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12-02-2021, 07:42
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Atlas
i figli di settanta anni di pace.
dovremmo essere almeno degni di vivere in quest'epoca e invece sprechiamo le nostre giornare a invecchiare.
a marcire.
a creare complotti e immergersi in essi.
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Comunque gli incel (redpillati e così via) non sono complottisti mi pare, mica hanno mai ideato qualche teoria secondo la quale c'è una qualche casta segreta che opera nell'ombra e dirige tutto?
Mica dicono "Siamo vergini a causa della massoneria" .
Al più fanno riferimento ad un certo tipo di darwinismo.
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12-02-2021, 07:48
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#22
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Comunque gli incel (redpillati e così via) non sono complottisti mi pare, mica hanno mai ideato qualche teoria secondo la quale c'è una qualche casta segreta che opera nell'ombra e dirige tutto?
Mica dicono "Siamo vergini a causa della massoneria" .
Al più fanno riferimento ad un certo tipo di darwinismo.
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Per i femministi sì e con la dicitura redpill li assecondiamo. Cioè per loro il patriarcato non è una teoria complottista, non credere nel patriarcato è da "negazionisti". I matti sono sempre gli altri, è per questo che non vedo di buon occhio la censura.
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13-02-2021, 00:43
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#23
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,134
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conosco un esempio vivente di incel. Qualsiasi sia il suo problema non l'ha risolto, si è rivolto verso l'esterno ed ha dato la colpa a tutto e a tutti, continuamente.
ogni complotto, ogni paranoia, ha coltivato ogni invidia, si è impantanato in ogni depressione.
Ed è invecchiato, solo. Ed ora sta per morire, solo.
L'unica cosa che riesce a esprimere è l'invidia per una vita che gli hanno tolto; immagino l'orrore di scoprire di aver perso tutto per sempre.
Di aver fatto sempre gli stessi sbagli, di non aver coltivato nulla, nemmeno la speranza. Di essere stato dimenticato ancora prima di essere morto.
Vivere non facendo nulla non porta a nulla, non esiste la svolta che dà un significato alla propria vita. Se questo significato non lo creiamo non lo avremo mai.
E questo uomo dice di non aver fatto nulla di male, da buon incelita. Ripete che il mondo è cattivo, a pappagallo, e punta il dito verso quelli che hanno per merito o fortuna, e dice che non è giusto. E questo è l'unica cosa che ha fatto.
E ora morirà avvolto nella solitudine e nel nulla.
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13-02-2021, 01:29
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#24
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Il punto non è aver torto o ragione. La persona di cui parli ha ragione ad essere arrabbiata. Dà però le risposte sbagliate a due domande: con chi? quando?
Se non ha dato una direzione alla sua vita, è perché un trattamento ingiusto, quando poteva sviluppare un'autonomia, l'ha ricevuto, e in parte la rabbia che sente è ancora quella.
Se avesse messo questo suo problema semplicemente in disparte, aprendosi alla vita presente, avrebbe sicuramente realizzato e ricevuto di più. Ma credo e spero che ci siano modi migliori, più radicali.
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13-02-2021, 07:38
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#25
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da Atlas
conosco un esempio vivente di incel. Qualsiasi sia il suo problema non l'ha risolto, si è rivolto verso l'esterno ed ha dato la colpa a tutto e a tutti, continuamente.
ogni complotto, ogni paranoia, ha coltivato ogni invidia, si è impantanato in ogni depressione.
Ed è invecchiato, solo. Ed ora sta per morire, solo.
L'unica cosa che riesce a esprimere è l'invidia per una vita che gli hanno tolto; immagino l'orrore di scoprire di aver perso tutto per sempre.
Di aver fatto sempre gli stessi sbagli, di non aver coltivato nulla, nemmeno la speranza. Di essere stato dimenticato ancora prima di essere morto.
Vivere non facendo nulla non porta a nulla, non esiste la svolta che dà un significato alla propria vita. Se questo significato non lo creiamo non lo avremo mai.
E questo uomo dice di non aver fatto nulla di male, da buon incelita. Ripete che il mondo è cattivo, a pappagallo, e punta il dito verso quelli che hanno per merito o fortuna, e dice che non è giusto. E questo è l'unica cosa che ha fatto.
E ora morirà avvolto nella solitudine e nel nulla.
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...Come molte persone che si sono sposate.
Non reputo abbassarsi l'autostima una ottimale alternativa all'invidia. E non reputo il fare la colpa a se stesso l'alternativa ottimale del dare la colpa all'esterno.
Secondo me ognuno deve partire con quello che ha, tenendo conto delle sue caratteristiche e tenendo conto che ci sia la possibilità di essere lontani dai modelli di vita pubblicizzati.
La solitudine è una brutta cosa alla lunga, ma quanto è meglio stare insieme ad una persona scelta solo per non stare da soli, quindi senza un'affinità o una chimica, e che con la frequentazione il rapporto non può far altro che logorarsi? Cioè siamo sicuri che per l'incel la storia sia triste come quella di chi fa una vita normale, soprattutto non valutando che non si è incel per caso?
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Ultima modifica di Warlordmaniac; 13-02-2021 a 07:40.
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13-02-2021, 08:13
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Atlas
conosco un esempio vivente di incel. Qualsiasi sia il suo problema non l'ha risolto, si è rivolto verso l'esterno ed ha dato la colpa a tutto e a tutti, continuamente.
ogni complotto, ogni paranoia, ha coltivato ogni invidia, si è impantanato in ogni depressione.
Ed è invecchiato, solo. Ed ora sta per morire, solo.
L'unica cosa che riesce a esprimere è l'invidia per una vita che gli hanno tolto; immagino l'orrore di scoprire di aver perso tutto per sempre.
Di aver fatto sempre gli stessi sbagli, di non aver coltivato nulla, nemmeno la speranza. Di essere stato dimenticato ancora prima di essere morto.
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Io conosco anche non incel (nel senso che non sapevano manco cosa fosse questo movimento, ma erano comunque persone che non avevano avuto relazioni con l'altro sesso) che hanno fatto comunque questa fine qua che descrivi, per me è quasi irrilevante la cosa.
Poi insomma a coltivare qualcosa uno la può coltivare per sé, ma non è detto che poi sia utile a non rimanere soli.
Una persona che conoscevo sapeva suonare il pianoforte come pochi, e aveva anche la costanza di esercitarsi ogni giorno, e quasi nessuno la cagava comunque. Non ha mai incolpato nessuno per la sua situazione, ma purtroppo ha fatto comunque la stessa fine.
E ne conosco un mucchio che gli incel e tutto questo movimento non sanno nemmeno lontanamente cosa sia e si trovano in una situazione analoga.
Tutta questa cosa a me non pare che la creino gli incel, alla fine a me sembra che il movimento (più di idee che organizzato, perché non è affatto organizzato) sia solo una presa di coscienza della situazione.
Avevo scritto anche altre cose, ma mi sono anche un po' stufato di ripetere sempre le stesse cose, per me ovvie.
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Ultima modifica di XL; 13-02-2021 a 18:49.
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13-02-2021, 11:30
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#27
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,817
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La colpa non è di nessuno è semplicemente una presa di coscienza...
Di aver fatto solo del bene (nonostante al proprio interno ci sia anche il male come in ogni essere umano uomo o donna che sia) e di essere sempre stato rifiutato sentimentalmente e sessualmente (specifico perchè è importante) come il peggiore dei cani rognosi in favore di persone luride, schifose ma bbbbbellleeeehhhh o interessantiiihhhhhh che però quando fanno emergere la loro natura violenta o comunque malvagia (in alcuni casi già precedentemente manifesta) vengono elevati alla totalità degli uomini esistenti dai movimenti femministi che parlano apertamente di un problema "uomo" generalizzando abominevolmente senza che nessuno si indigni e stupendosi se molti uomini (erroneamente) fanno lo stesso in modo speculare...
Di sentire "e' colpa tuahhhhhhh!!!" quando si è fatto in altri tempi di tutto per cercare di cambiare....
Di sentirsi banalizzati tre lutti in sei mesi e la conseguente scomparsa di ogni legame esistente della propria vita e del proprio passato (cosa orrenda...Non la auguro a nessuno davvero) mentre al proprio vicino interessantehhhh (e noto donnaiolo) viene mostrata empatia per un raffreddore...
E quando inevitabilmente nascono movimenti che fanno notare queste storture conseguenti a comportamenti diffusissimi (attenzione non nego che all'interno di questi movimenti ci siano persone squilibrate e fuori luogo dal contesto ma capita in tutte le realtà neanche il mondo femminista ne è esente...Pensiamo ai movimenti politici e a quelli religiosi poi...) scatta il negazionismo a un livello di ostilità incommensurabili....
E parla uno che (posso dirlo tanto qui non mi conosce nessuno) che nella propria vita solitaria (voluta dalle donne e dal destino infame ma non esente da hobby e passioni) facendo testamento ha lasciato parte dei propri averi a tre persone di sesso femminile in quanto umanamente (quindi al netto di ogni attrazione o sentimento diverso dall'amicizia) oltremodo meritevoli...
Come ho imparato da un meraviglioso videogioco che ho terminato di recente (uno dei protagonisti è una ragazza ed è diventato il mio personaggio preferito del mondo videoludico alla fine) che parla della teoria del multiverso nella nostra vita esistono delle costanti e delle variabili che in base a certe scelte conducono ad esistenze diverse ma condizionate comunque dalle costanti stesse...
La costante (oltre a spendere una parte consistente nella mia vita negli ospedali e a fare del bene a tutto e a tutti) è l'essere rifiutato nel mio caso mentre le variabili sono le scelte comportamentali conseguenti...
Sono felice di essere in pace col mondo (nonostante sia triste e annientato a livello di anima) e vivo la mia vita che sicuramente avrà fine molto prima del tempo senza volere male a nessuno...
Ma quando leggo certe discussioni su questo Forum non posso esimermi dall'intervenire e dire la mia...
Sulle quali mi astengo dall'esprimere un giudizio per non mancare di rispetto a nessuno...
Un saluto...
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13-02-2021, 17:23
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#28
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Avanzato
Qui dal: Oct 2020
Messaggi: 391
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Quote:
Originariamente inviata da Atlas
conosco un esempio vivente di incel. Qualsiasi sia il suo problema non l'ha risolto, si è rivolto verso l'esterno ed ha dato la colpa a tutto e a tutti, continuamente.
ogni complotto, ogni paranoia, ha coltivato ogni invidia, si è impantanato in ogni depressione.
Ed è invecchiato, solo. Ed ora sta per morire, solo.
L'unica cosa che riesce a esprimere è l'invidia per una vita che gli hanno tolto; immagino l'orrore di scoprire di aver perso tutto per sempre.
Di aver fatto sempre gli stessi sbagli, di non aver coltivato nulla, nemmeno la speranza. Di essere stato dimenticato ancora prima di essere morto.
Vivere non facendo nulla non porta a nulla, non esiste la svolta che dà un significato alla propria vita. Se questo significato non lo creiamo non lo avremo mai.
E questo uomo dice di non aver fatto nulla di male, da buon incelita. Ripete che il mondo è cattivo, a pappagallo, e punta il dito verso quelli che hanno per merito o fortuna, e dice che non è giusto. E questo è l'unica cosa che ha fatto.
E ora morirà avvolto nella solitudine e nel nulla.
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Le persone nel Mondo, purtroppo, muoiono spesso sole, indipendentemente dalla bontà del loro comportamento nei confronti altrui nel corso dell'esistenza.
Sostenere la tesi del "brutto, sporco e cattivo" come panacea di tutti i mali, prendendo come spunto di riflessione un esperienza personale fortemente negativa, non fa onore alla discussione.
Oltretutto sono rimasto esterrefatto e profondamente colpito dall'approssimazione con cui, nel tuo scritto, viene affrontato il tema della depressione, come se quest'ultima fosse una caratteristica ad appannaggio di persone considerate infime, invidiose, negative, oserei dire quasi perdenti, e non un nemico oscuro ed apparentemente invisibile in grado idealmente, di divorare chiunque.
Non condivido, peraltro, la tesi secondo cui debba esserci necessariamente una "colpa" dietro alle vicissitudini delle persone; la Vita è composta di così tante variabili ed altrettante qualità innate, tali da rendere impossibile il tipo di ragionamento che stai sostenendo.
Questo perché, lo stesso concetto di dolore e privazione sociale che vi è dietro i sentimenti negativi da te esposti, è figlio di un elaborazione soggettiva della realtà, ragion per cui non esiste uno schema applicabile ad ognuno di noi.
Ogni sofferenza patita nasconde al suo interno una storia che meriterebbe di essere rispettata, a patto che questa non metta in pericolo il vivere altrui.
Dopotutto, il Mondo può essere un luogo terribile o meraviglioso a seconda della latitudine e dell'ambiente in cui si cresce, pur restando anche questo, un parere notevolmente influenzato dal proprio vissuto, dalla soggettività, ed è in quest'ultima che andrebbe scardinata l'insensatezza relativa all'attribuzione del significante "nulla".
Il valore di ciò che il soggetto da te descritto ritiene rilevante, lo può stabilire solo lui; non tu, non io, nessun'altro.
Va certamente creato, ma non sarà ovviamente uguale per tutti.
Questo per il semplice motivo che la mente umana è fortemente selettiva, rendendo di fatto non classificabile il concetto di "nulla".
Non tutti danno lo stesso valore alle medesime cose, ed in fondo lo trovo giusto così.
Il resto, tra l' "Orrore" ed il "Dimenticato", ammetto di fare una certa fatica a commentarlo.
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13-02-2021, 19:50
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#29
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Paris, Rue de la Merde
Messaggi: 4,503
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Quote:
Originariamente inviata da Atlas
E ora morirà avvolto nella solitudine e nel nulla.
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come ogni essere umano o animale che abbia calcato questa valle di lacrime
Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk
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13-02-2021, 21:04
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#30
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Siccome qua si suggerisce di essere costruttivi, ecco, sarò costruttivo nei confronti del tuo discorso, io parlo per me non per gli altri, gli altri seguano i loro valori e se hanno trovato l'America, che ci vadano.
Io penso che se sei convinto sul da farsi, invece di venire qua a scrivere e cercare di persuadere qualcun altro su cosa fa bene e cosa fa male (incel non incel e compagnia bella, ci sono tanti movimenti di matti in giro che credono e seguono le cose più strampalate non vedo perché bisogna interessarsi proprio a questo e redimere le persone di questo credo qua e non quelle di un qualsiasi altro, socialmente anche più pericolose), non perdere tempo e agisci, agisci e agisci. Agisci se sei convinto che questo è un bene per te e sei già persuaso che questa è la soluzione adatta a te.
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Grande è la tua saggezza...
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13-02-2021, 23:05
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#31
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Grande è la tua saggezza...
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Concordo, quoto te perché non sono riuscito a ritrovare velocemente quel pezzo tra i post di XL
In generale non sono mai molto d'accordo con i discorsi "anti".
Se ho trovato una visione che ritengo giusta, ritengo più utile per il mio benessere dedicare energie positive e attenzioni al percorrerla, o a convincere altri aiutandoli, non energie negative nel parlare male di altro.
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13-02-2021, 23:07
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#32
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,134
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c'è una ragazza che ho incontrato per interessi comuni. Era sola, era carina, intelligente, e mi cercava.
Da buon incelita sono partito a razzo come un disperato, che quella è quella giusta, questa me la dà, finalmente avrò una relazione. Mi bastava che mi chiamasse e mi parlasse che correvo da lei, e la guardavo, e la desideravo.
E lei non cedeva.
Cercavo di iniziare un flirt perchè non è possibile, perchè bisogna fare la prima mossa, bisogna muoversi, bisogna fare.
Bisogna scopare.
credevo che con la pazienza me la sarei intortata, visto che stavamo sempre insieme, a parlare, a discutere a incrociare interessi. Ma lei non voleva vdermi in quel modo, o meglio non dava segnali.
e io non volevo insistere, ed ero frustrato che non mollasse neanche un pezzo di tetta, o un bacio.
Pensavo che era una troia bastarda egoista. Che poteva permettersi di tirarsela solo perchè aveva un utero.
poi un giorno l'ho ascoltata davvero e l'ho vista davvero. Non un arabesco di zone erogene, ma come persona. Sono riuscito a vederla fuori dai miei istinti, ed è stata come conoscerla per la prima volta. Il modo in cui agisce, si muove e fa le cose.
l'universo tossico e idiota che infesta la mia bolla culturale definisce ogni rapporto uomo-donna che non evolva in una relazione in una friendzone. Ogni intimità che non sfoci in una dominazione una perdita di tempo.
Se non avessi sterzato dalle mie ideologie l'avrei persa.
attivate i sottotitoli
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Ultima modifica di Atlas; 13-02-2021 a 23:09.
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13-02-2021, 23:18
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#33
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Sei ingiustamente severo con te stesso e con chi ti legge.
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13-02-2021, 23:37
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#34
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 909
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Quote:
Originariamente inviata da Atlas
conosco un esempio vivente di incel. Qualsiasi sia il suo problema non l'ha risolto, si è rivolto verso l'esterno ed ha dato la colpa a tutto e a tutti, continuamente.
ogni complotto, ogni paranoia, ha coltivato ogni invidia, si è impantanato in ogni depressione.
Ed è invecchiato, solo. Ed ora sta per morire, solo.
L'unica cosa che riesce a esprimere è l'invidia per una vita che gli hanno tolto; immagino l'orrore di scoprire di aver perso tutto per sempre.
Di aver fatto sempre gli stessi sbagli, di non aver coltivato nulla, nemmeno la speranza. Di essere stato dimenticato ancora prima di essere morto.
Vivere non facendo nulla non porta a nulla, non esiste la svolta che dà un significato alla propria vita. Se questo significato non lo creiamo non lo avremo mai.
E questo uomo dice di non aver fatto nulla di male, da buon incelita. Ripete che il mondo è cattivo, a pappagallo, e punta il dito verso quelli che hanno per merito o fortuna, e dice che non è giusto. E questo è l'unica cosa che ha fatto.
E ora morirà avvolto nella solitudine e nel nulla.
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Non è colpa sua come non è stata colpa di nessuno.
Ci sono persone che possono permettersi di essere così come sono e altre no al quale si chiede terribili training psicologici, come se fosse una cosa naturale che fanno tutti. E poi c'è la fortuna.
E' solamente un' amara presa di coscienza che alla fine non cambia il risultato
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14-02-2021, 00:11
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#35
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Atlas, ma non è che sei passato da un'ideologia alla libertà mentale. Hai cambiato semplicemente modo di pensare, hai cambiato visione delle cose. Vuoi chiamarla ideologia? Chiamiamola ideologia, ma sei passato ad altra ideologia. Quindi è come ti dicevo ieri: uno comunque a qualcosa deve pensare, se abbandoni un'idea dovrai abbracciarne un'altra.
Il redpillato non è quindi un posseduto da esorcizzare, o un malato di tumore, ma è semplicemente uno che si è fatto una certa idea su qualcosa.
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14-02-2021, 00:33
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#36
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 302
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Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
bisognerebbe ristrutturare culturalmente la società in modo che si accetti l'essere single anziché vederla come una condizione anomala. si dovrebbero fare piu film dove i protagonisti sono single in modo da normalizzarlo.
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Essere single è ampiamente tollerato.
Quello che viene visto di cattivo occhio è l'assenza di vita sessuale, soprattutto nei confronti dei maschi.
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14-02-2021, 02:16
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#37
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Io mi chiedo da dove deve venir fuori l'amore, perché uno dovrebbe amare una persona specifica in modo esclusivo e più delle altre? Al di fuori dei rapporti di sangue come si crea l'innamoramento, cosa lo giustifica. Sola attrazione sessuale? E allora non sarebbe un sentimento così esclusivo. Che ci si senta innamorati per le qualità (non prettamente esteriori) di una persona pure mi sembra un'affermazione di dubbia veridicità, perché in molti quelle qualità più "pure" non bastano, in altri ad attrarre sono qualità molto soggettive, che spesso non vanno in direzione di una migliore convivenza di tutti nella società. E se uno dovesse cambiare radicalmente negli anni allora l'amore del partner non avrebbe più su cosa poggiarsi e tenderebbe a spegnersi? Per questo ho l'impressione che alla fine i rapporti siano prima di tutto basati su ciò che si pensa (intimamente, spesso senza consapevolezza) l'altro possa offrirci, possibilità che alimentiamo e contraccambiamo col nostro amore, con ciò che possiamo fare per l'altro. Ovvero l'amore come una risorsa da cui potenzialmente attingere sicurezza, una promessa di voler rendere possibile uno scambio di attenzioni riguardo a vari bisogni, e quando non è più realizzabile lo scambio, perché ad esempio il partner è costretto a letto con una malattia incurabile, a prevalere può essere il il sentirsi legato dalla vita passata insieme e la paura di sensi di colpa. Il primo aspetto è il sentimento che può più avvicinarsi a un amore (extra-famigliare) inteso in senso stretto, una vicinanza che ha ormai reso l'altra persona parte di te, un processo che avviene nel tempo, e la fase iniziale è probabilmente importante solo per scatenare gli eventi e per il ricordo, ma non è stato il nucleo determinante. Questa attualmente è la mia visione dell'amore, e non potendo avere sufficiente sicurezza sia del poter dare che del poter avere, nel tempo, in modo indefinito, non mi viene da avvicinarmi a nessuna, a meno di volerla vedere come almeno un modo per fare la cosiddetta esperienza, approccio che però non mi convince molto per quanto riguarda le relazioni "serie".
Vivendo lontano e distante, anche fisicamente, da qualsiasi compagnia femminile si riduce ancora di più la possibilità di imbattemi in sensazioni che mi facciano abbandonare questa "logica".
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Ultima modifica di alien boy; 14-02-2021 a 02:19.
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14-02-2021, 10:58
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#38
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 909
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Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
bisognerebbe ristrutturare culturalmente la società in modo che si accetti l'essere single anziché vederla come una condizione anomala. si dovrebbero fare piu film dove i protagonisti sono single in modo da normalizzarlo.
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Bisognerebbe creare storie, più che altro, dove il sesso e le relazioni sentimentali siano molto più in secondo piano.
Considerato il tipo di persone che bazzica in quegli ambienti(tra sceneggiatori, registi e produttori) la vedo difficile. Per molti è una vita sbagliata e incomprensibile.
E poi immagino ci sia anche la paura di essere etichettati come incel che è. sopratutto negli USA, come una iattura.
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14-02-2021, 12:31
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#39
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Avanzato
Qui dal: Oct 2020
Messaggi: 391
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Quote:
Originariamente inviata da Atlas
c'è una ragazza che ho incontrato per interessi comuni. Era sola, era carina, intelligente, e mi cercava.
Da buon incelita sono partito a razzo come un disperato, che quella è quella giusta, questa me la dà, finalmente avrò una relazione. Mi bastava che mi chiamasse e mi parlasse che correvo da lei, e la guardavo, e la desideravo.
E lei non cedeva.
Cercavo di iniziare un flirt perchè non è possibile, perchè bisogna fare la prima mossa, bisogna muoversi, bisogna fare.
Bisogna scopare.
credevo che con la pazienza me la sarei intortata, visto che stavamo sempre insieme, a parlare, a discutere a incrociare interessi. Ma lei non voleva vdermi in quel modo, o meglio non dava segnali.
e io non volevo insistere, ed ero frustrato che non mollasse neanche un pezzo di tetta, o un bacio.
Pensavo che era una troia bastarda egoista. Che poteva permettersi di tirarsela solo perchè aveva un utero.
poi un giorno l'ho ascoltata davvero e l'ho vista davvero. Non un arabesco di zone erogene, ma come persona. Sono riuscito a vederla fuori dai miei istinti, ed è stata come conoscerla per la prima volta. Il modo in cui agisce, si muove e fa le cose.
l'universo tossico e idiota che infesta la mia bolla culturale definisce ogni rapporto uomo-donna che non evolva in una relazione in una friendzone. Ogni intimità che non sfoci in una dominazione una perdita di tempo.
Se non avessi sterzato dalle mie ideologie l'avrei persa.
attivate i sottotitoli
https://www.youtube.com/watch?v=U9oFBV72jH0
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Non vedo il motivo di strumentalizzare un fenomeno comune nella società a tutte le persone, come il sesso e l'attrazione sessuale; tantomeno non colgo la ragione per cui la cosa dovrebbe essere ascritta al solo sottogruppo degli "incel", quasi fossero dei subumani.
Pensieri con una connotazione fortemente sessuale, fanno parte della vita di tutti noi, e non vi è in questo, nulla di cui vergognarsi.
Semplicemente, all'interno del racconto, si sarebbe potuto sottolineare la peculiarità dell'attrazione sessuale, che non essendo esclusiva ma promiscua per natura, può portare gli individui a fare certi tipi di ragionamenti superficiali.
Sono fattori d'attrazione normalissimi e non da stigmatizzare, né da incasellare in una determinata categoria.
Il cambiamento di prospettiva del soggetto in questione, riguarda i diversi tipi di attrazione, legati all'elaborazione della mente umana, ed il loro ricollocamento all'interno della sfera emotiva, frutto dell'interazione tra due soggetti in un certo lasso di tempo.
Nulla a che fare con le ideologie, ma all'amore romantico, all'attaccamento ed al desiderio sessuale che non scompare, ma muta, si trasforma, andando ad inserirsi in un contesto più maturo e variegato.
Probabilmente il soggetto del video prova una serie di pulsioni non riconducibili esclusivamente al tema sessuale, ed è grazie a questo che riesce a compiere quel passo decisivo per riuscire a cogliere l'altra persona nella sua interezza.
L'argomento Incel, è fuori tema e totalmente fuorviante ai fini del ragionamento.
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14-02-2021, 20:36
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#40
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,134
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Un vizio che continua a ripetersi come un disco rotto sono i miei hobby. Ho quasi 39 anni e gioco ai videogiochi.
fumetti
film
animazioni
Gli incel hanno il problema di ritrarsi da una socialità in cui non riescono a fare parte e dedicarsi a interessi che possono sviluppare da soli. Io ho scelto quelli più semplici, come molti altri.
C'è chi impara musica, carpenteria o altre attività utili e manuali, ad altri invece basta consumare, perchè è più facile.
Può essere tollerabile finchè un'individuo è troppo giovane per poter esplorare altro, ma dopo diventa squallido. Esiste un mare di semantica dietro al consumo di prodotti d'intrattenimento, a cercare di legittimare un passatempo che esiste solo per far muovere il mercato. Ogni prodotto viene presentato, consumato e dimenticato, pronto a fare spazio al prossimo tema o struttura.
il ciclo perfetto.
Questi elementi possono essere legittimi solo se l'individuo lavora nel ramo; e se non ci lavora dovrebbe cercare di far in modo che lo sia. Altrimenti non dovrebbe prendere seriamente quello che in fondo è solo il risultato di molteplici ricerche di mercato.
L'incel si crea anche una scorza impermeabile di dettagli imperscrutabili, inutili e ossessivi, perdono il senso dell'insieme e si arrabbiano quando il mondo intero non prende sul serio le sue passioni.
Mi ricordo la tragedia del gamergate, le assurde storie su last of us part2, addirittura su star trek, guerre stellari e warhammer40k. Anche dr who è andato bene fintanto non hanno sostituito il protagonista con unA protagonistA, a quel punto sono scattate le solite minacce.
Ogni specifico prodotto quando viene sequestrato dagli incel diviene un mezzo per legittimare la loro identità. Quando la struttura narrativa viene cambiata per lo sviluppo di un processo creativo questi individui decidono che a loro è stato fatto un torto.
Ma questo squallore può essere ignorato, se non fosse il fatto che odio il senso di colpa che mi travolge dopo ogni sessione di gioco, l'idea di aver buttato la mia vita per una scarica di endorfine. La qualità del mio tempo libero completamente a rotoli, chiunque mi osservi vedere un uomo aggrappato ad un controller che smanetta davanti ad un televisore, ed è una visione patetica.
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