Ciao a tutti
Vi racconto un po' cosa mi è capitato negli ultimi mesi, è anche un po’ che non seguo il forum...:
Insomma tentai di riprendere in mano la mia vita. rincominciai a contattare vecchi amici, iniziai a dire sempre di sì a cene di lavoro tra colleghi e tra persone anche “sconosciute”. insomma provai a cambiare il mio carattere (anche se non mi sentivo a mio agio). Incominciai ad avere nuovi hobby (anche se non ne avevo voglia) tanto che non riuscivo poi neanche a portarne avanti uno… accettai alcune attività sportive sponsorizzate su Facebook nelle quali addirittura pubblicai alcune foto… (cosa per me inconcepibile…)
Ebbene riuscii ad ottenere qualche piccolo miglioramento, qualche invito, qualche contatto ripreso. Ma è stata veramente dura. Alla fine però dovevo sempre fingermi qualcun altro, o comunque dimostrare di avere chissà quali amicizie e vita “piena” per non fare brutte figure…dovevo evidenziare un carattere sempre “positivo”…
Per combattere la mia FS ogni volta che avevo paura o tentennamenti mi dicevo per contrastarmi… accetta l’invito, scrivi a quel vecchio amico.. pensa positivo…
Conobbi anche una ragazza che mi invitò anche tra i suoi amici, nacque anche un nuovo gruppetto di persone. Tentai di reprimere la mia fobia sociale, non conoscevo nessuno (tra di loro si conoscevano invece), ma erano brave persone e molto semplici e quindi mi accolsero senza problemi…
Mi si aprì un nuovo mondo. Forse esagero ma capii che la mia vita era veramente semplice e “miserabile” sotto tanti aspetti della vita. La loro vita nei racconti era infatti ricca di esperienze, viaggi all’estero con amici, attività condivise, legami e relazioni… tanto che a casa nelle mie riflessioni notturne mi sentii male. Riflettei sul fatto che ero veramente uno “zero”…sotto tutti questi frangenti…ma strinsi i denti per non collassare..
Dovetti un po’ imbrogliare “su di me” apparendo “forte, sicuro e simpatico”. ebbene sì sforzandomi un po’ simpatico sono… nelle amicizie giuste e dove mi sento a mio agio… mi impegnai parecchio sull'aspetto empatico delle relazioni (per quanto potevo...)
mi misi anche a dar consigli e suggerimenti agli altri (che si confidavano senza che io dissi niente) per superare i loro problemi della vita… anche se tra me e me mi dicevo… se sapessero che sono preso molto peggio di loro chissà se accetterebbero i miei consigli..
Ma mi son sempre detto, se va male a me non capisco perché non devo consigliare positivamente/aiutare loro…
Poi alla fine litigarono tra loro per caz**te e si sciolse il gruppo.
Ci rimasi veramente male… l’unica occasione che avevo di conoscere qualche persona nuova si perse completamente… e per sempre.
Arrivano le vacanze estive, tento di contattare vecchi pochi amici (questi presi peggio di me) per organizzare qualche viaggetto (niente di chè) … proposi nuove mete, soluzioni adatte un po’ a tutti. Poteva esser l’occasione di rinsaldare vecchi rapporti.
Alla fine forse, non lo so,
ero mosso solo dal fatto che non volevo che i miei colleghi o parenti sapessero che non combinavo nulla per l’estate…
Ma nonostante le mie proposte…. passa del tempo e niente.. nessuno che mi scrive e mi chiede di far qualcosa insieme. mi arrivano solo alcune scuse campate in aria come “io lavoro” (ma d’estate a ferragosto??)
Alla fine però ho perso le mie barriere difensive e ho capito, come mi capita sempre, di essere completamente dimenticato da tutti, anche dal mio unico vecchio amico del passato che ormai non sento neanche più… ma dico almeno avere un sì o un no per messaggio si può?
Alla fine ho deciso di partire per l’estero da “solo”. Decisione presa un po’ per incazzatura e un pò per dimostrare “di che pasta son fatto” ma presa veramente molto amaramente, perché il bello di questi viaggi è il condividerli con qualcuno e che magari ti supporti e non da solo come un cane bastonato…
Purtroppo l’agitazione di fare un viaggio da solo, nessun amico e neanche parenti anche stretti che ti chiede e ti dice: “che bello che vai a XX”, “che bel posto”… insomma oggi pomeriggio complice anche il brutto tempo ho avuto un attacco di panico-depressione a letto… è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso
mi immaginavo come in un film a camminare da solo su un terreno brullo, asciutto, arido da solo e sempre da solo come uno zombie, con tutti gli altri che mi deridono.
Mi fanno male anche tutti i muscoli senza aver fatto sforzi…come in uno sforzo a contrastare non so cosa..
Questa “cosa” (io la visualizzo come un lato oscuro/negativo/della solitudine graficamente come una sorta di ombra) mi attanaglia da troppo tempo, speravo di averla in parte combattuta, ma non ci riesco da solo, la mia vita è proprio miserabile… basterebbe avere 1 o 2 amici VERI, qualcuno che ti chiede veramente come stai, ma a me nessuno lo fa e se mi rispondono è dopo 2-3 giorni nonostante su whatsapp si veda che il mio messaggio è stato letto…
son letteralmente distrutto…
Credo che avrò bisogno di un aiuto esterno. Forse psicologo? In che modo può aiutarmi se ho questa “ombra” che mi perseguita… anche con il suoi consigli non credo possa debellare una cosa che affligge (forse metafisicamente) la mia persona..
a volte credo che nel mio caso la morte sia la unica soluzione.. d’altra parte non ferirei neanche nessuno… perché nessuno se ne accorgerebbe…
Un giorno qualcuno mi disse un po’ scherzosamente (vedendo che in TV spesso le persone sono seguite da moltissime persone per ricordarli) … se tu morissi al funerale non verrebbe nessuno… e purtroppo aveva proprio ragione..
Ormai l’unica speranza che mi rimane è quella della religione… ebbene sì un po’ ho incominciato a rifrequentare la Chiesa, nel vano tentativo di trovare aiuto e “sollievo” nella divina provvidenza… quando un giorno il prete disse…
“voi non sarete mai soli, perché Dio è sempre con voi”…
ma piango al sol fatto che se anche fosse, a me serve un “amico” vero qui sulla terra e non nell’al di là. Una persona tangibile con cui poter parlare e vivere… non qualcosa di immateriale
..scusate lo sfogo… non so più che fare… ho esaurito tutte le energie
Notte