Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
chi lancia velate accuse di fascismo o catto-conservatorismo
allora clerico-conservatore.
|
Ah quindi adesso non sei più
indinniato perché ti senti accusato di fascismo, c'è anche il cattoconservatorismo, bene. Conservatore non è un insulto né un'accusa, mi pare di esser libero di inquadrare le opinioni sociopolitiche nelle varie categorie con cui sono comunemente definite (e quelle che proponi qui sono un classico della destra cattoconservatrice nonché dei cosiddetti "atei devoti" alla Ferrara o alla Fusaro, se proprio vogliamo dirla tutta), quindi per me questione chiusa.
Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
e quante sarebbero le donne con un livello di testosterone paragonabile a quello di un uomo? la Williams ha perso contro il numero 200 maschile Karsten Braasch. in pratica un mediocre tennista uomo ha stracciato la numero uno delle donne.
|
Non lo so quante siano, ma non mi sembra siano neanche tantissime le transgender m->f in ballo per posizioni di rilievo competizioni professionistiche. La Williams andrebbe paragonata alle altre donne con cui gareggia; se il criterio è che troppo testosterone crea un indebito vantaggio allora bisognerebbe creare dei roster come nel pugilato, come suggerito da XL.
Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
se degli omaccioni bruti decidono di identificarsi come donne facendosi trasferire in un carcere femminile, le cose potrebbero complicarsi dal momento che detti omaccioni bruti potrebbero tenere una condotta non proprio esemplare. se poi decidono di ricambiare sesso (perché nella teoria queer cambiare sesso è facile) allora bisognerebbe ritrasferirli in un carcere maschile incasinando ancora di piu le cose.
ormai siamo già oltre il piano inclinato, con la proliferazione incontrollata di generi, gente che vuole dare i puberty blocker ai bambini e omaccioni nerboruti che gareggiano con donne.
|
Vedi, parli di "omaccioni bruti" e la metti sul piano caricaturale. Non posso che rilevare un'impostazione del discorso da film di Lino Banfi anni '70-'80, io pensavo che stessimo parlando seriamente.
Non è affatto vero che decidere di cambiare sesso sia facile come provare un tipo di cocktail o di vestito invece di un altro, anche questa è una rappresentazione caricaturale delle cose, molto spesso è una decisione sofferta, c'è gente che si è suicidata per questo.
Non capisco perché il trasferimento nel carcere corrispondente al proprio sesso dovrebbe "incasinare le cose" più di quanto non lo sia stare in una sezione
non corrispondente al proprio sesso. Se ti riferisci al fatto che gli "omaccioni bruti" (cioè le detenute trans, parlandone in maniera non offensiva e discriminatoria come fai tu) potrebbero violentare le altre detenute, ti informo che le violenze avvengono anche tra detenute donne biologiche, e solo pensare che "trans = stupratore" può portare a credere che le cose possano peggiorare. E poi, agli episodi di discrminazione o peggio da parte dei detenuti uomini verso le detenute trans costrette a restare nel carcere non corrispondente al proprio sesso non ci pensi?
Nella frase finale vedo poi il solito miscuglione che serve a fare
ammuina per dare l'impressione dell'apocalisse imminente, mettendo insieme una "proliferazione incontrollata di generi" (io tutta 'sta gente che si dichiara di 200 generi diversi non la vedo, ma soprattutto non vedo dove stia il problema e perché e sulla base di quale libro sacro qualcuno come te dovrebbe voler pensare di stabilire per l'eternità il numero massimo, visto che nessuno ad esempio pensa di scolpire nella pietra che i sedicenni non potranno mai votare), i trattamenti medici che in molti casi aiutano i ragazzi transgender a poter scoprire con più calma il proprio sesso (ovviamente gli abusi sono da condannare, come in tutte le cose, ma senza fare di tutta l'erba un fascio strumentalmente; altrimenti sarebbe come dire che gli psicofarmaci sono da bandire perché specie in USA capita che li prescrivano come caramelle anche ai minorenni) e again i mitici omaccioni nerboruti che sono il babau con cui le persone transgender vengono comunemente identificate.