claire

Tutto questo solo perchè ho fatto un appunto sulla tua regione...ripigliati tu,che disagio.
Comunque gliel'ho spiegato e me l'ha fatto,perchè ha insistito per sapere, a me andava benissimo un macchiato perchè non vado un giro a rompere il cazzo,consapevole dei miei disagi,quindi stai tranquillo che nessun barista lombardo è stato importunato da campagnole in gita.

claire

Vorrei sapere di dov'è redone, che magari è una cosa solo veneta o di qualche altra regione e altre no

Svers0

Ho letto di sfuggita la presentazione, mi pare del Lazio.

Da'at

E allora vedi che non sei una "vera" fobica? No dai, sul serio. Lo sai che ti voglio bene e tutto. Devi smetterla di definirti con questa (presunta) malattia.

Si tratta solo di cattive abitudini. E autodefinirsi è una ulteriore cattiva abitudine, che rafforza e consolida il disagio, anziché imparare a superarlo.

Oggi sei arrossita, domani arrossirai l'uno per mille in meno, dopodomani ancora di meno e così via. Purché tu non faccia resistenza al cambiamento e inizi ad abbracciarlo.

claire

Se fosse così dovrei arrossire zero ora.

Da'at

Nel senso che nel corso degli anni ti sei sforzata a non definirti col disagio di cui sei portatrice, hai lavorato molto su te stessa, ti sei messa costantemente alla prova uscendo gradualmente ma frequentemente dalla tua zona di comfort, e saresti dovuta migliorare ma sei peggiorata?

Magari mi sbaglio ma a me sembra che hai iniziato a star male quando hai iniziato ad assecondare la tua zona di comfort, ed hai iniziato ad aver progressi grazie all'ultima psicologa e al suo convincerti a tornare a lavoro. Adesso stai soffrendo molto perché ti stai esponendo a delle sfide dopo un lungo periodo di stasi.

Ma è come dire che la palestra fa solo male e non serve a niente perché è da 4 anni che non faccio alcun esercizio fisico e da quando ho preso a farli ho tutti i muscoli dolenti.


Davvero, lo dico a te e lo dico a tutti: piantiamola con sta storia dei "veri" fobici, dei "veri" depressi, e soprattutto del "io sono la mia malattia". Riconosciamo il desiderio di autocompiacimento in queste affermazioni, e disinneschiamolo.

Ogni giorno che si passa con la convinzione di essere il proprio disturbo, questo acquista terreno. Se ne si vuole uscire bisogna accettare che è doloroso, faticoso e possibile, con la dovuta costanza.

Ansiaboy

non capisco perché essere cosi critici

comunque evidentemente nessuno lì ordinerà tale tipo di caffè o era un novellino

Wolferstein

Per quanto mi riguarda...ho imparato a contare su me stesso come responsabile delle mie azioni....sia che abbiano un risultato soddisfacente, sia il contrario...senza attribuire colpe o anche meriti alle altre persone e senza aspettarmi nulla da loro....Mi sono dovuto anche dare da fare però..mica ho imparato così dal nulla..

Quando qualche attività assieme ad altre persone riesce ed ha successo lo considero un valore aggiunto....non come qualcosa di scontato...ben sapendo che la maggior parte delle volte si dovrà contare esclusivamente su se stessi.

Hazel Grace

certamente si può contare solo su se stessi perchè sulle persone non c'è da fare molto affidamento, alla fine tutti spariscono prima o poi, perchè ci sono lidi sempre migliori dove attraccare e la gente lo sa bene. Però appunto sono le amicizie e gli affetti che ti rendono la vita più piacevole e più colorata, senza condividere la vita è tutta più piatta e triste.

Wolferstein

Si forse, ma dipende anche molto da come la sai gestire personalmente..

claire

S al primo periodo,no al secondo.
Non ci sei proprio,ritenta.
Come dicevo più su se rileggi, sono stata fobica da sempre anche se uscivo costantemente e facevo le mie esperienze,la fs non si è mai attenuata con l'esposizione,nè allora con la scuola e le amicizie,nè ora col lavoro e le varie incombenze sociali,e non ho iniziato a stare male quando mi sono chiusa in casa ma molto prima,e chiusa in casa per modo di dire perchè ho lavorato (e mi sono dovuta relazionare parecchio col lavoro che ho) anche negli anni in cui non avevo vita sociale.È non ero himikomori,uscivo abitualmente con un'amica (stando malissimo),andavo a pizzate ultimi dell'anno matrimoni,e a fare commissioni pressochè ogni giorno,e se ti riferisci a quei mesi in cui non ho lavorato tre anni fa (3mesi)li ho usati per darmi da fare socialmente,a ricontattare persone,a cercare nuovi rapporti.
Insomma non ho certo iniziato a soffrire di fs allora, siete voi "volere è potere " che dovete rendervi conto che non tutti i problemi,solo perchè non fisici,si possano risolvere.Poi so già che puntualmente rigirerai la frittata dicendo che devo conviverci o che devo suicidarmi,giavvisto.

Hazel Grace

la gestisco malissimo, infatti cerco sempre compagnia

Da'at

Beh o ci convivi o ti suicidi, questo è un dato di fatto. Ovvio che preferisco la prima. Ma perché non provi a smettere di dare enfasi a tutti questi arrossamenti e imbarazzi e cazzy&mazzy? Va bene, non sei perfetta, nessuno lo è, ti voglio bene lo stesso.

claire

Io no,leccaculo

Svers0

Non fate gli innamorati pure nel topic dei very phobic.

Svers0

Pure io certe volte penso che non farò progressi, meno male che ci sono i farmaci che tamponano per ora.

claire

A me mi fanno come il cazzo alla vecchia

No dai,sono un po' d'aiuto.

muttley

Secondo me tu hai più un problema di rancore che di fs

ElsaonMars

Ma uno non si può lamentare di un problema di fobia sociale neanche su un forum dedicato alla fobia sociale?
Cè zitti e muti, o ci si ammazza o si risolve, o non si ammorbano le persone proprio su forum a tema?

Mi sembra molto assurdo.

Svers0

Abbiamo il nemico anche in casa, non bastava il 99% della popolazione umana.