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Vecchio 11-01-2014, 13:28   #1
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Vecchio 11-01-2014, 13:35   #2
Esperto
L'avatar di Selenio
 

non l'ho visto ma potrebbe essere interessante. Il mio collega 50enne mi diceva che secondo lui la tecnologia spesso non ha fatto altro che rimbecillirci. Mi diceva che prima di avere il cellulare si ricordava oltre 50 numeri a memoria, poi dopo faceva fatica a ricordarsene anche uno solo. Penso che in parte abbia ragione abbiamo ceduto molti compiti alla tecnologia. La vita è più comoda ma siamo tutti un pò meno indipendenti e capaci di fare alcune cose come relazionarsi in maniera aperta con le persone senza un computer.
Vecchio 11-01-2014, 13:40   #3
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Originariamente inviata da Selenio Visualizza il messaggio
non l'ho visto ma potrebbe essere interessante. Il mio collega 50enne mi diceva che secondo lui la tecnologia spesso non ha fatto altro che rimbecillirci. Mi diceva che prima di avere il cellulare si ricordava oltre 50 numeri a memoria, poi dopo faceva fatica a ricordarsene anche uno solo. Penso che in parte abbia ragione abbiamo ceduto molti compiti alla tecnologia. La vita è più comoda ma siamo tutti un pò meno indipendenti e capaci di fare alcune cose come relazionarsi in maniera aperta con le persone senza un computer.
Io credo che più che "rimbecillirci", la tecnologia venga spesso sfruttata male - comunque concordo abbastanza su quello che hai scritto alla fine.
Vecchio 11-01-2014, 15:26   #4
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Internet è solo una piattaforma per le telecomunicazioni.
Non è governata da forze sovrannaturali ma dall'uomo.
Se internet diventa un posto pericoloso e marcio è perché fare del male al prossimo è la natura umana.
Vecchio 11-01-2014, 15:52   #5
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

Capolavoro assoluto, film estramamente toccante come hai detto, naturalmente approfondisce un aspetto della questione, non la sua interezza, si potrebbe fare un film opposto e non risulterebbe disallineato alla realtà.

Personalmente ho sempre detto che queste cose, per quanto possano essere belle (perchè dipende sempre come le usi), tendono a fare dimenticare di avere persone vere accanto.

Questo è il principale problema: non è vita, non è la realtà e noi non siamo noi qui dentro, è impossbile essere reali.

Di questo parla il film: le persone accanto a noi ci sono, siamo soli perchè disconnessi dalla realtà, incapaci di parlare con chi ci è vicino e direi addirittura di riconoscerci simili nella realtà.

Aggiungo che gli effetti per le persone più giovani, che non hanno conosciuto che internet da quando sono nati, sono devastanti a mio avviso. e non hanno affatto gli strumenti cognitivi per difendersi, non possono fare altro che omologarsi e contaminare il proprio pensiero e le chiavi di lettura di quello altrui con il medium stesso con cui è trasmesso.

Si è ben oltre alla alineazione, si sfiora la follia irrazionale e una manifestazione dell'ego parossistica e delirante.

Un film imperdibile che merita grandi elogi.
Vecchio 11-01-2014, 16:08   #6
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Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
Internet è solo una piattaforma per le telecomunicazioni.
Non è governata da forze sovrannaturali ma dall'uomo.
Se internet diventa un posto pericoloso e marcio è perché fare del male al prossimo è la natura umana.
Già, è proprio così purtroppo
Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
Capolavoro assoluto, film estramamente toccante come hai detto, naturalmente approfondisce un aspetto della questione, non la sua interezza, si potrebbe fare un film opposto e non risulterebbe disallineato alla realtà.

Personalmente ho sempre detto che queste cose, per quanto possano essere belle (perchè dipende sempre come le usi), tendono a fare dimenticare di avere persone vere accanto.

Questo è il principale problema: non è vita, non è la realtà e noi non siamo noi qui dentro, è impossbile essere reali.

Di questo parla il film: le persone accanto a noi ci sono, siamo soli perchè disconnessi dalla realtà, incapaci di parlare con chi ci è vicino e direi addirittura di riconoscerci simili nella realtà.

Aggiungo che gli effetti per le persone più giovani, che non hanno conosciuto che internet da quando sono nati, sono devastanti a mio avviso. e non hanno affatto gli strumenti cognitivi per difendersi, non possono fare altro che omologarsi e contaminare il proprio pensiero e le chiavi di lettura di quello altrui con il medium stesso con cui è trasmesso.

Si è ben oltre alla alineazione, si sfiora la follia irrazionale e una manifestazione dell'ego parossistica e delirante.

Un film imperdibile che merita grandi elogi.
Bel commento Antimateria Non avevo capito il significato del titolo, l'essere disconnessi dalla realtà... Però non so dici che Internet ci rende incapaci di rapportarci con le persone veramente vicine (o almeno io ho capito così!), ma se invece fosse che non riusciremmo comunque ad interagire normalmente con le persone, in quanto iscritti ad un sito di sociofobia, e il rivolgersi ad Internet fosse soltanto un effetto, e non la causa?
Vecchio 11-01-2014, 16:51   #7
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

Credo che il titolo voglia significare quello: una dicotomia tra essere connessi (comunicazione) con estranei e la disconnessione (mancanza di comunicazione) con chi ci è vicino, la famiglia, il marito, gli amici.

Per la sua natura dicomica, direi che una cosa esclude l'altra (o almeno di questo si occupa il film), naturalmente sono tre storie che si intrecciano, tre spaccati, non l'intero panorama.

Il film non ha pretese pedagogiche e messianiche e non si avventura fino al punto di fare della porzione di vita presentata sintomatologia dei tempi moderni.

Rimane su un piano evanescente (per certi versi vagamente onirico), di struggente indagine psicologica concernente la difficoltà non solo di comunicare, ma di ammettere a noi stessi questa esigenza poichè costantemente compensata da altro.

La comunicazione tra persone reali e vicine a noi è rimossa, esiliata dalla vita delle persone, difficile, insolitamente impegnativa.

Ciò che è reale e ciò che appare reale, quel che è giusto e quel che è sbagliato si confondono, come si confonde ciò che è intimo da ciò che è condiviso.

Si vive in una sorta di trance e di sogno di essere meno soli nel mondo virtuale e non si fa alcuno sforzo, il minimo passo verso chi ci è vicino per farsi capire o per comprendere.

Il proprio mondo interiore diviene un universo di significati indecifrabili, un enigma, uno specchio che ci frantuma in pezzi scomposti e ricompattati da perfetti estanei.

La mancata consapevolezza della propria fragilità, l'impossibilità di risolvere all'esterno il proprio universo personale, l'elaborazione del sogno costante che alimenta l'ìalienazione dalla realtà, l'isolamento dell'individuo nel proprio mondo di frasi, suoni e pensieri silenti, è spezzato dal disincanto della vita virtuale e dalla prepotente realtà della vita vera e il drammatico bisogno di presenze reali e affetti quando si manifesta.

Un risveglio possibile che il film non svela.
Vecchio 11-01-2014, 17:36   #8
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Beh anche l'invenzione della tv e dell'energia elettrica è stata alienante, quando queste non esistevano le famiglie si riunivano la sera vicino al camino e parlavano a turno del più e del meno della loro giornata, magari si raccontavano storie, si facevano lavoretti manuali, si leggeva a voce alta, si facevano giochi di società.
Oggi nessuno impedisce di fare la stessa cosa però quasi nessuno la fa perché non è ritenuta un'attività pratica e interessante.
Probabilmente tra 50 anni gli uomini passeranno la maggior parte della giornata immobili collegati alla rete e anche se avranno la possibilità di stare virtualmente accanto ai propri cari non lo faranno perché non sarà pratico e interessante. Magari tra 100 anni gli individui non avranno nemmeno famiglia perché clonati, tra 150 anni magari gli individui saranno reti neurali interconnesse senza corpo fisico.
La realtà non è un concetto statico e prima o poi coinciderà con quella virtuale. La realtà è pur sempre percezione e la percezione è informazione. Se il virtuale permette un'informazione più performante l'evoluzione è proprio questa.
Sulla questione dei reati informatici quelli ci saranno senz'altro perché il comportamento criminale esisterà ovunque esisterà l'uomo che vuol schiacciare il suo prossimo.
Vecchio 11-01-2014, 19:24   #9
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

Quote:
Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
Beh anche l'invenzione della tv e dell'energia elettrica è stata alienante, quando queste non esistevano le famiglie si riunivano la sera vicino al camino e parlavano a turno del più e del meno della loro giornata, magari si raccontavano storie, si facevano lavoretti manuali, si leggeva a voce alta, si facevano giochi di società.
Oggi nessuno impedisce di fare la stessa cosa però quasi nessuno la fa perché non è ritenuta un'attività pratica e interessante.
Probabilmente tra 50 anni gli uomini passeranno la maggior parte della giornata immobili collegati alla rete e anche se avranno la possibilità di stare virtualmente accanto ai propri cari non lo faranno perché non sarà pratico e interessante. Magari tra 100 anni gli individui non avranno nemmeno famiglia perché clonati, tra 150 anni magari gli individui saranno reti neurali interconnesse senza corpo fisico.
La realtà non è un concetto statico e prima o poi coinciderà con quella virtuale. La realtà è pur sempre percezione e la percezione è informazione. Se il virtuale permette un'informazione più performante l'evoluzione è proprio questa.
Sulla questione dei reati informatici quelli ci saranno senz'altro perché il comportamento criminale esisterà ovunque esisterà l'uomo che vuol schiacciare il suo prossimo.
Non c'è dubbio.

Progresso non è felicità.

Sicuramente era più felice le gente una volta.

Le persone sono felici se vivono tra loro, con ritimi umani e sono interamente coinvolti nel senso di quello che fanno e non una piccola parte insignificante in un processo di cui non fanno parte.

Dell'informazione non frega niente a nessuno, sei costretto all'informazione perchè altrimenti sei escluso dal tuo tempo, non appaga nessuna esigenza interiore e non c'entra nulla con lo studio, con il pensare, con l'apprendere, è piuttosto qualcosa che si mangia senza digerire in qualche modo.

Chiamare evoluzione la distruzione della naturale tendenza alla socialità e al conseguimento del senso nella vita della natura umana non mi trova d'accordo.

E' un mondo meccanico, non umano.

Queste reti servono a metterci in contatto con la natura meccanica del sistema non tra noi come si crede.
Vecchio 11-01-2014, 19:36   #10
Avanzato
L'avatar di Tom Dickens
 

Volevo vederlo anche io, qualcuno riuscirebbe a darmi il link di qualche streaming??
Vecchio 11-01-2014, 20:02   #11
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA Visualizza il messaggio
Le persone sono felici se vivono tra loro, con ritimi umani e sono interamente coinvolti nel senso di quello che fanno e non una piccola parte insignificante in un processo di cui non fanno parte.
Forse, ma da questo film emerge che sia vittime che carnefici si sono aggrappati ad internet perché nella vita reale erano già alienati.
Alienazione da genitori e dai partner che è stato l'innesco del tutto e sempre l'alienazione ha impedito che la macchina potesse fermarsi una volta partita.
Magari internet ha peggiorato la cosa ma senza non è detto che questi rapporti sarebbero migliorati.

Per il resto è dimostrato che l'anonimato e la relazione indiretta aiuta ad adottare comportamenti sbagliati.
Per chi è interessato al genere ci sarebbe anche Chatroom 2010 e Suicideroom 2011 ma sono più pesanti di questo film.
Vecchio 12-01-2014, 14:35   #12
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

Quote:
Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
Forse, ma da questo film emerge che sia vittime che carnefici si sono aggrappati ad internet perché nella vita reale erano già alienati.
Alienazione da genitori e dai partner che è stato l'innesco del tutto e sempre l'alienazione ha impedito che la macchina potesse fermarsi una volta partita.
Magari internet ha peggiorato la cosa ma senza non è detto che questi rapporti sarebbero migliorati.

Per il resto è dimostrato che l'anonimato e la relazione indiretta aiuta ad adottare comportamenti sbagliati.
Per chi è interessato al genere ci sarebbe anche Chatroom 2010 e Suicideroom 2011 ma sono più pesanti di questo film.
Dovresti avere una età in cui hai vissuto il pre internet e la pre globalizzazione per avere una visione meno intellettuale e come giustamente hai detto c'era comunque la televisione e una certa omologazione e disagi giovanili, droghe, etc..

Si parla di alienazione da metà 800 e c'è in effetti un problema di distacco dai tempi umani, di sottrazione della tua vita, esisgenze che non partono da noi, ma da un sistema tutto sommato meccanico e artificiale.

Eppure la gente ha bisogno di comunicare, soprattutto i giovani, in qualche modo lo fanno sempre.

Di fatto quando non c'era questo eri costretto ad uscire e a metterci la tua faccia nelle cose che facevi.

Oggi puoi stare tranquillamente murato vivo e soddisfare in qualche modo questa esigenza.

Non è il massimo, non è la stessa cosa, ed è più difficile trovare persone che hanno tempo per te nella vita vera, hanno fretta di andare ai loro impegni o nel mondo virtuale e non ti prestano grande attenzione.
Vecchio 12-01-2014, 14:56   #13
mdh
Esperto
L'avatar di mdh
 

L'ho visto in inglese poco dopo capodanno ma non l'ho trovato così eccezionale come film..
Tutte cose che si sapevano già, non c'era bisogno di farci un film secondo me..

Da quanto ho potuto vedere dai trailer credo che il doppiaggio in italiano sia riuscito a renderlo più coinvolgente perchè in inglese mi è sembrato più smorto...mah
Vecchio 12-01-2014, 15:02   #14
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Ad esempio nella scena dello sputo, quella situazione è venuta a crearsi perché non esiste più l'intimità.
In passato o avevi un momento tra le amiche o avevi un momento col ragazzo che ti piaceva ma oggi ogni contesto si può sovrapporre ad un altro con una facilità sorprendente e non si possiede più la delicatezza di capire a chi dedicarsi.
Vecchio 12-01-2014, 15:19   #15
Esperto
L'avatar di ANTIMATERIA
 

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Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
Ad esempio nella scena dello sputo, quella situazione è venuta a crearsi perché non esiste più l'intimità.
In passato o avevi un momento tra le amiche o avevi un momento col ragazzo che ti piaceva ma oggi ogni contesto si può sovrapporre ad un altro con una facilità sorprendente e non si possiede più la delicatezza di capire a chi dedicarsi.
Bravo è esattamente questo il problema, dove si è disconnessi, dalle emozioni, dall'empatia.

Anche la risposta di prima, il ragazzo che dice che non "ha imparato nulla di nuovo" "cose che sapeva già", è la ricerca della novità, della quantità, perchè non sappiamo emozionarci di quel che c'è, vivere di cose semplici, tipicamente umane.

Non è facile capire come persone così incapaci (come siamo diventati) di empatia e attenzioni per il prossimo, possano su internet appagare qualcosa che sembrano non avere minimamente nella vita reale.

Credo dipenda dal fatto che qui è simulata l'empatia, i rapporti sono facili perchè insignificanti ed egoisticamente gestibili come ci pare sia in termini di tempo che di cose concrete che richiedono o sforzi.

Come tutte le cose facili non danno alcune reale gioia e soddisfazione.

Personalmente è un mondo di cui farei a meno se fossi riuscito nella mia vita a costruire altro, c'ero riuscito, ma le dinamiche ti portano a non essere in grado di mantenerlo, arrivo qui dopo avere avuto altro, altro di meraviglioso e anche di molto sofferente, troppo per quel che sono le mie capacità di soffrire.

La vita vera fa male, questo è un mondo senza dolore, non si prova veramente qualcosa per gli altri, si incontrano centiania di persone, ma in realtà non facciamo altro che parlare da soli.
Vecchio 12-01-2014, 19:07   #16
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Anche a pranzo la famiglia che si riunisce a tavola vede i figli attaccati allo smartphone e i genitori al notebook, poi uno ad uno si alzano senza nemmeno finire di mangiare e nessuna obiezione è efficace in assenza di un modello.
È una scena che disintegra il rito del mangiare a tavola assieme che porta con sé tutta una serie di valori umani e sociali che oggi non esistono più.
Per esempio nel futuro ci saranno pasti istantanei e tutti mangeranno individualmente fuori casa e questo rito non avrà proprio più alcun significato.

Molti avranno sicuramente già visto questo video che è diventato cliccatissimo in poco tempo
La prima cosa che la gente pensa è che sia colpa della tecnologia ignorando che probabilmente la colpa è nel modo in cui la si utilizza.
È chiaro che chi è disconnesso è un alienato e quindi o si adatta o frequenta altri disconnessi.
Perché la gente si comporta così? fa parte di quel fenomeno definito col neologismo di "egosurfing".
È il risultato di una società che pompa per l'arrampicamento sociale e tutti devono essere belli, interessanti, ricchi e importanti.
Regnano valori del tutto e subito, veloce e semplice si pensa più alla felicità effimera che all'autorealizzazione e magari è quello il senso di vuoto che come un buco nero divora molti.
Io credo che la società si trovi in un momento di migrazione verso il virtuale, può essere anche solo una bolla di sapone come tutte le mode ma non si possono fare previsioni perché i contemporanei sono sempre pregiudizievoli e non hanno una visione d'insieme.
Vecchio 16-01-2014, 01:34   #17
Esperto
L'avatar di Ventolin
 

spoiler alert:

la regia lascia a desiderare ma è un bel film, in particolare mi ha colpito la scena dove c'è il ragazzetto che pensola.

La cosa che più mi ha fatto incazzare di sto film è il comportamento del padre del bulletto, cioè il figlio manda in coma il ragazzino (volente o nolente) poi urla contro il padre, e lui l'unica cosa che sa fare è sgridarlo? boh, se devi fare la parte del genitore severo, fallo fino in fondo e dagli una bella cinquina in faccia a quella merdina! una che non se la scorda più cristo santo...e invece no, parole parole parole

a parte ciò, bel film
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