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Vecchio 24-08-2011, 15:42   #41
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Originariamente inviata da DMZ Visualizza il messaggio
Scusate che è il mio primo post, ma mi sembra adeguato citare:

“La persona che ha una così detta “depressione psicotica” e cerca di uccidersi non lo fa aperte le virgolette “per sfiducia” o per qualche altra convinzione astratta che il dare e avere nella vita non sono in pari. E sicuramente non lo fa perché improvvisamente la morte comincia a sembrarle attraente. La persona in cui l’invisibile agonia della Cosa raggiunge un livello insopportabile si ucciderà proprio come una persona intrappolata si butterà da un palazzo in fiamme. Non vi sbagliate sulle persone che si buttano dalle finestre in fiamme. Il loro terrore di cadere da una grande altezza è lo stesso che proveremmo voi o io se ci trovassimo davanti alla finestra per dare un’occhiata al paesaggio; cioè la paura di cadere rimane una costante. Qui la variabile è l’altro terrore, le fiamme del fuoco: quando le fiamme sono vicine, morire per una caduta diventa il meno terribile dei due terrori. Non è il desiderio di buttarsi; è il terrore delle fiamme. Eppure nessuno di quelli in strada che guardano in su e urlano “No!” e “Aspetta!” riesce a capire il salto. Dovresti essere stato intrappolato anche tu e aver sentito le fiamme per capire davvero un terrore molto peggiore di quello della caduta.”
il concetto lo conoscevamo più o meno, ma è scritto in un modo fantastico... p.s. benvenuto
Vecchio 24-08-2011, 15:51   #42
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

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Originariamente inviata da missinginaction Visualizza il messaggio
Che idiozie vai dicendo?
Tu hai vissuto la tua adolescenza? la tua infanzia? io no, non ho vissuto niente di quegli anni, mi mancano completamente le fondamenta che formano un uomo propriamente detto.
E' per questo che non stò in piedi, perchè non ho mai fatto le esperienze e le tappe che un giovane dovrebbe fare, mi sono trovato catapultato subito nelle cose dei grandi, e ti risparmio il dettaglio che è meglio.
Amori estivi, estati serene e spensierate, piccole cose di tutti i giorni, roba che io non sò nemmeno cosa significa;
non mi ci far pensare
Vecchio 24-08-2011, 16:23   #43
Principiante
L'avatar di missinginaction
 

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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Mi hai decisamente frainteso (che c'entra il modo in cui uno viene al mondo con la responsabilità della propria felicità da adulti?).

Non ho mai parlato di bruciare le tappe o di fare a 15 quello che normalmente si fa a 50.

Ho solo detto che a 50 si può ancora essere felici, magari può essere più difficile se si ha il peso del rimpianto del tempo perduto in 50 anni, ma più difficile non significa impossibile.

La tua equazione "non mi sono goduto l'adolescenza = non ho più niente da godermi" mi sembra sbagliata.
Come cosa c'entra il modo con cui si nasce con al responsabilità della propria felicità da adulti????
Cristo, è tutto qua il problema!
Il problema è che la gente vede ancora la depressione come "un vizio" di persone deboli o annoiate, di gente che si arrende perchè non vuole lottare, invece è una vera e propria "disabilità", come essere in sedia a rotelle, o senza un braccio, o paralizzati!
Questo la gente non lo vuole capire, o meglio, fà finta di non capirlo per lavarsi la coscienza, perchè cosi "Se io sono arrivato non è perchè sono fortunato, tutti ci possono arrivare devono solo volerlo!".
No cari, non è così: non tutti possono fare quello che fanno gli altri.
Non siamo artefici della nostra felicità, il "volere è potere" è una cazzata inventata da chi i problemi riesce a superarli perchè è nato con la forza di animo e spirito per poterlo fare, noi tutti seguiamo un percorso già deciso; se questo fosse vero, allora dovrebbe essere un equazione sempre valida e valida per tutti gli esseri umani, ma così non è.
La conferma a questo sono le morti di cancro, chi dorme mentre un uragano passa sopra la propria casa e viene spazzato via, chi crepa di fame, chi viene investito mentra attraversa la strada, e molti altri esempi: nessuno di questi ha potuto decidere del proprio destino, dunque l'equazione fallisce miseramente perchè i "numeri" in causa non tornano.
Nascere depressi o diventare depressi significa diventare disabili, mentalmente invece che fisicamente, ma sempre disabili: purtroppo in questo paese di ipocriti nessuno è disposto ad ammetterlo (almeno fintanto che anche uno di questi che prima ti dicevano "datti una svegliata" non viene anche lui "folgorato" dalla depressione, e allora "gli si aprono gli occhi" .....), perchè chi sta bene si sente troppo "figo" per dover ammettere che è solo fortuna, che non sono poi così bravi e fighi come credono, che è solo un caso se il proprio babbo con quella schizzata gli ha dato cromosoma 123 invece che 321, che sarebbe bastata un estate più calda, una pioggia improvvisa, due birre di più o due di meno, un incazzatura, un piede rotto, un 1 tra Juve-Inter invece che un X o una qualsiasi piccolissima cosa quotidiana perchè il suo sperma fosse diverso e lo spermatozoo che vi ha creato desse vita invece ad una persona totalmente diversa da quello che invece oggi siete.
Al giorno d'oggi ci riempiono la testa con queste cazzata, "essere realizzati" o "essere artefici del proprio successo", come se fosse qualcosa che uno si sceglie...certo, come no, diglielo ad un cinese che lavora in una fabbrica in Cina 24 ore al giorno che "volere è potere" e che anche lui può diventare qualcuno se vuole....diglielo ad un bambino che muore di fame in Africa che se si da da fare trova un bel piatto di lasagne nel forno a casa....o ad un malato terminale che "deve darsi una mossa....deve crearsi la propria felicità"...ma dai, siamo onesti.
Tutto questo nasce perchè la società moderna ha voluto mettere al centro di tutto l'uomo, ha voluto sostituirlo con Dio o la Natura (chiamalo come ti pare, per me sono la stessa cosa), ha inventato questa cazzata del libero arbitrio, dove è l'Uomo che decide le sorti del Mondo e di Se stesso.: ma quale libero arbitrio, secondo te uno sceglie di nascere con due teste come le gemelle siamesi in Canada?? Dillo a loro "Se volete potete dividervi, dovete solo mettervi d'impegno".....
Maddai, non ve ne accorgete che stiamo tutti seguendo un percorso già scritto?
C'è un motivo per tutto, tutto ha un senso compiuto, e noi non possiamo cambiarlo......
Ti faccio solo un esempio: il batterista dei Blink 182 è sopravvissuto ad un gravissimo incidente aereo.
E' famosissimo, è miliardario, è osannato da tutti, ha una bella famiglia, è sposato con una Miss America se non sbaglio....secondo te, questa è solo fortuna? E' solo culo? Non ti fà riflettere?
Non è che si salva un depresso figlio di puttana come me, no, si salva uno che ha una vita eccezionale (e non veniamo fuori con la storia "Che ne sai, magari ha i suoi problemi anche lui"...se, certo, magari avessi i miei problemi ma con la sua vita!!)...non ti dice niente questo? Evidentemente non doveva morire, qualcuno sopra di lui ha detto "No, tu no".
Ripeto, non un botto in macchina, un incidente aereo!!!
Quanti credi che siano sulla terra ad essere sopravvissuti ad un incidente aereo (e intendo durante il volo, non una gomma che si buca mentre si stà partendo..)...

Per concludere: io non ho detto che a 50 anni non si può essere felici, ho solo detto che per un depresso che non ha mai vissuto la parte più bella e spensierata della propria vita (conosciuta universalmente come infanzia\adolescenza) non ha senso vivere le "felicità" della terza età se a monte manca TUTTO.
Non ti godrai mai NIENTE perchè la parte più innocente della tua vita è stata buttata nel cesso, perchè gli anni nei quali tu avresti dovuto essere sereno e crescere con solide basi sono andati irrimediabilmente a farsi fottere, li ricordi come un inferno, qualcosa da sboccare al solo pensiero.
Ti faccio una domanda: tu sai cosa significa "mancanza di fondamenta" in una persona? Sai cos'è l'inferno personale?
Se lo sai, non occorre che ti dica altro.

Damnatio Aeterna.

Ultima modifica di missinginaction; 24-08-2011 a 16:32.
Vecchio 24-08-2011, 17:04   #44
DMZ
Principiante
 

Grazie del benvenuto Grande Fobia.
Cerco di riordinare un attimo i pensieri...
in molti post di questa discussione ci leggo tra le righe come una richiesta d'aiuto. E' un bene, probabilmente non siete neanche poi così tanto vicini al suicidio come credete. Non mi piacciono le gare di chi-sta-più-male e quindi non voglio autocommiserarmi, solo mostrarvi il mio punto di vista.
Io a suicidarmi ci ho già provato, con una bella dose di benzodiazepine mischiate all'alcol. Da tempo nei momenti più brutti ricorro all'autolesionismo, ai tagli, so cosa vuol dire volersi male. E fidatevi, quando ho provato ad ammazzarmi non c'entrava niente con tutti i programmi e i film che mi ero fatto negli anni precedenti, non c'era niente di programmato. E' stato un impulso. A un certo punto ero sul letto disperato, immobile, come al solito, cercando di sopportare e ho pensato "basta, non sopporto più", sono andato in cucina, ho preso una bottiglia di cointreau e una scatola di medicinali.
Non c'è niente di razionale nel suicidio, è esattamente come viene descritto nella metafora del palazzo in fiamme (ah, l'autore di quelle righe è morto suicida un po' di anni fa). Nessuno crede veramente che la morte sia qualcosa di bello e rappresenti la pace, queste sono cose che ci ripetiamo per prendere coraggio e ammazzarci, ma su... quanti di voi ci credono davvero? Chi non spera che a un certo punto la sofferenza passi e si possa vivere normalmente? Perché tutti noi abbiamo sperimentato almeno per un millesimo di secondo cosa voglia dire essere felici, sono sicuro. La vita può fare schifo, ma mai completamente. Voglio dire che la bella giornata, la presa di coscienza temporanea di STARE BENE, può capitare e capita (è una questione chimica, fatevi di mdma e ditemi se la vita non vi sembra bella), ma per ogni persona depressa a una bella giornata se ne accostano decine e decine di sofferenza. E credo che tutti noi, visto che siamo sopravvissuti, cerchiamo solo di stringere i denti e sopportare le centinaia di ore di merda aspettando quei secondi di benessere, perché è per quello che campiamo.
Stiamo sopravvivendo, appunto.
Quando ad un certo punto decidi che vuoi ammazzarti, non lo fai perché la tua vita, nel complesso, fa schifo. Lo fai perché in quel determinato momento stai affrontando una sofferenza che non riesci più a reggere, e preferiresti morire piuttosto che vivere quella sensazione per un altro secondo. Questo è quanto.
Vecchio 24-08-2011, 17:07   #45
Esperto
 

Il modo in cui si nasce e si cresce per me può influenzare la propria felicità da adulti, non necessariamente determinarla.
Vecchio 24-08-2011, 17:12   #46
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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Il tuo discorso sul non poter essere felici solo perché non si è vissuto bene certe parti della propria vita fa acqua da tutte le parti, i problemi si possono risolvere, i difetti correggere, non è mai troppo tardi.
Che sia più difficile certo, ma non è impossibile.
Non ci capiamo.
Non c'è nessun difetto da correggere, nessun problema da risolvere, si tratta di cose che non hai mai avuto e non potrai mai riavere.
A meno che non inventino la macchina del tempo....

Lasciamo perdere poi "certe parti della propria vita".
Anche il più cinico degli psichiatri ti dirà che gli anni dell'adolescenza o dell'infanzia sono i più importanti per la formazione di una persona.
Non parliamo di passare due anni in galera o in ospedale a 30 anni, parliamo di aver perso con buon probabilità, stando alle quotazioni attuali, il 33% della propria vita, e il 33% più importante....

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Ora capisco cosa intendevi con la questione del come si nasce.
Tu ritieni che siamo come computer programmati senza libertà di scelta, quindi tutto sta a come uno viene programmato per sapere se si vivrà un'esistenza piacevole o spiacevole. Non sei il solo a pensare così.
No, non lo penso io, purtroppo questo è qaunto.
Tutto sul mondo ha un suo senso, tutto gira attorno al mondo in sintonia, noi compresi: Dio\Natura ha stabilito dei cicli e delle ragioni di essere, tutti gli elementi della terra si muovo in base ad un preciso e prestabilito motivo.
Le Maree, il Sole, la Luna, la vegetazione, i fiumi, le pioggie, i terremoti, gli uccelli, i deserti, tutti hanno motivo d'essere, tutti seguono un ciclo che è armonioso con Dio\Natura, hanno un ruolo e una ragione di vita che è indipendente dalla propria "volontà", seguono un "percorso" creato per loro milioni di anni fà.
Mi chiedo perchè mai l'Uomo, in quanto parte della Natura, dovrebbe essere diverso...
Forse perchè ha un cervello?
Visto che questo cervello glielo ha donato la Natura, non credi che quest'ultima avesse messo in conto, milioni di anni fà, che avrebbe comunque dovuto fare i conti con possibili "autonomie decisionali" degli esseri umani cerebro-muniti, e dunque si fosse premunita?
O credi che ci abbia dato il cervello ed abbia detto "Dai, ti premio, tu fai un pò come ti pare....".
Praticamente l'uomo sarebbe l'unico essere\entità nello Spazio conosciuto che non segue delle regole prestabilite, insomma, è un Dio.....ma se fosse davvero un Dio, non si capisce perchè mai non riesce a curare i propri mali evitando si soffrire...
Vecchio 24-08-2011, 17:13   #47
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Originariamente inviata da DMZ Visualizza il messaggio
E credo che tutti noi, visto che siamo sopravvissuti, cerchiamo solo di stringere i denti e sopportare le centinaia di ore di merda aspettando quei secondi di benessere, perché è per quello che campiamo.
Stiamo sopravvivendo, appunto.
Quando ad un certo punto decidi che vuoi ammazzarti, non lo fai perché la tua vita, nel complesso, fa schifo. Lo fai perché in quel determinato momento stai affrontando una sofferenza che non riesci più a reggere, e preferiresti morire piuttosto che vivere quella sensazione per un altro secondo. Questo è quanto.
Straquoto.
Vecchio 24-08-2011, 17:19   #48
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Il modo in cui si nasce e si cresce per me può influenzare la propria felicità da adulti, non necessariamente determinarla.
Infatti, dipende da QUANTO sei stato male, e da QUANTA forza morale Dio\Natura ti hanno donato.
Non c'è solo il nero o il bianco, c'è uno spettro vasto di colori: stai pur certo che quelli tendenti al nero non diventeranno mai bianchi.
E' solo una questione di differenze: c'è chi nasce senza la mamma, chi senza la nonna, chi senza i giocattoli, chi senza i videogame, c'è chi nasce senza una gamba, chi senza due, chi senza arti, chi senza occhi, chi nasce col tumore, chi con l'HIV, chi nasce col papà con la Porsche e chi nasce col papà in galera, chi nasce con la mamma che li cresce per bene e chi cresce con la Mamma che non ha tempo per loro....
Per certe persone questi problemi\differenze "influenzeranno" semplicemente la propria felicità da adulti, per altri, la determineranno.
Sarebbe come dire che la felicità di una persona disabile non dipende dalla propria disabilità: certo, ma tutto dipende da quanto è disabile.
Le due gemelle siamesi Canadesi di cui parlavo prima parlavano alla TV tempo addietro dicendo che il loro sogni per la felicità sarebbe potersi sposare un giorno e fare dei figli: tira tu le conclusioni, realizzeranno il proprio sogno di felicità?
No, perchè la loro nascita ha determinato che non lo potranno fare.

Ultima modifica di missinginaction; 24-08-2011 a 17:22.
Vecchio 24-08-2011, 17:43   #49
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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
E quindi che fanno? Si sparano? Mi sembra di no, mi sembra siano comunque intenzionate a vivere quello che possono vivere.

"Visto che voglio A e B e non posso avere A allora non voglio nemmeno B"... è un ragionamento infallibile per arrivare all'infelicità visto che nessuno su questo pianeta ha tutto quello che vorrebbe avere.

Comunque, non c'è nulla di strano in quello che scrivi, è normale che in un percorso di guarigione ci sia la fase del "ormai è troppo tardi", la attraversano i 40enni e la attraversano i 20enni, è solo un pensiero passeggero, poi i rimpianti per il passato si superano, uno tira dritto e si gode la vita.
Guarda che ti sbagli, io non dico "oramai è troppo tardi".
Leggiti i miei post per bene...
Anzi, io dico sempre a tutti di tirare i denti e non ricorrere mai e poi mai al suicidio.
Però sono realista, e se qualcuno mi vuole dire "ahò, nun te preccupà, và tutto bene, vedrai che ce passi sopra prima o poi", bhe, allora non mi và più bene.
Perchè sai, intanto, tra quel prima e quel poi, qualcuno ci si ammazza veramente.
O vuoi negare che l'adolescenza e l'infanzia siano il momento più importante della vita di un uomo?
Certo, a 50 magari avrai le donne che vuoi, le cose che desideri, ma ciò non toglie che non hai le fondamenta, o sbaglio?
Oppure stamo tutti nella stessa barca, sia i depressi che i non depressi, a 50 anni tanto ce passamo tutti sopra e se godemo 'a vita?
Mi domando allora che cazzo ci preoccupiamo e suicidiamo a fare, se in futuro sarà tutto rose e fiori....
Tutto stò casino per nulla, nemmeno fossero scesi gli UFO....
Vecchio 24-08-2011, 18:08   #50
Esperto
 

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Originariamente inviata da missinginaction Visualizza il messaggio
Tu hai vissuto la tua adolescenza? la tua infanzia? io no, non ho vissuto niente di quegli anni, mi mancano completamente le fondamenta che formano un uomo propriamente detto.
nemmeno io ho mai vissuto le tappe, fino 17 anni ero pratticamente una bambina, e improvisamente mi sono ritrovata a fare adulta, la vita che fanno donne di 40 anni, ma non ho mai pensato di suicidarmi.. le tappe mi mancano si, e ora pur essendo adulta vorrei ricuperare un po di vita che si fa in giovane eta' e non sento che e' troppo tardi,non e' mai troppo tardi per ricominciare,almeno che non si e' gia' 70enni..
Vecchio 24-08-2011, 19:04   #51
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Originariamente inviata da qwerty Visualizza il messaggio
nemmeno io ho mai vissuto le tappe, fino 17 anni ero pratticamente una bambina, e improvisamente mi sono ritrovata a fare adulta, la vita che fanno donne di 40 anni, ma non ho mai pensato di suicidarmi.. le tappe mi mancano si, e ora pur essendo adulta vorrei ricuperare un po di vita che si fa in giovane eta' e non sento che e' troppo tardi,non e' mai troppo tardi per ricominciare,almeno che non si e' gia' 70enni..
Questo per caso significa che tutti devono essere come te?
La tua esperienza deve valere da valore assoluto per tutti i depressi?
Se evidentemente c'è gente che pensa al suicidio e si suicida, si vede che il problema esiste, si vede che sei più forte di molte altre persone, ma questa non è una "virtù" in senso lato, è solo "culo", ovvero sei nata con più forza mentale di altre persone, punto.
Ciò non significa che perchè tu riesci a vedere il positivo, tutti gli altri debbano essere come te: questa mentalità non è diversa da quella di quegli estroversi che ti dicono "Oh, mica puoi buttarti giù così, tutti hanno problemi, anche noi, ma noi reagiamo!".
Voi reagite, e allora? Vuol dire che tutti hanno la forza di reagire?
Vecchio 24-08-2011, 19:07   #52
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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Naturalmente per plasmare qualcuno le fasi iniziali della vita sono le più importanti, ma questo non significa che non si possa cambiare anche da adulti.



Secondo me sì, se uno a 50 anni ha quello che vuole, fa che quello che vuole, perché non dovrebbe essere felice anche se per i primi 50 anni non ha fatto niente? Quello che conta è il presente, non il passato.

Se invece con "mancanza di fondamenta" intendi mancato sviluppo psicologico dato dal non avere fatto certe esperienze allora certo che non può stare bene, ma se questi problemi di sviluppo li risolve (per quanto si possa risolverli, nessuno è perfetto) allora non vedo perché non dovrebbe stare bene.



Io non ho scritto che invecchiando si starà meglio, ho scritto che invecchiando si può stare meglio, tutto sta al modo in cui uno impiega il proprio tempo, se uno passa i decenni al cazzeggio e al gozzoviglio si ritrova come Vasco Rossi, se uno se la gioca in maniera diversa si ritrova come Franco Battiato.
Comunque tu non hai letto molto bene la premessa di tutto ciò: io non ho mai detto che uno a 50 anni non può essere felice se ne ha davvero motivo, ho detto solo che non avendo avuto A, se a 40 anni mi ritrovo senza B, allora potrei cominciare a pensare che forse è il caso di farla finita.
Non pensi?
Oppure devo arrivare fino ad 80 anni con gli istinti suicidi, e poi non arriva nulla?
Perchè io stringo ed ho stretto i denti, ma, come si suol dire, a tutto c'è un limite.
Vecchio 24-08-2011, 19:13   #53
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da missinginaction Visualizza il messaggio
Questo per caso significa che tutti devono essere come te?
La tua esperienza deve valere da valore assoluto per tutti i depressi?
Se evidentemente c'è gente che pensa al suicidio e si suicida, si vede che il problema esiste, si vede che sei più forte di molte altre persone, ma questa non è una "virtù" in senso lato, è solo "culo", ovvero sei nata con più forza mentale di altre persone, punto.
Ciò non significa che perchè tu riesci a vedere il positivo, tutti gli altri debbano essere come te: questa mentalità non è diversa da quella di quegli estroversi che ti dicono "Oh, mica puoi buttarti giù così, tutti hanno problemi, anche noi, ma noi reagiamo!".
Voi reagite, e allora? Vuol dire che tutti hanno la forza di reagire?
non ho parlato di deppressione non mi permetterei a discutere su quell argomento visto che per fortuna non soffro di depressione, parlavo delle tapppe che sono state saltate e che questo non significa che impossibile passarci sopra e avere possibilita' di essere felici.
Vecchio 24-08-2011, 19:20   #54
Principiante
L'avatar di missinginaction
 

Quote:
Originariamente inviata da qwerty Visualizza il messaggio
visto che per fortuna non soffro di depressione,
Infatti.
Ma il tuo commento è sul thread che riguarda il suicidio, che tendenzialmente è qualcosa che è spesso legato alla depressione.
Mi pare ovvio che se non sei depressa, ma hai comunque avuto delle sofferenze, difficilmente penserai al suicidio in ogni caso, troverai una soluzione più "positiva" alla questione.
Dunque quello che dici vale solo per la tua esperienza, per l'esperienza di un depresso quello che hai detto ha solo un fastidioso sapore di "lezioncina da esterno"....
Non so se riesco a spiegarmi, credo che gli amici depressi di questo forum possano capire meglio quello che intendo dire.
Il fatto che tu pensi e che tu riesca a concretizzare una felicità in età adulta pur avendo saltato tappe importanti, significa solo che tu riuscirai a farlo.
Ma non è ne una verità assoluta, ne un possibile consiglio per altri: è esclusivamente una testimonianza della tua, rispettabilissima, esperienza personale.

Senza nessun astio, ovviamente, si fa per parlare.
Vecchio 24-08-2011, 19:27   #55
Avanzato
L'avatar di Snaporaz
 

Questo è uno dei migliori registi italiani di sempre. Onesto fino alla fine.

Vecchio 24-08-2011, 20:02   #56
Principiante
L'avatar di missinginaction
 

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
A chi vogliamo dare retta, agli "esterni" inguaribili ottimisti o alla gente che usa il proprio tempo per scrivere tutto quello che va male nella loro vita?
Non ho capito bene questa battuta.
Ma se ti riferisci al fatto che stò qua a scrivere su quello che va male della mia vita, mi fa specie che venga detto da uno che c'ha 500 messaggi all'attivo....

Una domanda Joseph, se posso permettermi: sei\sei stato depresso?
Vecchio 24-08-2011, 20:21   #57
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

presto i cinesi invaderanno l'Italia e moriremo tutti
Vecchio 24-08-2011, 20:26   #58
Principiante
L'avatar di missinginaction
 

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
No, mai stato.
Scusami, ma me lo sentivo.
Questo spiega molte cose
Vecchio 24-08-2011, 20:28   #59
Principiante
L'avatar di missinginaction
 

Quote:
Originariamente inviata da Fallitoperenne Visualizza il messaggio
presto i cinesi invaderanno l'Italia e moriremo tutti
Bhe, non è poi stò gran male morire in trincea.
Meglio di morire nell'apatia del mondo di Uomini & Donne, non credi?
Almeno vedrai fuochi d'artificio che in pochi hanno avuto la fortuna di vedere.
Quando tutti piangeranno perchè c'è la guerra nucleare, noi saremo tranqulli come un laghetto alpino, perchè non abbiamo mai avuto niente, dunque non abbiamo nulla da perdere.
Forse è questo il senso del nostro soffrire?
Ai posteri l'ardua.
Vecchio 24-08-2011, 22:05   #60
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Quote:
Originariamente inviata da orange Visualizza il messaggio
Mi chiedevo da tempo ... secondo voi perché certe persone che stanno male tipo che hanno attacchi di panico ecc non hanno mai pensato al suicidio e gente che sta meglio di loro pensa al suicidio.

Forse chi pensa al suicidio pensa che non c'è speranza nel futuro? che ne pensate?
Penso che dipenda dal nostro cervello. Non c'è una spiegazione "esterna-fenomenica". In generale ci sono alcune forme di depressione che portano al suicidio, altre no.
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