Un anno fa quando mi rivolsi al cps ero scettico. Mi vedevo esteriormente bene: un lavoro, degli amici, uscivo, ecc.
Le manifestazioni più pratiche del mio disagio interiore erano date dal continuo rimandare le cose, specialmente a danno mio (ci avrò smenato 2000 euro di rimborsi spese non richiesti!).
Per farmi fare la prescrizione non sapevo neanche che parole usare con il medico di base, che scrisse perplessa "depressione". Sebbene non mi sentissi depresso, anzi il problema era proprio l'opposto, mi sentivo bene anche se le cose andavano a scatafascio. Non me ne fregava un cazzo sostanzialmente.
Dal primo colloquio delineai le mie reali problematiche, un caso di fottiseghite acuta, con vari disturbi accessori qua e là che vennero analizzati e in parte ricondotti alla mia infanzia.
Ebbi una bella caduta verso il basso (come d'altronde prevedevo, funziona così), iniziai a sentirmi molto meno normale e a capire che c'erano delle cose in me che andavano risolte.
Poi successe una cosa brutta. La tirocinante che mi seguiva non venne confermata al cps.
Il centro era a corto di organico, e lo psichiatra che dirigeva la struttura prese a farmi alcune sedute. Il problema è che, questa persona era oberata di lavoro, e le sedute vengono cadenzate con una frequenza inutile. A questo ci si aggiunge che tutto il lavoro fatto con la terapista di prima è andato pressappoco perso, e infine che comunque queste sedute sono una soluzione di ripiego, in quanto appena si libererà un posto da uno psicologo del centro sarò rimandato da esso.
Quindi questi colloqui non servono a granché: servirebbero se avessi tendenze suicide, però, per quanto ogni tanto i pensieri mi vengano, riesco ancora a contenerli.
Sta di fatto che ho deciso di andare da un privato.
Il fatto è che non mi sento più così "malato" da poter andare da uno psicologo privato.
Continuo a rimandare le cose, il ché significa che c'è qualcosa che non va.
Ma non sento più la vis, l'insoddisfazione. Andrei da uno psicologo privato a dirgli cosa, "sa mi sento bene e questo penso sia sbagliato"...?
Sto rimandando solo cose che impattano esclusivamente sulla mia vita, quindi nessuno se ne accorge. Ma continuo a pensare che razionalmente questa vita non dovrebbe andarmi bene, e che se continuo così non otterrò mai ciò che realmente desidero.