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09-02-2017, 23:30
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#81
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Principiante
Qui dal: Jan 2017
Messaggi: 44
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non scherziamo, la consapevolezza è una cosa seria, in oriente lo sanno bene.
una persona consapevole non si uccide mai.
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09-02-2017, 23:30
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#82
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,047
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
La differenza c'è perché a 6 anni non hai sicuramente provato e sbattuto la testa mille volte contro i tuoi tentativi e fallimenti. E non hai avuto il tempo di ricalibrare le tue aspirazioni e desideri. A 30 anni sicuramente lo hai già fatto. Ma se dopo aver ridimensionato e ricalibrato i tuoi desideri ancora trovi il muro, che fai?
Non è sempre depressione. Può semplicemente essere consapevolezza.
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Ma se così fosse si dovrebbe suicidare il 70% della popolazione, cosa che invece non avviene. Qui bisogna capire bene cosa succede.
Il problema di quel ragazzo che si è suicidato è che non ha MAI trovato soddisfazione in NESSUN campo della vita. Qui dobbiamo capire se è una questione di sfortuna oppure se c'è di fondo una grave sindrome depressiva che, essendo appunto una malattia invalidante, non ti permette di raggiungere molte cose e le poche che raggiungi non ti danno nessuna soddisfazione.
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09-02-2017, 23:32
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#83
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Principiante
Qui dal: Jan 2017
Messaggi: 44
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Il problema di quel ragazzo che si è suicidato è che non ha MAI trovato soddisfazione in NESSUN campo della vita.
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vale anche per me ma non mi uccido. perché non sono malato.
quando viene a mancare l'istinto di sopravvivenza è malattia, questo è quanto.
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09-02-2017, 23:49
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#84
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da no-body
Per liberarsi del rancore devi liberare la rabbia
e vivere tutti la stessa disperazione piu' nera.
Come da ragazzini; prendi un pugno che ti offende, ma
solo se tu riesci a darne un altro e piangere tutti
si compie la catarsi del male.
Non esiste una pace senza la guerra. Shakespeare qualcosa
ha insegnato.
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Ma in quel caso hai un referimento sicuro e preciso verso il quale sfogare il tuo rancore, perché sai chi ti ha dato il pugno. In casi come questi (o come altri discussi più frequentemente qui sul forum, tipo la cattiveria delle donne che non fanno il ppe eccetera), non esiste un referente univoco anche se il risentimento porta all'elaborazione di spiegazioni fallaci atte a giustificare il risentimento stesso. Si evita di indagarne le cause più profonde concentrandosi invece su bersagli più vicini nel tempo, dando luogo a tutte le varie fobie e agli "ismi" (razzismi, sessismi) che da sempre vivacizzano i discorsi da bar...
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09-02-2017, 23:50
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#85
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,047
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
No, perché non è vero che il 70% della popolazione non raggiunge neanche gli scopi riformulati. La gente su fa una famiglia, oppure ha un lavoro, oppure una passione e trova cose che lo gratificano. Oppure ha la speranza di raggiungerle.
Questo ragazzo potrebbe benissimo essere stati sfortunato. Non la vedo affatto improbabile. Né lo vedo necessariamente depresso.
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Il problema non è tanto quello che raggiungi, ma quanto ciò coincide con le aspettative dei singoli. Molti rimangono delusi dal lavoro o dalla vita familiare, subiscono licenziamenti, divorzi, lutti, però vanno avanti, ok, non saranno il 70% ma sono comunque tanti.
Io lo capisco quel ragazzo, a volte avrei avuto voglia di farlo anche io quel gesto, però ho sempre pensato sia ai miei genitori e sia a cercare di trovare una soluzione al malessere. Ci si prova, se poi non si riesce, amen, però provare secondo me si deve.
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10-02-2017, 00:10
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#86
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,047
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
E chi dice che non ha provato e riprovato? Non s'è mica arreso alla prima difficoltà.
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non lo sappiamo, quantomeno non l'ho letto.
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10-02-2017, 00:10
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#87
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
...
Proprio perché sono fisiologista penso che la vita in sé non abbia alcun valore. Siamo solo delle "macchine" che sopravvivono. Quindi siamo noi che diamo un senso alla vita e hai nostri sforzi. Se perdiamo tutto o non riusciamo a raggiungere nulla allora non ha senso vivere.
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Se non hai obbiettivi realistici non hai speranze di raggiungerli. Io non ho passioni costanti, m'illudo e ogni tanto prendo in giro ironicamente me stesso e gli altri. In pratica ho speranze folli e stravaganti. Spero in qualche sorpresa gradita. Perche' no? Una bella giornata di sole, la primavera ecc... Anche una persona odiata che sparisce per sempre ed e' la mia spina nel fianco, e' una gradita speranza da coltivare. Pero' anche un nemico che muore ti priva di emozioni del gusto di soffrire, e far soffrire. E' tutta una serie di vane illusioni foscoliane.
Non ho raggiunto nessun obbiettivo tipo famiglia, amore, lavoro da tanti soldi ecc... Nulla di nulla. Vivo di piccole demenziali illusioni, nella lucida follia.
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10-02-2017, 00:37
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#88
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
...
Metti cado che non ti piace il calcio. Ti fa schifo. Se gli altri provano gioia in una partita di calcetto significa che devi provarla anche re?
Oppure non ti piace l'arte, però gli altri godono nel vedere le opere d'arte. Ma se te non provi nulla mica puoi costringerti.
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Poni domande difficili e stimolanti.
Ti legherei ad un letto e vorrei vedere se non ti viene voglia di slegarti
Adesso vado di fretta e non trovo risposte nuove. Rivedro' la questione se ne trovo;
se siamo ancora vivi un motivo c'e.
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10-02-2017, 15:31
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#89
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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Quote:
Originariamente inviata da no-body
Ti legherei ad un letto e vorrei vedere se non ti viene voglia di slegarti
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Inizialmente a me verrebbe sicuro.
Ma arriva sempre un momento in cui si perde la forza e ancor piu' la voglia di combattere quando si vede che i risultati di cio' sono modesti (cioe' non soddisfacenti secondo la persona) o nulli.
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10-02-2017, 16:25
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#90
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,118
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Il problema non è tanto quello che raggiungi, ma quanto ciò coincide con le aspettative dei singoli. Molti rimangono delusi dal lavoro o dalla vita familiare, subiscono licenziamenti, divorzi, lutti, però vanno avanti, ok, non saranno il 70% ma sono comunque tanti.
Io lo capisco quel ragazzo, a volte avrei avuto voglia di farlo anche io quel gesto, però ho sempre pensato sia ai miei genitori e sia a cercare di trovare una soluzione al malessere. Ci si prova, se poi non si riesce, amen, però provare secondo me si deve.
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In ogni caso la vita è piena di cose brutte, non viviamo in telefilm o in una favola ("e vissero felici e contenti"). prima o poi ci succede a tutti qualcosa di brutto, magari chi più per una cosa o più per l'altra... andando avanti invecchiamo, ci ammaliamo (a parte qualche fortunello che muore a 90 anni senza aver mai avuto un problema di salute particolarmente grave in vita sua.. ma sono eccezioni).. i nostri cari prima o poi muoiono (a meno che non moriamo giovani vedremo morire i genitori e tutti i parenti più anziani). il discorso lavoro merita un capitolo un po' a parte, ma è anche vero che l'unico periodo di stabilità (lavoro fisso, stabile, piena occupazione) è è durata una 40ina d'anni ( anni 60 - 2000), una goccia nel deserto rispetto alla storia dell'umanità (negli anni 40-50 ancora gran parte della popolazione viveva di agricoltura di sostentamento, cioè lavoro duro nei campi per poter sopravvivere..i nostri nonni-bisnonni ne sapevano qualcosa...).. noi tutto sommato siamo ancora fortunati (viviamo comunque di "rendita" di un'era economica prospera e di benessere diffuso pur se le cose stanno cambiando rapidamente...) il fatto è che la nostra "mentalità" non si è ancora adeguata a sto cambiamento e a questo peggioramento della situazione, infatti un trentenne precario (che comunque già avere un lavoro, anche se precario, a 30 anni di questi tempi è già qualcosa) fa sempre il confronto con i genitori o la generazione precedente ( mio padre era già fisso a 20 anni, negli anni 80 a 30 anni tutti lavoravano e tutti con posto fisso, ecc)... purtroppo stiamo vivendo un periodo di decrescita (ed è solo l'inizio), se non ce ne facciamo una ragione non ne usciamo più... forse sarebbe da prendere in considerazione quello che c'è ancora di buono (ad esempio nessuno o quasi sta facendo la fame, viviamo comunque ancora nel benessere rispetto alla generazione dei nonni-bisnonni, ecc...).
Tornando nel tema specifico del suicidio del ragazzo non sta a me giudicare se ha fatto bene o fatto male, pero' è anche vero che c'è tantissima gente nella sua situazione e continua ad andare avanti... purtroppo ha avuto un momento di debolezza e ha compiuto questo gesto estremo.. in ogni caso i suicidi non riguardano solo l'aspetto economico e lavorativo sia chiaro, ma anche ad esempio la solitudine o il "fama perduta" (mi vien da pensare a tutti quei VIP che, pur essendo pieni di soldi, si sono fatti fuori... in questo caso hanno pesato maggiormente altri fattori...)
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10-02-2017, 16:44
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#91
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,047
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Quote:
Originariamente inviata da Boyyy82
In ogni caso la vita è piena di cose brutte, non viviamo in telefilm o in una favola ("e vissero felici e contenti"). prima o poi ci succede a tutti qualcosa di brutto, magari chi più per una cosa o più per l'altra... andando avanti invecchiamo, ci ammaliamo (a parte qualche fortunello che muore a 90 anni senza aver mai avuto un problema di salute particolarmente grave in vita sua.. ma sono eccezioni).. i nostri cari prima o poi muoiono (a meno che non moriamo giovani vedremo morire i genitori e tutti i parenti più anziani). il discorso lavoro merita un capitolo un po' a parte, ma è anche vero che l'unico periodo di stabilità (lavoro fisso, stabile, piena occupazione) è è durata una 40ina d'anni ( anni 60 - 2000), una goccia nel deserto rispetto alla storia dell'umanità (negli anni 40-50 ancora gran parte della popolazione viveva di agricoltura di sostentamento, cioè lavoro duro nei campi per poter sopravvivere..i nostri nonni-bisnonni ne sapevano qualcosa...).. noi tutto sommato siamo ancora fortunati (viviamo comunque di "rendita" di un'era economica prospera e di benessere diffuso pur se le cose stanno cambiando rapidamente...) il fatto è che la nostra "mentalità" non si è ancora adeguata a sto cambiamento e a questo peggioramento della situazione, infatti un trentenne precario (che comunque già avere un lavoro, anche se precario, a 30 anni di questi tempi è già qualcosa) fa sempre il confronto con i genitori o la generazione precedente ( mio padre era già fisso a 20 anni, negli anni 80 a 30 anni tutti lavoravano e tutti con posto fisso, ecc)... purtroppo stiamo vivendo un periodo di decrescita (ed è solo l'inizio), se non ce ne facciamo una ragione non ne usciamo più... forse sarebbe da prendere in considerazione quello che c'è ancora di buono (ad esempio nessuno o quasi sta facendo la fame, viviamo comunque ancora nel benessere rispetto alla generazione dei nonni-bisnonni, ecc...).
Tornando nel tema specifico del suicidio del ragazzo non sta a me giudicare se ha fatto bene o fatto male, pero' è anche vero che c'è tantissima gente nella sua situazione e continua ad andare avanti... purtroppo ha avuto un momento di debolezza e ha compiuto questo gesto estremo.. in ogni caso i suicidi non riguardano solo l'aspetto economico e lavorativo sia chiaro, ma anche ad esempio la solitudine o il "fama perduta" (mi vien da pensare a tutti quei VIP che, pur essendo pieni di soldi, si sono fatti fuori... in questo caso hanno pesato maggiormente altri fattori...)
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Si, di questa nuova situazione economica bisogna farsene una ragione, anche se non tutti vivono l'impoverimento e quindi anche il confronto col prossimo non sempre ci mette alla pari.
C'è anche da considerare il fattore relazionale, le generazioni povere di un tempo quantomeno riuscivano a fare rete sociale, oggi un giovane con pochi soldi e che non è una scheggia nei rapporti sociali e sentimentali c'è il rischio che rimanga isolato (cosa che una volta non succedeva, o al limite accadeva in casi molto rari, tipo il matto del paese o le persone nei manicomi) con la conseguenza di vedere la propria vita come un fallimento totalizzante.
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10-02-2017, 16:49
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#92
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 1,001
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Si, di questa nuova situazione economica bisogna farsene una ragione, anche se non tutti vivono l'impoverimento e quindi anche il confronto col prossimo non sempre ci mette alla pari.
C'è anche da considerare il fattore relazionale, le generazioni povere di un tempo quantomeno riuscivano a fare rete sociale, oggi un giovane con pochi soldi e che non è una scheggia nei rapporti sociali e sentimentali c'è il rischio che rimanga isolato (cosa che una volta non succedeva, o al limite accadeva in casi molto rari, tipo il matto del paese o le persone nei manicomi) con la conseguenza di vedere la propria vita come un fallimento totalizzante.
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Totalmente d'accordo.
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10-02-2017, 18:19
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#93
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 3,151
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A me comunque sembra di intuire che il problema principale sia stato la mancanza/difficoltà di relazione con l'altro sesso. Trovo un pò strano che uno si suicidi perchè non trova lavoro SOLO come grafico... non si capisce poi, se era questo il suo unico obiettivo, se abbia cercato qualcosa anche all'estero. In ogni caso, rip.
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11-02-2017, 22:31
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#94
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Principiante
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 35
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Qualche commento sulla risposta del "filosofo" qui?
http://corrierealpi.gelocal.it/bellu...ref=hfcablec-3
A quanto pare "…c'è spazio per tutti… anche per i più sensibili e fragili di noi" … basta "mettersi una zaino in spalla e andando, dove e come non importa"… facile no?
e continua "Ecco cosa manca alla nostra generazione Michele e cos’è mancato a te: la gratitudine."
Ecco insomma, è ancora colpa nostra che siamo degli ingrati che passiamo il tempo a lamentarci invece "è un mondo incredibile, pieno di opportunità", ovvio no?
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11-02-2017, 22:55
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#95
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
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La risposta può avere un senso fin tanto che si considera che, crisi o meno, viviamo in un Paese che rimane ancora tra i più ricchi del mondo. Quindi se noi ci lamentiamo il 90% della popolazione mondiale cosa dovrebbe dire? E' chiaro che non è così semplice, oltre al fatto che dipende sempre da che aspettative uno ha in base anche al tenore di vita che conduce o ci si aspetta conduca. Fosse nato in Congo il non trovare lavoro e non avere una fidanzata sarebbero stati probabilmente l'ultimo dei suoi problemi.
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12-02-2017, 13:45
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#96
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Sanremo (o meglio un paesino vicino)
Messaggi: 1,205
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alla malaparata se mi trovassi con le spalle al muro sarei pronto anche a falsificare il curriculum o a trovare appoggi influenti pur di avere un impiego....
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12-02-2017, 15:40
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#97
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Quote:
Originariamente inviata da nibiru86
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Superficiale, per non dire di peggio. Specie sulla chiusura in cui dice che: "avremmo potuto essere buoni amici". Facile con il senno di poi, pensare di poter salvare qualcuno, come per lavarsi la coscienza. E' evidente che Michele non aveva intorno a se' salvatori del mondo come l' autore dell'articolo.
Era solo con i suoi problemi, e a cui nessuno aveva fatto caso, e magari altri si erano girati dall'altra parte.
E' il dramma della nostra epoca, lasciare che tutto vada per il suo destino. Prendere uno zaino in spalla ok, ma per andare dove? In una nuova isola deserta ? Anzi se fosse deserta davvero sarebbe meglio; almeno trovi una giustificazione alla tua solitudine.
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13-02-2017, 22:27
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#98
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,647
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ne stanno parlando a la 7
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14-02-2017, 11:18
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#99
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Banned
Qui dal: Jul 2016
Ubicazione: a sud del Sud dei Santi.
Messaggi: 77
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Io prima di finirmi vorrei almeno tentare con un cambio netto. Quindi me ne andrei da un'altra parte, molto lontano da qui, altra lingua, altra cultura, e vedrei come va. Posso tranquillamente finirmi anche altrove. E trovo sia uno spreco enorme finirsi nel proprio paese, lasciarsi soffocare dalla merda che qualcun'altro ha espulso ininterrottamente per decenni. Sarebbe un po' come dargliela vinta al sistema, infilare la testa nella ghigliottina da piccolo servo inutile del potere. Invece prima me ne vado col dito medio alzato, e poi decido. Manca poco comunque. Staremo a vedere.
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14-02-2017, 12:24
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#100
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Quote:
Originariamente inviata da aletimido
per decenni. Sarebbe un po' come dargliela vinta al sistema, infilare la testa nella ghigliottina da piccolo servo inutile del potere. Invece prima me ne vado col dito medio alzato, e poi decido. Manca poco comunque. Staremo a vedere.
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Ecco il suicidio indotto di un 16enne per 10 grammi di hashish,
http://www.ilgiornale.it/news/cronac...h-1363796.html
mentre la merda trabocca da ogni dove e riporto queste considerazioni non mie:
"Piu' del proibizionismo uccide questo melenso senso del decoro e questo
maledetto perbenismo di un Paese che legalizza le slot
(gestite in gran parte da un clan di mafia), sopravvive sul tabacco,
ha un pezzo di classe dirigente con le narici sporche di cocaina e converge con le mafie.
Forse sarebbe bastato spiegarli questo, al sedicenne volato giu' dalla finestra,
dirgli che in certi campi questo e' un Paese con il passato davanti a se'. Ma e' tardi."
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