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29-04-2019, 18:17
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#21
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Isola di Poveglia
Messaggi: 6,392
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Il fatto di essere apprezzati dipende anche da dove lavori e con chi lavori. Io creavo oggettistica di medio/alto livello ed era per me una soddisfazione vedere il prodotto finito e ricevere i complimenti del capo. Ma ormai è tutto finito…
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29-04-2019, 19:57
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#22
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Esperto
Qui dal: Apr 2019
Messaggi: 833
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Grazie a tutti per le risposte.
Non voglio scendere nel dettaglio in quello che faccio in quanto non è importante per il problema. Probabilmente il problema mi si presenterebbe lo stesso in modalità diverse anche con altri lavori autonomi. Posso solo dire che comprende una serie di compiti molto diversi tra loro e che so gestirli in modo quasi sempre professionale (anche il contatto con le persone non è un problema per me, a livello lavorativo almeno... A livello relazionale amicale le cose cambiano). Nel mio lavoro la soddisfazione e la remunerazione variano con l'impegno che ci si mette anche se c'è una componente casuale molto forte.
Punti fermi: non ho necessità di maggiori entrate economiche rispetto alle attuali. Oltre un certo livello di reddito la felicità non cresce più con l'aumento dei soldi a disposizione (e a volte aspettare per poter comprare qualcosa la fa apprezzare di più rispetto a dare per scontati gli oggetti). Il problema è avere tempo di qualità. Tempo ne ho ma non di qualità. Quando hai la mente preoccupata per fatti fondamentalmente di poco conto, una tristezza di base che tante volte non ti fa apprezzare le cose piacevoli della vita e la stanchezza focalizzi ancora meglio che le cose importanti non si possono comprare, che la felicità non è in vendita e che appunto ti dedichi a tempo quasi pieno (perché la mente rimugina) nell'unica cosa dove sai di essere bravo. Trascurando e avvelenando così te stesso e i rapporti con gli altri. Non riesco a capire perché sono caduto in questa trappola dorata. Cioè un motivo lo conosco.. tenersi impegnati per non pensare a cose ben peggiori. Vorrei tornare ad essere più leggero dando a questa parte di me la parte che serve ma non quasi tutto me stesso. Sia chiaro faccio altre cose ma vorrei riuscire a staccare tra lavoro e non lavoro in modo più netto in modo da poter ricominciare a godere del tempo libero in modo spensierato.
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29-04-2019, 20:06
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#23
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,292
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
Sia del tutto sicuri che sia una cosa negativa? Se a me del lavoro non me ne frega nulla, allora non gliela do la mia personalità. Per quelle ore prendo in prestito quella dell'azienda, non penso con la mia testa ma divento una macchinetta, così che risparmio tante energie mentali che uso per altro. Da fuori potrò pure sembrare lobotomizzato, di fatto sono semplicemente in risparmio energetico, per cose ben più importanti.
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Voglio vedere se riesci ad andare a risparmio energetico se devi correre di continuo
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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29-04-2019, 22:17
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
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Quote:
Originariamente inviata da Warner84
Da noi dicono la "filastrocca" che siamo una grande famiglia
Infatti ti cagano solo quando hanno bisogno
Se pensi con la tua testa non sei manovrabile e vieni visto come una mina vagante.
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Io non li sento e non li voglio come famiglia.
La maggior parte sono spioni, e se non sono spioni sono lecchini, e per me gli spioni e i lecchini devono solo morire.
Stare nelle grandi aziende è come stare sotto regime, se sei una persona del partito hai tutti i privilegi, altrimenti ti mandano al confino.
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29-04-2019, 22:30
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#25
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Banned
Qui dal: Mar 2019
Messaggi: 1,230
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Sarei anch’io così. Dedicare anima e corpo al lavoro per dare il meglio di sè assorbe energie
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29-04-2019, 23:27
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#26
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Esperto
Qui dal: Oct 2018
Ubicazione: Parma
Messaggi: 1,542
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Io non li sento e non li voglio come famiglia.
La maggior parte sono spioni, e se non sono spioni sono lecchini, e per me gli spioni e i lecchini devono solo morire.
Stare nelle grandi aziende è come stare sotto regime, se sei una persona del partito hai tutti i privilegi, altrimenti ti mandano al confino.
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A chi lo dici, io ormai evito le cene aziendali in maniera sistematica perchè li compatisco anche troppo durante la giornata lavorativa. Uscito da lì non voglio sapere niente di loro (esclusi quei 2 o 3 sani di mente con il quale vado d'accordo), possono saltare per aria che non me ne fotte un cazzo. Se non pensi come loro sei una pecora nera (tranne quando gli fai comodo )
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07-05-2019, 11:30
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#27
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Esperto
Qui dal: Apr 2019
Messaggi: 833
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Sto riuscendo a prendere un po' meno seriamente il lavoro essendomi reso conto che non posso dare tutto su di esso (devo cercare di uscire nuovamente da questo micromondo che non è davvero il mio e sviluppare nuovamente le cose che mi piacevano e nelle quali mi identificavo con piacere, il piacere di fare anche cose non utili)
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07-05-2019, 12:04
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#28
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Non so perchè hai scelto di metterti in proprio, per quanto mi riguarda quello che mi spinse 15 anni fa a cominciare il lavoro che faccio ora, che è da dipendente ma con possibilità di fare carriera, è stata l'ambizione. Un lavoro in cui ho molte responsabilità, devo gestire gruppi di persone, organizzare il lavoro e stare attento che nessuno si faccia male nella loro mansione e placare gli animi perché spesso possono capitare delle liti e incomprensioni, quindi devo fare pure da psicologo. Tutto questo mi esauriva più prima, poiché volevo avere tutto sotto controllo e raggiungere la perfezione. Quindi mi ossessionavo e secondo me era più quello a farmi esaurire all'ennesima potenza. Ora invece so gestire meglio sia le persone che il lavoro e do più fiducia ai collaboratori. Mi ritaglio più spazi per me per cazzeggiare.
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