Scende la sera: le forze mi abbandonano e l'umore si fa più tetro della notte.
Le parole prendono il volo e le lettere cominciano a ballare, dolci colline divengono invalicabili vette tanto alte da togliere il respiro, le illusioni del giorno crollano l'avanzata inesorabile del buio.
Mi corico, aspettando il prossimo giro di supplizio.