Quote:
Originariamente inviata da Chamomile
E certo, sono questioni discusse da millenni e mo arriva il life coach o lo psicologo a dire che è sbagliato credere che non siamo responsabili del nostro destino (o non lo siamo del tutto). E li avranno anche pagati abbondantemente per dire questa roba.
|
Quote:
Originariamente inviata da Levin
Certo, perché non era in una situazione di pericolo. Nessuno era obbligato ad intervenire.
Aveva due scelte: attraversare o non attraversare il ponte. Ha preso, non costretta, la decisione sbagliata.
Tutte le altre sono sovrastrutture.
|
In realtà il test originale aveva tutt'altro significato, non ho idea del perché si sia diffusa questa versione che ne stravolge la natura e gli obiettivi, e che non ha davvero alcuna utilità siccome devia totalmente dal contenuto della discussione, in principio orientata al dilemma.
La versione nativa di questo test non aveva appunto alcuna risposta corretta, ma aveva piuttosto lo scopo di riscontrare l'eventuale differenza di valutazione di vari gruppi di persone relativamente a due versioni
leggermente diverse della storia.
L'altro esempio prevedeva che la donna fosse invece una vedova con tre figli da accudire. Per provvedere a loro doveva lavorare di notte, così li affidava a una babysitter, per poi ritornare a casa al mattino e lasciare la babysitter libera per il suo lavoro diurno. Dopo un po' la donna divenne frustrata per la situazione, e cominciò a litigare spesso coi suoi colleghi. Poi, come prima, un giorno dimenticò i soldi per tornare a casa, li chiese ai suoi colleghi che rifiutarono per via dei litigi, quindi fu costretta a attraversare il ponte e il folle la uccise.
Il test dimostrò che buona parte dei partecipanti fu molto più incline ad incolpare la donna infedele per la sua morte, ma ciò non avvenne per la donna vedova, nonostante teoricamente in entrambi i casi le donne erano state responsabili del proprio destino.
Quote:
Originariamente inviata da Jai
Questo e un paio di altri "esercizi" sul medesimo filone vennero somministrati anche a me in azienda nella parte di sezione di soft-skill. Il bello è che ne nacque una breve discussione nella quale argomentai l'interpretazione del mio "team" che, per i dati messi in evidenzia della "storiella", risultarono maggiormente corretti sul piano logico rispetto alla "soluzione ufficiale".
Del resto, "giochini" del genere sono mirati esclusivamente alla profilazione individuale.
|
Il test, presentato nella maniera ormai comune (quella del topic), credo possa essere utile al più per individuare chi del gruppo sia più intraprendente, abbia più idee, e sappia evitare la reazione di pancia che, nella gran parte dei casi, è quella di attribuire la colpa alla donna non perché vittima delle sue stesse azioni, ma perché ritenuta una troia
Effettivamente è usato per la profilazione individuale, ma la ricchezza di falle dovute allo stravolgimento del test originale lo rende utile solo per l'individuazione generica del personale "più aperto" e quello "più chiuso".
Basterebbe passarci una decina di minuti in compagnia