Crisi ossessive e di panico addirittura una settimana prima della vacanza

Robert_Plant 89 · 28-02-2023, 20:02

Per ogni piccolissimo problema che si manifesta (anche roba di routine quotidiana come lavare i piatti o ritirare un pacco ordinato su amazon) entro nel panico e divento un ossessivo. Sono tredici anni che sono sotto psicofarmaci.
Lunedì prossimo sarò in vacanza in California. Quello che mi chiedo è " come mai mi sento così male anche in procinto di una vacanza di due settimane "?
Ero tentato di annullare il viaggio, ma poi mi sono detto " perchè dovrei fare un tale sfregio a me stesso "?

cancellato25904 · 28-02-2023, 20:21

Grazie di averci fatto sapere che vai in California, buon viaggio

pokorny · 28-02-2023, 21:16

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Originariamente inviata da Robert_Plant 89

Per ogni piccolissimo problema che si manifesta (anche roba di routine quotidiana come lavare i piatti o ritirare un pacco ordinato su amazon) entro nel panico e divento un ossessivo. Sono tredici anni che sono sotto psicofarmaci.
Lunedì prossimo sarò in vacanza in California. Quello che mi chiedo è " come mai mi sento così male anche in procinto di una vacanza di due settimane "?
Ero tentato di annullare il viaggio, ma poi mi sono detto " perchè dovrei fare un tale sfregio a me stesso "?

Hai fatto la cosa giusta, complimenti. Sono contento per te e spero che ti divertirai per quanto è possibile. Aspettati un po' di disagio per i primi 2-3 gg poi andrà tutto liscio e tornerai con la consapevolezza di aver gestito un viaggo importante.

Robert_Plant 89 · 28-02-2023, 22:45

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Originariamente inviata da juan

Per quanto mi riguarda il concetto di vacanza è ansiogeno quindi per me non esiste ''sto male nonostante vada in vacanza'' ma ''sto male perché vado in vacanza'', anche quando andavo coi miei a qualche ora da casa per sette giorni iniziavo a somatizzare ancora prima di partire. Passavo i primi giorni a non mangiare o a vomitare dopo mangiato, la notte chiuso in bagno perché mi si bloccava la vescica dall'ansia, giorni passati a fare il conto alla rovescia al ritorno a casa per potermi rinchiudere in camera al computer. Questo è il mio concetto di vacanza: connessione ad internet, videogiochi, cartoni animati, musica, isolamento.

Secondo te cosa scatena in te tutto questo?

Varano · 28-02-2023, 22:52

è il giorno prima della partenza il più critico, quando preparo la valigia mi chiedo in continuazione chi me l'ha fatto fare...poi la sveglia all'alba, l'ansia per arrivare all'aeroporto, i controlli, la fila, i vicini di posto, il decollo, le turbolenze...l'ultima volta ho dovuto prendermi un tavor perché stavo impazzendo. poi è stato tutto in discesa ma il giorno prima della partenza per un ansioso è terribile, vedi tutto nero.

Barracrudo · 28-02-2023, 23:16

E normale avere ansia specie se si deve prendere l aereo, a volte vengono giù ogni volta che ne ho preso uno speravo non si schiantasse però avrei preferito spostarmi sulla terra che in aria, credo sia normale e sensato provare un po' di ansia alla fine più ti esponi più rischi, viaggiare e rischioso questa e la realtà, si rischia di venire rapinati anche però si possono fare nuove esperienze e divertirsi un po'

Texas · 01-03-2023, 12:47

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Originariamente inviata da juan

Per quanto mi riguarda il concetto di vacanza è ansiogeno quindi per me non esiste ''sto male nonostante vada in vacanza'' ma ''sto male perché vado in vacanza'', anche quando andavo coi miei a qualche ora da casa per sette giorni iniziavo a somatizzare ancora prima di partire. Passavo i primi giorni a non mangiare o a vomitare dopo mangiato, la notte chiuso in bagno perché mi si bloccava la vescica dall'ansia, giorni passati a fare il conto alla rovescia al ritorno a casa per potermi rinchiudere in camera al computer. Questo è il mio concetto di vacanza: connessione ad internet, videogiochi, cartoni animati, musica, isolamento.

Può essere dovuto anche alla separazione col luogo ritenuto sicuro, quindi la casa.

Robert_Plant 89 · 01-03-2023, 14:17

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Originariamente inviata da juan

Credo il bisogno di controllo. Ho bisogno di stare in luoghi famigliari, di avere delle abitudini per sapere che le cose “andranno bene”

In parte anch'io

pokorny · 01-03-2023, 15:17

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Originariamente inviata da Varano

è il giorno prima della partenza il più critico, quando preparo la valigia mi chiedo in continuazione chi me l'ha fatto fare...poi la sveglia all'alba, l'ansia per arrivare all'aeroporto, i controlli, la fila, i vicini di posto, il decollo, le turbolenze...l'ultima volta ho dovuto prendermi un tavor perché stavo impazzendo. poi è stato tutto in discesa ma il giorno prima della partenza per un ansioso è terribile, vedi tutto nero.

Comunque è una cosa abbastanza comune. Io mi tranquillizzavo (magari poter usare il tempo presente) solo quando all'albergo o BB o campeggio, avevo rispettivamente la chiave della stanza e lo spiazzo per la tenda.

Texas · 01-03-2023, 23:22

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Originariamente inviata da juan

Probabile. In terapia dicono che ho un rapporto simbiotico con mia madre. Forse ho timore di lasciare il nido.

Non faccio terapia ma sono giunto alle stesse conclusioni. Madre che esercita una sottile forma di controllo a cui delegare responsabilità ed è rifugio sicuro dato che provvede alla gran parte dei bisogni.
La casa in tal senso è allettante per via della presenza della propria madre.

Abuela · 02-03-2023, 01:11

Penso che quasi chiunque debba affrontare un viaggio lungo oltreoceano si senta turbato anche parecchi giorni prima.
Quali ossessioni ti vengono?
L importante è che non annulli, tanto come dici tu ti viene l ansia anche per lavare i piatti, quindi tanto vale andare

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Originariamente inviata da Schlemiel

Grazie di averci fatto sapere che vai in California, buon viaggio