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Vecchio 23-04-2013, 12:41   #1
Banned
 

Come da titolo.

E, sempre secondo voi, quali sono i "requisiti" per potersi ritenere affetti da questa fobia?

Edit: Oltrettutto, quando l'avete capito? C'è stato un momento in particolare, oppure ci siete arrivati "con il tempo e l'esperienza"?

(So che può sembrare una domanda banale ma, viste le varie discussioni sull'onda del "Ma se fai queste cose non puoi essere sociofobico!", penso che sarebbe interessante conoscere i criteri grazie ai quali una persona giunge a questa conclusione).

Ultima modifica di Blue_Moon; 23-04-2013 a 12:44.
Vecchio 23-04-2013, 14:10   #2
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Non avevo idea di essere sociofobico da piccolo però certe riflessioni scaturite dal confronto con i miei coetanei contenevano una larvata idea di sociofobia che potevo appellare in modo generico "timidezza".
Non ero attratto dai giochi dei miei coetanei né condividevo i loro interessi e, soprattutto, il loro modo di sentire. Il massimo dei miei accessi di "sociofobia" lo potevo toccare durante quegli sciagurati CRE estivi che per un mese mi avvelenavano l'esistenza. Dovevo andarci per socializzare e non rimanere sempre solo a casa, appunto!


Il requisito fondamentale di un sociofobico? Un invincibile senso insoddisfazione.
Vecchio 23-04-2013, 14:34   #3
Esperto
L'avatar di mr.Nessuno
 

alle medie dopo le vacanze estive, quando tutti tornavano super abbronzati con 1000 storie da raccontare, e li mi resi conto che passavo ogni estate in casa solo come un cane, senza quasi mai vedere miei coetanei eppure mi sentivo bene.

Il che, non è ovviamente normale.
Vecchio 23-04-2013, 14:37   #4
Esperto
L'avatar di badwolf
 

ho sempre avuto il pensiero di non essere normale, di essere diverso dagli altri ...

poi il mio vecchio psi mi disse che potevo avere il disturbo evitante di personalita ...

ma sapevo gia che non ero apposto
Vecchio 23-04-2013, 14:53   #5
Super Moderator
 

Quote:
Da cosa avete capito che siete sociofobici?
Non l'ho mai capito da sola perchè non sapevo cosa fosse. Timida da bambina, ho avvertito fin dall'adolescenza una certa stranezza in me, finchè un giorno mi sono resa conto di non riuscire davvero più a vivere e, rivoltami a uno specialista, dopo avergli raccontato come mi sentivo in mezzo agli altri, mi è stata diagnosticata. La cercai su google il giorno stesso e mi misi a leggere tante pagine in cui veniva spiegata e venivano fatti un sacco di esempi e mi dissi: beh, questa sono io.

Quote:
Originariamente inviata da Blue_Moon Visualizza il messaggio

E, sempre secondo voi, quali sono i "requisiti" per potersi ritenere affetti da questa fobia?
Per me i requisiti sono quelli oggettivi che dichiara il DSM.
Poi chiaramente viene vissuta soggettivamente in modo diverso da ognuno di noi, e con diverse sfumature. Ecco perchè puntualmente c'è qualcuno che dice "ah ma se tu fai questo e questo non puoi essere sociofobico". Ma bisogna capire che ognuno ha gradi di difficoltà diversi in base alla situazione sociale che vive. Ad esempio c'è chi dice che ha difficoltà nel parlare uno a uno perchè ha tutta l'attenzione dell'interlocutore su di lui, mentre invece in gruppo l'attenzione è smistata; io (ed altri) ad esempio vivo le situazioni al contrario, sono maggiormente tranquilla nelle relazioni uno a uno, e stare in gruppo mi terrorizza perchè penso che tutti noteranno la mia inadeguatezza e sposto tutta l'attenzione degli altri su di me. Ma solo perchè riesco ad avere una conversazione normale con una sola persona non mi deve essere dato della non sociofobica. Questo è solo un esempio, ma ce ne sono tanti altri.

Personalmente poi ho capito che era proprio fobia sociale, e non d.e.p. col quale comunque la fs si interseca, perchè nelle situazioni in cui mi trovo a disagio provo un'irresistibile voglia di fuggire, letteralmente; cioè ho proprio una reazione fisica della paura.

Ultima modifica di Lùthien.; 23-04-2013 a 14:55.
Vecchio 23-04-2013, 14:56   #6
Banned
 

io invece sono dell'idea che molti di noi in realtà non siano affatto sociofobici
saremo introversi, imparanoiati, problematici, ossessivo-compulsivi, depressi, ma di sociofobici ce ne sono ben pochi qui dentro

non prendetela su personale (non iniziamo la gara a chi sta messo peggio) però un vero fobico anche solo l'idea di relazionarsi lo metterebbe in panico più totale

io per quanto sia imparanoiato, ansioso, introverso, chiuso, timido e con tendenze evitanti non mi ritengo affatto sociofobico, infatti quache uscita riesco a farla e un minimo riesco a relazionarmi anche se molto a fatica e con risultati abbastanza scadenti per via dei miei vari problemini...

la sociofobia per me è il caso estremizzato di tutti questi problemi punto.


comunque per tornare alla domanda, ho capito di essere di queste tendenze sin da piccolo, diciamo già alle elementari ho realizzato che non ero in grado di relazionarmi bene con gli altri, che avevo qualcosa di diverso nella zucca
ero sempre solo e anche quando potevo essere coinvolto mi isolavo...

ovviamente ne ho preso piena coscienza non da moltissimo, diciamo un 4-5 anni
Vecchio 23-04-2013, 15:16   #7
Esperto
L'avatar di barclay
 

Io mi sono sempre sentito sbagliato, tuttavia fino a 23-24 anni sono stato con la “testa sotto la sabbia”, poi mi sono reso conto che:
  • non avevo neanche un amico;
  • non ero mai uscito con una ragazza;
  • la mia esperienza sessuale era zero;
  • non facevo altro che studiare e lavorare, senza mai riposarmi;
  • dormivo poco ed avevo spesso incubi;
  • ero En-dipendente;
  • mi tremavano spesso le mani.
Ho toccato il fondo quando sono cominciati gli attacchi di panico (tremore, fiato corto, formicolio a braccia e gambe, stato di confusione, ecc.), a quel punto ho deciso di curarmi e scoperto il nome di quello che mi affligge, andando in terapia.

Ultima modifica di barclay; 23-04-2013 a 15:29.
Vecchio 23-04-2013, 15:55   #8
Way
Principiante
L'avatar di Way
 

Mi sentivo diverso dagli altri, dai loro modi di fare e di pensare. Prima dei 18 anni attribuivo tutto alla timidezza, ero convito che l'ansia, il disagio profondo nello stare insieme agli altri, fosse semplicemente parte della timidezza, che tutti i timidi provassero queste sensazioni.
Di lì a poco scoprì che evidentemente non era solo un problema di timidezza.

Non so se posso definirmi sociofobico al 100%, visto che comunque riesco a relazionarmi, con risultato altalenanti, ma riesco.
Su questo punto mi trovo d'accordo con deepgroove.
Vecchio 23-04-2013, 16:15   #9
Esperto
L'avatar di Reventon
 

Non sono sociofobico ( e concordo col post di deepgrove) ma parecchio evitante/introverso (timido all'occorrenza ). Capire quello che ero è stato un lungo percorso iniziato al liceo e razionalizzato negli anni seguenti.
La cosa bella è che al liceo, pur rendendomi conto di avere qualche problema, stavo benissimo così. Senza troppi pensieri, paranoie sulla mia vita e ansie legate al futuro. Cavolo quanto mi mancano quei tempi
Vecchio 23-04-2013, 16:28   #10
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Anch'io concordo col post di deepgroove e non mi ritengo 'sociofobico' in senso stretto né ritengo di esserlo mai stato ma introverso/parecchio timido/evitante alla bisogna/ansioso/ossessivo.

Quando l'ho capito? Da quando ho coscienza di me stesso , i primi ricordi risalgono a quando mi si portava al parco a giocare con altri bambini o all'asilo.
Vecchio 23-04-2013, 16:41   #11
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Reventon Visualizza il messaggio
Non sono sociofobico ( e concordo col post di deepgrove) ma parecchio evitante/introverso (timido all'occorrenza ). Capire quello che ero è stato un lungo percorso iniziato al liceo e razionalizzato negli anni seguenti.
La cosa bella è che al liceo, pur rendendomi conto di avere qualche problema, stavo benissimo così. Senza troppi pensieri, paranoie sulla mia vita e ansie legate al futuro. Cavolo quanto mi mancano quei tempi
Concordo pressoché in tutto, salvo nel fatto che io ho cominciato a razionalizzare più tardi.
Vecchio 23-04-2013, 17:32   #12
Esperto
L'avatar di barclay
 

Non vorrei fare il pignolo, ma vi rammento che la differenza tra Fobia Sociale e D. di P. Evitante è molto sottile
Quote:
F60.6 — Disturbo di personalità ansiosa [evitante] — Disturbo della personalità caratterizzato da sensazioni di tensione ed apprensione, insicurezza ed inferiorità. C'è un continuo desiderio di piacere ed essere accettato, ipersensibilità ai rifiuti ed alle critiche, ridotti attaccamenti alle persone, tendenza ad evitare certe attività per l'abituale esagerazione dei potenziali pericoli o rischi, nelle situazioni giornaliere.
F40.1 — Fobie Sociali — Paura del giudizio altrui che conduce ad evitare situazioni sociali. Le fobie sociali più gravi sono usualmente associate con bassa autostima e paura delle critiche. Possono essere presenti arrossimento, tremore delle mani, nausea o urgenza di urinare; il paziente talvolta è convinto che una di queste manifestazioni secondarie della sua ansia è il problema principale. I sintomi possono progredire in attacchi di panico.

Ultima modifica di barclay; 23-04-2013 a 17:34.
Vecchio 23-04-2013, 17:52   #13
Esperto
L'avatar di Reventon
 

Sottile ma non inesistente

edit: poi ci sarebbe da vedere quante delle caratteristiche dell'evitante appartengono ad ognuno di noi (per esempio non tutte per quanto riguarda me)

Ultima modifica di Reventon; 23-04-2013 a 18:03.
Vecchio 23-04-2013, 18:08   #14
Principiante
L'avatar di senzanick
 

Dove sarebbe la differenza? Io non la vedo , forse perchè ho entrambi i disturbi, ammesso che possano coesistere,
Vecchio 23-04-2013, 18:12   #15
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

A me non sembra sottile e anche se per la Bibbia (il DSM) lo fosse non si è tenuti ad esser d'accordo con la Bibbia
Vecchio 23-04-2013, 18:20   #16
Esperto
L'avatar di Crystal
 

Avevo tutti i requisiti per essere sociofobico a metà delle superiori, anche se un pò di amici che mi aiutava a non passare da timidone a estremamente sociofobico ce l'avevo, e cercavo di tenermeli stretti;
Finita la scuola più passavano gli anni più mi allontanavo dagli amici per paura di giudizi, e più mi saliva la paura di stare con la gente che conoscevo (anche se effettivamente male non mi avevano mai fatto e presumo neanche pensato, solo che io pensavo il contrario) e fù così che passai prima dall'ansia fortissima generica che non sapevo per cosa fosse, poi arrivò la depressione, finita quella riusci finalmente ad identificare la base dei miei problemi cioè la paura a stare con le persone che avevo conosciuto in passato (salvo qualche rara eccezione);
Fù in seguito che imparai che questa paura aveva un nome e pure qualche altra persona ne era perseguitata, grazie anche a questo sito
Vecchio 23-04-2013, 18:33   #17
Esperto
 

Dal fatto che provavo molta ansia quando parlavo con le persone, oppure quando mi trovavo a svolgere delle attività di gruppo.
Vecchio 23-04-2013, 18:44   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Quando mi metteva ansia girare in mezzo alla gente in centro, quando mi nascondevo se arrivavano sconosciuti dentro casa, quando non sapevo come comportarmi e rispondevo a monosillabi se qualche conoscente mi fermava per strada...Quando, a scuola, la ricreazione era il momento peggiore della giornata perché non sapevo dove stare, seduta al banco a leggere no perché faceva secchione, in piedi no perché faceva pesce lesso, in giro per il corridoio da sola no perché faceva sfigata mentre tutti facevano casino e giravano insieme ridendo.
Qui avevo 12, 13 anni, poi a 14 cominciai anche a girare per i cimiteri da sola e in più senza voler vedere la luce del sole, la odiavo, mi faceva schifo manco fossi un pipistrello e in più ero anche anoressica quindi in sostanza una specie di scheletro pallido.... e a stare i pomeriggi interi ad ascoltare il metal in cantina senza voler vedere nessuno.
Ho capito che la mia era fobia sociale dal momento che ero terrorizzata all'idea che qualcuno potesse accorgersi che c'era qualcosa di strano in me nei rapporti con gli altri....dal momento che in realtà sognavo di avere degli amici e di divertirmi tanto ma un rifiuto totalitario verso il genere umano mi impediva di realizzare questo sogno e ogni volta che avevo l'occasione di realizzarlo anche solo per un attimo, non sapevo mai da dove cominciare....
come me, sembro io, esclusi i cimiteri e il metal....

Ultima modifica di GiuseppeSport; 23-04-2013 a 18:51.
Vecchio 23-04-2013, 18:46   #19
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Non vorrei fare il pignolo, ma vi rammento che la differenza tra Fobia Sociale e D. di P. Evitante è molto sottile
è molto sottile ma rimangono entrambi dei disturbi abbastanza gravi
se ne soffriamo, molti di noi (me compreso) ne soffriamo in maniera non troppo invalidante
Vecchio 23-04-2013, 18:53   #20
Esperto
L'avatar di out of mind
 

Fin da piccolo sono sempre stato riservato ma non avevo paura di stare in compagnia. Però dopo la scuola e soprattutto dopo due fasi depressive molto acute qualcosa è cambiato nel rapporto con gli altri.

Il fatto che mi ha reso cosciente della mia sociofobia è stato un giorno mentre camminavo per la via principale della città con mia sorella. Ad un certo punto mi sento assalito dal terrore: "basta, devo cambiare strada, non ce la faccio, per favore passiamo da una via tranquilla". Nella via c'era gente ma non era molto affollata, però io ero in affanno, ho avuto un black out, avevo paura di incontrare qualcuno.

Adesso la mia fobia sociale è aumentata, evito di andare in posti troppo civilizzati, ogni contatto con la gente mi irrita moltissimo. Solo con alcune persone ristrette mi sento a mio agio.

Ultima modifica di out of mind; 26-04-2013 a 16:07.
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