Dare un senso al dolore?
Dicono che il dolore renda più forti. Io ho aspettato a lungo ma ancora non capisco in che modo il dolore acquisti un senso. A me sembra solo del tempo sprecato, porta tante difficoltà che ci va una vita a superare. Quali sono i vantaggi individuali del dolore sulla lunga distanza?
|
Re: Dare un senso al dolore?
Acquisisci maggior senso esistenziale e pensi meno alle cazzate.
In determinate situazioni aver provato determinati stati d'animo potrebbe essere un vantaggio, una sorta di corazza, che magari il tipo più spensierato non ha. |
Re: Dare un senso al dolore?
Quote:
Il dolore che si prova in caso di malattia depressiva (che ho sperimentato più volte) è forse l'unico in cui 'aspettare' ha un senso e una connotazione positiva (il tempo necessario ai farmaci per fare effetto, per esempio). Ma per il resto, se non si elaborano le esperienze attivanti, sarà difficile attribuirgli un senso; e a costo di soffrire ancora, può valer la pena farlo. Altrimenti... non resta che rinunciare, rassegnarsi e allontanarne le cause il più possibile - sempre che il nostro stesso orgoglio ci consenta di farlo e i nostri più intimi desideri e aspirazioni si lascino soffocare.. |
Re: Dare un senso al dolore?
Uhm, non sono troppo d'accordo con chi sostiene che il dolore rende più forti... "Ciò che non ti uccide, ti fortifica", direbbe qualcuno... Balle. Ciò che non ti uccide ti segna, ti consuma, lascia traumi che mai spariranno...
Certo, come effetto collaterale c'è quello di imparare a dare meno importanza alle cose inutili e superflue (che si tratti di oggetti, persone, ecc): se hai sofferto 100, un dolore pari a 10 svanisce, nel confronto. Credo che generalmente si acquisisca anche una maggiore serietà, empatia, saggezza, ecc, ma non sono così convinto che il gioco valga la candela... In pochi baratterebbero queste caratteristiche con una vita spensierata, anche perchè non sono monopolio di chi soffre, ma possono benissimo ritrovarsi anche in chi conduce un'esistenza più serena. |
Re: Dare un senso al dolore?
Giro la frittata
Se ci diamo una martellata nel dito sentiamo dolore facciamo esperienza del dolore la prossima volta se l'esperienza ci è bastata difficilmente ci daremo un'altra martellata. Se soffriamo, ma non sappiamo che cosa è successo dentro di noi per scatenare questa sofferenza come possiamo la volta successiva soffrire meno? Il senso del dolore secondo me è quello di costringerci a guardare dentro di noi cosa non va, e se non lo facciamo continueremo a darci martellate non capendo cosa sta succedendo. |
Re: Dare un senso al dolore?
Quote:
"Se si temono dolori o sofferenze, sarà necessario capire se si può fare qualcosa al riguardo. Se esiste un rimedio, non c'è bisogno di preoccuparsi; se non esiste, anche in questo caso non c'è bisogno di preoccuparsi". (Dalai Lama) |
Re: Dare un senso al dolore?
Le esperienze dolorose del passato sono state utili, mi hanno rafforzato caratterialmente, rendendomi in grado di assorbirne gli urti e gli effetti negativi in modo via via più efficace, grazie alla "corazza" di cui parlava anche maury...
Ma c'è l'altro lato della medaglia... questa corazza non fa distinzioni, diventa sempre più spessa, e col passare del tempo mi ha reso sempre più freddo, insensibile, distaccato a livello emozionale su qualsiasi cosa, salvo rare eccezioni... e la cosa non mi piace per niente :( ... come se tutto venisse intrappolato e soffocato sul nascere. Confido di recuperare e migliorare la situazione per il futuro. |
Re: Dare un senso al dolore?
Quote:
|
Re: Dare un senso al dolore?
Quote:
|
Re: Dare un senso al dolore?
L' empatia non viene dal nulla. Il dolore è il modo per eccellenza che permette l'identificazione con l'altro. Io ho sempre avuto un inclinazione per il dolore non fisico come sperimento personale e mi capita di desiderare dolori che in verità non potrei sopportare.
|
Re: Dare un senso al dolore?
Quote:
Quote:
D'altro canto, l'uomo prova anch'egli dolore, ma non si limita a provarlo, si sente mentre prova dolore.. e si accorge che per placarlo esistono soluzioni temporanee che non valgono nulla e anzi sono dannose nel lungo termine, e talvolta che il senso della vita può non essere quello di stare bene e di evitarlo.. Quote:
Quote:
Quote:
|
Re: Dare un senso al dolore?
Quote:
il troppo pensare fa male, quanto il non pensare affatto. |
Re: Dare un senso al dolore?
Quote:
Cioè in alcuni casi, ti può rinforzare, rendere più esperto, più duro e resistente alle esperienze della vita... mentre in altri casi, purtroppo, ti può indebolire fino a renderti ancora più insicuro e fragile. Certo, se il dolore possa avere nel lungo periodo anche effetti indirettamente positivi, sicuramente molto dipende dalla persona e dalla sua "soglia" di resistenza al dolore e dalla sua capacità di trasformarlo in "energia positiva". Comunque, in base alla mia esperienza personale, vedo che le persone che hanno la fortuna di avere una vita spensierata e serena, spesso sono intimamente fragili, cioè bastano veramente situazioni anche leggermente negative per mandarli in panico, e questo è sicuramente da ricollegare al fatto che non hanno una vera esperienza della sofferenza. |
Re: Dare un senso al dolore?
Quote:
Essere felice è amare: allora essere felice è soffrire. Ma soffrire ci rende infelici. Pertanto per essere infelici si deve amare. O amare e soffrire. O soffrire per troppa felicità. " W. A. |
Re: Dare un senso al dolore?
Amore e guerra. Gran film. Meno male che c'è la Grande Consolatrice a rimpicciolire i nostri problemi.
|
Re: Dare un senso al dolore?
Infatti me lo sono chiesta anche io,si dice che più soffri e più diventi forte,a me pare il contario,qui più si soffre e più ci si deprime,mahhhhh
|
Re: Dare un senso al dolore?
Io vivo pensando che il dolore sia inutile e che sia stupido soffrire.
E quindi mi sforzo sempre di trovare il bicchiere mezzo pieno in tutto. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 09:09. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.