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10-12-2011, 14:53
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#1
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Intermedio
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 107
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Dicono che il dolore renda più forti. Io ho aspettato a lungo ma ancora non capisco in che modo il dolore acquisti un senso. A me sembra solo del tempo sprecato, porta tante difficoltà che ci va una vita a superare. Quali sono i vantaggi individuali del dolore sulla lunga distanza?
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10-12-2011, 15:01
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#2
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Acquisisci maggior senso esistenziale e pensi meno alle cazzate.
In determinate situazioni aver provato determinati stati d'animo potrebbe essere un vantaggio, una sorta di corazza, che magari il tipo più spensierato non ha.
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10-12-2011, 20:35
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#3
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Principiante
Qui dal: Nov 2011
Messaggi: 30
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Quote:
Originariamente inviata da pois
Dicono che il dolore renda più forti. Io ho aspettato a lungo ma ancora non capisco in che modo il dolore acquisti un senso. A me sembra solo del tempo sprecato, porta tante difficoltà che ci va una vita a superare. Quali sono i vantaggi individuali del dolore sulla lunga distanza?
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In realtà il dolore di per sé non rende né più forti, né più deboli, malgrado possa fare entrambe le cose. Non è nemmeno tempo sprecato...a meno che - come scrivi tu - si aspetti o ci si aspetti qualcosa da esso.
Il dolore che si prova in caso di malattia depressiva (che ho sperimentato più volte) è forse l'unico in cui 'aspettare' ha un senso e una connotazione positiva (il tempo necessario ai farmaci per fare effetto, per esempio). Ma per il resto, se non si elaborano le esperienze attivanti, sarà difficile attribuirgli un senso; e a costo di soffrire ancora, può valer la pena farlo. Altrimenti... non resta che rinunciare, rassegnarsi e allontanarne le cause il più possibile - sempre che il nostro stesso orgoglio ci consenta di farlo e i nostri più intimi desideri e aspirazioni si lascino soffocare..
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10-12-2011, 20:42
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#4
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Intermedio
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Milano
Messaggi: 245
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Uhm, non sono troppo d'accordo con chi sostiene che il dolore rende più forti... "Ciò che non ti uccide, ti fortifica", direbbe qualcuno... Balle. Ciò che non ti uccide ti segna, ti consuma, lascia traumi che mai spariranno...
Certo, come effetto collaterale c'è quello di imparare a dare meno importanza alle cose inutili e superflue (che si tratti di oggetti, persone, ecc): se hai sofferto 100, un dolore pari a 10 svanisce, nel confronto. Credo che generalmente si acquisisca anche una maggiore serietà, empatia, saggezza, ecc, ma non sono così convinto che il gioco valga la candela... In pochi baratterebbero queste caratteristiche con una vita spensierata, anche perchè non sono monopolio di chi soffre, ma possono benissimo ritrovarsi anche in chi conduce un'esistenza più serena.
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10-12-2011, 21:08
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: padova
Messaggi: 540
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Giro la frittata
Se ci diamo una martellata nel dito sentiamo dolore
facciamo esperienza del dolore la prossima volta se
l'esperienza ci è bastata difficilmente ci daremo
un'altra martellata.
Se soffriamo, ma non sappiamo che cosa è successo
dentro di noi per scatenare questa sofferenza come
possiamo la volta successiva soffrire meno?
Il senso del dolore secondo me è quello di costringerci
a guardare dentro di noi cosa non va, e se non lo facciamo
continueremo a darci martellate non capendo cosa sta
succedendo.
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10-12-2011, 21:23
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#6
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Intermedio
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Milano
Messaggi: 245
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Quote:
Originariamente inviata da wallis
Il senso del dolore secondo me è quello di costringerci a guardare dentro di noi cosa non va, e se non lo facciamo continueremo a darci martellate non capendo cosa sta succedendo.
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Non è mica detto che se uno prova dolore è perchè dentro di sé ha qualcosa che non va... Si può provare dolore per ragioni "oggettive", esterne, delle quali non abbiamo il controllo e per le quali non esiste alcuna soluzione... Questo è il mio caso.
"Se si temono dolori o sofferenze, sarà necessario capire se si può fare qualcosa al riguardo. Se esiste un rimedio, non c'è bisogno di preoccuparsi; se non esiste, anche in questo caso non c'è bisogno di preoccuparsi". (Dalai Lama)
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Ultima modifica di Matte; 10-12-2011 a 22:06.
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10-12-2011, 22:30
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,346
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Le esperienze dolorose del passato sono state utili, mi hanno rafforzato caratterialmente, rendendomi in grado di assorbirne gli urti e gli effetti negativi in modo via via più efficace, grazie alla "corazza" di cui parlava anche maury...
Ma c'è l'altro lato della medaglia... questa corazza non fa distinzioni, diventa sempre più spessa, e col passare del tempo mi ha reso sempre più freddo, insensibile, distaccato a livello emozionale su qualsiasi cosa, salvo rare eccezioni... e la cosa non mi piace per niente ... come se tutto venisse intrappolato e soffocato sul nascere.
Confido di recuperare e migliorare la situazione per il futuro.
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10-12-2011, 22:46
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#8
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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Quote:
Originariamente inviata da pois
Dicono che il dolore renda più forti.
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puttanata, resto la persona più fragile del mondo
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10-12-2011, 23:52
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#9
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Avanzato
Qui dal: Nov 2011
Messaggi: 298
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Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs
Le esperienze dolorose del passato sono state utili, mi hanno rafforzato caratterialmente, rendendomi in grado di assorbirne gli urti e gli effetti negativi in modo via via più efficace, grazie alla "corazza" di cui parlava anche maury...
Ma c'è l'altro lato della medaglia... questa corazza non fa distinzioni, diventa sempre più spessa, e col passare del tempo mi ha reso sempre più freddo, insensibile, distaccato a livello emozionale su qualsiasi cosa, salvo rare eccezioni... e la cosa non mi piace per niente ... come se tutto venisse intrappolato e soffocato sul nascere.
Confido di recuperare e migliorare la situazione per il futuro.
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Già, mi sono costruito la corazza ma ora mi sento come un robot... In realtà sotto certi punti di vista sono ancora fin troppo sensibile, ma di certo non lo dò a vedere.
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11-12-2011, 00:40
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#10
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Avanzato
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 346
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L' empatia non viene dal nulla. Il dolore è il modo per eccellenza che permette l'identificazione con l'altro. Io ho sempre avuto un inclinazione per il dolore non fisico come sperimento personale e mi capita di desiderare dolori che in verità non potrei sopportare.
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11-12-2011, 01:08
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#11
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Principiante
Qui dal: Nov 2011
Messaggi: 30
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Quote:
Originariamente inviata da wallis
Giro la frittata
Se ci diamo una martellata nel dito sentiamo dolore
facciamo esperienza del dolore la prossima volta se
l'esperienza ci è bastata difficilmente ci daremo
un'altra martellata.
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Quote:
Se soffriamo, ma non sappiamo che cosa è successo
dentro di noi per scatenare questa sofferenza come
possiamo la volta successiva soffrire meno?
Il senso del dolore secondo me è quello di costringerci
a guardare dentro di noi cosa non va, e se non lo facciamo
continueremo a darci martellate non capendo cosa sta
succedendo.
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Un gatto o un cane che provi dolore per una ferita ad una zampa, la lecca per dargli sollievo immediato. Ma così facendo la ferita non risarcirà mai e anzi, rischierà di peggiorare ed infettarsi....
D'altro canto, l'uomo prova anch'egli dolore, ma non si limita a provarlo, si sente mentre prova dolore.. e si accorge che per placarlo esistono soluzioni temporanee che non valgono nulla e anzi sono dannose nel lungo termine, e talvolta che il senso della vita può non essere quello di stare bene e di evitarlo..
Quote:
Originariamente inviata da Matte
Non è mica detto che se uno prova dolore è perchè dentro di sé ha qualcosa che non va... Si può provare dolore per ragioni "oggettive", esterne, delle quali non abbiamo il controllo e per le quali non esiste alcuna soluzione.
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Si, è vero..il problema è quando sul dolore per cause oggettive innestiamo noi stessi ulteriore dolore con pensieri poco o per nulla razionali, come quando pensiamo che avendo provato paura o dolore (o avendo fallito) in passato, questo avverrà ancora e sempre e non ci si riavrà mai. Molte fobie, le ansie e diverse depressioni derivano proprio dalle continue 'assolutizzazioni.'
Quote:
"Se si temono dolori o sofferenze, sarà necessario capire se si può fare qualcosa al riguardo. Se esiste un rimedio, non c'è bisogno di preoccuparsi; se non esiste, anche in questo caso non c'è bisogno di preoccuparsi". (Dalai Lama)
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Stoici e buddhisti meritano una certa considerazione, ma trovo le loro conclusioni un pò troppo arrendevoli..
Quote:
Originariamente inviata da Area Cronica
Già, mi sono costruito la corazza ma ora mi sento come un robot... In realtà sotto certi punti di vista sono ancora fin troppo sensibile, ma di certo non lo dò a vedere.
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So di cosa parli per esperienza diretta, del resto se il problema risiede in sé e/o nella propria interpretazione della realtà, la corazza con il passare del tempo rischia di diventare una prigione..
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11-12-2011, 01:53
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da maury25
Acquisisci maggior senso esistenziale e pensi meno alle cazzate.
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questo è un vantaggio finchè non si esagera, e si pensa solo al senso esistenziale, e si perde il piacere delle cose semplici e delle "cazzate", come dici tu.
il troppo pensare fa male, quanto il non pensare affatto.
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11-12-2011, 02:13
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#13
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Intermedio
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Ne la Città dolente fra la perduta gente
Messaggi: 134
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Quote:
Originariamente inviata da Matte
Uhm, non sono troppo d'accordo con chi sostiene che il dolore rende più forti... "Ciò che non ti uccide, ti fortifica", direbbe qualcuno... Balle. Ciò che non ti uccide ti segna, ti consuma, lascia traumi che mai spariranno...
Certo, come effetto collaterale c'è quello di imparare a dare meno importanza alle cose inutili e superflue (che si tratti di oggetti, persone, ecc): se hai sofferto 100, un dolore pari a 10 svanisce, nel confronto. Credo che generalmente si acquisisca anche una maggiore serietà, empatia, saggezza, ecc, ma non sono così convinto che il gioco valga la candela... In pochi baratterebbero queste caratteristiche con una vita spensierata, anche perchè non sono monopolio di chi soffre, ma possono benissimo ritrovarsi anche in chi conduce un'esistenza più serena.
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Penso che questo discorso sia molto affascinante ed interessante, e, per quello che mi è capitato, posso dire che il dolore può avere, fra le altre cose, gli effetti più disparati in una persona...
Cioè in alcuni casi, ti può rinforzare, rendere più esperto, più duro e resistente alle esperienze della vita...
mentre in altri casi, purtroppo, ti può indebolire fino a renderti ancora più insicuro e fragile.
Certo, se il dolore possa avere nel lungo periodo anche effetti indirettamente positivi, sicuramente molto dipende dalla persona e dalla sua "soglia" di resistenza al dolore e dalla sua capacità di trasformarlo in "energia positiva".
Comunque, in base alla mia esperienza personale, vedo che le persone che hanno la fortuna di avere una vita spensierata e serena, spesso sono intimamente fragili, cioè bastano veramente situazioni anche leggermente negative per mandarli in panico, e questo è sicuramente da ricollegare al fatto che non hanno una vera esperienza della sofferenza.
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Ultima modifica di Acheo; 11-12-2011 a 02:15.
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27-12-2011, 15:26
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#14
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 1,459
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Quote:
Originariamente inviata da pois
Dicono che il dolore renda più forti. Io ho aspettato a lungo ma ancora non capisco in che modo il dolore acquisti un senso. A me sembra solo del tempo sprecato, porta tante difficoltà che ci va una vita a superare. Quali sono i vantaggi individuali del dolore sulla lunga distanza?
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"Amare è soffrire. Se non si vuol soffrire, non si deve amare. Però allora si soffre di non amare. Pertanto amare è soffrire, non amare è soffrire, e soffrire è soffrire.
Essere felice è amare: allora essere felice è soffrire. Ma soffrire ci rende infelici. Pertanto per essere infelici si deve amare. O amare e soffrire. O soffrire per troppa felicità. " W. A.
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27-12-2011, 15:53
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#15
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Intermedio
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 107
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Amore e guerra. Gran film. Meno male che c'è la Grande Consolatrice a rimpicciolire i nostri problemi.
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05-01-2012, 20:41
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#16
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: mente contorta
Messaggi: 839
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Infatti me lo sono chiesta anche io,si dice che più soffri e più diventi forte,a me pare il contario,qui più si soffre e più ci si deprime,mahhhhh
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05-01-2012, 20:43
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 579
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Io vivo pensando che il dolore sia inutile e che sia stupido soffrire.
E quindi mi sforzo sempre di trovare il bicchiere mezzo pieno in tutto.
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