FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Psico Forum > Depressione Forum
Rispondi
 
Vecchio 19-08-2008, 22:14   #1
Principiante
L'avatar di dasMonster
 

Salve a tutti...

sono un ragazzo di 21 anni. Qui di seguito c'è la mia esperienza di vita:

13 anni: mi viene diagnosticata una forma depressiva e vengo portato in cura da uno psicologo.

14-18 anni: la psicoterapia non sortisce nessun effetto e io soffro tantissimo a causa dei miei compagni di classe, alcuni dei quali sono bulli veri e propri. Sono rifiutato da quasi tutti, anche quelli "normali" per così dire. Non sopporto di andare a scuola ed entrare nella mia classe. Nonostante ciò continuo a studiare come posso e le mie pagelle rimangono sempre distinte.

18 anni appena compiuti: mia mamma, vedendo che la terapia "a parole" non da effetti, decide di chiedere aiuto ad uno psichiatra, che mi fa ricoverare 10 giorni in una clinica psichiatrica e comincia a somministrarmi antipsicotici, antidepressivi e benzodiazepine.

La mia vita cambia. I pensieri negativi pian piano si riducono, ho una gran euforia, la voglia di vivere finalmente torna.

Il problema sta in cosa è successo dopo.

L'effetto dei farmaci, che nel frattempo sono stati cambiati, comincia a scomparire, e si presentano gli effetti collaterali (tremore alle mani, dipendenza ecc).

---

RISULTATI:

dal 2005 ad oggi sono stato ricoverato 8 volte, in cliniche psichiatriche pubbliche e private, sono stato trattato come un cane in quelle pubbliche o convenzionate (specificherò poi come), il tutto per cosa ?

Per niente.

O meglio, questo è quel che penso io.

Perchè io dei sogni nella vita li avrei.

Io vorrei entrare nella Polizia di Stato, per riscattarmi nei confronti di una vita che è stata crudele con me, per vendicarmi (in modo costruttivo e non violento) dei miei compagni che mi hanno maltrattato, perché sento un bisogno di giustizia all'interno di me.

Ma non posso.

Non posso perché ho gli psicofarmaci che mi devastano la vita, non posso perché nessuno a me darebbe un'arma da fuoco, con i miei pensieri di morte che sopraggiungono ogniqualvolta non riesco a sopportare tutte le frustrazioni e lo stress a cui vengo sottoposto (e, credetemi, ogni giorno per me è una crisi, per un motivo o per l'altro).

Io che non pratico sport dico perfino che uno sport che mi piace ci sarebbe anche, è il tiro al piattello, ma c'è bisogno di un'arma da fuoco, e lo stesso discorso si applica come sopra.

Insomma, la mia vita è un incubo vero e proprio.

Considerate che io non riesco più a studiare, non riesco più a concentrarmi perché ho un ritornello in testa che non si ferma nemmeno se lo voglio con tutto me stesso, non riesco più a parlare fluentemente, non riesco più a ricordare eventi passati se non alcuni di particolare rilievo.

Tutto "grazie" agli psicofarmaci.

E il mio psichiatra dice che combattere una battaglia legale contro i medici per liberarsi da queste medicine sarebbe una battaglia persa in partenza, che io mi ritroverei una vita a firmare cambiali per gli avvocati, che i medici hanno sempre ragione.

Voi che fareste in una situazione del genere ?

Io ho provato a cercarmi uno o più cose con cui passare il tempo, ma il mio problema più grosso è che io non ho pazienza, voglio tutto e subito, mi spaventa l'idea di dover affrontare un percorso in salita, mi ritengo perso in partenza, mi scoraggio al primo ostacolo.

Per questo credo che la mia depressione sia incurabile.
Vecchio 20-08-2008, 01:01   #2
Avanzato
 

..
Vecchio 20-08-2008, 10:30   #3
Esperto
L'avatar di calivero
 

Forza cc, resisti.
Trova dentro di te la forza.
Non essere una sopravvissuta, ma prendi la vita di petto, con grinta.
Tu sei più forte di così (cit.)
Vecchio 20-08-2008, 11:11   #4
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da calivero
Forza cc, resisti.
Trova dentro di te la forza.
Non essere una sopravvissuta, ma prendi la vita di petto, con grinta.
Tu sei più forte di così (cit.)
arrabbiati,di più!(cit.)
Vecchio 20-08-2008, 11:26   #5
Esperto
 

cc, ti auguro tutto il bene possibile, leggere parole come quelle che hai scritto mi fa sentire piccolo di fronte a certe cose...
Vecchio 20-08-2008, 11:40   #6
Principiante
L'avatar di demos79
 

Occorre tener presente che la depressione è una patologia per la quale sono disponibili dei trattamenti farmacolgici efficaci anche se non risolutivi.
Il c.d. mal di vivere infatti, il più delle volte, non dipende da deficit di neurotrasmettitori o meglio non trova una sua causa "organica" ma è espressione di un disagio "ambientale" che si ripercuote nella "percezione" della proprio essere hic et nunc, dal rapporto con se stessi a quello con gli altri. Anche in tali evenienze si ricorre all'impiego di farmaci..ma, ahimè, in taluni casi il rimedio può essere peggiore del male.
Non ho mai incontrato nessun depresso che non fosse affetto da una esasperata disistima, una forma di autolacerazione voluta, cercata inconsciamente come fuga da una "componente" del proprio Io che mal si accetta. Non è infrequente che il soggetto affetto da forte disistima percepisca un baratro tra sè e gli altri: "gli altri" diventano degli alieni pronti a colpire e dunque tanto vale difendersi...rafforzarsi...NON con la ricerca di un equilibrio con il mondo esterno, ma esasperando il divario, cominciando a desiderare strumenti, anche materiali, di potenziale aggressione-come autodifesa.
Le armi, nel caso del nostro amico.
Non si tratta di forme depressive "catatoniche", in questi casi, quanto piuttosto di depressioni "agitate", dove la componente d'ansia e irritabilità la fanno da padrone...dove i pensieri "esasperati" si accavallano e l'umore ne risente inevitabilmente .
La soluzione? Esiste sempre. Non sta a me indicare la strada, in quanto in tali situazioni il "farmaco" è diverso da soggetto a soggetto e presuppone una conoscenza attenta e approfondita dell'anamnesi familiare- ambientale tout court- del depresso.
Non bisogna mai abbattere i ponti che legano se stessi all'altra sponda: il lato del baratro dove si trovano " gli altri".
Vecchio 20-08-2008, 13:01   #7
Principiante
L'avatar di dasMonster
 

Quote:
Originariamente inviata da demos79
Non è infrequente che il soggetto affetto da forte disistima percepisca un baratro tra sè e gli altri: "gli altri" diventano degli alieni pronti a colpire e dunque tanto vale difendersi...rafforzarsi...NON con la ricerca di un equilibrio con il mondo esterno, ma esasperando il divario, cominciando a desiderare strumenti, anche materiali, di potenziale aggressione-come autodifesa.
Le armi, nel caso del nostro amico.
Io non la penso così, sinceramente parlando.

È vero che io percepisco tutti gli altri come miei nemici, ma ciò non significa che io voglia possedere un'arma per questo.

Io ho citato il tiro a segno perchè quando giocavo al computer ero bravissimo a prendere la mira.. e perchè io sto disperatamente cercando qualcosa con cui divertirmi.

Io ho una compagnia di amici, che mi cerca, mi invita, ma io continuo a rifiutare le loro offerte. Perché ? Perché mi sento in imbarazzo, non ho mai la risposta pronta, non so tirare battute, mi sento il terzo incomodo.

Spesso e volentieri capita che io sia da solo con due ragazze, una delle quali ha il moroso nel mio stesso gruppo e l'altra è una stronza ma di quelle bastarde. Solo per un bel pezzo, finché non arrivano gli altri.

Guardacaso io sono l'unico che abita nello stesso paese dove abitano loro e quindi devo scarrozzarle avanti e indietro.

I miei amici scherzano, ridono, tirano battute; io invece sono una persona seria, distinta, con una dignità alle spalle.

Io punto molto sulla mia dignità: in vita mia non ho mai copiato nè dato suggerimenti a scuola, ad esempio. Sicchè ho potuto dire: ho fatto tutto di testa mia.

E così vale per tante altre cose.

Questo finché non sono arrivati gli psicofarmaci.

Da allora mi è stato impossibile continuare.

A me in sostanza mancano 2 concetti: quello della fatica e quello della pazienza. Per ora nel mio vocabolario non esistono.

Come posso fare a creare queste due parole dal nulla ?

Tanto per dire quanto manchino, io quando cammino guardo sempre per terra. Perché ? Perché se guardo avanti mi dico: "a quel portone mancano... 200 passi? No, troppo. Preferisco guardare per terra dove ogni passo è pressochè immediato".

Stesso discorso vale per la pazienza.

Qualcuno mi aiuti.
Vecchio 21-08-2008, 01:05   #8
Avanzato
 

..
Vecchio 22-08-2008, 21:50   #9
Principiante
L'avatar di uragano
 

Ciao,
tante volte mi chiedo perchè esista la depressione.
Secondo me quando la vita era sopravvivenza la depressione non poteva esistere. Quando per vivere devi mordere la vita, assapori ogni attimo.
In effetti siamo circondati da tante, tante cose e si rischia di non apprezzarle. E' questo il punto.
Se si è sofferta la fame, si godrà sempre del cibo (ve lo assicuro!), se si è avuta carenza si affetto, ogni carezza, un abbraccio, bacio ricevuto, si apprezzeranno infinitamente e si ringrazierà chi ce li ha concessi.
Godersi a fondo quello che c'è rende profondamente felici e da una voglia di vivere incredibile!
Regalare se stessi agli altri rende più felice.

Ho conosciuto gente che un tempo era recuperabile, magari non aveva nemmeno bisogni di niente, solo di qualche amico, o dell'affetto di qualcuno. Poi ha cominciato a frequentare psicologi (ma di gente che li frequenta ce n'è), psichiatri (che danno farmaci). Gente che era recuparebile, grazie ai farmaci, ora non lo è più, ne lo sarà mai. Dietro quei farmaci c'è un'industria del profitto spietata, che se ne frega dei consumatori. E questi psichiatri spesso riempono i pazienti di questi farmaci per fare guadagnare le case farmaceutiche.
Non ho mai conosciuto nessuno guarito dai farmaci.

Il punto è forse un diverso modo di guardare la vita e una cultura dell'esistenza tutta sbagliata. Ma non è che due parole risolveranno mai niente. Però mi spiace che a causa di un certo modo di vivere, pensare esistano questi problemi.
La depressione è soprattutto un male della civiltà occidentale (in particolare di qualle giapponese, dove c'è un eccesso di materialismo)

E per vincere un problema l'unica mossa è affontarlo con determinazione e direttamente

Quote:
Originariamente inviata da dasMonster
Salve a tutti...

sono un ragazzo di 21 anni. Qui di seguito c'è la mia esperienza di vita:

......
Vecchio 22-08-2008, 23:02   #10
Avanzato
 

..
Vecchio 23-08-2008, 03:43   #11
Esperto
L'avatar di Swathi
 

cc ti ringrazio per la sintesi del tuo primo post che è una vera poesia che man mano che il tempo passa e ci lascia ancora qui si può comprendere sempre più ed aiutarsi ed aiutare anche se das(il resto lo crede lui ora,parlo del nome)è ancora all'inizio per alcuni punti ma hai detto le cose "nude e crude" e nello stesso tempo poetiche per un depresso che ha "realizzato" ciò che si vive ed hai dato i consigli giusti già tu.
Das anche se ho annetti più di te quando scatta l'impazienza è bruttissimo e cerca aiuto in tutti i modi altrimenti diventi una mina vagante e la determinazione la ritorci contro i tuoi obiettivi(anche se puoi non crederlo in quel momento) che se al momento esistono non è affatto un brutto segno,anzi!Ma bisogna ripartire ogni giorno da un primo passo,il più difficile e non smettere di parlarti senza giudicare né te(soprattutto)ma nemmeno gli altri che se non vengono incontro è solo perchè non possono capire ,magari ci credono...lasciali stare,non pensare a loro o alle ingiustizie subite.Non sei da solo!Però non smettere di cercare aiuto perchè può arrivare quando e da chi meno te l'aspetti.E te lo dice una che ha subito tanto ma si è maltrattata tanto cercando di uscire in qualche modo dalla gabbia nella quale sembra di essere in trappola senza alcuna speranza.Ma a volte "vedi" e in futuro le scoprirai le "illusioni" degli altri,della vita ma starà sempre a te scegliere. Non saranno comunque rose e fiori,ma non lo è nemmeno per chi te lo fa credere perchè o finge o è vuoto e tu non lo sei.
Vecchio 23-08-2008, 14:31   #12
Esperto
L'avatar di salvo-auron
 

se permettete dò anche la mia opinione,

per quelli che hanno detto che la depressione è una sorta di autosuggestione e che nei tempi passati non è esistita, perchè la gente per problemi di sopravvivenza non aveva tempo per inventarsi la depressione, io dico a loro di TACERE perchè DIO perdona loro perchè non sanno quello che dicono
per gli altri che come me hanno sofferto o soffrono di depressione concordo con loro, quando dicono che è una brutta bestia e non si sa da dove attaccarla, comunque io ho insistito con un solo farmaco, che prendo tuttora che è il cipralex, ho sospeso definitivamente la benzo e posso dire di aver recuperato, senza effetti collaterali, tenete presente che convivo con acufeni bilaterali dal 1997.
quindi la conclusione mia è che la depressione si può tenere a bada
Vecchio 24-08-2008, 02:50   #13
Avanzato
L'avatar di Pride3
 

Salvo-auron,sei andato a vedere Padre Pio?
FOGGIA regno lega SUD
Vecchio 25-08-2008, 16:30   #14
Esperto
L'avatar di salvo-auron
 

Quote:
Originariamente inviata da Pride3
Salvo-auron,sei andato a vedere Padre Pio?
FOGGIA regno lega SUD

pride, non c'è bisogno di vederlo San Pio, basta ammirarlo per la vita piena di amore per il prossimo, non credi?
Vecchio 05-09-2008, 00:08   #15
Esperto
L'avatar di salvo-auron
 

Quote:
Originariamente inviata da mezzelfo
Quote:
Originariamente inviata da salvo-auron
tenete presente che convivo con acufeni bilaterali dal 1997.
Anchio ho questo problema, cosa hai fatto per farlo passare?

mezzelfo, io convivo con gli acufeni ad oggi non esistono cure per gli acufeni
Rispondi


Discussioni simili a Depressione incurabile?
Discussione Ha iniziato questa discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
male incurabile vikingo SocioFobia Forum Generale 12 11-05-2008 04:45
Depressione... Martes00 Depressione Forum 15 31-10-2007 09:48
depressione sergio372 Depressione Forum 3 20-08-2007 11:55
DEPRESSIONE Martes00 Depressione Forum 4 16-06-2007 22:45
DEPRESSIONE nature70 Depressione Forum 17 20-09-2004 13:09



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 18:27.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Powered by vBadvanced CMPS v3.2.2