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06-01-2013, 04:03
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#1
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Intermedio
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 209
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Questo è il dilemma, e personalmente mi angoscia tanto. Ci sono degli avvenimenti, nella vita di tutti, che difficilmente si accettano come semplici coincidenze, quando sembrano congiungersi una serie di punti, e sembra mostrarsi un disegno. Eppure ultimamente sto più dalla parte del caso, del 50 e 50. Quando mi chiedo il perchè di aver incontrato una determinata persona o perchè averne persa un altra, anche morte, l'unica risposta logica che mi viene è il caso.
Per un fobico soprattutto, ma anche per il resto della gente, credere nel destino comporta meno ansia (che brutta parola), mentre accettare il fatto che gran parte della vita è decisa dalla fortuna è amaro e tremendo.
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06-01-2013, 12:13
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Ostia
Messaggi: 524
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Meglio essere fortunati che ricchi
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06-01-2013, 14:02
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#3
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 883
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Prima ero un casualista convinto,poi ho creduto nel destino,ma vedendo che tutto andava di cacca per me e per il mondo ,non ho più voluto credere al destino,troppo amaro.Adesso sono tornato casualista ma non convinto.In pratica non so un cazzo,e così dev'essere per ogni essere umano
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07-01-2013, 15:19
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#4
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 2,839
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Quote:
Originariamente inviata da vetmuar
Questo è il dilemma, e personalmente mi angoscia tanto. Ci sono degli avvenimenti, nella vita di tutti, che difficilmente si accettano come semplici coincidenze, quando sembrano congiungersi una serie di punti, e sembra mostrarsi un disegno. Eppure ultimamente sto più dalla parte del caso, del 50 e 50. Quando mi chiedo il perchè di aver incontrato una determinata persona o perchè averne persa un altra, anche morte, l'unica risposta logica che mi viene è il caso.
Per un fobico soprattutto, ma anche per il resto della gente, credere nel destino comporta meno ansia (che brutta parola), mentre accettare il fatto che gran parte della vita è decisa dalla fortuna è amaro e tremendo.
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Prima credevo fermamente che tutto ciò che accadeva fosse inserito in un disegno, in un destino che io stessa mi scelgo ma che in qualche modo fosse previsto...poi una serie di eventi, una successione di fatti mi hanno fatto pensare che se davvero è destino allora caspiterina che schifo...il caso ha iniziato ad entrare nel mio concetto di visione...anche se faccio fatica a credere che tutto accada per caso, quindi direi un po' ed un po'...
se però penso troppo "caso o destino?" finisco per imparanoiarmi di brutto, è stato il destino o il caso a far questo? e così mi sale l'ansia e finisco per scervellarmi su cose che alla fine accadono sia esso caso o destino e mentre penso che ti ripenso perdo un sacco di tempo, tempo in cui potrebbe accadere altro...e finisco in un circolo vizioso di pensieri
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07-01-2013, 15:20
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#5
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Avanzato
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Milan
Messaggi: 414
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teoria del caos
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07-01-2013, 15:27
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#6
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: emilia
Messaggi: 1,074
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ognuno è artefice del proprio destino. cit. sallustio è in parte una gran cazzata , caos e coincidenze regnano sovrane
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07-01-2013, 16:42
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,334
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Era destino che io credessi nel destino ( ).
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07-01-2013, 16:44
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Matera
Messaggi: 701
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Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs
Era destino che io credessi nel destino ( ).
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Oppure è un caso
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07-01-2013, 16:49
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#9
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 1,204
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Il destino non esiste (secondo me), la sfiga sì...
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07-01-2013, 18:08
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,578
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A me viene sempre in mente il bellissimo inizio di Berserk...
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