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10-03-2013, 13:47
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#1
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 137
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Mi ricollego al topic sul DOC appena aperto ( http://www.fobiasociale.com/piccoli-...sessivi-34178/), che credo dovrebbe comunque essere spostato in questa sezione per una maggiore visibilità, e mi scuso in anticipo per il titolo agghiacciante
Io sto in una brutta situazione dal punto di vista del DOC, che da un paio d'anni mi è esploso nell'ossessione di controllare e ricontrollare le cose che faccio.
Esempio: metto a posto certi files in una cartella del PC? Poi devo ricontrollare un numero esagerato di volte che i file siano tutti effettivamente a posto.
Lo stesso vale quando vado a comprare delle cose e le devo mettere a posto in casa, quindi mi trovo a perdere un sacco di tempo durante il giorno e mi sale una tensione indescrivibile perchè so benissimo che non c'è ragione per questi comportamenti.
Quindi, più che delle azioni ossessive, vorrei discutere di cosa effettivamente si può fare per superarle: chi è in terapia o chi sta cercando di farcela da solo, COSA sta facendo in pratica? Che metodi/tecniche sta usando per superare questi comportamenti?
La mia esperienza di terapia cognitivo-comportamentale (ora terminata per mancanza di fondi) mi ha aiutato molto dal punto di vista dell'evitamento, sopratutto grazie alla ristrutturazione cognitiva e al modello ABC base della terapia.
Il problema è che il suddetto modello prevede di "catturare" i pensieri disfunzionali (e modificarli), cosa che, nelle situazioni inerenti al DOC, non mi riesce.
In pratica è come se fossi un robot che fa delle cose senza pensare, automaticamente: quando sto ricontrollando per la decima volta che la tal cosa sia al posto giusto e cerco di carpire il pensiero disfunzionale che mi costringe ad operare in quel modo, non ci riesco. Vedo solo vuoto.
Quali sono le vostre esperienze?
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10-03-2013, 14:02
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 736
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Le mie esperienze con il DOC in passato sono state molte, e brutte.
C'è stato un periodo, quando andavo all'università, che avevo la compulsione di percorrere certe strade assolutamente inutili per raggiungere il posto dove dovevo andare, e deviavo anche di chilometri. Spesso partivo di casa con l'idea di andare all'università e non riuscivo ad arrivarci, mi trovavo da tutt'altra parte.
Un'altra cosa che facevo era passare e ripassare senza sosta davanti a certi posti, un determinato portone, un certo cancello pubblicitario. Camminavo, normalmente, e giunto al "posto stabilito" appena passato davanti invertivo platealmente il senso di marcia e ci ripassavo e ripassavo ancora. Talora anche una decina di volte.
La peggiore era però la mania di raccogliere i rifiuti a terra. Mi ero fissato che se non li raccoglievo poteva succedere di tutto: un bambino tagliarsi con un vetro, un uomo scivolare su una buccia di banana, sbattere il capo a terra e morire, un cane mangiare qualcosa di velenoso e star male. Così, incurante della gente che certo mi guardava così , giravo con le mani piene di cicche di sigaretta, cartacce, vetri rotti, bicchieri di plastica.
Poi per fortuna tutto si è risolto da sé una decina di anni fa, e da allora non ho mai più avuto comportamenti ossessivo-compulsivi. Dall'oggi al domani.
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11-03-2013, 10:02
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#3
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 560
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Esperienze:
-3 anni:sbattere la testa contro il muro ripetutamente per senso di colpa e compulsivamente
-5 anni:toccare i muri 3-4 volte, riguardare un oggetto per 3-4 volte, rileggere una pagina del sussidiario per 3-4 volte
- >7anni iniziare a percorrere il pavimento a scacchi di casa in direzione diagonale. Evitare determinati canali televisivi. Premere più volte la maniglia della porta per vedere se fosse aperta. Aprire e chiudere la porta stessa più volte.Lavaggio delle mani compulsivo. Ripetizione di poesie imparate a memoria per decine di volte. Ripetizione di pezzi di sussidiario anche decine di pagine a memoria in modo perfetto, con le virgole comprese. Disposizione degli oggetti mai uno sopra l'altro ma sparsi.Fissare il soffitto per ore.Guardare il mondo fuori di casa per ore da dietro il vetro del balcone. Chiedere perdono a Dio ripetutamente per le bestemmie involontarie che si generavano nella testa.Pregare decine di volte. Chiedere scusa alle persone per un gesto fatto svariate volte. Telefonare per anni tutte le sere a determinate persone per chiedere se i compiti segnati sul diario fossero esatti se si fosse dimenticato di scrivere qualcosa e il giorno per il quale portarli. Sedersi sempre allo stesso posto in classe.Incrociare le stesse gambe sempre nella stessa esatta posizione.Disposizione delle pantofole quando le si sfila sempre la destra avanti la sinistra, per un periodo l'inverso. Ripudio\rigetto per un colore determinato. Rimanere da solo in spiaggia quando tutti sono andati via e andare via per ultimo. Guardare tutti senza esserne guardato, da un angolo buio di un vicolo.Mettere la forcella dello scooter sempre nella stessa direzione una volta sceso dallo scooter. Mettere sempre gli stessi vestiti in determinati giorni della settimana. Evitare determinate persone con determinati tratti fisiognomici alla scuola. Ripetere di non avere un determinato nome affibiato da altri come soprannome al liceo.Controllo delle manopole del gas. Controllo chiusura contatori quando si lascia una casa per un determinato periodo, più volte. Controllo del meteo più volte prima di partire per una determinata posizione geografica. Disordine ''ordinato'' ogni cosa al suo posto anche se apparentemente c'è disordine, si ha esatta cognizione di dove ritrovare quell'oggetto nel momento che serva.Fare sempre determinate strade a piedi evitando altre strade ai tempi dell'università. Avere il terrore di aver dimenticato il contenuto di una pagina letta ai tempi dell'università. Leggere svariate decine di pagine al giorno per un determinato periodo durante l'università. Ascoltare un brano musicale arrivando anche a decine a volte centinaia di volte. Fine università mangiare cioccolata diverse centinaia di grammi ogni giorno. Punirsi per le proprie mancanze in determinati modi. Risultare indigente agli occhi di persone particolari. Vestire in modo volutamente sciatto per non risultare in un certo modo agli occhi delle persone.Controllare lo sportello dell'auto diverse volte se sia chiuso.Controllare il freno a mano.Evitamento di determinate situazioni che richiamano determinati ricordi. Evitamento di determinati posti che richiamano determinate persone\situazioni. Evitamento di determinate musiche\film che ricordano determinate persone\situazioni.Fissazione su determinati sistemi di pensiero. Fissazione su artisti in particolare. Fissazione su scrittori\poeti in particolare. Fissazione su posti\luoghi della città in particolare. Necessità di liberazione dall'ossessione precedente facendo l'esatto opposto. Fare le cose sempre nello stesso modo ma senza che siano prevedibili. Essere ossessionato dagli impegni oltre le poche ore dall'acquisizione dell'informazione che riguarda l'impegno stesso. Camminare nella pioggia senza ombrello. Odiare determinate situazioni, persone quando hanno indosso determinati ornamenti. Essere concentrato sulle proprie ossessioni in modo rigido ed egocentrico\nevrotico.
Questa situazione è andata diminuendo notevolmente con farmaci e terapia, confermando una certa mediocre operatività sociale, sufficiente per fare determinate azioni senza eccessivo disturbo interiore.
E' necessario stabilire se il disturbo ossessivo venga percepito come parte di sè o come parte distante da sè.
Esperienza con TCC: aiuto notevole specie nella vita quotidiana, inteso come reimpostazione dei propri schemi mentali che generano una visione errata della realtà, quindi correzione dell'input a monte.
Farmacologia:nuove molecole anni 90 hanno dato esito positivo riguardo diminuzione\eradicazione di ossesioni in sè e compulsioni. Sides: non rilevati a breve termine(<5> anni) , non rilevabili a medio lungo termine, comunque soggettivi da individuo a individuo.
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11-03-2013, 10:46
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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So che l'antidepressivo che prendo io (Sertralina) DOVREBBE curare anche il DOC, ma non avendo io un DOC vero e proprio non saprei dirti se ha funzionato
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11-03-2013, 14:12
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,418
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Hmmm... Anche un farmaco ti aiuterebbe, sai? Io non ho il DOC, per fortuna, ci manca solo questo, però ti consiglio di prenderne uno. Di più non posso dirti, a parte ovviamente, una terapia, ma hai scritto che non puoi, quindi non so veramente. Ci vuole un esperto per individuare i pensieri, non è una cosa così semplice. Soprattutto quando vengono in modo automatico e non ce se ne accorge.
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11-03-2013, 18:13
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#6
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 137
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Quote:
Originariamente inviata da Blowing Sand
E' necessario stabilire se il disturbo ossessivo venga percepito come parte di sè o come parte distante da sè
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Riesci ad approfondire questo concetto? Mi sembra un punto molto interessante che io finora ho ignorato.
Per coloro che mi hanno consigliato farmaci: io prendo Entact (escitalopram) da circa un anno e mezzo, ma NON per il DOC in quanto mi venne prescritto per uno stato depressivo che è tuttora presente.
Ne ho preso prima 20 mg, poi 10, ora 5.
L'obiettivo però è sospenderlo in quanto il mio psichiatra (con cui sono ancora in contatto per gestire il dosaggio), ritiene che ogni tanto sia necessario, almeno nel caso degli SSRI che influiscono pesantemente sui recettori.
Non ho notato effetti sul DOC, e per il motivo di cui sopra dubito che sia disponibile a cambiare farmaco, anche perchè l'ultima volta che ci siamo sentiti gli ho accennato la cosa ma lui mi ha consigliato comunque di scalare.
In più prendo lo xanax per aiutarmi a prendere sonno.
Come ho scritto, nel momento in cui andavo da psicoterapeuta/psichiatra i problemi principali erano la depressione e l'evitamento, quindi il doc è stato trattato solo marginalmente.
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11-03-2013, 23:28
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 1,483
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Anch'io ho il DOC.
Ho provato psicofarmaci, ho provato ad andare da più di uno psicoterapeuta e abbozzare varie psicoterapie (una per più di due anni), ho letto un manuale sul DOC, ho tentato di leggerne un altro ma mi sono piantato, ho letto frequentemente su questo e altri forum dell'argomento...
Ho una cultura discreta sul DOC dopo tutti questi anni.
Il problema è che (ma è anche ovvio) passare dalla teoria alla pratica è un'altra cosa.
Personalmente mi sono dovuto arrendere all'evidenza che il problema si può arginare (e lo sto arginando quotidianamente), annullare sicuramente no, ma nemmeno ridurre affinchè non nuocia.
E' una condizione sempre di sofferenza, anche se la disperazione dei primi tempi per fortuna ormai è lontana.
Ogni tanto affondo nel DOC un po' più pesantemente e sclero e poi cerco di darmi una scossa e riprendermi...
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