riassorbiti ancora prima che radio corsa riesca a leggere tutti i nomi degli attaccanti.
Noi precediamo il gruppo (un puntino nello specchietto retrovisore) e viaggiamo costantemente intorno ai 45-50 all'ora.
Al km 32 il gruppo lascia spazio ai 4 fuggitivi di giornata: Bart De Clerq (Omega Pharma-Lotto), Gianluca Brambilla (Colnago-CSF Inox), Pavel Brutt (Katusha) e Davide Ricci Bitti (Farnese Vini – Neri Sottoli).
De Clerq, tra l'altro, è il ragazzo segnalato da Lollo (http://www.bdc-forum.it/showthread.php?p=2884665).
Guadagnano rapidamente secondi e in breve la direzione corsa ci comunica di farci superare e fornirgli assistenza.
Li seguiamo per alcuni minuti poi, dato che il vantaggio dei 4 era ormai consolidato, vengono presi in carico dall'altra auto Vittoria, quella di Marco, mentre noi rallentiamo per riprendere posizione davanti al gruppo.
Considerata l'ora (14:30), approfittiamo del momento di calma per mangiare un panino (in ammiraglia è presente una "zona ristoro" gestita da Nicola, che offre panini, frutta, acqua e bibite fresche!!).
Nel frattempo ci superano le ammiraglie delle squadre dei 4 in fuga.
La situazione rimane tranquilla per parecchi km e passata la zona rifornimento di Borgo Val di Taro (-84 km all'arrivo) la strada inizia lentamente a salire verso il Passo del Bocco.
A Pontestrambo (-56 all'arrivo) Nicola si fionda alla velocità della luce dentro un bar ed esce con sacchetto.
Rapina? No, gelato!
Il vantaggio dei fuggitivi a pochi km dal GPM torna nell'ordine del minuto e la direzione corsa chiede alle ammiraglie delle squadre di fermarsi.
L'auto di Marco supera i corridori seguiti fino a quel momento e allunga in discesa. Tocca a noi garantire l'assistenza agli attaccanti fino a quando il gruppo non verrà a riprenderli (o eventualmente il loro vantaggio torni consistente).
Ad 1 km dal GPM iniziano gli scatti per i punti della maglia verde, Ricci Bitti accusa il colpo e si stacca.
Lo superiamo e iniziamo la discesa incollati all'auto rossa della direzione gara che segue da vicino i 3 rimasti davanti.
Avete presente le montagne russe? Ecco siamo lì.
Velocità altissima anche in curva, un destra-sinistra-destra-sinistra continuo, frenate all'ultimo (in almeno un paio di occasioni ho cercato il pedale del freno ma non l'ho trovato...), gas a tavoletta, peli a guard-rail e sballottamento vigoroso.
Albino ha dato prova di altissima abilità di guida.
Io ho dato prova di altissima resistenza al mal d'auto, ma ho sudato parecchio.
La giornata cambia in questo momento anche se lo scopriremo una ventina di minuti più tardi: radio corsa comunica "CADUTA! MEDICO! MEDICO!"
Qualche km dopo la fine della discesa i fuggitivi (sui quali era rientrato Ricci Bitti) vengono ripresi e noi allunghiamo precedendo il passaggio dei corridori.
Alle 17:30 circa Veronica comunica a Nicola via sms la notizia della morte di un corridore del team Leopard.
Parcheggiamo a 30 metri dal bus della Leopard.
Io saluto, ringrazio e m'allontano in un'atmosfera triste e surreale.
Conclusioni
La giornata è stata molto emozionante, nel bene e purtroppo anche nel male.
La morte di Weylandt ha scosso tutti.
Ringrazio Michela, Veronica, Albino, Nicola e gli altri colleghi di Vittoria per l'assistenza e l'ospitalità che ci hanno regalato lunedì.
Ringrazio Davide Fumagalli e i direttori per avermi permesso di vivere questa esperienza.
Tutte le foto che ho fatto le trovate qua: http://www.flickr.com/photos/gianluc...7626571482573/
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22-05-2011, 21:50
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#25
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Qui dal: Apr 2010
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è stata una bastardata assurda... la discesa era sicurissima, l'ho fatta io il giorno prima... hnno tirato in ballo la regolarità sportiva che poi è andata a farsi benedire sullo zoncolan. la verità è che aa riis, e quindi a conrador, quella discesa faceva paura, erchè vi giuro che nibali, alla luce dei fatti di oggi, è il più forte discesista del mondo e su quella discesa avrebbe dato allo spagnolo come minimo 3'....
e poi anchee per rspetto di quei volontari che per mesi ci hanno lavorato, e zomegann ci ha speso 1 MILIONE di euro!!
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22-05-2011, 21:52
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#26
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Qui dal: Apr 2010
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22-05-2011, 22:23
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#27
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Qui dal: Apr 2010
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ma guarda contador per me è un dopato di sicuro e il giro glielo tolgono, lo vince nibali...
altrimenti ci troviamo davanti al PIU' FORTE CICLISTA DI TUTTI I TEMPI, studio fatto non da me andando a confrontare i dati relativi alle VAM dei vari ciclsisti nelle salite più dure...
l'unico che gli si AVVICINA è uno sconosciuto chiamato marco pantani (anche se lui lo zoncolan non l'ha salito), e io che ho visto tutti e 2 anche dal vivo ti dico che alberto se lo sogna di riuscire a rispondere ad uno scatto di marco... per questo (purtroppo, perchè ci troviamo comunque davanti ad un grande campione) secondo me anche lui non se la scansa...
cmq pessimo atteggiamento dei tifosi friulani, incazzati come era giusto, ma NON SI FISCHIA LA MAGLIA ROSA, tranne che per motivi gravissimi che fortunatamente al giro non sono mai successi
Gli unici capaci di tener testa a contador in questo momento il giro non lo corrono, e si daranno battaglia a luglio... allora si che non sarà più un assolo, ma un fantastico duetto
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22-05-2011, 22:53
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#28
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Qui dal: Apr 2010
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chi sono? Andy ed Ivan, Shleck e Basso...
il primo ha lo scatto di contador, ed è più giovane... l'anno scorso al tour lo avrebbe staccato senza il salto di catena (colpa sua, non si cambia rapporto mentre si scatta -.-)
il secondo ha una progressione micidiale, alla endurain, li stacca tutti uno ad uno senza scattare... se contador scatta, fa come nibali sullo zoncolan, sale del suo passo fino a riprenderlo... ma il passo di ivan basso è il doppio di quello dello squalo dello stretto
non per niente il tempo di basso sullo zoncolan l'anno scorso è parecchio (relativamente parlando) più basso di quello di contador...
Ah, solo una precisazione, Alberto Contador NON correrà il tour de france 2011
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22-05-2011, 23:06
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#29
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Qui dal: Apr 2010
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certo che lo è, perchè naturalmente in una discesa così tecnica non si scende a 100 all'ora come nelle altre (le VERE discese dove ci si fa male) ma si va più piano, conta davvero solo la tecnica, il manico che uno ha. Poi hanno messo le protezioni che si usano in una discesa libera di sci (dove si scende a 130m/h, più del doppio della velocità rispetto alla quale sarebbero scesi i ciclisti) in ogni punto critico, in ogni curva. Senza contare che i corridori che l'avrebbero fatta cercando di guadagnare sarebbero stati massimo 10 grazie alla salita del crostis e che per lo stesso motivo la discesa non sarebbe stata percorsa in 200 come nella tragedia del povero wouter...
Ultima ma non meno importante cosa, in una discesa del genere non ti distrai un attimo, ed è stata una distrazione a provocare la morte del corridore (un pedale sbattuto contro il guard rail a 100 all'ora)
La discesa del passo del gavia è molto più difficile, con asfalto molto più rovinato, eppure è stata percorsa senza problemi e senza incidenti dal giro 2010
Ultima cosa, i corridori erano tutti d'accordo, la sicurezza della discesa non è stata più messa in discussione dopo l'aggiunta delle protezioni, ma è stata annullata per irregolarità sportiva dovuta al fatto che per 37km i corridori sarebbero stati senza assistenza meccanica perchè la strada è troppo stretta per le macchine
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