Quote:
Originariamente inviata da ftz-Bastiani
per esempio?
|
Madò, devo scrivere un papiro per rispondere?
Ok, faccio qualche esempio per capirci.
Seguo con i mezzi che ho i festival cinematografici in giro per il mondo.
Lo faccio per passione.
Quali sono questi mezzi? Un tempo le riviste di critica, oggi anche internet (grande risorsa!).
Con internet vado alla ricerca anche dei film passati per i festival nelle edizioni del passato.
Quali festival? Oltre quelli citati tantissimi altri: San Sebastian, Roma, Toronto, Locarno, Karlovy Vary, il Far East Film Festival di Udine, il Sundance, ecc.
Siti e blog di cinema che seguo? Sono una marea.
Te ne cito alcuni: FilmTv.it, AsianWorld, Stanze di cinema, Cinema del silenzio, Coming Soon, MyMovies, Spietati.it, SentieriSelvaggi.it, BadTaste, Movieplayer, Cineclandestino.it... e altri ancora.
Libri?
Per passione leggo e rileggo libri di storia del cinema e/o critica cinematografica.
Ne ho diversi a casa (dal Bordwell-Thompson al Rondolino, dal Brunetta* al Di Giammatteo, dai libri di Bazin, Daney, e Truffaut ai libri monografici della collana Il Castoro Cinema e altri ancora).
Mettici pure che ho studiato (senza poi laurearmi
) storia e critica del cinema all'università.
Sul fatto che contano solo i registi come ti devo rispondere?
Per me è così e basta.
Sono interessato ai percorsi autoriali.
Film che scelgo solo per argomento?
Come dicevo, capita di rado.
Mi è capitato con Il film "Cachorro", per esempio, perché è stato il primo film che parlava della comunità gay bear, della quale in qualche modo faccio (o facevo) parte
Però conoscevo già il regista e avevo visto un suo precedente film.
Mi è successo con pochi altri film di cui avevo letto uno stralcio di trama e mi avevano incuriosito per il soggetto potenzialmente fascinoso e ambiguo.
Mi piacciono molto i film che parlano o mostrano ambiguità.
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità, non mi voglio dilungare troppo
* Gian Piero, non Renato!