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14-06-2015, 19:21
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,808
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Magari è una sensazione che capita di sentire anche a voi. Le persone che mi circondano fanno un sacco di cose e hanno molti interessi. Guardano film, ascoltano musica, si sfondano di serie tv. Leggono, fanno sport, lo seguono. Per la maggior parte di loro è inconcepibile passare le giornate seduta con le mani in mano (o, peggio, disteso a fissare il soffitto) a riflettere. Io davvero non so come facciano a non stare mai ferme, quando la mia condizione base è proprio questa: lo stare fermo, il pensare a poco-niente, non essere interessato a quasi nulla. Sul serio: come fanno?!
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14-06-2015, 19:47
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 753
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Mi fai venire in mente il detto cogito ergo sum, penso dunque sono, anche io sono un pò così, non ho difficoltà a passare del tempo da sola con me stessa e riflette, anzi mi piace molto. Già il riflettere e il pensare presuppone che a qualcosa si sia interessati. "Il filosofo" chi è? Uno che pensa... e "il filosofo" non è forse il più curioso tra gli uoimini? Chi pensa molto (e di conseguenza agisce poco, prerogativa invece degli edonisti) è di base una persona molto curiosa perché vuole comprendere ad un livello più profondo le cose, se stesso, gli altri. Sono certa che tu sei una persona molto intelligente e intellettualmente profonda e che avrai certamente degli interessi, che magari sono differenti da quelli degli altri, ma è una questione caratteriale.
Prova magari che ne so a interessarti a cose che si avvicinano ai tuoi gusti, se vuoi incominciare a fare sport per esempio prova qualcosa che si addica a te, mi sai di uno che si interessa di filosofie orientali se è così iscriviti ad un corso arti marziali...ecc.
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Ultima modifica di cancellato16177; 14-06-2015 a 20:11.
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14-06-2015, 19:49
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,745
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la volontà bisogna averla. o farsela venire, anche se è difficilissimo.
di entusiasmo per la vita, non essendoci validi motivi per averla, è anch'essa impossibile.
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14-06-2015, 19:56
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da TãoSozinho
Magari è una sensazione che capita di sentire anche a voi.
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Non solo mi capita di sentirla ma la vivo direttamente: mia madre è iperattiva e se sta ferma sta male. Non è una condizione tanto rara, meno comuni invece sono depressione / ciclotimia / distimia / etc., che producono tutte questo effetto di letargia, mancanza di voglia di fare e così via. Io fino a uno due anni fa un po' mi muovevo, facevo cose... adesso devo fare uno sforzo mentale per andare dalla mia stanza al bagno, e solo perché evidentemente costretto
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14-06-2015, 20:03
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 1,001
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Sì anche io non mi capacito. E' una delle cose che mi fa sentire aliena al mondo. Ma io neanche rifletto, vegeto proprio. Anzi diciamo vegeterei, perché poi tra una menata e l'altra c'è sempre qualcosa da fare, è tutto un lavorio continuo sta vita. Però appena ho sbrigato l'obbligatorio io mi butto sul letto a fissare il soffitto e ci starei sempre. Secondo me è più che altro un fatto di diseducazione alla vita, cioè per me vivere e fare le cose è solo rottura di balle e fatica, mentre per gli altri è, appunto, la vita.
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14-06-2015, 20:05
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul
per me vivere e fare le cose è solo rottura di balle e fatica, mentre per gli altri è, appunto, la vita.
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In gran parte anche per me, tutto è faticoso.
Ci possono essere tanti motivi, c'è chi nasce più entusiasta e chi meno, c'è chi è depresso, c'è chi l'entusiasmo lo aveva e lo ha perduto, c'è chi non si accontenta mai e qualsiasi cosa faccia sarà sempre poco entusiasmante, c'è chi è più semplice e si accontenta di più, c'è chi non ha soldi e tempo per fare cose che lo entusiasmano, chi ha troppi doveri per fare cose che lo entusiasmano..ci sono veramente tantissimi motivi per esserlo o non esserlo.
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14-06-2015, 20:07
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#7
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: campania
Messaggi: 3,643
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quoto syd e aggiungo che c'è chi vive con depressi e con teste di cazzo che ti fanno passare tutto l'entusiasmo e la voglia di fare
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14-06-2015, 20:13
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,808
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Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul
Secondo me è più che altro un fatto di diseducazione alla vita, cioè per me vivere e fare le cose è solo rottura di balle e fatica, mentre per gli altri è, appunto, la vita.
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già
Non avevo interessi. Non riuscivo ad interessarmi a niente. Non avevo idea di come sarei riuscito a cavarmela, nella vita. Agli altri, almeno, la vita piaceva. Sembravano capire qualcosa che io non capivo. Forse ero un po' indietro. Era possibile. Mi capitava spesso di sentirmi inferiore. Volevo solo andarmene. Ma non c'era nessun posto dove andare. Il suicidio? Gesù Cristo un'altra faticata. Avevo voglia di dormire per cinque anni di fila, ma non me lo permettevano.
Charles Bukowski
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14-06-2015, 20:18
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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La risposta risiede nell'imprinting famigliare: ovviamente non è sempre la famiglia a trasmetterci volontà e passione, ma è più facile che, essendo i nostri famigliari le prime persone con cui entriamo in contatto, siano proprio loro a forgiare la nostra personalità anche in termini di interesse e voglia di fare. Essere circondati da persone supportive e incoraggianti, è il modo migliore per vedere incentivata dentro di sé la voglia di mettersi in gioco e la curiosità. Difficile che si sviluppi un interesse in assenza di spirito motivazionale altrui nell'età critica della formazione...difficile ma non impossibile, ovviamente. Ciò che ci accomuna (noi iscritti a codesto forum) è in sostanza l'essere cresciuti in ambienti ad alto tasso "demotivazionale", o che sono stati percepiti da noi come tali (chissà forse i nostri genitori erano pure le persone più motivatrici dell'universo ma, per qualche motivo o interferenza, il messaggio non ci è pervenuto).
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14-06-2015, 20:22
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#10
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
La risposta risiede nell'imprinting famigliare: ovviamente non è sempre la famiglia a trasmetterci volontà e passione, ma è più facile che, essendo i nostri famigliari le prime persone con cui entriamo in contatto, siano proprio loro a forgiare la nostra personalità anche in termini di interesse e voglia di fare. Essere circondati da persone supportive e incoraggianti, è il modo migliore per vedere incentivata dentro di sé la voglia di mettersi in gioco e la curiosità. Difficile che si sviluppi un interesse in assenza di spirito motivazionale altrui nell'età critica della formazione...difficile ma non impossibile, ovviamente. Ciò che ci accomuna (noi iscritti a codesto forum) è in sostanza l'essere cresciuti in ambienti ad alto tasso "demotivazionale", o che sono stati percepiti da noi come tali (chissà forse i nostri genitori erano pure le persone più motivatrici dell'universo ma, per qualche motivo o interferenza, il messaggio non ci è pervenuto).
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E com'è che mio fratello ha queste cose e io no?
Abbiamo vissuto 30anni nella stessa casa con gli stessi genitori.
Anch'io credo che moltissimo dipenda dalla famiglia, poi però vedi spesso fratelli che caratterialmente sono il giorno e la notte, e allora dici boh
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14-06-2015, 20:27
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da claire
E com'è che mio fratello ha queste cose e io no?
Abbiamo vissuto 30anni nella stessa casa con gli stessi genitori.
Anch'io credo che moltissimo dipenda dalla famiglia, poi però vedi spesso fratelli che caratterialmente sono il giorno e la notte, e allora dici boh
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Quando si è sbarbati, la plasticità del cervello è tale che bastano poche differenze esterne a condizionare un carattere. E poi chi meglio di me può sapere ciò, visto che tengo un gemello?
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14-06-2015, 20:27
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Bho
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14-06-2015, 20:32
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Quando si è sbarbati, la plasticità del cervello è tale che bastano poche differenze esterne a condizionare un carattere. E poi chi meglio di me può sapere ciò, visto che tengo un gemello?
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È normale lui?
Comunque ho studiato alle scuole alte di psicopedagogia , mille cose influiscono, ma il temperamento esiste e te lo tieni
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Ultima modifica di claire; 14-06-2015 a 20:34.
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14-06-2015, 20:42
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Quote:
Originariamente inviata da claire
E com'è che mio fratello ha queste cose e io no?
Abbiamo vissuto 30anni nella stessa casa con gli stessi genitori.
Anch'io credo che moltissimo dipenda dalla famiglia, poi però vedi spesso fratelli che caratterialmente sono il giorno e la notte, e allora dici boh
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Mia sorella lo stesso, siamo diversi.
E quindi, semplicemente è un discorso affrontato molte volte sul forum, in parte cio che siamo dipende dalla predisposizione e in parte dal tipo di messaggi che abbiamo introiettato a livello inconscio.
In pratica siamo come un computer in cui è stato installato un sistema operativo che nn è compatibile con l hardware.
L unica cosa che possiamo fare e diventare programmatori e aggiustare un po il sistema operativo e renderlo piu stapile.
Per diventare programmatori bisogna prima capire comè fatto il sistema operativo, bisogna capire come fatto l ahardware
Poi dopo bisogna capire dove apportare modifiche al sistema operativo (per l hardwae nn si puo) affinche tutto il complesso diventi piu funzionale.
Maronn che bordell
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14-06-2015, 20:46
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
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Io ho la curiosità ma mi manca tutto il resto
Se c'è da schiodarsi da camera mia mi scoccia..mi entusiasmo per un film, un libro, una canzone, una serie tv o un videogioco..ma il resto non mi entusiasma più di tanto.
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14-06-2015, 20:47
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#16
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Mia sorella lo stesso, siamo diversi.
E quindi, semplicemente è un discorso affrontato molte volte sul forum, in parte cio che siamo dipende dalla predisposizione e in parte dal tipo di messaggi che abbiamo introiettato a livello inconscio.
In pratica siamo come un computer in cui è stato installato un sistema operativo che nn è compatibile con l hardware.
L unica cosa che possiamo fare e diventare programmatori e aggiustare un po il sistema operativo e renderlo piu stapile.
Per diventare programmatori bisogna prima capire comè fatto il sistema operativo, bisogna capire come fatto l ahardware
Poi dopo bisogna capire dove apportare modifiche al sistema operativo (per l hardwae nn si puo) affinche tutto il complesso diventi piu funzionale.
Maronn che bordell
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Quando si nasce non si è tabula rasa da riempire attraverso l'esperienza o l'inconscio e basta.Si viene al mondo con un piccolo bagaglio chd si chiama temperamento.Per quanto piccolo, esiste.
Si può lavorare su molto, ma non su tutto.
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14-06-2015, 20:53
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Quando si nasce non si è tabula rasa da riempire attraverso l'esperienza o l'inconscio e basta.Si viene al mondo con un piccolo bagaglio chd si chiama temperamento.Per quanto piccolo, esiste.
Si può lavorare su molto, ma non su tutto.
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Si, diciamo che si puo lavorare in modo che il tutto diventi stabile e funzionale, equilibriumatto
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14-06-2015, 20:57
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#18
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: trentino
Messaggi: 851
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Quote:
Originariamente inviata da claire
È normale lui?
Comunque ho studiato alle scuole alte di psicopedagogia , mille cose influiscono, ma il temperamento esiste e te lo tieni
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dho!!!!
la mia esperienza mi dice che hai ragione, ma deve esserci un modo per invertire la rotta, dal canto mio se sono in contatto con persone entusiaste hce sanno gestire tanti interessi sono molto attivo, con i miei limiti di organizzazione ma ci sto dietro.
se invece sono in autogestione mi riduco a perdere tempo su tempo , nonostante le buone intenzioni.
a mio avviso è l'abitudine a riflettere eccessivamente che porta a questi stalli. io sono arrivato alla conclusione che questa società sempre più tecnologica globalizzata connessa e affollata è innaturale e riflettere troppo è un grosso errore proprio perchè per quanto ci si sforzi non si riuscirà mai ha trovare una soluzione accettabile a questo caos. A che serve guardare un film o una serie o seguire sport??? di per se a niente , ma se si impara ad accettare senza sconti la società tutta con tutti i suoi enormi problemi allora si riesce a capire quanto è bello fare danza classica o lanciare un freesbee, e andando avanti così le giornate si riempiono di ricordi ed esperienze.
riflettere molto è utile se devi scrivere un saggio di filosofia ,psicologia, sociologia, altrimenti ci si ritrova sempre con nuove domande e dubbi.
il punto è che riflettere solamente non ti può insegnare a vivere a modo tuo.
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14-06-2015, 21:13
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Quote:
Originariamente inviata da TãoSozinho
Sul serio: come fanno?!
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Si lasciano fare; è una curiosità, una voglia di fare, di cui non sono responsabili in prima persona, non è un atto della volontà, una libera scelta; tu, io, e molti, fai (ti lasci fare) resistenza con lo scetticismo, o con l'apatia. E smonti tutto, disabituato alla vita, con atteggiamento pregiudizievole nei suoi confronti, come se questa si esaurisse, si fosse già esaurita tutta nel tuo pensiero. Nulla che valga la pena di fare.
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14-06-2015, 21:14
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#20
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: trentino
Messaggi: 851
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e se potreste tornare indietro , di cosa vi appassionereste??
1)io avrei voluto fare atletica , in particolare corsa a ostacoli, me lo avevano proposto ma non ho avuto lo slancio.
2)imparare a suonare il pianoforte, mio nonno era bravo ma non lo avevamo a casa e nessuno me lo ha chiesto o imposto, non sapevo neanche di mio nonno (6 anni fa ho comperato una tastiera ma non ho mai imparato)
3) avrei fatto teatro ma ok, non c'era
4) nel calcio non mi sono mai impegnato seriamente.
è questione di temperamento ma se anche mi fossi impegnato in una sola di queste attività credo che avrei imparato una lezione importante, non si può negare che chi svolge molte attività in giovinezza poi da adulto è più intraprendente e riesce a focalizzarsi e ad essere multitasking.
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