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Vecchio 30-08-2011, 22:53   #1
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Ciao ragazzi,
mi sono iscritto da pochi giorni e sono stato attivato in scrittura da poche ore... Forse non sta bene iniziare subito una discussione, essendocene tante, ma ritengo questo discorso utile soprattutto per fobici, timidi e tutti i soggetti particolarmente "problematici".

Ovviamente parlerò dal punto di vista di un uomo, ma, con i debiti distinguo, un discorso analogo può valere per le donne... Lavoro e famiglia rappresentano da sempre sul piano sociale ciò che viene definita come la realizzazione dell'uomo... Chi non ci arriva è nel migliore dei casi un poverino che non ce la fa, nel peggiore un disadattato sfaticato, ad un'altra angolazione troviamo l'anticonformista edonista. In tutti i casi questa è una società che, checché ne dicano le sfere religiose e i movimenti associativi vari, fondata totalmente sulla famiglia e di rimando sul lavoro (la nostra costituzione stabilisce che la repubblica lo è effettivamente) e questa concezione non è assolutamente in crisi, sebbene si affaccino nuove forme familiare e nuove tipologie lavorative.

Ricordo quando presi la mia prima laurea (V.O.) c'era un esame, scienza politica, e il manuale si presentava nell'introduzione con una frase che praticamente è l'unica cosa che ricordo di esso; l'arguto autore sosteneva che: l'uomo, una volta soddisfatta la necessità di trovarsi una compagna e un lavoro stabili, può agire come cittadino pubblicamente. La frase non era intesa nel senso di precondizioni, ma di volontà da parte stesso del giovane uomo, prima di "sistemarsi", e poi di volersi e potersi più serenamente dedicare alla vita pubblica. Personalmente io invece, non ho né un lavoro, né una donna, come credo molti di voi, ma andrò più in là di questa affermazione, sostenendo che sinceramente faccio volentieri a meno dell'uno e dell'altra, e argomenterò questi teoremi in modo logico.

Partiamo dall'affermazione forse più sconcertante, non voglio una donna. La frase può stupire, ed infatti non è spiegata, in effetti io non voglio una donna pur di mettermi in riga per la società, agli occhi di essa, indipendentemente dalla mia felicità (e lo stesso vale per il lavoro! ma è solo la prima delle numerose analogie che percorreremo); ma vorrei una donna, o almeno credo di sì, se fosse Colei che dico io. Questa Lei non è in realtà una persona ben definita, anche se c'è una o due che ritengo potrebbero essere al top dei miei desideri, ma non sono così sottile da esigere un'impossibile relazione fossilizzandosi su una singola ragazza. Al contrario, a me piacciono parecchie ragazze, con parecchie di essere vorrei almeno iniziare un percorso che non necessariamente può portare all'innamoramento, ma che possa portarvici. Invece, ahimé, queste ragazze, o non sono neppure interessate all'amicizia (visto che non gli piaci e non hanno bisogno di un amico in più, che comunque sanno sarebbe interessato a loro), alla semplice conoscenza se vogliamo, perché amicizia è una parola grossa e sicuramente non ti danno alcuna possibilità di iniziare un rapporto amoroso, che rimane solamente confinato nella fantasia. E non parlo di amore non ricambiato, ho finito di dirmi "innamorato" da molto tempo ormai, sono diventato molto pragmatico, parlo proprio di occasioni e possibilità che con le ragazze che potrebbero smuovere una persona pigra e timida, ma certamente tenace a non accontentarsi.
Tra una decina di giorni un caro amico si sposa. Per anni è stato con questa ragazza, e per anni mi sono chiesto come facesse. Non che lui sia un adone, ma meglio e più dignitoso sarebbe stato rimanere singolo. Voi mi direte ceh parlo a sproposito, che lui magari la "ama", che non devo permettermi ecc.... Va bene, non mi permetto, dirò solo che tanti ne ho visti disdegnare ragazze, e poi tornare con la coda tra le gambe dopo anni quando hanno capito l'andazzo dell'uomo brutto e perdipiù timido qual è in questo mondo. E pur di avere sesso, e pur di avere quella parvenza di normalità sociale (anche se a fianco di una che ti ridono dietro spietatamente), tanti, tantissimi si imbarcano in avventure costosissime che poi sfociano anche nel matrimonio, in figli non amati al 100%, perché non si ama la propria moglie, e molte brutte cose. Ora vorrei iniziare a parlare del lavoro, perché si innesta bene sul fattore spese, ma prima un appunto sulle ragazze belle, e qui non parlo di ragazze belle e crudeli, ma semplicemente di ragazze belle che uno bruttarello non lo vogliono a priori, e badate, per bruttarello intendo dal Loro punto di vista, non parlo di obesi, disabili, sformati in maniera evidente vari, parlo dei tantissimi ragazzi normal o sotto la normalità del canone. Per codeste ragazze, non è lusinghiero che uno che non gli piaccia le approcci, anche molto gentilmente, è anzi una scocciatura. Per loro questi dovrebbero "farsi le seghe", salvo però primo non farsele su di loro, perché sarebbe una cosa gravissima, quasi da denunzia, due, anche se si fanno le seghe su anonime donnine da porno, sono degli sfigati in quanto segaioli (ma come non avete detto voi che devono farsi le seghe invece di importunare voi giovani e belle ragazzuole?).
Vecchio 30-08-2011, 22:54   #2
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L'alternativa è che "si formino una famiglia", però anche qui con i distinguo: siccome sei brutto, una bella per te è sprecata, quindi non devi rompere il cane alle belle, devi accontentarti di una brutta e non fiatare, che anzi, ringrazia il cielo che ti ci sta quella. Ah, però siccome quella fa proprio schifo io ti posso prendere per il culo perché non hai saputo trovare di meglio! Quindi il logicissimo discorso si articola così: non rompere a me, o ad un'altra bella, piuttosto fatti le seghe e trovati un cesso. Adempiuto ai gravosi ordini, farsi le seghe è da sfigati, ma è anche da sfigati essersi trovati quel cesso ceh ti è accanto, e l'hai sposata pure.
Chiudendo qui l'increscioso modo di pensare delle ragazzette giovani e belle, iniziamo a parlare del lavoro.

Ci eravamo fermati al matrimonio, ebbene oggi un matrimonio costa, risparmiando, non meno di 10 mila euro. Ok, so anche io che ti puoi sposare in jeans e maglietta spendendo solo per i bolli del comune, ma una donna, anche se brutta moooolto difficilmente accetterà. Forse una bella accetterebbe. Ma il discrimine non è bella o brutta, ma quanto "sbrocca" di testa per l'omino, e siccome parliamo del fenotipo bruttino, nessuna "sbroccherà" mai a quei livelli, neppure la brutta, perché alla fin fine anche il bruttino è un ripiego per il cesso. Ma il matrimonio è solo l'apogeo di una serie infinita di spese, cui poi vanno ad aggiungersi casa, con mutuo sul groppone per 30 anni, spese per interni vari, spese correnti, bollette vestiario, spese per figli, tutte spese che secondo certi benpensanti sarebbero da farsi col sorriso sulle labbra, dato l'alto nobile scopo, e quindi, bisogna lavorare sodo e contenti, per adempiere a questi "doveri".
Ma qui c'è il primo scricchiolìo dell'intero edificio. Perché devo lavorare come un negro per 30 anni, soffrire con un lavoro di melma che odio, a meno di essere tra i superfortunati, ma ne riparleremo, per una donna che fondamentalmetne non mi piace affatto, per dei figli che sì sono sempre miei figli, ma potevo anche farne a meno di farli visto che non amavo la loro madre (a parte che il dato statistico è di almeno 1/10 di figli con dna diverso dal padre anagrafico, ma lasciamo perdere); perché insomma devo farmi il mazzo 8-10 ore al giorno per 5 o 6 giorni la settimana, per 48 stramaledettissime settimane l'anno, per 40 anni, se va bene, soffrendo nel lavoro, e arrivare a casa e trovarmi una situazione familiare simile????? Io penso che molte tragedie accadano proprio di fronte all'insofferenza che viene ad accumularsi così. Uno pensa di farcela, il giorno del matrimonio, tutto perfetto, ma, c'è un ma... quel lavoro fa schifo, ma lo devo fare per mantenere la baracca e non posso mandare a fanculo tutti come vorrei, e quella donna, sì insomma era la meno peggio ceh ho trovato, se va bene. E qui l'edificio crolla inesorabilmente.

Io ad esempio non solo non lavoro, ma ho rifiutato vari rinnovi contrattuali e mi sono anche dimesso. Ora sto prendendo una seconda laurea sperando, con vaghe, pochissime speranze, di poter insegnare in futuro e magari fare ricerca, ma ognuno ha qualche attività che predilige e vorrebbe svolgere, ma non può, per vari motivi. Personalmente mi muovo così: svolgo lavori saltuari, se riesco metto insieme i giorni necessari per accedere alla disoccupazione, e mi faccio bastare tutto fino all'anno successivo. Un atteggiamento spregiudicato e forse egoista, esattamente come questa società che pretende tanta, tanta generosità, sempre dalla stesse persone, visto che dalle tasche di queste stesse persone può spremere poco, spreme il lavoro. Si lavora per vivere, non si vive per lavorare, e per vivere bastano molto meno che 1200 euro al mese, che sono pochi solo se hai famiglia e vuoi godere di uno stile di vita elevato, in quel caso non ti basteranno mai. Se si fanno rinunce e tagli, si vive con 400 euro al mese, rinunce pesanti certo, ma si fa. E penso sia preferibile a stare male, come sto male io al lavoro. Solo l'idea che devo svegliarmi il giorno dopo mi agita e non mi fa dormire, e ciò peggiora ulteriormente il mio stato psicofisico. Non so per quale motivo, forse è la convinzione di star sprecando il miotempo di gioventù quando potrei fare moltissime altre cose più utili, a me e agli altri, ma più verosimilmente è la consapevolezza di non essere libero. Di dovermi trovare obbligatoriamente in un dato posto e in una data ora, non perché voglia, ma perché devo.
E' questo un ragionamento che oggi appare logico, ma prima della rivoluzione industriale non lo era, tanto che i capitalisti faticarono parecchio a convincere e obbligare i propri dipendenti che venivano dalle campagne a venire in orario in fabbrica e rispettare i turni. La vita dell'uomo è forzata e questi ritmi non sono naturali, ma fonte costante di stress. Una donna accetterebbe tutto questo? no chiaramente, non vivrebbe mai con così poco, anche se perdesse la testa l'infatuazione durerebbe forse qualche mese o anno, ma poi scemerebbe di fronte al "fannullone" incallito, che magari invece spende il suo tempo in modo molto più utile.

Ora scusate ragazzi ma mi interrompo, mi sta prendendo una paresi alla mano.
Vecchio 30-08-2011, 23:04   #3
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Originariamente inviata da Gabriele79 Visualizza il messaggio
Ora vorrei iniziare a parlare del lavoro, perché si innesta bene sul fattore spese, ma prima un appunto sulle ragazze belle, e qui non parlo di ragazze belle e crudeli, ma semplicemente di ragazze belle che uno bruttarello non lo vogliono a priori, e badate, per bruttarello intendo dal Loro punto di vista, non parlo di obesi, disabili, sformati in maniera evidente vari, parlo dei tantissimi ragazzi normal o sotto la normalità del canone.
Anche molti uomini belli una bruttarella non la vogliono a priori.
E tu, la prenderesti in considerazione una bruttarella? O penseresti di esserti dovuto "accontentare"?

Quanto al resto del discorso, se non trovi nessuna donna con la quale valga la pena di fare una famiglia, sei padronissimo di restare single, nessuno dovrebbe sindacare la tua scelta. E se riesci a campare con 400 euro al mese, buon per te. Devi avere un padrone di casa particolarmente generoso ^^

Ultima modifica di Winston_Smith; 30-08-2011 a 23:08.
Vecchio 30-08-2011, 23:30   #4
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L'avatar di nymphe
 

Sarà che ho letto velocemente e non proprio tutto tutto, però io non ho colto tutte queste analogie, differenze ecc..
Mi sembra più un discorso incentrato (per dirne una) sulla critica alle "belle ragazze", come le chiami tu, che vogliono il bello di turno, ora, partendo dal fatto che la bellezza è soggetiva, non capisco cosa ci sia di sbagliato nel cercare qualcuno che ti piaccia fisicamente. Perchè, gli uomini desiderano con ardore la "cessa"?

Comunque io non condivido i tuoi pensieri sulla famiglia, il/la compagno/a, lavoro. Non è conformarsi alla società. Cercare qualcuno da amare è un istinto troppo forte e naturale da sopprimere.
Costruire un futuro insieme per me vale la pena, piuttosto di rimanere zitella a vita o ridurmi a 60 anni ad avere ancora delle semplici avventure.
Il discorso del matrimonio è una cosa a parte, su questo non mi esprimo perchè non saprei bene cosa dire.

Certo ci sono costi, sofferenze, bla bla, ma credi che rinunciare ad una stabilità significhi arrendersi al "sistema"? E chi l'ha deciso? Io faccio quello che mi pare, se poi coincide con l'ideale che la maggior parte della gente ha della vita non so che farci. Nonostante tutto poi la propria vita può rimanere dinamica e ricca di esperienze, famiglia non è uguale a noia mortale. Semplicemente hai qualcuno a fianco che ti segue.

Per il lavoro no comment. Se a te va bene così ok, solo mi sembri così impegnato a fare l'anticonformista da avere le idee un pò offuscate.
Vecchio 30-08-2011, 23:36   #5
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Originariamente inviata da nymphe Visualizza il messaggio
Comunque io non condivido i tuoi pensieri sulla famiglia, il/la compagno/a, lavoro. Non è conformarsi alla società.
Diciamo che lo diventa nel momento in cui stai insieme a una persona con cui non ti trovi bene più di tanto e lo fai solo per non restare solo. Personalmente credo che, salvo pochi eremiti, stare soli per tutta la vita provochi comunque sofferenza, ma anche che sia meglio stare da soli che male accompagnati. La questione sta nel non dare per scontato che chi è accompagnato lo sia solo per convenienza.
Vecchio 30-08-2011, 23:42   #6
Esperto
L'avatar di nymphe
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Diciamo che lo diventa nel momento in cui stai insieme a una persona con cui non ti trovi bene più di tanto e lo fai solo per non restare solo. Personalmente credo che, salvo pochi eremiti, stare soli per tutta la vita provochi comunque sofferenza, ma anche che sia meglio stare da soli che male accompagnati. La questione sta nel non dare per scontato che chi è accompagnato lo sia solo per convenienza.
Questo lo penso anche io. Però facevo riferimento a me, io non seguirei tutte queste tappe solo per sentirmi ok nei confronti della società. Quindi, nel caso le seguissi, non significherebbe necessariamente che io non ami la persona con cui sto, ecc..
Vecchio 31-08-2011, 00:04   #7
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Cercherò di riassumere:

in effetti non ho terminato di scrivere su analogie e differenze, perché mi faceva male la mano e ancora mi fa male, riprenderò ormai domani.

Dipende chi ti segue, come si può provare amore se una persona non ti piace? La risposta più ovvia è sempre: ma allora ragioni come quelle stesse belle donne bla bla. In verità no, perché il mio concetto di piacere è assai vasto, esiste una certa correlazione sul numero possibile di partner tra un uomo e una donna di pari bellezza. Di fatto, a parità di bellezza se così si può dire, un uomo avrà sempre meno possibilità di scelta di una donna. La farò più semplice, una donna, anche brutta, probabilmente se va in discoteca, qualcuno, magari anche carino (che da tempo non fa sesso magari), lo trova, un uomo brutto o considerato tale, assai improbabilmente potrà trovare una ragazza, tanto meno carina. Il problema è tutto lì, gli uomini si buttano a frotte sulle donne, spesso senza guardare troppo il capello, chiaro che quelle più belle avranno più pretendenti (ma molti si ritirano senza neppure provare), e quelle bruttine meno in in una curva non propriamente lineare, ma per gli uomini è molto diverso. I bellocci avranno in un ipotetico grafico una punta altissima di pretendenti che dopo breve tracolla rapidissimamente dalla media in giù.
Prime analogie, scrivo finché mi regge la mano: entrambi possono essere estremamente piacevoli, o estremamente sgradevoli, non c'è sentimento in questa affermazione, e che devo dire scusate? io so bene di fare schifo a molte donne che ho approcciato e nemmeno in quel pensiero c'era sentimento. Ma io personalmente sono gentile e accetto l'amicizia di tutte, anche quelle che non mi piacciono affatto e parlo senza problemi, esco pure a prendere un caffè. Certo, se poi da questo iniziano le pretese, tipo andiamo a far un giro lì, andiamo a cena là, oppure vieni a trovarmi (e stai a 40 km di distanza), le cose cambiano. Semplicemente non ho nessuno stimolo per fare queste cose, che oltretutto costano denari, oltreche tempo, denari che non ho, poiché come ho scritto, lavoro poco volontariamente, preferendo studiare, e non sono affatto confuso in ciò te lo assicuro.

Il lavoro e la ragazza sono piacevoli quando il primo è ciò che vorresti fare e faresti comunque anche in gran parte del tempo libero, per me è lo studio e l'insegnamento, per altri magari è occuparsi di modellismo o fumetti o computer che ne so. La ragazza piacevole è quella per cui non senti come un peso fare la strada, tirar fuori i dindini, anche se ne hai pochi nel borsello, ma è sempre un piacere e un'opportunità passare del tempo insieme. Non c'è sentimento se manca questo piacere. Questo per essere sintetico. Riguardo all'ergermi a dire che alcune coppie sono infelici e mettere nella mente di altri ragazzi i miei pensieri, come volevasi dimostrare è la prima obiezione che mi aspettavo.
Ma io non lo direi se non avessi visto situazioni, e sentito discorsi in tal senso, se così non fosse penserei che è tutta una mia idea, e non penserei neppure "chi glielo fa fare", se avessi il sospetto che ne sono convinti. Peraltro, probabilmente ne sono convinti, ma solo perché consapevoli che di meglio non troverebbero, come il lavoro.... non si spicca il balzo cercando di meglio, perché si resta aggrappati a quel lavoro odioso per cui fatichi ad alzarti la mattina col magone di doverci andare, perché si ha perso la speranza di trovare di meglio, e bisogna pur aver un lavoro che diamine! Come una donna, mica ci si può fare le seg... a vita, giusto? E poi ci si lamente se tante donne obiettano agli uomini che "basta che respiri"!
Ultima battuta a titolo di esempio: conosco un tale e una, costei sempre innamorato di lui, lei cesso veramente da competizione, lui non bello, ma sicuramente meglio di lei fisicamente, per anni costui è stato a dire e ripetere della bruttezza di lei, che gli rompeva, che era grossa, brutta di faccia, e altre cose che per rispetto alle signorine del forum non ripeto.
Poi che succede... lui supera gli enta, comincia a vedere che aria tira, non trova niente... e ci si mette insieme. Lei coglie immediatamente la palla al balzo, e rimane incinta. Lui, da bravo ometto, se la sposa, anche se continua a fare un lavoraccio (migliore di tanti altri però a mio parere), il volantinaggio nonostante abbia ormai 40 anni, e durante la loro unione addirittura per un periodo si separano, lui si ritrova senza la casa, graziosamente fornita dal padre primario di lei (fattore che forse ha pesato un po' sulla scelta), e naturalmente fa di tutto per rimettersi con la bellissima ragazza per anni denigrata e tra una moina e l'altra, vi riesce.
Ora, voi mi potrete ripetere fino allo sfinimento che questo è un caso isolato e va be', ma potrei portarne altri simili, potreste perfino dire che magari lui si era innamorato infine... ma con quale cognizione di causa sostenere tutto ciò, rispetto a me che questi li vedo e conosco? A volte non si accetta ciò che non si vuol accettare, io espongo i fatti, mi formo delle idee, e le espongo a loro volta, liberi voi di dire che avrei "male interpretato".
Vecchio 31-08-2011, 00:09   #8
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

per risolvere il problema basta mandare brutti e brutte a Buchenwald.
identico metodo per risolvere il problema povertà.
non vi sto a dire che dovrei farmi quindi due viaggetti a Buchenwald se scampo al primo
Vecchio 31-08-2011, 00:14   #9
Esperto
 

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Originariamente inviata da Gabriele79 Visualizza il messaggio
La farò più semplice, una donna, anche brutta, probabilmente se va in discoteca, qualcuno, magari anche carino (che da tempo non fa sesso magari), lo trova, un uomo brutto o considerato tale, assai improbabilmente potrà trovare una ragazza, tanto meno carina. Il problema è tutto lì, gli uomini si buttano a frotte sulle donne, spesso senza guardare troppo il capello
Forse per una botta e via. Per una relazione più stabile è diverso.

Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79 Visualizza il messaggio
chiaro che quelle più belle avranno più pretendenti (ma molti si ritirano senza neppure provare), e quelle bruttine meno in in una curva non propriamente lineare, ma per gli uomini è molto diverso. I bellocci avranno in un ipotetico grafico una punta altissima di pretendenti che dopo breve tracolla rapidissimamente dalla media in giù.
Peccato che molti uomini non bellocci riescano a piacere anche a delle donne carine, e magari non sono neanche ricchi.
E ancora non ho capito se tu ti metteersti insieme a una che reputi bruttarella. Se la risposta è no, vuol dire che ragioni come quelle ragazze belle di cui hai parlato.

Ci sono certamente dei casi di coppie che si mettono insieme per i motivi che dici tu, ma altrettanto certamente non sono la totalità. Se tu non riesci a trovare nessuna che ti motivi abbastanza da spingerti a costruire una coppia o una famiglia con lei, puoi benissimo restare single e non c'è bisogno di bollare tutti quelli che stanno in coppia come omologati.

E, visto che ti bastano quei pochi soldi che guadagni (ripeto, devi avere un padrone di casa molto generoso) direi che il problema non si pone neanche per il lavoro.

Ultima modifica di Winston_Smith; 31-08-2011 a 00:20.
Vecchio 02-09-2011, 03:39   #10
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Forse per una botta e via. Per una relazione più stabile è diverso.
E dici niente, sai quanto gioverebbe all'autostima di tanti potersi fare "una botta e via" con la figona di turno almeno una volta ogni tanto?

Quote:

Peccato che molti uomini non bellocci riescano a piacere anche a delle donne carine, e magari non sono neanche ricchi.
E ancora non ho capito se tu ti metteersti insieme a una che reputi bruttarella. Se la risposta è no, vuol dire che ragioni come quelle ragazze belle di cui hai parlato.

Certo ci sono, mai parlato per assoluti, odio gli assoluti, ti invito a leggere bene. Di solito ragione per "masse aggregate" un termine economico che ben si confà anche alle analisi sociologiche. Per la seconda parte riguardo le ragazze bruttarelle ti reinvito a leggere (l'ho già fatto, ma repetita iuvant), ho già scritto due volte su questa risposta banale che mi aspettavo, e non ho intenzione di ripetermi ulteriorimente.

Quote:

Ci sono certamente dei casi di coppie che si mettono insieme per i motivi che dici tu, ma altrettanto certamente non sono la totalità. Se tu non riesci a trovare nessuna che ti motivi abbastanza da spingerti a costruire una coppia o una famiglia con lei, puoi benissimo restare single e non c'è bisogno di bollare tutti quelli che stanno in coppia come omologati.
Certo, ci sono anche i casi in cui lui, brutto forte, riesce a far innamorare una strafiga, mica nego le eccezioni che confermano la regola, ma sono appunto quel che sono: eccezioni. Quindi parliamo di generalità o andiamo a trovare la pagliuzza? Perché nel secondo caso non sarà mai possibile fare un discorso che vada oltre la mera esperienza personale. Comunque certo, preferisco rimanere singolo a vita piuttosto che "accontentarmi" per adeguarmi al resto della popolazione o sentirmi meno solo, ci mancherebbe altro, è quello che ho detto mi sembra con una certa risolutezza.

Quote:

E, visto che ti bastano quei pochi soldi che guadagni (ripeto, devi avere un padrone di casa molto generoso) direi che il problema non si pone neanche per il lavoro.
Il problema si pone, perché il part time non è semplice trovarlo, e i contratti a termine spesso sono uno specchietto per le allodole in cui il datore di lavoro può licenziare quando e come vuole a seconda che il dipendente gli risulti antipatico o la ditta vada male, al contrario il dipendente se rifiuta un rinnovo potrebbe attirarsi le ire del datore e non vedersi un nuovo contratto in futuro (e magari altri operai considererebbero "giusto" questo atteggiamento vendicativo, perché al lavoro non bisogna dimostrarsi sfaticati e certo non si può rifiutarlo, di questi tempi poi, come si dice sempre, ), comunque non me lo faccio pesare e per quanto veda nero in generale mi ripeto, preferisco gli espedienti alla schiavitù, tanto costo poco. Ah riguardo la casa... passato per la mente che magari potrei avere una casa di proprietà, o forse una casa pubblica dove l'affitto è basso ed agganciato al reddito?
Riguardo i veri e propri avvoltoi che affittano le case private ti do perfettamente ragione, solo per vivere sotto un tetto fornito da loro bisogna dargli metà stipendio (se basta) lavorando a tempo pieno, mentre loro non fanno un caiser.

Ultima modifica di Gabriele79; 02-09-2011 a 03:46.
Vecchio 02-09-2011, 03:45   #11
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Aggiungo solo un altro messaggio per dire che gradirei questa discussione non diventasse una specie di rimpiattino, sono del tipo di discussioni più noiose in assoluto. Invece mi farebbe piacere leggere esperienze PERSONALI su questi due argomenti, non necessariamente in linea con il mio pensiero naturalmente, ma che non divenga una mera critica ad esso cui pare debba giustificarmi. Ho scritto abbastanza per mostrare come sono giunto ad esso, tant'è che buona parte delle risposta erano già nei due lunghi "tomi", bisogna solo avere la pazienza di leggerli se si vuole, senza fermarsi alla prima dichiarazione "forte". Non mi interessa leggere opinioni ad hoc per "convincermi" che ho torto, può anche darsi, non è però per questo che ho scritto qui, alla mia età ho rinunciato a voler convincere gli altri ma è diventato anche ben difficile convincere me, visto che nelle cose medito parecchio vi assicuro nelle lunghe notti insonni e non solo. Al contrario uno scambio di esperienze sarebbe ben più proficuo.
Vecchio 02-09-2011, 07:13   #12
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79 Visualizza il messaggio
Certo ci sono, mai parlato per assoluti, odio gli assoluti, ti invito a leggere bene. Di solito ragione per "masse aggregate" un termine economico che ben si confà anche alle analisi sociologiche.
E' la prima volta che fai questa specificazione, se non erro, cmq OK.

Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79 Visualizza il messaggio
Per la seconda parte riguardo le ragazze bruttarelle ti reinvito a leggere (l'ho già fatto, ma repetita iuvant), ho già scritto due volte su questa risposta banale che mi aspettavo, e non ho intenzione di ripetermi ulteriorimente.
Sarà banale, ma ci hai girato un po' attorno senza rispondere né sì né no (e continui a farlo). Comunque prendo il tuo "il mio concetto di piacere è assai vasto" per un "mi prenderei anche una bruttarella".

Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79 Visualizza il messaggio
Certo, ci sono anche i casi in cui lui, brutto forte, riesce a far innamorare una strafiga, mica nego le eccezioni che confermano la regola, ma sono appunto quel che sono: eccezioni. Quindi parliamo di generalità o andiamo a trovare la pagliuzza? Perché nel secondo caso non sarà mai possibile fare un discorso che vada oltre la mera esperienza personale. Comunque certo, preferisco rimanere singolo a vita piuttosto che "accontentarmi" per adeguarmi al resto della popolazione o sentirmi meno solo, ci mancherebbe altro, è quello che ho detto mi sembra con una certa risolutezza.
Non è una questione di brutto che si mette con una strafiga, è una questione di coppie che nascono in cui ci sono due persone che stanno insieme non per l'unico motivo che hanno paura di restare sole. E non sono così rare, secondo me.

Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79 Visualizza il messaggio
Ah riguardo la casa... passato per la mente che magari potrei avere una casa di proprietà, o forse una casa pubblica dove l'affitto è basso ed agganciato al reddito?
Eh, sei fortunato in ogni caso.
Vecchio 02-09-2011, 08:36   #13
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

ammetto di non aver letto tutto tutto ma a quanto capito hai lo stesso tipo di problema che ho avuto (ed in parte ho tuttora)
invidio chi riesce ad avere una relazione, trovo tutti i motivi ed i difetti possibili ed immaginabili che mi facciano pensare di essere un single che ha capito tutto e che sono loro i poveretti che sbagliano....
i casi di coppie che stanno insieme per opportunità di uno dei due o di tutti e due esistono, ma sono pochi rispetto a quelli che stanno insieme, si vogliono bene eccetera
Quando ho periodi in cui non mi piace nessuna in particolare ci ricasco sempre...penso sempre che se non arriva megane fox è inutile, che girare con certi "cessi ambulanti" (cit.) non lo farei nemmeno a pagamento, che gli altri stanno insieme solo per convenienza.....
poi succede che una ragazza ti sorride, si interessa a te e di colpo la ami alla follia (e magari solo quando il sentimento sfiorisce ti accorgi che in altri tempi l'avresti definita "cesso ambulante")

in pratica l'amore è cieco, il nostro problema è che non riusciamo ad amare e/o ad essere amati...gli altri ci riescono, il resto secondo me sono tutte scuse (che io per primo spesso inconsciamente uso)
Vecchio 03-09-2011, 22:07   #14
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Vedo che i concetti non sono ancora chiari, rispondo solo a questo... se io una la considero in partenza "bruttarella", come posso mettermici???? Non mi ci metto, il no è secco e definitivo.

Al contrario però può capitare, a volte, che una che altri considerano se non bruttarella perlomeno niente di che, che mi piaccia molto, sono questioni personali, ma il "cesso ambulante" (cit.), unanimamente (ma quel che più conta da me) riconosciuto, no non ci vado mi dispiace.

Per la casa... be' in una vita di sfiga, a cominciare da quelle familiare con un padre totalmente assente, e non per usare un'iperbole come fanno in tanti, che il padre bene o male lo hanno avuto anche se andava a farsi le sveltine la sera magari, per me è stato proprio Totalmente assente salvo qualche occasione di saluto che si può contare (realmente, anche qui nessuna iperbole esagerativa) sulle punta delle dita. E poi altre cose, almeno un minimo di tranquillità per non dover dormire sotto un ponte.
Vecchio 13-10-2011, 13:54   #15
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Gabriele, il modo in cui parli delle donne brutte o "cesse" è veramente molto offensivo.

- Prima di tutto se anche, almeno secondo la tua opinione, una brutta ha maggiori possibilità di fare sesso di un brutto, non fa certo bene all'autostima di una donna sentirsi usata sessualmente o sapere che uno ti s%*pa e voi va a ridere coi suoi amici che si è fatto un cesso tale che le avrebbe messo un cuscino sulla faccia!

-Secondo, il tuo ragionamento è pieno di lacune perché tu pretendi che le donne belle o normali prendano in considerazione anche i brutti, e poi dici che tu non ci andresti mai con una donna considerata da tutti un cesso. Perché? Evidentemente non ti vuoi accontentare, allora perché dovrebbero accontentarsi le donne belle?

-Terzo, io ritengo che un uomo brutto nella nostra società sia molto più avvantaggiato di una donna brutta, in tutti i campi. Tant'è vero che tu, pur essendo brutto, pretendi che le belle cadano ai tuoi piedi, mentre una donna brutta non è altrettanto ambiziosa, sa quali sono i suoi limiti e non è arrabbiata coi belli perché non la vogliono. Al massimo è arrabbiata perchè persino gli uomini brutti la disprezzano e deridono, manco fossero Brad Pitt!
Una brutta non aspetta altro che il suo equivalente maschile la smetta di sognare Belen Rodriguez e apra gli occhi.
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