animanera71

come vivete e vi regolate voi con eventuali crisi di panico?

io da molteplici anni riesco a tenerle sotto controllo grazie ad esercizi di respirazione e training autogeno. mi sono sempre rifiutato di attaccarmi ai farmaci, se non molto sporadicamente ed in maniera assai blanda.

in passato queste crisi mi prendevano nei momenti meno opportuni, e cosi mi ritrovavo magari in pizzeria, o al bowling... con 200 battiti al minuto e la pressione che saliva vertiginosamente.. con la netta sensazione in corpo che ci avrei lasciato le penne di li a poco. e la cosa buffa è che facevo di tutto per mascherare ai presenti l'accaduto... perchè mi sembrava che fargli presente il mio problema avrebbe rappresentato per me una ulteriore sconfitta morale... e mi avrebbe dipinto ai loro occhi come un "malato", nell'accezione piu negativa del termine (e cosi, idiotamente, me ne stavo con mezzo infarto ed i nervi a fior di pelle.. magari per 20 o 30 minuti... sforzandomi di far finta di divertirmi e che tutto fosse ok)

animaSola

Mi regolo cosi...se nn esco dal posto che mi scatena il panico..collasso nel vero senso della parola...
non sono diventata un evitante cronica....solo x un pò di ansietta...questo è poco ma sicuro....Se tu riesci a gestirle ...cn solo l'aiuto di queste tecniche nn posso fare altro che congratularmi :wink:

medusa

ciao, io ho sofferto di attacchi di panico e devo dire che ancora adesso ogni tanto mi prende un po' l'ansia, ma posso dirti che ho smesso di avere quei brutti attacconi quando ho iniziato a non oppormi ogni qualvolta mi arrivavano... la mia frase era: okay , il cuore mi batte forte? se è qualcosa di grave non avro' il tempo nemmeno di spaventarmi perche' ci resto secca, vediamo un po' cosa succede..e cosi' man mano hanno iniziato a calare di intensita' fino a sparire...

animanera71

il fatto è che mi sono autoimposto una disciplina..
ovviamente non sempre riesco ad attuarla, ma ci tento.. e a volte ho buoni risultati.

stamattina ad esempio sono andato a fare delle analisi.. entro nel centro e vi trovo una fila esagerata e la stanza gremita di gente in attesa. sono uscito subito. ma poi ci ho ripensato. ho fatto un giro a piedi e quindi sono rientrato. ho fatto la fila. mi sono sforzato di parlare con la donna davanti a me... la quale era assai ciarliera. arrivato il mio turno ho fatto perfino conversazione con l'impiegata al banco... quindi mi sono imposto di aspettare in mezzo alla sala, in piedi.. in modo da espormi visivamente il piu possibile... e a un certo punto sono pure tornato dall'impiegata x chiederle delle informazioni su certe terapie al fegato che gia conoscevo... ma volevo solo impormi una conversazione...

ebbene, la cosa positiva è che dopo un po ci si comincia a "confondere" con gli altri.. le difese calano... e si sente un senso di benessere, di appartenenza...

(ovviamente non va tutti i giorni cosi... ma è già qualcosa che capiti di tanto in tanto)

animaSola

Capitano anche a me i giorni Up..in cui riesco xfino ad entrare dentro ai centri commerciali...rimanere mezz'ora e poi uscire...poi rientrare....ecc...ma il dover rimanere in un luogo.....xkè costretta....senza una via di fuga...(tanto e fa 1esempio: il dentista, il parrucchiere)...mi fa morire!

animanera71

forse dovremmo semplicemente sforzarci, lemme lemme, di rendere questi giorni (o semplicemente i singoli momenti) up un po piu frequenti, e quelli down un po meno... e così, piano piano, giorno dopo giorno, riaggiustare un po le cose

animaSola

Quando si parla di panico...lo sforzarsi....serve a ben poco....a mio parere.....Io mi sforzo di non esser pigra, mi sforzo di nn farmi ammalare l'umore...quando capita 1imprevisto spiacevole,mi sforzo di uscire e magari stare male,ma sforzarsi a nn avere un attacchi di panico...non mi sembra assolutamente possibile...Perchè sai bene che insorgono all'improvviso...e quindi nn hai la possibilità di prepararti prima...

Sono uscita da questo circolo vizioso x due anni.....e non mi hanno aiutato ne l'esposizioni graduali, ne i farmaci e ne il training autogeno..ma bensi solo la fiducia acquisita su me stessa...

animanera71

sforzarsi di far durare piu a lungo i periodi sereni... questo intendevo!

(durante una crisi di panico tecnicamente la cosa migliore è sforzarsi di restare calmi e di non prenderla troppo sul serio, altrimenti ci si agita ancora di piu. in ogni caso a me è capitato - in passato - di riuscire a superare crisi di panico, con tachicardia da infarto, in un paio di minuti di respirazione e concentrazione sul cuore... )

fuxia82

fino a quando non ho scoperto i farmaci anche a me prendevano così...
fortissime crisi che nascondevo anche perchè di solito mi venivano in momenti di "socialità", tipo ristorante-concerto-pub e non volevo rovinare la serata facendomi riportare a casa (anche perchè credevo di avere qualche problema al cervello o al cuore e non volevo far preoccupare nessuno).

ora è tutto cambiato.
i farmaci hanno diminuito notevolmente gli episodi e quando mi vengono gli attacchi cerco di razionalizzarli e farmeli passare pensando "ah, è solo un altro dei soliti attacchi del cazzo, che palle".
credo però di dover aumentare il farmaco perchè ultimamente -da quando ho diminuito la paroxetina- ho notato un aumento di sudori freddi,giramenti etc etc...non proprio un attacco vero e proprio ma insomma, in ufficio non è ugualmente piacevole.
volevo aggiungere che la cosa per me fondamentale è stato parlarne liberamente, mi ha tolto un gran peso.

minavagante

le mie crisi di panico sono terribili....e mi hanno portato al nn riuscire più ad uscire.....una vera tragedia perchè nn sto bene fuori casa ma neanke in casa x la ricerca continua della forza necessaria x uscire di nuovo!!! che poi nn arriva mai e quindi......

ramo

Ho avuto la mia prima crisi di panico un paio di mesi mesi fa. Mi sentivo particolarmente stanco e guardavo la tv, quando improvvisamente mi assalì una sensazione di terrore immotivata:stavo per buttarmi a terra e a urlare,ma per fortuna o avuto un lampo di lucidità e ho capito cosa mi stava succedendo-il pensiero andò subito a mio padre che aveva avuto un attacco davanti a me-,la consapevolezza di ciò che mi stava accadendo mi salvò dallo sbotto che altrimenti sarebbe inevitabilmente accaduto.

Cerco di combattere l'attacco arrabbiandomi. Me la prendo con l'attacco stesso,improperi a seguito. Mi ripeto che sono un guerriero e devo combattere per batterlo.

Ogni tanto torna,nei momenti in cui mi sento particolarmente giù.
Capita nanche a voi che arrivi mentre state per addormentarvi?

La paura più grande che mi suscita l'attacco è quella di impazzire, ho come la netta sensazione che quella volta che non riuscirò a controllarlo non mi riprenderò mai più,cadendo in una qualche forma di psicosi.
Avete anche voi questa paura?

thx1138

Non lo so, forse ognuno ha la propria strada. Io li ho avuti anni fa, ringraziando Dio gli ultimi anni mai. Sono un ricordo. Io non li ho combattuti, ma li ho accettati ripetendomi che di attacco di panico non è morto mai nessuno. In macchina, in autostrada, dopo uno sforzo, una volta anche davanti la TV, sotto le gallerie. Sono momenti terribili ma, anche in questo caso, pensando che sono momenti temporanei e con l'aiuto di medicinali e psicoterapia spero di averli superati definitivamente.

ciao

rob