Ieri, sabato tardo pomeriggio.
Dovevo andare a cena a casa di una coppia di amici: arrivo puntuale a casa loro, citofono, ma nessuna risposta. Mando un SMS e mi dicono che sarebbero arrivati di lì a 20 minuti...e mo' che faccio? Panico.
Piovigginava, faceva freddo (e ho scoperto di avere la fobia del freddo o meglio, la paura dell'avere freddo).
Penso "prenderò un caffè"; entro nel primo bar che mi capita a tiro ed il proprietario mi dice "scusa, sto chiudendo" (peccato che ci fosse un nugolo di persone che stavano "aperitivando"); siccome non sono la tipa che si mette a discutere, soprattutto per situazioni che la riguardano in prima persona, me ne vado.
Ne vedo un altro, più in là: mi dico "ci provo". Entro e chiedo "sta per chiudere?"; il tizio, molto gentilmente, mi risponde "sì, ma dimmi pure".
Chiedo un the caldo e me lo porta della qualità Darjeeling, lo champagne dei the, un bel colore ambrato, avvolgente.
Ci mettiamo a chiacchierare, mi racconta che quel bar il weekend resta aperto fino alle 3:00 perchè si trasforma in birreria altrimenti, per la crisi, avrebbe già chiuso; si è dovuto un po' reinventare questo signore di mezza età, gentile e dallo sguardo onesto.
Arrivano le 20:00, non voglio farlo tardare oltre perchè "stasera chiudo prima, vado da mia moglie dato che domattina alle 8:00 sarò di nuovo qui con le colazioni".
Mi fa lo sconto; i miei amici erano arrivati già da qualche minuto, ma ho camminato con calma....avevo dentro una sensazione di calore e non credo fosse solo per il the.