lizbon

Vi siete mai sentiti talmente stufi di stare sempre nell'ombra da avere il desiderio di fare improvvisamente qualcosa di eclatante per farvi notare dagli altri?
qualcosa perchè poi tutti comincino a parlarvi, a cercarvi, a parlare di voi?
E avete mai pensato di farlo seriamente visto il conflitto interiore che si crea da una parte tra la voglia di passare inosservati e di fuggire dovuto all'essere fobici e dall'altra invece dalla voglia di sentirsi importanti almeno per qualcuno?
E se c'avete pensato in che modo avete pensato di farvi notare? facendo cosa?

Sotterranea

I film che mi faccio in testa sono innumerevoli. In uno di questi sono un pompiere (donna) che salva un bambino da un incendio e vengo per questo proclamata eroina nazionale. Altre volte fantastico su come potrei dimostrare il mio valore nel corso di una rapina al supermercato o alla banca quando tutti sono impauriti mentre io tengo testa ai banditi. Ho scritto anche delle lettere di protesta a un quotidiano nazionale su un un tema di attualità che mi stava a cuore, lettere che immancabilmente sono state pubblicate per diventare il caso dell'anno (in un altro sogno).
Oppure più semplicemente immagino di dare una festa per la mia laurea e di tenere un discorso davanti a tutti i presenti lasciandoli a bocca aperta con la mia eloquenza (loro che mi conoscono come LA MUTA).

Tu invece?

Black Sparrow

Non è il desiderio di essere notato che mi spinge a fare qualcosa di eclatante.
il mio "modus operandi" consiste semplicemente nell'enfatizzare la mia personalità, mostrare agli altri quel che sono senza l'ausilio delle parole.
Simboli che indosso, tatuaggi che ho, il modo di vestire.
Tutto questo rappresenta la mia identità non convenzionale, ne è la rappresentazione.
è un buon modo per far si che sia il prossimo ad incuriosirti di te, e di conseguenza, rivolgerti per primo la parola.
ciò non toglie che io continui ad aver paura nello stabilire un contatto "sociale" ma mi aiuta.
anche se il 99% delle persone che mi rivolge la parola le considero "stupide", o perlomeno non assimili alla mia persona dominata dall'ego.

Quel dualismo, che si crea, tra la voglia di sparire
e al contempo di apparire è ciò su cui si basano le mie azioni ora.
ovvero lavoro al fine di trovare un equilibrio, tra queste due forze così contrapposte fra loro.

Ci provo costantemente, enfatizzo i lati più stravaganti del mio carattere.
Ma non lo faccio a caso.
è il frutto di anni d'introspezione.
Sono consapevole e cosciente di essermi creato una specie di personaggio.
ma quel personaggio tende, in maniera assai forte a quello che sono realmente.

potrei quasi dire di star recitando la parte del mio vero me stesso, al solo fine di superare la fobia.
ma non sarebbe corretto descriverlo così (anche se non del tutto inesatto)

quel che tento di fare è semplicemente, dopo aver capito chi sono, legittimare la mia natura in un contesto sociale.
spesso vengo identificato come "PERSONAGGIO"
ma in realtà è il mio vero me stesso.
certo mi piacerebbe tirarlo sempre fuori, ma se qualcuno crede che sei "figgo" per aver fatto bunjee jumping e il tuo solo motivo per farlo era affrontare la paura del vuoto, beh è un buon esempio su ciò che considero estremizzare la propria natura ed essere considerato dalla massa.

amarlena

Penso che per una persona fobica che si è preclusa tante cose nella vita, questo sia un' aspetto normale quello cioè di avere e cullare sogni di rivalsa.
Fantasticare immaginandosi al centro dell' attenzione, brillante e che raccoglie consensi.....approvazione, riconoscimento del proprio valore=> nutrimento della propria autostima.

Purtroppo secondo me, questi sogni cosi fuori portata, ci allontanano dalla realtà e anzichè costituire uno sprone per migliorarsi, ci danno l' idea di quanto tutto sia irrealizzabile.
Il compito di una persona fobica è migliorarsi giorno per giorno perchè può raggiungere traguardi che apparentemente per gli altri non contano ma per lui hanno grande valore.
Anzi dirò che ribaltando le cose un fobico può avere piu capacità di meraviglia rispetto ad altri se riesce in certi traguardi. A me è capitato cosi: ho inseguito un sogno che non era alla mia portata,,,,quel sogno è diventato il mio lavoro e quando ho cominciato non mi sembrava vero, assolutamente provavo qualcosa che altri, banalizzando certi traguardi sono sicura che non hanno provato.

bunker

andare a un convegno di un intellettuale alla moda e smontargli le tesi con una domanda

Wilfred

Nel mondo dei sogni mi piacerebbe lasciare qualcosa ai posteri, un'impronta della mia esistenza.
Scrivere un libro o anche una canzone, insomma un pezzetto di immortalità

out of mind

A me è sempre piaciuto rimanere nell'ombra e ho sempre agito in modo da non farmi notare.
Non potrei mai sopportare il fatto di avere molte attenzioni puntate su di me anche se positive.
Insomma: bene o male purchè NON se ne parli.

Inosservato

bellissimi sogni

Marco Russo

è una fantasia frequente. Ultimamente ho riflettuto al fatto di come questa sia legata molto al d.e.p., e in particolare alla mia ossessione su ciò che pensano gli altri.
Pertanto è una modalità di pensiero che sto cercando di eradicare. A me che mi frega degli altri che mi notino? Che mi frega di cosa pensano gli altri?

Almeno in teoria, in pratica è più difficile, sta cosa di "come pensano gli altri di me?" agisce ad un livello così profondo e inconscio che spesso neanche me ne rendo conto, penso di fare le cose solo per me stesso e invece c'è questo retropensiero che mi condiziona.

Sotterranea

dopo però devi andare davanti a tutti ed esporre in maniera chiara e sicura una tua ipotesi alternativa in merito

Sotterranea

Mi accontenterei di poco

Martello

Da piccolo quando l'amore di mamma ti rende narciso. Da grande mai, essendo cresciuto in una cultura omertosa> visibilità uguale morte

edwin87

Non ho particolari fantasie di ribalta, anzi non mi piacerebbe per niente essere osservato. L'unica ribalta che desidero è quella con me stesso, ovvero avere un carattere forte, deciso e sicuro ma solo per poter affrontare al meglio la vita e gli altri, non per averne l'approvazione!

Miky

mha in effetti avrei voluto partecipare a san remo, oppure potrei far affondare una nave da crociera

Miky

ecco il mio unico amico fece così, solo che invece di smontare le teorie dell'intellettuale, fece solamente una grandissima figura di merda e mi son vergognato io per lui, da quel momento per tutta la serata ho fatto finta di non conoscerlo
uiahahahaha

Inosservato

oddio che situazione mi viene imbarazzo solo a pensarla

bunker

bahuhuahuahuahua

infatti non lo farò mai

lizbon

se non altro la maggior parte dei tuoi propositi sono altruistici. Io in realtà non ho un'idea precisa di come potrei farmi notare però sicuramente i miei intenti sono piu' egoistici dei tuoi e non riguradano come nel tuo caso il bene dell'umanità, anche se poi in seguito non mi dispiacerebbe neanche fare qualcosa di buono anche per gli altri.

lizbon

Non riesco a capire come i tatuaggi o il modo di vestire ti aiutino a farti rivolgere la parola dagli altri. Voglio dire oramai i tatuaggi sono diventati una cosa talmente comune, ce l'hanno tutti, fra un po' ce li ha anche il cane della mia vicina, insomma è una cosa a cui oramai non si fa piu' caso. Io di gente con tatuaggi ne vedo ogni giorno e non gli ho mai rivolto mai la parola per quello. Nel mio caso rivolgere la parola per prima è una cosa che putroppo non riesco a fare di solito, ma pure se lo facessi abitualmente non credo che il tatuaggio sarebbe un motivo per spingermi a farlo, a meno che il ragazzo mi interessi particolarmente, allora in tal caso lo potrei usare come scusa per attaccarci bottone. Pure di gente vestita stranamente ce ne sta talmente tanta in giro che uno gli dà un occhiata e basta non è che si sta a soffermare piu' di tanto.
Invece a te capita che rivolgano la parola per questi motivi?