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29-04-2019, 00:14
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2019
Messaggi: 829
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Ho un lavoro autonomo e negli ultimi anni ho notato che do troppa importanza ad esso e mi sto rovinando da solo la vita. Ad esempio quando qualcosa non va secondo i piani spesso nei giorni seguenti rimugino sull'accaduto soprattutto quando non ho alcuna responsabilità diretta in merito. Passo facilmente dall'essere fiducioso in quel che faccio a vedermi cascare il mondo per in fin dei conti inezie. Ultimamente ho dedicato troppo tempo al lavoro in un circolo vizioso dove: non provo più piacere in cose che una volta mi piacevano - lavoro molto perché è la maniera più facile per vedere risultati tangibili - stress rabbia stanchezza - meno piacere ancora nel resto. Mi sento schiavo di me stesso e a volte delle imperfezioni e contrattempi sfociano in sfoghi di rabbia repressa. Avete qualche consiglio sul come uscirne? Qualcuno ha o ha avuto esperienze simili? È come se pian piano la mia realizzazione fosse diventata solo lavorativa.
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29-04-2019, 00:26
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Cosa fai oltre a lavorare?
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29-04-2019, 00:43
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2019
Messaggi: 829
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Ultimamente quasi solo attività a bassa energia: leggere film e serie TV.
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29-04-2019, 01:09
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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È come se...trasferisci altri parti della tua vita sul lavoro, confluendo magari in esso molti altri stati emotivi, mancanze, obiettivi mancati, insoddisfazioni, e altro. Così questo lavoro (questa attività) è molto caricata, cioè magari diventa troppo importante per te, magari più di quanto lo sia (per avere una remunerazione, essere indipendente, etc). Quindi deve essere in qualche modo perfetto; se qualcosa va male ciò rappresenta un pericolo molto grave per te (più di quanto magari effettivamente si dal punto di vista dell'attività che svogli, kn senso pratico), perché appunto rappresenta un pilastro fondamentale della tua vita, su cui hai aggrappato emotivamente molte altre cose, anche inconsciamente.
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29-04-2019, 01:09
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#5
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 671
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Quote:
Originariamente inviata da BackToMe
Ho un lavoro autonomo e negli ultimi anni ho notato che do troppa importanza ad esso e mi sto rovinando da solo la vita. Ad esempio quando qualcosa non va secondo i piani spesso nei giorni seguenti rimugino sull'accaduto soprattutto quando non ho alcuna responsabilità diretta in merito. Passo facilmente dall'essere fiducioso in quel che faccio a vedermi cascare il mondo per in fin dei conti inezie. Ultimamente ho dedicato troppo tempo al lavoro in un circolo vizioso dove: non provo più piacere in cose che una volta mi piacevano - lavoro molto perché è la maniera più facile per vedere risultati tangibili - stress rabbia stanchezza - meno piacere ancora nel resto. Mi sento schiavo di me stesso e a volte delle imperfezioni e contrattempi sfociano in sfoghi di rabbia repressa. Avete qualche consiglio sul come uscirne? Qualcuno ha o ha avuto esperienze simili? È come se pian piano la mia realizzazione fosse diventata solo lavorativa.
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La mia risposta non può essere inerente al 100%: non lavoro. Però posso dirti che la frase che ho messo in grassetto la condivido nei miei stati d'animo quotidiani per tutte le scelte che faccio durante le giornate. Ed ugualmente, per inezie, il mio cervello entra in tilt e non riesco ad uscire dal loop negativo ed ossessivo di pensieri.
Sono la personameno indicata per darti consigli...
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29-04-2019, 01:41
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,374
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Perché ne hai fatto del lavoro la tua unica fonte di soddisfazione personale, so che sembra una frase dura, ma lo so perché nel tempo me ne sono reso conto anch'io gli anni scorsi...questa è una visione che a molti piace, ma può essere un arma a doppio taglio per la qualità della vita
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29-04-2019, 13:38
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,004
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In che ambito lavori?
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29-04-2019, 14:07
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,022
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Io invece ti invidio almeno ti impegni in qualcosa di renumerativo,io invece al contrario vedo nel lavoro solo una perdita di tempo e una fonte di ansia,infatti adesso sono disoccupato e faccio una fatica boia a trovare perchè in me non c'è alcuna voglia o entusiasmo nel cercarlo.
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29-04-2019, 14:14
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Io invece ti invidio almeno ti impegni in qualcosa di renumerativo
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se è remunerativo si, se più fai e più guadagni, avanzi, cresci, si. poi con i soldi vengono anche le cose belle e la vita si allieta. ma bisogna vedere quanto e se è più remunerativo rispetto ad un normale lavoro dipendente.
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29-04-2019, 14:18
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,374
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Io invece ti invidio almeno ti impegni in qualcosa di renumerativo,io invece al contrario vedo nel lavoro solo una perdita di tempo e una fonte di ansia,infatti adesso sono disoccupato e faccio una fatica boia a trovare perchè in me non c'è alcuna voglia o entusiasmo nel cercarlo.
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Anche perché magari sai già con che realtà ti vai a scontrare, in certi ambienti ne fanno della pressione psicologica un culto, per tenere la gente ricattabile...se già sei instabile di tuo è come buttare un fiammifero in una polveriera
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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29-04-2019, 15:25
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#11
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Isola di Poveglia
Messaggi: 6,369
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Oltre alla soddisfazione economica c'è anche quella di tipo professionale. La soddisfazione alla fine della giornata di aver fatto qualcosa di buono e di essere apprezzato. Scusate, non ho ancora superato il trauma del licenziamento e la delusione dal punto di vista umano.
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29-04-2019, 15:56
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2018
Ubicazione: Parma
Messaggi: 1,537
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Quote:
Originariamente inviata da Ivan87
Anche perché magari sai già con che realtà ti vai a scontrare, in certi ambienti ne fanno della pressione psicologica un culto, per tenere la gente ricattabile...se già sei instabile di tuo è come buttare un fiammifero in una polveriera
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Assolutamente, tipo dove lavoro io innanzitutto fanno un vero e proprio lavaggio del cervello (per non dire lobotomizzazione) oltre a fare una continua azione di stupro psicologico. Trasformano le persone in veri e propri automi privi di sentimenti e personalità. A quelli con cui non riescono a farlo ma allo stesso tempo non possono farne a meno perchè difficilmente sostituibili, attaccano una sorta di cartello da pecora nera, nel senso che vieni guardato sempre di traverso qualsiasi cosa fai ma quando hanno bisogno ti vengono a leccare il culo.
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29-04-2019, 15:58
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,374
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Quote:
Originariamente inviata da Warner84
Assolutamente, tipo dove lavoro io innanzitutto fanno un vero e proprio lavaggio del cervello (per non dire lobotomizzazione) oltre a fare una continua azione di stupro psicologico. Trasformano le persone in veri e propri automi privi di sentimenti e personalità. A quelli con cui non riescono a farlo ma allo stesso tempo non possono farne a meno perchè difficilmente sostituibili, attaccano una sorta di cartello da pecora nera, nel senso che vieni guardato sempre di traverso qualsiasi cosa fai ma quando hanno bisogno ti vengono a leccare il culo.
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Pari pari uguale stessa cosa che è successa a me
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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29-04-2019, 16:10
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#14
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Isola di Poveglia
Messaggi: 6,369
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Ho notato questa cosa del lavaggio del cervello specie nelle grandi aziende. Quando ho fatto dei colloqui il mio interlocutore parlava meccanicamente, sembrava un robot e non la finiva più di ribadire che l'azienda era sua amica, che era la migliore dove poter lavorare ecc... La cosa mi ha impressionato molto devo dire.
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29-04-2019, 16:26
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2018
Ubicazione: Parma
Messaggi: 1,537
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Quote:
Originariamente inviata da Peste Nera
Ho notato questa cosa del lavaggio del cervello specie nelle grandi aziende. Quando ho fatto dei colloqui il mio interlocutore parlava meccanicamente, sembrava un robot e non la finiva più di ribadire che l'azienda era sua amica, che era la migliore dove poter lavorare ecc... La cosa mi ha impressionato molto devo dire.
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Da noi dicono la "filastrocca" che siamo una grande famiglia
Infatti ti cagano solo quando hanno bisogno
Se pensi con la tua testa non sei manovrabile e vieni visto come una mina vagante.
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29-04-2019, 16:28
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#16
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Isola di Poveglia
Messaggi: 6,369
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Quote:
Originariamente inviata da Warner84
Da noi dicono la "filastrocca" che siamo una grande famiglia
Infatti ti cagano solo quando hanno bisogno
Se pensi con la tua testa non sei manovrabile e vieni visto come una mina vagante.
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Io sono sempre stato scartato nei colloqui con le grandi aziende. Eppure cerco di presentarmi al meglio solo che forse notano la mia faccia dubbiosa quando mi raccontano le lodi dell'azienda.
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29-04-2019, 17:11
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,374
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mi da un gran sollievo sapere di non essere solo a vedere queste cose
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29-04-2019, 17:28
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#18
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Isola di Poveglia
Messaggi: 6,369
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Quote:
Originariamente inviata da Ivan87
mi da un gran sollievo sapere di non essere solo a vedere queste cose
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Sono d'accordo con te. Da una parte mi fa impressione vedere come certe aziende riescono a spersonalizzare i dipendenti ma credo che oramai sia una situazione irreversibile.
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29-04-2019, 18:02
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#19
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,130
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credo che il peggio della specie umana non abbia ancora raggiunto il culmine, la spersonalizzazione dell'individuo in ambito lavorativo è un prodotto di questo processo.
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29-04-2019, 18:06
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#20
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Esperto
Qui dal: May 2018
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,698
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Per quanto mi riguarda...sebbene m'impegni nel lavoro...non lo ritengo fonte di soddisfazione personale...o per il fatto di essere apprezzato. O meglio..so di fare il mio ma finisce lì la questione: al limite può essere una fonte di soddisfazione indiretta...nel senso che non è il lavoro che mi dà soddisfazione...ma quello che mi può permettere di fare....gli interessi che mi permette di sviluppare che non potrei avere se non lavorassi. Quindi un mezzo che mi permette di campare e di dedicarmi a qualche attività piacevole..non certo una fonte di soddisfazione di per se.
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