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		|  29-01-2010, 13:28 | #1 |  
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			Con la terapia, la forza di volontà e gli psicofarmaci direte voi. Ma se uno non ha forza di volontà, può uscire dalla dep con soltanto gli psico e la terapia cognitiva? Per quelli che sono usciti dalla dep (ho visto che ci sono) posso chiedere come avete fatto? Dove avete ritrovato gli stimoli giusti per ricominciare? Dove avete trovato la forza giusta?
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				 Ultima modifica di caostotale23;  29-01-2010 a 13:30.
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		|  29-01-2010, 13:31 | #2 |  
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					Originariamente inviata da caostotale23    Dove avete ritrovato gli stimoli giusti per ricominciare? Dove avete trovato la forza giusta? |  Risposta banale e scontata: la forza è dentro te.
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		|  29-01-2010, 13:37 | #3 |  
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					Originariamente inviata da paule  Risposta banale e scontata: la forza è dentro te. |  Si,okay, ma senza uno stimolo esterno di partenza come fai a farla uscire? (ammesso che ci sia ancora sta forza...)
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		|  29-01-2010, 15:00 | #4 |  
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			secondo me non è questione di forza di volonta ne di farmaci, ma avere la fortuna di trovare delle persone che tengano a noi, che siano amici o il/la ragazzo/a
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		|  29-01-2010, 15:09 | #5 |  
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					Originariamente inviata da myself  secondo me non è questione di forza di volonta ne di farmaci, ma avere la fortuna di trovare delle persone che tengano a noi, che siano amici o il/la ragazzo/a |  Bè...allora nel mio caso posso dire di essere praticamente fottuto!
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		|  29-01-2010, 15:22 | #6 |  
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			Le persone le puoi ancora trovare, caos, non arrenderti alla tristezza e continua a camminare...in fondo è questa la fede, crederci cmq anche quando è tutto un disastro...
 @myself dice una cosa fondamentale: ci deve essere qualcuno che tenga a noi, ma non è un amico o un fidanzato in sè che ti dà la forza, però ti stimola a cercarla in te.
 
 Nella vita bisogna contare sulle proprie forze...!
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				 Ultima modifica di paule;  29-01-2010 a 15:24.
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		|  29-01-2010, 17:16 | #7 |  
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					Originariamente inviata da myself  ma avere la fortuna di trovare delle persone che tengano a noi, che siano amici o il/la ragazzo/a |  sono fattori che sicuramente agevolano la terapia, ma da soli non rappresentano una terapia
 
non confondiamo la depressione con la solitudine
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		|  29-01-2010, 17:21 | #8 |  
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					Originariamente inviata da stewie  sono fattori che sicuramente agevolano la terapia, ma da soli non rappresentano una terapia
 non confondiamo la depressione con la solitudine
 |  perchè? avete mai visto un depresso avere degli amici? Se si, llora mi sa che la psico ha sbagliato nuovamente patologia. Io cmq tanto per cambiare sono sia depresso che solo. vi basta?
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		|  29-01-2010, 17:39 | #9 |  
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					Originariamente inviata da stewie  non confondiamo la depressione con la solitudine
 |  Bisognerebbe smettere di considerare la tristezza profonda come un cancro od un virus, e vedere cosa c'è dietro e di solito, dietro, c'è una profonda solitudine. 
Insomma, la depressione è la maschera della solitudine.
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		|  29-01-2010, 18:01 | #10 |  
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			Spiacente caos, esiste un solo modo di uscire dalla depressione: quando non ne puoi più di stare steso tutto il giorno, quando la prigione che ti sei costruito improvvisamente ti diventa stretta, allora si accende qualcosa, e ti alzi, cominci pian piano a muoverti. Però è una cosa che devi fare da solo, nessuno può aiutarti.
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		|  29-01-2010, 18:12 | #11 |  
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					Originariamente inviata da Nemo978  Spiacente caos, esiste un solo modo di uscire dalla depressione: quando non ne puoi più di stare steso tutto il giorno, quando la prigione che ti sei costruito improvvisamente ti diventa stretta, allora si accende qualcosa, e ti alzi, cominci pian piano a muoverti. Però è una cosa che devi fare da solo, nessuno può aiutarti.
 |  Troppo tardi...ormai la collera che ho accumulato è senza fine...
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		|  29-01-2010, 18:26 | #12 |  
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			chi soffre di solitudine non ha ancora perso lo spirito propositivo, la speranza e la propensione al cambiamento propria dell'uomo: la terapia giusta passa quindi da un mutamento dello stile di vita atto a favorire la vita sociale e le occasioni di incontro (che anzi sono accolte con ottimismo dal paziente). La guarigione avviene in 1 step .
chi soffre di depressione  ha perso ogni interesse alla vita: in questo caso la solitudine diventa la diretta conseguenza del rinchiudersi in casa. La guarigione avviene in 2 step , bisogna prima trovare il modo di "risollevare" il paziente dal tunnel dell'apatia e dello sconforto e solo dopo si può intervenire per indurlo a ripristinare una rete di relazioni sociali. 
Una persona depressa, a differenza di una persona sola, rifiuta a priori (molte volte manifestando un violento disappunto) ogni soluzione... "io sono un caso disperato", "ormai è troppo tardi", "sono finito", "sono fallito", "attendo la morte" sono le frasi tipiche di un depresso... 
caos rientra nel secondo caso, difatti per adesso è in cura con paroxetina e terapia psicologica proprio per cercare di diradare il pessimismo che lo ha avvolto
 
molto probabilmente in questa fase della sua vita anche se avesse degli amici o una ragazza finirebbe o per trascinarli nell'angoscia (sindrome di burnout) oppure per farli scappare (alimentando la poca stima di sè   |  
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				 Ultima modifica di stewie;  29-01-2010 a 18:33.
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		|  29-01-2010, 19:07 | #13 |  
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					Originariamente inviata da Nemo978  quando la prigione che ti sei costruito improvvisamente ti diventa stretta, allora si accende qualcosa, e ti alzi, cominci pian piano a muoverti.  |  caos non so se è così anche per te ma per me ad esempio, questa prigione è abbastanza larga e certo si stringe e mi schiaccia quando vado a contatto con la realtà, però è compensata da piccole cose quotidiane che mi agevolano la vita (es. evitando contatti sociali evito anche litigi e impegni, stando in casa sempre a parte scuola ho abbastanza tempo libero per studiare, non uscendo il sabato sera non devo preoccuparmi di "preparare" tante cose.. ecc) quindi in pratica non si accende mai niente, perchè infine ci sto bene
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		|  29-01-2010, 19:49 | #14 |  
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					Originariamente inviata da stewie  Una persona depressa, a differenza di una persona sola, rifiuta a priori (molte volte manifestando un violento disappunto) ogni soluzione... "io sono un caso disperato", "ormai è troppo tardi", "sono finito", "sono fallito", "attendo la morte" sono le frasi tipiche di un depresso...
 |  Bè, a me la psichiatra diceva sempre che nn ero affatto depressa perché proprio un evento esterno positivo mi avrebbe certo risollevato il morale...tu ti stai riferendo alla differenza tra depressione esogena ed endogena forse?
 
Ma dalla mia esperienza personale, si passa da uno stato depressivo come hai descritto tu, ad uno un pò meno,fino all'esaltazione, senza soluzioni di continuità...
 
questo almeno nel mio caso
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		|  29-01-2010, 20:27 | #15 |  
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			Non è detto che l'aldilà sia meglio della vita terrena. Entrambi sono stati creati da Dio (cit.) Secondo me fanno uno più schifo di un altro.Ecco quanto sono depresso (bè...almeno ho la fede...una cosa positiva...)
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		|  29-01-2010, 20:48 | #16 |  
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					Originariamente inviata da myself  secondo me non è questione di forza di volonta ne di farmaci, ma avere la fortuna di trovare delle persone che tengano a noi, che siano amici o il/la ragazzo/a |  quindi il benessere di una persona è interamente legato agli altri? 
questo si che è deprimente    |  
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		|  29-01-2010, 22:43 | #17 |  
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					Originariamente inviata da altair  caos non so se è così anche per te ma per me ad esempio, questa prigione è abbastanza larga e certo si stringe e mi schiaccia quando vado a contatto con la realtà, però è compensata da piccole cose quotidiane che mi agevolano la vita (es. evitando contatti sociali evito anche litigi e impegni, stando in casa sempre a parte scuola ho abbastanza tempo libero per studiare, non uscendo il sabato sera non devo preoccuparmi di "preparare" tante cose.. ecc) quindi in pratica non si accende mai niente, perchè infine ci sto bene |  Quando finirai la scuola comincerà l'inferno...
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		|  29-01-2010, 22:45 | #18 |  
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					Originariamente inviata da paule  Bè, a me la psichiatra diceva sempre che nn ero affatto depressa perché proprio un evento esterno positivo mi avrebbe certo risollevato il morale... |  casi del genere infatti non sono classificati come depressione, ma rientrano in altri tipi di malessere psicologico
 
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					Originariamente inviata da paule  tu ti stai riferendo alla differenza tra depressione esogena ed endogena forse? |  la differenza tra depressione esogena ed endogena sta nelle cause presunte... entrambi gli stati sono carattarizzati da una spiccata tendenza del paziente al lasciarsi andare, al regredire ad uno stato "larvale"... senza il minimo accenno di speranza...
 
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					Originariamente inviata da paule  Ma dalla mia esperienza personale, si passa da uno stato depressivo come hai descritto tu, ad uno un pò meno,fino all'esaltazione, senza soluzioni di continuità... |  come afferma correttamente la tua psicologa non è depressione: esistono tutta una serie di disturbi che prevedono enormi sbalzi di umore nel paziente... ovviamente non conoscendo i dettagli non posso dire altro...
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		|  29-01-2010, 23:04 | #19 |  
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					Originariamente inviata da caostotale23  Con la terapia, la forza di volontà e gli psicofarmaci direte voi. Ma se uno non ha forza di volontà, può uscire dalla dep con soltanto gli psico e la terapia cognitiva? Per quelli che sono usciti dalla dep (ho visto che ci sono) posso chiedere come avete fatto? Dove avete ritrovato gli stimoli giusti per ricominciare? Dove avete trovato la forza giusta? |  Non starò qua a raccontarti tutta la mia odissea psicopatologica che negli anni è sfociata in depressione ..... 
Non so io quasi 3 anni fa ho avuto un episodio ... (non so se poteva diagnosticarsi depressione maggiore, disturbo dell'adattamento o che cacchio dicono gli psichiatri) ...ma ti diro' una cosa solo ... dalla depressione (dai sintomi) si puo' e si deve guarire ...forse oltre alle terapie psicologiche e farmacologiche (anche io ho assunto AD (fevarin, cymbalta ecccetera)) credo che un pizzico di fortuna non guasta ...
 
Io da 200 mg di fevarin al dì oramai ne assumo solo 50 ....direi che oramai mi sento guarito (anche se si puo' ricadere) ..... La depressione mi ha cambiato certo ma anche in meglio sotto alcuni aspetti.
 
Si sta male ma piano piano (ci vuole pazienza) si ritorna alle attività che piacevano ...è come se ti passasse un pesantissimo mal di testa ....
 
Ti consiglio di leggere questo libro di Luigi Anepeta: "STAR MALE DI TESTA" c'è una parte che parla del male oscuro, la depressione appunto ...
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		|  29-01-2010, 23:17 | #20 |  
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					Originariamente inviata da devilinside  Si sta male ma piano piano (ci vuole pazienza) si ritorna alle attività che piacevano ...è come se ti passasse un pesantissimo mal di testa .... |  Allora non hai capito proprio un cazzo! Tu dici:"si sta male ma piano piano si ritorna alle attività che piacevano". Da questo capisco che tu non sei nato con la depressione come me. Ci sei diventato. IO INVECE NOOOO!!!!! IO STO MALE DA 28 ANNIIIII!!!!!! COME VE LO DEBBO SPIEGAREEEEE!!!!!!!!!!!!!!!! Non c'è un periodo precedente in cui stavo male. Sono sempre stato male! Solo che prima avendo la scuola, qualche conoscenza e tutto il resto, non ci facevo caso e neanche la mia famiglia, che mi ha sempre considerato solo un pò timido. La maggior parte di voi soffre di questi problemi solo da qualche anno. Io da tutta la vita. E per favore, non fatemi ripetere sempre le stesse cose....
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