In molti topic di questo forum l'essere stronzi, sgarbati, scorretti, disonesti spesso è un fattore che viene associato all'estroversione e al successo (nella vita, con le donne eccetera).
A mio avviso non è così, perché di timidi stronzi ne ho conosciuti a bizzeffe. Il fregarsene degli altri calpestando i loro diritti è un "difetto" apparentemente trasversale a ogni condizione umana.
Non ha un'origine nell'educazione familiare, ché da un genitore bastardo può ben nascere un figlio educato e cortese e viceversa, né sembra nascere da un contesto legato al vissuto, in quanto persone della stessa estrazione sociale e con esperienze di vita simili possono avere, nei rapporti con gli altri, comportamenti diametralmente opposti; al contrario, "buoni" e "cattivi" coesistono in ogni contesto geografico e culturale, in ogni strato sociale e in ogni nucleo familiare.
Sembrerebbe una cosa innata, giacché, sebbene spesso si senta dire che "l'esperienza ti rende più stronzo", il vero stronzo si comporterà da tale già alle primissime esperienze. Potrà anche scusarsi con te per il suo comportamento da stronzo, e per questo tu sarai portato a rivalutarlo, salvo poi comportarsi, quasi patologicamente, nella stessa maniera all'occasione successiva, ripetendo il ciclo.
Genetica? Predisposizione? A volte me lo chiedo, quel che è certo è che anche se io so essere fermo e farmi rispettare non sono mai riuscito a calpestare di proposito i diritti degli altri, come certi sembrano fare con la massima naturalezza.
Voi che ne pensate?