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Vecchio 08-09-2019, 01:09   #1
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Mi trovo intrappolato in uno stato mentale in cui è tutto così spento ed ovattato, non riesco più ad avere beneficio dalle cose che si fanno per avere sollievo o per staccare, come ascoltare una bella canzone, guardare un bel film o farsi una bella mangiata. C'è sempre qualcosa di sottofondo che mi dice di star buttando la vita o comunque mi blocca dal sentire determinate emozioni, come il toccare qualcosa con un guanto spesso impedisce di percepire bene col tatto la consistenza di quello che si sta toccando. Passo la vita ad aspettare senza godermi i momenti, ad esempio quando mi succede qualcosa di oggettivamente positivo mi autosaboto subito dall'essere felice pensando subito che quella cosa è temporanea e il giorno dopo sarò comunque triste e al punto di partenza.
Certe volte immagino l'avere una relazione o delle amicizie come una possibile ancora di salvezza ma mi rendo conto che il problema è ben più radicato in profondità. Non riesco ad avere un concreto punto di contatto con gli altri, non riesco ad esprimere me stesso con nessuno, non penso di poterci riuscire neanche in una relazione e neanche con ipotetici amici, sono sempre frenato e questo mi causa frustrazione e rabbia, sono sempre nervoso anche senza apparente motivo.
Gli altri si approfittano di me e del mio non sapermi rapportare bene al mondo esterno, mi sento come l'individuo di una specie introdotta in un habitat non suo che fatica molto di più per riuscire a sopravvivere ma che comunque non riesce ad adattarsi e rimane aliena nel bioma in cui si trova a causa della sua genetica e della sua evoluzione e adattamento per ben altro habitat.
Vado avanti per inerzia e soffro, non ho più interessi, ho la mente confusa e non riesco più a concentrarmi. Non riesco a leggere un articolo per intero perché mi stufo subito e devo fare altro, stessa cosa quando guardo un programma televisivo che magari mi interessa pure ma devo cercare comunque sempre nuovi stimoli che comunque alla fine il loro dovere non lo compiono, perché non mi stimolano.
Sento come di aver vissuto tante vite certe volte, per il livello di disillusione a cui sono arrivato e di anni ne ho 22.
Che si fa?
Ringraziamenti da
limitless (08-09-2019), Palladipelo (08-09-2019), XL (08-09-2019)
Vecchio 08-09-2019, 01:13   #2
Banned
 

Mi dispiace
Vecchio 08-09-2019, 01:37   #3
Esperto
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ho letto un tuo commento riguardante il lavoro, li come ti trovi?
Vecchio 08-09-2019, 01:49   #4
Esperto
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Ma il lavoro in se è buono, ben pagato e sicuro. Però avrei da ridire anche qui. Con i colleghi non riesco a rapportarmi, come sempre con tutte le persone che sono entrate nella mia vita. Sono un po' lo zimbello anche li, ma non me lo dicono in faccia, lo si capisce bene dagli sguardi e dai comportamenti nei miei confronti. Faccio le mie ore e stop, chi si è visto si è visto.
Poi l'idea stessa di dover cedere la mia libertà per tot ore ogni giorno mi rompe tantissimo.
Proprio per via della ricerca continua di stimoli nominata prima mi immaginerei a vivere una vita piena di stimoli, piena di viaggi e di avventure, ma la realtà è ben più cruda delle semplici fantasie.
Purtroppo una ricchezza per fare cose del genere non te la regala nessuno, se non il buon Dio quando vinci al SuperEnalotto. Ma sono sicuro che come le cose precedentemente nominate anche da miliardario e senza preoccupazioni, troverei il modo di complicarmi comunque la vita, solo avrei più mezzi per affogare la noia tra un passatempo e l'altro in attesa della fine della vita. Purtroppo il mio rapportarmi agli altri e al mondo dipende dalla mia interiorità, il cambiare l'esterno aiuterebbe ma sarebbe comunque un'opera incompleta causata dalla mia visione del mondo e di me stesso.
Vecchio 08-09-2019, 02:06   #5
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

è come se fossi sempre in stato di allerta, secondo me dovresti cercare un modo per rilassarti, almeno nel tempo libero, qualcosa che ti scarica i nervi
Vecchio 08-09-2019, 02:12   #6
Esperto
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights Visualizza il messaggio
è come se fossi sempre in stato di allerta, secondo me dovresti cercare un modo per rilassarti, almeno nel tempo libero, qualcosa che ti scarica i nervi
Non saprei che fare.
Qualsiasi cosa a portata di quotidianità mi annoia o almeno l'idea mi annoia. Poi in qualsiasi contesto finisco sempre per diventare l'ultima ruota del carro.
Non riesco a pensare a nulla che possa darmi sollievo sul lungo termine, solo amazzare il tempo in attesa della fine e anche questo pensiero mi crea disagio ed ansia. Un gatto che si morde la coda.
Vecchio 08-09-2019, 02:21   #7
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

capisco, purtroppo siamo in situazioni ed età un pò diverse quindi non vorrei dare consigli fuori luogo
Vecchio 08-09-2019, 02:27   #8
Esperto
L'avatar di MEandjustMe
 

I rapporti umani per me sono sofferenza causata anche dalla differenza tra ciò che vorrei comunicare, non solo con le parole e ciò che effettivamente comunico.
La stessa frustrazione nel riuscire a comunicare con una persona che parla un'altra lingua con l'ausilio dei gesti.
Vecchio 08-09-2019, 12:27   #9
Banned
 

uno dei fondamentali problemi della comunicazione è proprio lo scarto tra ciò che si vorrebbe comunicare e ciò che effettivamente si riesce a comunicare e ciò che gli altri poi capiscono di quello che siamo riusciti ad esternare

riuscire ad esprimersi al massimo delle proprie potenzialità, ad esternare in maniera lucida completa e chiara la nostra interiorità è molto difficile, serve un grande lavoro prima di tutto di analisi nei confronti di se stessi, raggiungere pezzetto dopo pezzetto sempre più consapevolezza e poi affiancare a quella consapevolezza gli strumenti espressivi necessari, che non sono necessariamente le parole
Vecchio 08-09-2019, 12:47   #10
XL
Esperto
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Quote:
Originariamente inviata da PensieriRandagi Visualizza il messaggio
uno dei fondamentali problemi della comunicazione è proprio lo scarto tra ciò che si vorrebbe comunicare e ciò che effettivamente si riesce a comunicare e ciò che gli altri poi capiscono di quello che siamo riusciti ad esternare
Io ho l'impressione che ognuno viva nel suo mondo di esperienze, c'è proprio perciò un ostacolo a monte.
Cosa potrei mai capire se un camaleonte potesse parlare e cercasse di comunicarmi cosa vede?
Secondo me molto poco, potrei farmi solo un'idea molto vaga di cosa prova in questi termini un altro essere, se è troppo diverso da me.
E' possibile comunicare col simile quel che si prova, più l'altro risulta diverso nel bagaglio di esperienze, sensazioni, visione globale del mondo, meno si riuscirà a comunicare con lui.
Si può comunicare forse un po' di struttura, ma poco contenuto.
Se un altro i colori non li vede dubito che io possa riuscire a far transitare nel cervello dell'altro la sensazione della percezione del rosso che provo, se l'altro non dispone dei mezzi per provarla a sua volta.
Il mio "mondo visivo" non potrò condividerlo davvero, anzi direi che una cosa del genere si può solo presupporre, può essere anche che ognuno vede dei colori diversi ma che producono sistemi isomorfi e non ce ne accorgiamo perché non c'è alcun modo poi di accorgersi che è capitata una cosa del genere, si useranno poi gli stessi termini per sensazioni abbastanza diverse.

Ultima modifica di XL; 08-09-2019 a 12:55.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (08-09-2019)
Vecchio 08-09-2019, 13:13   #11
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Io ho l'impressione che ognuno viva nel suo mondo di esperienze, c'è proprio perciò un ostacolo a monte.
Cosa potrei mai capire se un camaleonte potesse parlare e cercasse di comunicarmi cosa vede?
Secondo me molto poco, potrei farmi solo un'idea molto vaga di cosa prova in questi termini un altro essere, se è troppo diverso da me.
E' possibile comunicare col simile quel che si prova, più l'altro risulta diverso nel bagaglio di esperienze, sensazioni, visione globale del mondo, meno si riuscirà a comunicare con lui.
Si può comunicare forse un po' di struttura, ma poco contenuto.
Se un altro i colori non li vede dubito che io possa riuscire a far transitare nel cervello dell'altro la sensazione della percezione del rosso che provo, se l'altro non dispone dei mezzi per provarla a sua volta.
Il mio "mondo visivo" non potrò condividerlo davvero, anzi direi che una cosa del genere si può solo presupporre, può essere anche che ognuno vede dei colori diversi ma che producono sistemi isomorfi e non ce ne accorgiamo perché non c'è alcun modo poi di accorgersi che è capitata una cosa del genere, si useranno poi gli stessi termini per sensazioni abbastanza diverse.
praticamente tutta la storia dell'arte (in ogni sua forma dalla scultura alla danza alla musica alla pittura etc etc) è la storia di come l'essere umano abbia cercato una via espressiva per dare voce alla propria interiorità, alla propria originale visione

certo ognuno di noi vive nel proprio mondo dato che ognuno di noi filtra la realtà e le esperienza attraverso la propria originale individualità, ma non è detto che non si possano trovare punti di contatto, anche se labili anche non definitivi né certi

l'incomunicabilità della propria interiorità rimane un problema grande, fondamentale, ma non è assolutamente vero che non possa essere superato anche solo in parte, e lo dimostra il fatto che il progresso umano in ogni campo: artistico, etico, morale, tecnologico, è stato possibile grazie alla comunicazione delle singole originalità che poi unite hanno creato qualcosa di più grande, confluendo in una visione d'insieme, stabilendo punti di contatto condivisi

e ciò che vale per l'umanità in generale vale anche per i rapporti interpersonali, ovviamente le persone che ci capiranno, lameno in parte, le persone con le quali riusciremo ad esprimerci e ci permetteranno di farlo al meglio saranno una minuscola minoranza rispetto a tutte quelle che incontreremo nel corso della vita

Ultima modifica di PensieriRandagi; 08-09-2019 a 13:16.
Vecchio 08-09-2019, 13:34   #12
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da MEandjustMe Visualizza il messaggio
Vado avanti per inerzia e soffro, non ho più interessi, ho la mente confusa e non riesco più a concentrarmi. Non riesco a leggere un articolo per intero perché mi stufo subito e devo fare altro, stessa cosa quando guardo un programma televisivo che magari mi interessa pure ma devo cercare comunque sempre nuovi stimoli che comunque alla fine il loro dovere non lo compiono, perché non mi stimolano.
Sento come di aver vissuto tante vite certe volte, per il livello di disillusione a cui sono arrivato e di anni ne ho 22.
Che si fa?
Ci si consola sapendo che più si va avanti peggio potrebbe essere. Curioso che troppe volte scrivo "hai descritto perfettamente il mio stato d'animo" ma a pensarci bene il nucleo di sensazioni che tanti utenti rivestono con la propria narrazione è piccolo, son poche cose. Quindi anche stavolta non mi riesce di non dire che ti capisco, che hai dato voce ai miei pensieri e che per quanto mi riguarda e con la prospettiva dell'anagrafe, io posso solo sperare che per gli utenti ancora in tempo le cose si sblocchino. La sensazione che descrivi, per me è intensificata dalla consapevolezza che alla mia età non esiste rimedio a niente. Quelli fino a 28-30 anni possono ancora sperare, e io spero con loro
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