Visualizza i risultati del sondaggio: Credete in Dio?
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Si
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26 |
24.76% |
No
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56 |
53.33% |
Sono alla ricerca
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23 |
21.90% |
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24-07-2013, 03:39
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#61
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 450
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Quote:
Originariamente inviata da T.A.R.D.I.S.
Io la vedo da un altro punto di vista:
L'idea che possa esistere un Dio la trovo plausibile ... anche affascinante !
L'idea che un'entita' del genere possa anche solo minimamente interessarsi a quello che fanno gli esseri umani e' di una presunzione INCOMMENSURABILE!!!
Non siamo al centro dell'universo, pertanto non siamo al centro delle attenzioni di nessuno ... rispetto al creato siamo paragonabili ad un atomo nell'oceano!
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Non sei l'unico a pensare che l'uomo metta se stesso al centro dell'universo con presunzione, nel buddhismo per esempio esistono 31 piani di esistenza, divisi in 6 mondi, 3 superiori e 3 inferiori. L'uomo sarebbe in un piano intermedio, fra i demoni che vivono al 4°livello, nella costante ricerca di appagare i loro desideri e i deva che partono dal 6° livello ovvero spiriti superiori che presi dalla bellezza e purezza della loro vita se ne strafregano di noi e del nostro destino. Siamo delle creature come tante altre. Il che, aldilà di ogni credenza mitologica, potrebbe essere un'ipotesi plausibile.
La cosa curiosa è che in questa successione di piani di esistenza, al 14° livello risiede un brahma, una divinità che crede erroneamente di essere l'onnipotente, il creatore di tutto l'universo. E da qui sarebbero nate tutte le religioni monoteiste.
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Ultima modifica di Fry; 24-07-2013 a 03:51.
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24-07-2013, 10:25
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#62
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da anonimo
Cioè? Nel senso che il disaccordo sarebbe solo aparente?
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Nel senso che, come diceva l'Eccelso, il temporale e lo spirituale sono ambiti retti da logiche diverse
Nel disegno complessivo, tutto è in accordo e Dio fa funzionare la realtà fisica secondo le leggi fisiche, comprensibili e dimostrabili razionalmente. La realtà metafisica invece segue altre leggi, non scientifiche (non a caso la scienza non se ne occupa).
Quote:
Originariamente inviata da Fry
Un famoso ateo di cui non ricordo il nome disse che la religione è in grado di promettere ciò che nemmeno la più perversa società di assicurazioni sarebbe in grado di vendere: Una vita felice nell'aldilà.
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L'ateo commette lo stesso "errore" del credente: dà per scontato che certe cose non esistano (il credente dà per scontato che esistano), pur sapendo di non poterlo dimostrare.
Quote:
Originariamente inviata da Fry
In ogni caso non dobbiamo ringraziare la fede per i progressi dell'uomo e per un miglioramento della qualità della vita. La fede anzi è sempre stata fortemente nemica del progresso.
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Non sempre, non quando, per fare solo un esempio, furono aboliti i giochi gladiatori.
Quote:
Originariamente inviata da Fry
Metti che degli scienziati riescano a comprendere l'origine dell'universo,scoprendo che dio non esiste...
In conclusione la fede serve solo a mantenere in vita se stessa, non ha alcuno scopo pratico nella vita quotidiana.
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Nessuno scienziato degno di questo nome potrà mai enunciare una legge fisica secondo la quale Dio non esiste (o esiste), sarebbe una contraddizione in termini.
La fede si concretizza nelle opere, almeno secondo la dottrina cattolica. Di scopi pratici ne ha a iosa... ovviamente per chi crede, torniamo sempre lì.
Non è corretto, non ha alcun fondamento (dal punto di vista della logica razionale umana) dire che la fede parla di cose che non esistono o esistono davvero (nessuno può dimostrarlo), è corretto solo dire che ci credi o che non ci credi.
Quote:
Originariamente inviata da Fry
Vero, la scienza si occupa della realtà, la fede del nulla mischiato col niente.
Sono semplici speculazioni e fantasticherie senza alcun fondamento. Provami il contrario.
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Ti ho già detto che la fede, in quanto tale, non può essere dimostrata razionalmente, beati coloro che pur non avendo visto crederanno (cit.). Non puoi capire (non oltre un certo livello), puoi solo credere o non credere: chiedere dimostrazioni "scientifiche" non ha senso. E non puoi dire che le fede non si occupi di cose reali, perché come non si può dimostrare razionalmente che ciò di cui parla sia reale, così non si può neanche dimostrare razionalmente il contrario. L'unica scelta congruente che ti resta è credere o non credere.
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24-07-2013, 10:41
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#63
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: MB
Messaggi: 413
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
come non si può dimostrare razionalmente che ciò di cui parla sia reale, così non si può neanche dimostrare razionalmente il contrario. L'unica scelta congruente che ti resta è credere o non credere.
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cosa pensi della teiera di russell?
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24-07-2013, 10:53
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#64
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,934
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Certo che credo che esista una forza più alta che guida e pianifica tutta l'esistenza.
Il credere che esista qualcosa oltre la normale e banale esperienza oggettiva di tutti i giorni è l'unica cosa che mi ha trattenuto da far qualcosa di molto stupido più volte... dopotutto noi viviamo in una società grigia e molto spesso oppressiva.
Seguiamo stupide leggi... che senso avrebbe farlo se la nostra unica esistenza fossero la manciata di giorni che viviamo su questa terra?
Se non esistesse sarebbe molto meglio vivere come animali cercando di soddisfare il più possibile i nostri bisogni primari prima della fine
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24-07-2013, 11:14
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#65
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da marco12
cosa pensi della teiera di russell?
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Come apologo contro l'intolleranza e gli abusi di certe istituzioni religiose va benissimo, se poi vuol dimostrare che credere in Dio o nella teiera è equivalente, beh a rigore entrambi sono postulati indimostrabili e infalsificabili.
http://it.wikipedia.org/wiki/Falsificabilit%C3%A0
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Ultima modifica di Winston_Smith; 24-07-2013 a 11:17.
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24-07-2013, 18:31
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#66
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,737
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Quote:
Originariamente inviata da darkside
Nah..... mi sa che la fede bisogna averla senza chiedere niente in cambio
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Difatti fede è credenza procedente da intima convinzione o fondata sull'autorità altrui più che su prove positive, concrete e accertate.
Come Feud penso a Dio come una proiezione dell'immagine del padre, un padre trasfigurato, celeste, innalzato. Come il padre terreno ci ha protetti da infanti, essendovi in ogni adulto un bambino da consolare e schermire poichè la vita è troppo pesante, penosa, delusiva, irresolubile, ci si rifugia nella religione. Una fonte di somma protezione, speranza, benevolenza e cura dalla miseria, frustrazione e morte (grazie alla promessa di immortalità).
Un padre è responsabile del mantenimento dei figli, dunque se da un lato per la buona fortuna, prosperità, beatitudine è encomiato, lodato e distinto come presente e benevolo, dall'altro per indigenza, disgrazia, amarezza, calunniato, diffamato e avvertito come assente, negligente, finanche malevolo.
La prolungata percepita assenza del "padre celeste" dalla propria esistenza egra e misera, unita alla latitanza di prove posite, porta facilmente a posizioni agnostiche o atee.
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24-07-2013, 19:04
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#67
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Banned
Qui dal: Jan 2010
Messaggi: 2,056
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Nel senso che, come diceva l'Eccelso, il temporale e lo spirituale sono ambiti retti da logiche diverse
Nel disegno complessivo, tutto è in accordo e Dio fa funzionare la realtà fisica secondo le leggi fisiche, comprensibili e dimostrabili razionalmente. La realtà metafisica invece segue altre leggi, non scientifiche (non a caso la scienza non se ne occupa).
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Ma, ad esempio, la teoria del big bang non è in conflitto con quella della creazione? Non sono due ambiti separati, è l'ambito della conoscenza e della spiegazione dei fenomeni.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
L'ateo commette lo stesso "errore" del credente: dà per scontato che certe cose non esistano (il credente dà per scontato che esistano), pur sapendo di non poterlo dimostrare.
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Però ci sono dei gradi. Non è che, visto che è impossibile stabilire con certezza assoluta l'esistenza o meno di Dio, allora l'ateismo e la religione sono posizioni con la stessa probabilità di essere vere, 50 e 50, e quindi bisogna rimanere agnostici puri. Se rinunciamo alla pretesa di considerare come conoscienza valida solo quella certa, indubitabile (e dobbiamo rinunciarvi, se non vogliamo fare come Pirrone, che si faceva investire dai carri perché, tanto, che questi provochino dolore lo attestano soltanto i sensi, e i sensi ingannano, non sono indubitabili), e distinguiamo vari gradi di verosimiglianza tra varie ipotesi (tutte dubitabili, ma in misura diversa), allora ci rendiamo conto che l'ago della bilancia pende decisamente in favore dell'inesistenza di un coso che ha creato la terra eccetera, e quindi in favore delle spiegazioni scientifiche. Non sei d'accordo?
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26-07-2013, 10:45
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#68
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da anonimo
Ma, ad esempio, la teoria del big bang non è in conflitto con quella della creazione? Non sono due ambiti separati, è l'ambito della conoscenza e della spiegazione dei fenomeni.
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Non credo che la teologia moderna consideri come argomenti di fede la crezione della luce il primo giorno, delle acqua il secondo giorno, ecc., ma potrei sbagliarmi. In linea di principio il big bang e Dio potrebbero coesistere.
Quote:
Originariamente inviata da anonimo
Però ci sono dei gradi. Non è che, visto che è impossibile stabilire con certezza assoluta l'esistenza o meno di Dio, allora l'ateismo e la religione sono posizioni con la stessa probabilità di essere vere, 50 e 50, e quindi bisogna rimanere agnostici puri. Se rinunciamo alla pretesa di considerare come conoscienza valida solo quella certa, indubitabile (e dobbiamo rinunciarvi, se non vogliamo fare come Pirrone, che si faceva investire dai carri perché, tanto, che questi provochino dolore lo attestano soltanto i sensi, e i sensi ingannano, non sono indubitabili), e distinguiamo vari gradi di verosimiglianza tra varie ipotesi (tutte dubitabili, ma in misura diversa), allora ci rendiamo conto che l'ago della bilancia pende decisamente in favore dell'inesistenza di un coso che ha creato la terra eccetera, e quindi in favore delle spiegazioni scientifiche. Non sei d'accordo?
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Il problema è che la verosimiglianza stessa è un criterio razionale, quindi è ovvio che faccia pendere la bilancia verso le spiegazioni scientifiche. Io tra l'altro dico che non solo non sappiamo con certezza quale posizione tra l'ateismo e la fede sia quella reale, ma non sappiamo neanche quale delle due abbia più probabilità di essere quella reale. Personalmente, trovo che, se non si ha il "dono" della fede, seguire le teorie scientifiche (falsficabili fino a prova contraria) sia un criterio abbastanza affidabile, tenendo però sempre la "porta aperta" a possibili spiegazioni diverse di realtà che potrebbero esistere e che la scienza non prende nemmeno in considerazione perché giustamente esulano dal suo ambito d'indagine.
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26-07-2013, 11:09
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#69
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,041
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No.
In famiglia non saprei.
Fino a qualche anno fa davo per scontato che nemmeno mio padre credesse, invece a quanto pare crede e ne è sempre più convinto, deve essere uno degli effetti della demenza senile.
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26-07-2013, 22:11
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#70
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Banned
Qui dal: Jan 2010
Messaggi: 2,056
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non credo che la teologia moderna consideri come argomenti di fede la crezione della luce il primo giorno, delle acqua il secondo giorno, ecc., ma potrei sbagliarmi. In linea di principio il big bang e Dio potrebbero coesistere.
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Non so se oggi li consideri ancora come tali, ma inizialmente sì, di sicuro. Il fatto è che forse nel corso del tempo è stata obbligata a continui aggiustamenti, a causa appunto della concorrenza delle altre forme di sapere. Per cui si cerca di risolvere il conflitto semplicemente spostandolo qua e là. Ovviamente non possiamo parlare di Dio in generale, perché ci sono tantissime definizioni diverse. La scienza potrebbe essere compatibile, in linea di principio, con Dio, semplicemente considerando Dio la Natura, o il Tutto. Ma quando si scende nei particolari emerge il conflitto, a dimostrazione che non si tratta di due piani completamente distinti. Anche gli aggiustamenti lo dimostrano, e anche la tua aggiunta: "in linea di principio". A me interessava dimostrare questo.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Il problema è che la verosimiglianza stessa è un criterio razionale, quindi è ovvio che faccia pendere la bilancia verso le spiegazioni scientifiche. Io tra l'altro dico che non solo non sappiamo con certezza quale posizione tra l'ateismo e la fede sia quella reale, ma non sappiamo neanche quale delle due abbia più probabilità di essere quella reale. Personalmente, trovo che, se non si ha il "dono" della fede, seguire le teorie scientifiche (falsficabili fino a prova contraria) sia un criterio abbastanza affidabile, tenendo però sempre la "porta aperta" a possibili spiegazioni diverse di realtà che potrebbero esistere e che la scienza non prende nemmeno in considerazione perché giustamente esulano dal suo ambito d'indagine.
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Dal momento che si ha a che fare con proposizioni dichiarative, entra in gioco il problema della verità. Per giudicare della verità di qualcosa si va a vedere la verosimiglianza di quel qualcosa... tutta una serie di criteri... eccetera. Forse dirai che oltre alla verosimiglianza c'è la fede, ma la fede di fatto non è affidabile come criterio, in nessun campo. Certamente può essere che i fedeli abbiano ragione, ma semplicemente è poco probabile.
Secondo me sappiamo quale delle due è più probabilmente vera. Così come so che è più probabile che a consegnarmi i regali sia stato qualcuno di mia conoscenza, qualche mio parente, invece che babbo natale, o addirittura un babbo natale invisibule, rumeno, blu, inesistente (perché, anche se non esiste, lui esiste lo stesso, dal momento che è immune al principio di non contraddizione).
Se tu non sei in grado di cogliere queste distinzioni di grado per quanto riguarda la verosimiglianza di ipotesi diverse, allora devi essere scettico anche sull'esistenza o meno di babbo natale, e secondo me non lo sei.
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26-07-2013, 22:15
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#71
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 390
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dopo aver attentamente studiato la teoria del multiverso quantistico posso affermare che dio esiste ed e' dentro di noi, noi siamo dio. le nostre coscienze sono dio.
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26-07-2013, 22:43
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#72
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Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Nord Italia
Messaggi: 455
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No
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26-07-2013, 22:57
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#73
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 450
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Il concetto stesso di dio è profondamente incoerente.
Il credente afferma che noi siamo stati creati da una divinità, e che non è possibile che le cose si creino da sole, un'intelligenza deve aver architettato tutto.
E allora dio? Seguendo il postulato del credente dio non può essersi creato da solo, evidentemente deve essere stato creato da qualcun altro, allora. Forse c'è un dio di dio? E anche un dio di un dio di un dio di un dio?
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27-07-2013, 00:11
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#74
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 825
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L'esistenza di dio è una possibilità tra un'infinità quindi ha una probabilità infinitesimale, perciò non ha senso crederci o meglio ha senso credere che quasi sicuramente non esiste.
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Ultima modifica di Rorschach.; 27-07-2013 a 00:14.
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29-07-2013, 13:08
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#75
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Intermedio
Qui dal: May 2013
Messaggi: 129
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Quote:
Originariamente inviata da T.A.R.D.I.S.
Io la vedo da un altro punto di vista:
L'idea che possa esistere un Dio la trovo plausibile ... anche affascinante !
L'idea che un'entita' del genere possa anche solo minimamente interessarsi a quello che fanno gli esseri umani e' di una presunzione INCOMMENSURABILE!!!
Non siamo al centro dell'universo, pertanto non siamo al centro delle attenzioni di nessuno ... rispetto al creato siamo paragonabili ad un atomo nell'oceano!
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io penso invece che la vità e la coscienza sono quasi dei miracoli, quindi ci deve esistere un Dio che li ha creati, se non si sarebbero formati anche in altre parti dell'Universo.
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29-07-2013, 13:23
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#76
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,734
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Quote:
Originariamente inviata da tengere
io penso invece che la vità e la coscienza sono quasi dei miracoli, quindi ci deve esistere un Dio che li ha creati, se non si sarebbero formati anche in altre parti dell'Universo.
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secondo me la vita e coscienza sono degli incubi incredibili. cmq se c'è un Dio, chi ha creato quel Dio? dove? Perche? e chi ha creato quello che lo ha creato? è un circolo vizioso da quale non si esce
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29-07-2013, 13:48
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#77
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Fry
Il concetto stesso di dio è profondamente incoerente.
Il credente afferma che noi siamo stati creati da una divinità, e che non è possibile che le cose si creino da sole, un'intelligenza deve aver architettato tutto.
E allora dio? Seguendo il postulato del credente dio non può essersi creato da solo, evidentemente deve essere stato creato da qualcun altro, allora. Forse c'è un dio di dio? E anche un dio di un dio di un dio di un dio?
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No, perchè questa è appunto la prerogativa che distingue dio da qualunque altra cosa: il fatto che dio ha in sè stesso la causa della sua esistenza. Ha una potenza ontologica maggiore rispetto a ogni altra cosa: trae la sua esistenza dalla sua possibilità, mentre per le altre cose non basta essere possibili per essere reali, vedi la concezione di Dio di Leibniz.
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29-07-2013, 13:49
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#78
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,334
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Quote:
Originariamente inviata da IO&EVELYN
secondo me la vita e coscienza sono degli incubi incredibili. cmq se c'è un Dio, chi ha creato quel Dio? dove? Perche? e chi ha creato quello che lo ha creato? è un circolo vizioso da quale non si esce
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L'unico modo per uscirne, è ipotizzare Dio al di fuori del tempo, cioè in assenza di tempo... perchè "il dio che ha creato dio che ha creato... ecc ecc", presuppone sempre un prima e un dopo, una sequenza, una successione, insomma un tempo.... in assenza di tempo invece, prima e dopo non hanno senso, così come non ha senso qualcosa che si crea dal nulla o si aggiunge a qualcos'altro (prima non c'era, ora c'è)... perchè vorrebbe dire sempre introdurre una forma di tempo.
E allora, la vera eternità è nell'assenza di tempo, non in un presunto tempo infinito... senza tempo, si esiste e basta, in modo puro e semplice, senza un perchè.
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29-07-2013, 20:17
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#79
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Banned
Qui dal: Dec 2006
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 2,491
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Quote:
Originariamente inviata da IO&EVELYN
secondo me la vita e coscienza sono degli incubi incredibili. cmq se c'è un Dio, chi ha creato quel Dio? dove? Perche? e chi ha creato quello che lo ha creato? è un circolo vizioso da quale non si esce
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Proviamo a dare per scontato che Dio non esista, il circolo vizioso però rimane, come si è formato l'universo? Come si sono formate materia ed antimateria? Molti scienziati dicono che ha avuto origine tutto col big bang, e che prima c'era il nulla, ma può la materia formarsi dal nulla altri scienziati dicono c'è c'era qualcosa anche prima, e questo qualcosa come si è formato
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29-07-2013, 20:40
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#80
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,734
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Quote:
Originariamente inviata da Lost
Proviamo a dare per scontato che Dio non esista, il circolo vizioso però rimane, come si è formato l'universo? Come si sono formate materia ed antimateria? Molti scienziati dicono che ha avuto origine tutto col big bang, e che prima c'era il nulla, ma può la materia formarsi dal nulla altri scienziati dicono c'è c'era qualcosa anche prima, e questo qualcosa come si è formato
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beh, potrebbe essere che la materia e l'energia si formi dal nulla. prima poteva esserci un altro universo formatosi da un altro big bang. un po come dopo questo ci potrebbe essercene uno nuovo dai residui di questo. ma con la Teoria Del Multiverso/Omniverso questo problema si ingrossa di piu......
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