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27-08-2011, 19:59
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#1
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 577
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Ultima modifica di TomRogerRobert; 30-05-2012 a 17:53.
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27-08-2011, 20:17
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#2
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,538
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La risposta alla tua domanda farlocca per gente bislacca che di infelicità trabocca...sta nella gnocca!
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27-08-2011, 22:06
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#3
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Torino
Messaggi: 771
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Quote:
Originariamente inviata da TomRogerRobert
Che senso ha vivere?
Datemi una risposta please
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Specifichi meglio cosa intendi con "senso"...? risp please
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27-08-2011, 22:35
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#4
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Principiante
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 29
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Quote:
Originariamente inviata da TomRogerRobert
Che senso ha vivere?
Datemi una risposta please
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Vivere non ha un senso. Guarda come siamo piccoli confronto all'universo con tutti quei corpi celesti, e come siamo insignificanti rispetto alle ere che scorrono. Tra un miliardo di anni nessuno si ricorderà neanche di- mettiamo- Leonardo da Vinci, e così la sua vita e le sue opere non avranno avuto un senso, semplicemente perchè in futuro non esisterà più traccia di lui, o di quel che ha fatto, importante o meno.
Detto questo, uno può, volendo, cercare di dare un senso al momento presente stabilendosi degli obbiettivi da raggiungere di volta in volta, e un codice etico attraverso cui interpretare la propria realtà.
E no, niente di quel che ho detto ha un fondamento nella vita di tutti i giorni, perciò ignoratelo.
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27-08-2011, 23:16
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#5
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Torino
Messaggi: 771
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In ogni caso... quello che mi viene in mente lo scrivo di getto:
- amore assoluto incondizionato non selettivo
- non fare danni a niente
- aiutare tutti
- io cesso di esistere completamente, il corpo funziona da solo, resta intelligente in maniera uguale
- la felicità non è condizionata
Per me soffrire vuol dire desiderare qualcosa, che non è a portata immediata o anche non è proprio a portata. I desideri per me sono delle funzioni della mente, che permettono di ricercare omeostasi, e che comandano al sistema di impossessarsi del loro contenuto, e così di estinguerli. Per me i desideri sorgono per essere estinti. Senso e scopo li uso come sinonimi. Scopo è un desiderio a portata tutt'altro che immediata... la sua natura è quella di comandare al corpo di estinguerlo. Il senso della vita per me è smettere di soffrire.
Ma non ci faccio caso, anche il senso della vita è un pensiero transitorio... va viene, ritorna... il problema è quello, non quello che dice... è come fa soffrire.
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Ultima modifica di Grande Fobia; 27-08-2011 a 23:20.
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27-08-2011, 23:22
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Sicilia (Prov. AG.)
Messaggi: 1,611
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Quote:
Originariamente inviata da tekelili
Vivere non ha un senso. Guarda come siamo piccoli confronto all'universo con tutti quei corpi celesti, e come siamo insignificanti rispetto alle ere che scorrono. Tra un miliardo di anni nessuno si ricorderà neanche di- mettiamo- Leonardo da Vinci, e così la sua vita e le sue opere non avranno avuto un senso, semplicemente perchè in futuro non esisterà più traccia di lui, o di quel che ha fatto, importante o meno.
Detto questo, uno può, volendo, cercare di dare un senso al momento presente stabilendosi degli obbiettivi da raggiungere di volta in volta, e un codice etico attraverso cui interpretare la propria realtà.
E no, niente di quel che ho detto ha un fondamento nella vita di tutti i giorni, perciò ignoratelo.
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se la metti così, il senso sta nei figli.
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27-08-2011, 23:23
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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Quote:
Originariamente inviata da TomRogerRobert
Che senso ha vivere?
Datemi una risposta please
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guarda dove indico, lì....è proprio lì il senso della vita, lo vedi?
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28-08-2011, 00:07
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#8
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Principiante
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 29
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Quote:
Originariamente inviata da AloneInTheDARK
se la metti così, il senso sta nei figli.
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Mmh... no. Credo di avere capito il tuo ragionamento, ma non è questo che volevo dire. Mi sono espressa in modo un po' caotico, forse.
No, il mio punto di vista è semplicemente questo: non esiste un senso universale, e forse neanche uno individuale, della vita. Alla fine, l'unica cosa che conta è plasmare attivamente la materia prima a disposizione: scegliere cosa fare del proprio tempo, delle proprie risorse, avendo la consapevolezza che 1) alla fine del viaggio non ci avremo guadagnato chissacchè, e 2) le stronzate che facciamo- e che a me, almeno, sembrano destinate a tormentarmi per il resto della vita- così come le cose migliori, dureranno solo il tempo che qualcuno le ricorderà, perciò- in mia, solo mia, opinione- bisognerebbe darsi una ridimensionata, accettare che siamo gli unici fautori del nostro cammino con tutti gli annessi e connessi, e non preoccuparci del senso della vita, perchè è la cosa più soggettiva che ci sia.
Poi, ovviamente, ognuno la deve vivere a modo suo.
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