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Vecchio 08-05-2013, 21:43   #1
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In una società in decadenza, L'arte se veritiera deve riflettere la decadenza, e ammeno chè non voglia tradire la propria funzione sociale, l'arte deve mostrare un mondo in grado di cambiare e aiutare a cambiarlo.
(Erast Fischer).

Ascoltando tutti i giorni racconti di persone; vedendo reltà di aziende, persone, risorse che chiudono; vivendo sulla pelle la sensazine di sconcerto e sgomento quando chiedi di Gianni che avevi conosciuto il giorno prima in azienda, e quando il giorno dopo chiedi al collega di Gianni dove si trovi, ti senti rispondere "l'hanno lasciato a casa" oppure "lui è stato il primo...i prossimi siamo noi"......

Di queste storie, vite ed esperienze di persone improntate sulla questione della crisi sociale, economica, del sistema potremmo scriverci un libro...si proprio un libro soltanto che questo libro ha una particolarità, come il libro della storia infinita non finisce mai per quanto si scrivi sopra di esso altrettante pagine bianche rimangono da scrivere, e solo quando, ripeto quando, si troverà una soluzione comune alla questione e causa scatenante il libro nero della crisi potra trovare un "the end" sulla pagina finale.

Ora, quello che mi preme portare all'atenzione di tutti voi è: "il come si potrebbe trovare una soluzione comune, concreta, reale alla questione e poter scrivere finalmente il "the end".

Iniziamo con l'identificare la questine che parte da un esigenza primaria, fondamentale, inviolabile; che è quella di "voler lavorare!", quindi la questine esiste!, le persone che vogliono lavorare sono tante e lo saranno altrettanto tante; quindi all'informazione televisiva statale e privata, all' informazione radiofonica statale e privata, noi diciamo cominciate a fare informazione Vera!, che non sia soltanto cronaca nera e gosip!, perchè trasmisiini come quella della Durso (pomeriggio 5) e affini (quinta colonna....) che si fanno vedere il dramma, ma poi trasforma il dramma in gosip lo fanno diventare molto romanzato...., poi giustamente dopo la trasmissione che trasmette il dramma c'è il grande fratello ci sono le stupidagini,e quindi la mente delle persone viene fatta passare dal dolore del dramma all'ironia alla risata; e come dire "dai va beh...è sucesso....lasciamo perdere...andiamo avanti...."; non dobbiamo andare avanti dobbiamo fermarci a riflettere, su come davvero cambiare la siuazione, noi diaciamo smettiamo di guardare la tv spazzatura, smettiamo di dare retta alle tendenze più lesive fatte di mero materialismo e consumismo; ma dobbiamo cercare di volere trovare mezzi alternativi come il web per esempio, per fare vera informazine utile, sana, veritiera; e chi meglio dei forum riesce a concigliare l'esigenza tra richiesta o esigenza e offerta? ( una persona pone la questione per esempio dove si trova il posto x, e di conseguenza riceve un offerta di aiuto dove altre persone consapevoli di dove si trovi il posto x danno indicazioni).

Quindi perchè non, provare ad iniziare ad impiegare il forum per esigenze concrete esigenze che sono specchio diretto della realtà di la fuori e non della sola realtà virtuale del forum dove la maggior parte della gente si rifugia perchè intimorita e scioccata da quello che accade, la fuori.

Riasumendo un forum deve catalizzare, elaborare, tentare di trovare una soluzione comune ad esigenze, bisogni, richieste provenienti dal mondo reale, dalla società reale, dalla vita reale, e non il contrario come spesso accade che un forum diventa una sorta di realtà virtuale alla matrix dove fuggire come nel film collegandosi con un cavo e spinotto impiantato nella nucca nella
realtà desiderata, in questo caso la gente qui, evade collegandosi con i propri computer, tablet, smartfone e strumentazioni affini alla rete internet e si proietta sulla realtà forum vivendoci dentro dando in pasto secondi, minuti, ore di vita reale al tempo che nella vita passa molto in fretta mentre a parità nella vita virtuale perde valore e percezione fatto avvalorato quando si inizia ad andare sul forum alle 14:00 e quando si esce ci si accorge che sono le 20:00 e spesso ci si meraviglia dicendo "cavovoli come vola il tempo" (aggiungo "nella vita reale").

Bisogna capire che ogniuno di noi è in grado di dare il proprio contributo reale, nelle discussioni, tematiche, situazioni proposte e affrontate.., purchè non siano solo chiacchere da bar o salotto fatte per colmare la vita virtuale di un forum, ma bensì fatte per trovare possibili e fattibili soluzioni per la vita reale di ogniuno di noi.

Chi continua a creare discussioni sugli stessi argomenti che non possono avere soluzioni o riscontri sulla vita reale con possibili soluzioni, si ritroveranno soli, si ritroveranno soli queste persone; ciò non toglie che ogniuno pensi e faccia ciò che vuole, ma l'alternativa a oggi se un forum non si rinnova e diventa più attento alle esigenze reali e concrete della gente che lo frequenta, sarà destinato a diventare una realta virtuale dove passare il proprio tempo e convincersi e confermare ancora di più la volontà e senszione di non essere in grado di....

Concludo con il chiedere a chi fosse interessato di proporre: teorie, opinioni, possibili soluzioni ( e basta! veramente solo esperienze e fobie, non se ne può veramente più), per quanto riguarda la questione crisi sociale,economica e del sistema.

Grazie a tutti Voi.

Ultima modifica di Conte; 08-05-2013 a 21:47.
Vecchio 08-05-2013, 22:09   #2
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Sono stati aperti vari topic sulla questione lavoro,su come sia difficile trovarlo e come noi fobici/depressi siamo piu' penalizzati degli altri in questo settore.
Vecchio 08-05-2013, 22:26   #3
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Quote:
Originariamente inviata da Virus81 Visualizza il messaggio
Sono stati aperti vari topic sulla questione lavoro,su come sia difficile trovarlo e come noi fobici/depressi siamo piu' penalizzati degli altri in questo settore.
Ma magari non sono stati affrontati nel giusto modo, bisogna piantarla di usare termini come "noi fobici" n"noi diversi" perchè chi legge fobici non fa altro che rievocare alla mente cosa significhi per lui essere fobici.....

A me fanno incavolare le manifestazioni "contro la guerra" perchè gia srivere guerra quella parola evoca senszioni negative e di conseguenza pensieri, comportamenti....annessi e connessi; ci fosse stato mai qualcuno che invece facesse manifestazioni a favore della pace?.

Allora se fai manifestazioni contro la guerra oppure manifestazioni a favore della pace a livello logico è una ripetizione scritta allo stesso modo, ma stiamo attenti a livello di percezione la prima scatena senso di negatività, la seconda senso di positività, e dove sta la questione la prima usa guerra e la seconda pace.

Ora per farti capire il meccanismo del logico e del percepito ti riporto questa situazione: un prete va dal parroco e chiede "vostra santità le posso fare una richiesta?, il parroco risponde: "certo filiolo, ti ascolto" e il prete: "posso fumare una sigaretta, mentre prego? (il parroco molto alterato rimprovera il prete).
Un altro prete chiede la stessa cosa: "vostra santità le posso fare una richiesta?, il parroco risponde: "certo filiolo, ti ascolto" e il prete: "posso pregare, mentre fumo una sigaretta"? (il parroco molto contento della richiesta del prete lo loda).

Ti ho dimostrato come dire le stesse cose ma in modo leggermente differente non cvambia a livello logico di molto ma a livello percepito cambia come il giorno e la notte.

Quindi, ci sono tante discussioni che trattano logicamente lo stesso argomento, ma ne basta uno giusto che sappia trattarlo anche a livello più efficace e costruttivo.

grazie
Vecchio 09-05-2013, 07:54   #4
Esperto
 

La proposta di threads che parlino del lavoro è sicuramente condivisibile e sostenibile.

Bisognerebbe trovare le forme e i modi giusti per sostenere una tale iniziativa.
Vecchio 09-05-2013, 08:12   #5
Esperto
L'avatar di super unknown
 

Un lavo sicuro, sposarsi con un portafoglio e una delle poche certezze in ambito socio economico ai giorni nostri, la vecchia caccia alla dote, che pareva essere confinata nel mondo patinato delle veline e &co. , e ritornata prepotentemente alla ribalta.
Vecchio 09-05-2013, 10:27   #6
Esperto
 

Sono d'accordo sul parlare di argomenti molto seri,quali il lavoro (invece di parlare sempre di donnine e chattate varie) ed in qualche modo aiutandoci fra noi dandoci consigli utili,senza tuttavia accertare il fatto che la realtà economica e lavorativa è davvero scoraggiante,soprattutto per i giovani,francamente ormai ho perso pure le speranze sul riuscire a lavorare,ormai il posto è un diritto per pochi privilegiati. Ritornando al forum,io ho aperto diversi topic sul problema lavoro,in particolare sul mio,secondo me bisognerebbe aprire una sezione specifica all'interno del forum e trattarla con buona importanza.

Ultima modifica di Fallito91; 09-05-2013 a 10:32.
Vecchio 09-05-2013, 13:59   #7
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Quote:
Originariamente inviata da FirstClass Visualizza il messaggio
E quindi? non riesco a capire dove vuoi arrivare.
Anch' io non ho capito...
Vecchio 09-05-2013, 18:11   #8
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non c'è nulla da capire!, si deve soltanto leggere, ripeto leggere, e proporre.....o forse il livello di sintassi è troppo alto?!
Vecchio 10-05-2013, 09:40   #9
Esperto
 

OK, proposta: invece di dar retta all'evasore fiscale con 'sta stronzata dell'IMU, una bella defiscalizzazione delle tasse per lavoratori e imprese e un moderato incentivo statale a chi investe nella creazione di nuove realtà lavorative.
Conte, tu che proponi?
Vecchio 11-05-2013, 11:27   #10
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@ winston_smith

grazie tante, per l'opinione e la proposta espressa.
per quanto mi riguarda la mia e' una proposta molto alternativa, ai comuni standard conosciuti e ve la illustro più che volentieri .

Siccome capita spesso e volentieri che un ragazzo/a quando terminano le scuole medie a giugno, e all'età di 13 anni essendo molto giovani non hanno le giuste competenze ed esperienza per scegliere un percorso (salvo alcuni casi), di scuola superiore che li avvia verso il mondo del lavoro con la premessa e condizione che devono decidere entro 2 mesi, questi ragazzi in due mesi devono decidere del loro futuro..., di conseguenza cosa accade spesso, accade che sono i genitori a decidere per loro con il risultato spesso catastrofico di un percorso scolastico di ben 5 anni, e anche qui c'è da aprire una parentesi perché spesso abbandonano e mollano prima; e chi riesce a finire i 5 anni per intero lo fa controvoglia, in modo contro produttivo, e si diplomano per il rotto della cuffia con il minimo per uscire fuori....
Quindi, quale è la proposta, la proposta è semplice, quando all'età dei 13 anni si finiscono le scuole medie (percorso comune per tutti) si lascia al ragazzo/a 2 anni per riposar si un attimo, fare mente locale e decidere informandosi o acquisire certezza e volontà di voler intraprendere un determinato percorso lavorativo.
Il ragazzo/a ora ha 15 anni e al compimento dei 16 anni, invece di intraprendere il percorso delle superiori che dura 5 anni, deve fare in quei 5 anni li ( dai 16 fino ai 20 anni ) un esperienza lavorativa nel campo in cui ha scelto in modo tale che si renda conto se la scuola superiore che lo avrebbe proiettato verso quella realtà lavorativa, sarebbe stata la scelta giusta o no, se si rende conto che avrebbe sbagliato, nei 5 anni avrebbe la possibilità di provare altro; finiti i 5 anni di lavoro prova, solo allora il ragazzo/a ha le giuste competenze, volontà, consapevolezza che è quella e solo quella la scuola superiore adatta a prepararlo al meglio per il lavoro che ha avuto modo di provare prima, quindi nella fascia degli anni tra i 20 e 25 anni il ragazzo/a affronta gli anni di scuola superiore con molta più volontà, piacere, soddisfazione, ma sopratutto certezza e consapevolezza che quella è' la giusta scelta per lui/lei.
Poi a 26 anni può decidere se riprendere il lavoro o continuare l'università fino ai 30 anni.
È logico che questo rivoluziona tutto e richiederebbe una grande flessibilità, tolleranza, cooperazione, volontà da parte delle cariche istituzionali, da parte delle imprese......però si è fermamente convinti che una proposta del genere migliorerebbe di molto il livello qualitativo sociale, e lavorativo rendendo i giovani più sicuri, autonomi, qualificati, maturi, predisposti al modo la fuori

Eppoi, con la società moderna di oggi dove si esce di casa verso i 30 anni ( quando va bene ) e spesso si ese allo sbaraglio e in balia degli eventi, ci si tenta di sposare ( e anche sui matrimoni dei tempi di oggi ci sarebbe da scrivere, ragionare, confrontarsi parecchio; magari aprirò una nuova discussione in merito), la questione è semplice applicando quanto descritto sopra una persona a 30 anni, e più felice, certa, consapevole, meno intimorita dalla vita autonoma e la società ne risentirebbe solo in positivo.

Concludendo alla fine si si è fatto altro che modificare in meglio la logica, le fasi di formazione e percorso scolastico-lavorativo di una persona per poi giungere in entrambi i casi (proposto, e quello reale a ) alla linea dei 30 anni .

Grazie.

Ultima modifica di Conte; 11-05-2013 a 11:47.
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