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Vecchio 05-07-2022, 20:46   #1
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Ci sono cose su cui, nella vostra famiglia, vige una sorta di legge del silenzio? Argomenti che nessuno dei famigliari riesce a toccare, che vengono evitati scientemente, su cui grava una sorta di tabù? Mi riferisco a cose magari personali, di cui però con le persone con cui si è intimi normalmente si dovrebbe parlare.

Nella mia famiglia ci sono sempre stati problemi nel dialogo e molti argomenti venivano evitati. Oppure se, specie quando ero ancora abbastanza giovane (nel passaggio tra l'infanzia e l'adolescenza), io cercavo di dar voce a determinate questioni (in particolare miei problemi), queste venivano sminuite, negate o persino ridicolizzate. Adesso immagino fosse perché i miei stessi genitori non sapevano come affrontare i miei problemi, forse li mettevano a disagio e quindi cercavano di mettermi a tacere. In questo modo ho imparato presto a non parlare di queste cose.
In genere, però, è soprattutto riguardo alla salute mentale che c'è sempre stato un evitamento generale nei discorsi che si facevano in casa. Io per primo non ho mai detto ai miei famigliari che ho cominciato a frequentare il CSM, gli psichiatri, a prendere psicofarmaci e così via. Non gli ho mai detto che mi è stato diagnosticato l'autismo.
Inoltre dopo le ultime visite che ho fatto a casa dei miei genitori, ho il fondato sospetto (preferisco non dire fondato su cosa, ma è più una certezza che un sospetto), che ora anche mia madre assuma psicofarmaci, ma anche di questo i miei genitori non me ne hanno mai parlato, non mi è mai stato detto nulla, si è fatto finta come se il fatto non avvenisse e penso proprio che moriranno senza mai dirmelo.
Questo è anche uno dei motivi per cui non mi sono mai sentito "a casa" nella mia famiglia, perché penso che con persone che, in teoria, ti vogliono bene si debba poter parlare di tutto. Di conseguenza ci sono cose di cui ho parlato ad amici, passati o presenti, ma di cui non ho mai parlato in famiglia.
Vecchio 05-07-2022, 20:54   #2
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Ci sono cose su cui, nella vostra famiglia, vige una sorta di legge del silenzio? Argomenti che nessuno dei famigliari riesce a toccare, che vengono evitati scientemente, su cui grava una sorta di tabù? Mi riferisco a cose magari personali, di cui però con le persone con cui si è intimi normalmente si dovrebbe parlare.
Come no, i miei genitori non hanno mai accettato che rammentassi i loro errori al solo scopo di evitare di rifarli. Intendo dire, non è che di punto in bianco o con adeguato "assist" gli ho rinfacciato alcunché; ma solo ricordato come è andata a finire (e diverse volte) la situazione a cui stavano per dar vita l'ennesima volta con le stesse premesse.

Non solo un muro, ma mio padre urlava, mia madre creava e creerebbe un'atmosfera di disagio da indurre a buttarla dalla finestra E poi sempre con la patetica frase che il passato è passato e non se ne deve parlare. E quando dicevo o se dicessi che se si rifà la stessa cosa si ottengono gli stessi risultati apriti cielo. Se messi con le spalle al muro, tipicamente con i conti bancari che faccio sempre controllare dal commercialista, ecco tirare fuori dal cappello il solito argomento che sarei un pessimista e vedo sempre tutto nero solo perché dico di accantonare qualcosa. Con mio padre era odio, con mia madre che è imparagonabile (in meglio) quanto a stronzaggine, un po' di risentimento comunque ce l'ho.

Nemmeno i bambini si comportano come i miei messi di fronte al richiamare l'attenzione sulla reiterazione delle loro cavolate.
Vecchio 05-07-2022, 21:30   #3
Esperto
L'avatar di Varano
 

sulla storia dei farmaci se ne parla tranquillamente a tavola, tutti ne abbiamo fatto uso e ne facciamo ancora uso.
sul disagio particolare ognuno si tiene il suo, c'è già un po' più di riserbo. non è che posso chiedere a un mio genitore se è vero che sente le voci, però so che le sente in alcuni periodi.
non si parla volentieri di problemi economici del passato, se vado a tirare in ballo che siamo cresciuti con l'acqua alla gola, con il riscossore delle tasse che parlava con mia mamma mentre io giocavo alla play e lei piangeva, è tutto normale. noi siamo cresciuti nella bambagia, loro hanno fatto la faaaame. i babyboomers...non io millennial, sia mai, devo stare zitto e ringraziare che non mi è mancato niente. .
Vecchio 05-07-2022, 22:10   #4
Esperto
 

Sui farmaci nessuno ha mai detto niente.Anzi, diciamo che a casa mia ho sempre visto ingerire, a volte anche senza l'effettiva necessita, tranquillanti di ogni genere.
In casa mia e questa è una cosa che ho sempre detestato ,non si è mai parlato in maniera pacata e tranquilla dei miei genitori biologici.
Specialmente a me ,che essendo la più piccola e non avendoli mai visti ,non dico che soffrissi per la loro mancanza, ma mi sarebbe piaciuto almeno sapere perché hanno preferito lasciarci e farsi gli affari loro.
E con mia madre non posso parlare di bisessualità ,perché comincia a fare smorfie e molte volte fa commenti che sfiorano l'omofobia. Del tipo ;
"***,dovresti smetterla con questa storia che ti piacciono anche le donne, per favore mi fai stare male".È di un'altra generazione e cresciuta in un ambiente cattolico....
Deve solo ringraziare che comincia ad essere anzianotta e che ora sono fidanzata con uomo ,perché in passato avrei dato sfogo alla mia vena provocatrice.
Ringraziamenti da
Norlit (05-07-2022)
Vecchio 19-08-2022, 17:17   #5
Esperto
L'avatar di TãoSozinho
 

Tutto ciò che riguarda sesso e affini. A casa mia sono argomenti tabù. Anche perché loro non ne fanno.
Vecchio 19-08-2022, 18:46   #6
Intermedio
L'avatar di kraken
 

Mi ritrovo in quello che descrivi.

Ci sono stati dei momenti durante l'adolescenza in cui ho provato a comunicare la necessità di andare da uno psicologo, ma purtroppo partiva il terzo grado da parte di mia madre. Ha sempre avuto la tendenza a intromettersi troppo, come quando subivo bullismo alle elementari e dopo averglielo comunicato andò a parlare con le maestre peggiorando la situazione.
Sugli psicofarmaci vige il tabù assoluto, le frasi tipiche erano "dimmi tu se hai bisogno di cose del genere".
Conoscevamo anche questa signora, amica di famiglia, con depressione diagnosticata, e le critiche nei suoi confronti erano feroci (come se fosse una che ama piangersi addosso per nulla).
Chiaro che in questo clima ho smesso di cercare il dialogo su certi argomenti.
Durante il periodo adolescenziale ero comunque molto criticata e sminuita su tanti aspetti della mia vita (anche non prettamente riguardanti la mia salute mentale), sia da mia madre che dalla sorta di babysitter che ancora avevamo in casa. Mi fa ancora molto male ripensare a questi episodi.
Con il tempo questi atteggiamenti nei miei confronti si sono parecchio attenuati, perché ho imparato a non mostrare di aver bisogno di qualcosa e a trovare una soluzione da sola.
Infatti quest'anno ho iniziato un percorso di psicoterapia, ma non l'ho detto a nessuno, dimostrazione del fatto che tanti argomenti erano e rimarranno tabù.
Ringraziamenti da
cancellato25245 (19-08-2022), spezzata (19-08-2022)
Vecchio 19-08-2022, 22:07   #7
Intermedio
L'avatar di kraken
 

Quote:
Originariamente inviata da Prima Visualizza il messaggio
Mi spiace tanto leggere di queste vicende, ma rincuora tu abbia deciso di intraprendere un percorso terapeutico nonostante le situazioni trascorse in famiglia. Ti auguro di fare un proficuo cammino!
Ti ringrazio. Il percorso psicoterapeutico è già terminato per volontà dello psicologo, diceva che non poteva aiutarmi, probabilmente avrò sbagliato io nella scelta dello stesso.
Vecchio 08-01-2023, 17:37   #8
Esperto
L'avatar di Aaren
 

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Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Ci sono cose su cui, nella vostra famiglia, vige una sorta di legge del silenzio? Argomenti che nessuno dei famigliari riesce a toccare, che vengono evitati scientemente, su cui grava una sorta di tabù? Mi riferisco a cose magari personali, di cui però con le persone con cui si è intimi normalmente si dovrebbe parlare.

Nella mia famiglia ci sono sempre stati problemi nel dialogo e molti argomenti venivano evitati. Oppure se, specie quando ero ancora abbastanza giovane (nel passaggio tra l'infanzia e l'adolescenza), io cercavo di dar voce a determinate questioni (in particolare miei problemi), queste venivano sminuite, negate o persino ridicolizzate. Adesso immagino fosse perché i miei stessi genitori non sapevano come affrontare i miei problemi, forse li mettevano a disagio e quindi cercavano di mettermi a tacere. In questo modo ho imparato presto a non parlare di queste cose.
In genere, però, è soprattutto riguardo alla salute mentale che c'è sempre stato un evitamento generale nei discorsi che si facevano in casa. Io per primo non ho mai detto ai miei famigliari che ho cominciato a frequentare il CSM, gli psichiatri, a prendere psicofarmaci e così via. Non gli ho mai detto che mi è stato diagnosticato l'autismo.
Inoltre dopo le ultime visite che ho fatto a casa dei miei genitori, ho il fondato sospetto (preferisco non dire fondato su cosa, ma è più una certezza che un sospetto), che ora anche mia madre assuma psicofarmaci, ma anche di questo i miei genitori non me ne hanno mai parlato, non mi è mai stato detto nulla, si è fatto finta come se il fatto non avvenisse e penso proprio che moriranno senza mai dirmelo.
Questo è anche uno dei motivi per cui non mi sono mai sentito "a casa" nella mia famiglia, perché penso che con persone che, in teoria, ti vogliono bene si debba poter parlare di tutto. Di conseguenza ci sono cose di cui ho parlato ad amici, passati o presenti, ma di cui non ho mai parlato in famiglia.
Guarda, io non ho niente contro di te ma se è vero quello che dici, e non sono soltanto ipotesi, credo che vieni da una famiglia disastrata perché oltre alla mancanza di dialogo leggo anche che tua madre assume psicofarmaci senza che te lo hanno nemmeno detto.
Vecchio 08-01-2023, 18:21   #9
Banned
 

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Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 Visualizza il messaggio
E con mia madre non posso parlare di bisessualità ,perché comincia a fare smorfie e molte volte fa commenti che sfiorano l'omofobia. Del tipo ;
"***,dovresti smetterla con questa storia che ti piacciono anche le donne, per favore mi fai stare male".È di un'altra generazione e cresciuta in un ambiente cattolico....
Deve solo ringraziare che comincia ad essere anzianotta e che ora sono fidanzata con uomo ,perché in passato avrei dato sfogo alla mia vena provocatrice.
I miei sono stati stranissimi al riguardo, cioè praticamente non hanno mai più tirato fuori l'argomento e hanno fatto finta non avessi detto nulla. Boh. Quando sono stata in una relazione un sacco di mesi con una ragazza a loro non ho detto mai niente perché appunto sembrava proprio argomento proibito. Secondo me alla loro età pensano "al giorno d'oggi le ragazze sono emancipate e vogliono provare tutto" come se fosse tipo una ribellione
Vecchio 08-01-2023, 18:41   #10
Esperto
L'avatar di Teal
 

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Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Questo è anche uno dei motivi per cui non mi sono mai sentito "a casa" nella mia famiglia, perché penso che con persone che, in teoria, ti vogliono bene si debba poter parlare di tutto. Di conseguenza ci sono cose di cui ho parlato ad amici, passati o presenti, ma di cui non ho mai parlato in famiglia.
Eh, magari fosse così. Ma sono persone anche loro come gli altri, spesso appartenenti ad un’altra generazione, dove certe tematiche erano tabú o proprio sconosciute, poi hanno i loro limiti (caratteriali, culturali, psicologici, chissà poi in che famiglie sono cresciuti loro e quante mazzate si sono presi*) e i loro difetti.
Nemmeno nelle coppie talvolta si può parlare di tutto, aspettarsi che una persona intima che ci vuole bene possa comprenderci, ascoltarci veramente e sostenerci non é purtroppo una cosa scontata.
Le loro colpe le avranno certamente, sta a te (a noi, in generale) valutare quanto sia possibile e utile pensare di risolvere alla radice situazioni con una base così remota nel passato e pensare di arrivare ad una resa dei conti con loro, e magari tenere il muso finché non succede.
Altra cosa: credo che i nostri unici obblighi verso di loro siano quelli di non far peggiorare la situazione e, al momento opportuno, seppellirli. Il resto se viene spontaneo bene, altrimenti pazienza. Se ci hanno già così tanto condizionato la vita sta a noi decidere, nei limiti del possibile, quanto ancora possono farlo.

*a proposito gliel’avete mai chiesto? I vostri nonni che tipo di genitori sono stati con loro? Erano altri tempi, ma com’erano? Il dialogo dovrebbe essere tra due parti, non un monologo sulle loro manchevolezze

Ultima modifica di Teal; 08-01-2023 a 18:48.
Vecchio 08-01-2023, 19:43   #11
Esperto
L'avatar di Aaren
 

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Originariamente inviata da Teal Visualizza il messaggio
Eh, magari fosse così. Ma sono persone anche loro come gli altri, spesso appartenenti ad un’altra generazione, dove certe tematiche erano tabú o proprio sconosciute, poi hanno i loro limiti (caratteriali, culturali, psicologici, chissà poi in che famiglie sono cresciuti loro e quante mazzate si sono presi*) e i loro difetti.
Nemmeno nelle coppie talvolta si può parlare di tutto, aspettarsi che una persona intima che ci vuole bene possa comprenderci, ascoltarci veramente e sostenerci non é purtroppo una cosa scontata.
Le loro colpe le avranno certamente, sta a te (a noi, in generale) valutare quanto sia possibile e utile pensare di risolvere alla radice situazioni con una base così remota nel passato e pensare di arrivare ad una resa dei conti con loro, e magari tenere il muso finché non succede.
Altra cosa: credo che i nostri unici obblighi verso di loro siano quelli di non far peggiorare la situazione e, al momento opportuno, seppellirli. Il resto se viene spontaneo bene, altrimenti pazienza. Se ci hanno già così tanto condizionato la vita sta a noi decidere, nei limiti del possibile, quanto ancora possono farlo.

*a proposito gliel’avete mai chiesto? I vostri nonni che tipo di genitori sono stati con loro? Erano altri tempi, ma com’erano? Il dialogo dovrebbe essere tra due parti, non un monologo sulle loro manchevolezze
Ciao teal scusami, tu dici di fargliela pagare? Non ho idea, non per forza hanno litigato.
Ma quello che mi ha colpito molto in positivo è l'ultimo pezzo: ebbene sì, per chi ha la possibilità, si dovrebbe proprio parlare con i nonni per vedere se i genitori sono falsi che si inventano le cose oppure hanno veramente dei problemi perché io vedo molto vittimismo fondato su basi un po' esagerate. Alla fine loro si sono sposati, lavorano e tutto sommato fanno una vita appagante lamentandosi sempre mentre i giovani d'oggi non hanno niente e gli tappano anche la bocca.
Vecchio 08-01-2023, 19:51   #12
Esperto
L'avatar di cuginosmorfio
 

più che tabù, in casa mia non sono mai stati capaci di affrontare seriamente discorsi sulla sessualità o su disagi personali. In generale ciò che possa riguardare la sfera emozionale di una persona.

e pensare che i miei genitori hanno vissuto sia il '68 che il '77, per dirne due...ahò, come acqua con l'olio. Due perfetti democristiani (vabbè, mia madre è tipo un cane che segue il padrone...alla faccia del femminismo!).
Vecchio 08-01-2023, 20:01   #13
Esperto
L'avatar di Teal
 

Quote:
Originariamente inviata da Aaren Visualizza il messaggio
Ciao teal scusami, tu dici di fargliela pagare? Non ho idea, non per forza hanno litigato.
Ma quello che mi ha colpito molto in positivo è l'ultimo pezzo: ebbene sì, per chi ha la possibilità, si dovrebbe proprio parlare con i nonni per vedere se i genitori sono falsi che si inventano le cose oppure hanno veramente dei problemi perché io vedo molto vittimismo fondato su basi un po' esagerate. Alla fine loro si sono sposati, lavorano e tutto sommato fanno una vita appagante lamentandosi sempre mentre i giovani d'oggi non hanno niente e gli tappano anche la bocca.
No, tutt’altro, dicevo che é difficilissimo raddrizzare una situazione con basi così compromesse. Anzi, ho detto che non bisognerebbe gettare ulteriore benzina sul fuoco in certi casi, e il lavoro va fatto su noi stessi, non sulla relazione perché mi sembra che venirne a capo sia pressoché impossibile. E consigliavo di parlare coi genitori a proposito del tipo di educazione che hanno ricevuto dai nonni. In tantissime famiglie con l’ultima generazione c’é stato un salto culturale che talvolta rende difficile per le generazioni precedenti capire e rapportarsi.
Aggiungo: IMHO.
Vecchio 08-01-2023, 20:17   #14
Esperto
L'avatar di Aaren
 

Grazie molto interessante, hai assolutamente ragione. Perché purtroppo a volte ci sono situazioni in cui non si viene a capo di niente oppure perché no, purtroppo anche reagire se è il caso. Chi lo sa.

Ultima modifica di Aaren; 08-01-2023 a 20:21.
Ringraziamenti da
Teal (08-01-2023)
Vecchio 12-02-2023, 14:53   #15
Banned
 

I miei sono ignoranti, depressi, stronzi e non non hanno mai avuto nessun interesse per nulla. Sono delle amebe incattivite senza amore per niente e nessuno. Non puoi parlare di nulla con persone così e nemmeno starci insieme. Mi ha influenzato in negativo? Moltissimo. Comunque, io sono e sono sempre stata il loro opposto e ora sono sono adulta e me ne frego di loro.
Ringraziamenti da
pokorny (12-02-2023)
Vecchio 12-02-2023, 15:55   #16
Esperto
L'avatar di muttley
 

Non saremmo qui a parlare dei nostri problemi psicologici se avessimo avuto qualcuno, negli anni della formazione, che ci ascoltava, o no?
Tempo fa pensavo fosse normale, cioé ritenevo che i genitori in media fossero impermeabili alle questioni di natura psichica della propria prole, poi conoscendo alcune persone e rispettive famiglie, nonché lavorando nel mondo della scuola e osservando la dedizione e la non dedizione di alcune famiglie, ho compreso che c'é molta differenza da situazione a situazione.
Vecchio 12-02-2023, 16:51   #17
Esperto
L'avatar di Chamomile
 

Quote:
I miei si sono sempre vantati di essere genitori "presenti". La loro "presenza" però ha sempre riguardato questioni di tipo scolastico e (più avanti) lavorativo, tutto il resto credo che lo abbiano sempre giudicato di scarsa importanza. Esisteva solo e soltanto sta cazzo di scuola, i voti, "non fare questo perché poi gli insegnanti penseranno male di te e magari non vorranno promuoverti", "eh ma se non mangi mai poi andrai male a scuola", ogni singolo problema è sempre stato discusso solo in relazione allo studio (o al lavoro). Ho abbandonato gli studi per diversi motivi. Ho provato a seguire il consiglio che danno in molti di parlare con i propri genitori invece di suicidarsi e basta, cosa che sicuramente volevo e vorrei fare, ho detto che stavo male, non vedevo un futuro davanti a me, desideravo la morte da tanto tempo e non trovavo niente di bello nella mia vita. L'unica risposta, ovviamente: "eh ma lo studio, il lavoro, qualcosa bisogna fare, se tutti studiano e lavorano e stanno zitti non vedo perché tu debba lamentarti, io sicuramente sto peggio di te eppure sta lagna non la faccio". Sinceramente penso che abbiano sempre avuto buone intenzioni, ma una visione delle cose abbastanza limitata.
.
Ringraziamenti da
Angus (12-02-2023), Madeleine (12-02-2023)
Vecchio 12-02-2023, 17:17   #18
Esperto
L'avatar di muttley
 

L'errore è quello di credere che una famiglia sana sia composta da persone presenti...va bene essere presenti, ma anche una presenza eccessiva (e spesso è eccessiva solo su alcune cose, tralasciandone altre) diventa tossica.
Un tempo non si parlava di malattie psicologiche perché stavano al di sotto della soglia di rilevazione, ma erano ben presenti, magari si manifestavano diversamente...e comunque chi ha detto che le botte facciano sempre e soltanto male?
Keith, rassegnati: è la famiglia l'origine dei mali, non la statura, la barba, i capelli, il taglio degli occhi...
Vecchio 12-02-2023, 19:45   #19
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Nel mio caso è stata mia madre a consigliarmi di provare a rivolgermi a qualcuno (anzi se non ricordo male ci andò a parlare prima lei), il disagio psicologico non rappresentava una cosa assolutamente aliena per loro, allora però non c'era in generale molta informazione su queste cose, me lo propose in età avanzata, non era la mia famiglia anormale in tal senso rispetto alla media del periodo, nella maggior parte delle famiglie all'epoca si sarebbero comportati così o non ci sarebbero arrivati proprio.

Il sesso ad esempio è sempre stato un tabù nella mia famiglia, non se ne parlava, ma sinceramente osservando altre famiglie del vicinato dell'epoca c'era dappertutto allora questo tabù, non soltanto nella mia famiglia, per questo classificarla come assolutamente anormale per me non riesce a reggere.
E' ovvio che se la confronto con una famiglia odierna diventa assolutamente anormale, ma è un confronto scorretto questo, muttley pensa erroneamente che i costumi che c'erano quando era ragazzino sono rimasti immutati.

Ad esempio in tv un bacio di tipo omosessuale tra due uomini non credo che sarebbe stato tollerato facilmente quando ero ragazzino. Allora si andava alla ricerca in tv di un topless e già un nudo integrale rappresentava un'eccezione.
Oggi in molte famiglie trombano in camera con i genitori nell'altra, allora non si poteva fare, pochissime famiglie l'avrebbero tollerato sapendolo, almeno qua al sud era così.
Infatti c'erano miriadi e miriadi di coppiette giovani che si appartavano in auto allora e usavano metodi contraccettivi assurdi, così molte ragazze rimanevano incinte.
L'aids mieteva vittime a più non posso e così via, altri tempi.

Ma comunque non è che venivano tutti su come disturbati mentali per questo, perché in famiglia non si parlava di come far sesso in modo sicuro, come usare pillola o preservativi o magari riuscire a dire che si stava frequentando qualcuno. Molte ragazze le tenevano abbastanza sotto chiave non è che queste glielo potevano dire ai genitori e anche là dove i genitori sapevano che stavano con qualcuno, pensate che parlassero con la mamma o il padre che avevano delle relazioni sessuali?
Ve lo potevate scordare all'epoca, in poche famiglie si poteva parlare di queste cose, insieme al sesso il disagio mentale anche era generalmente un tabù.

C'erano degli estremi, famiglie dove si parlava di tutto e dove il contatto fisico non era un tabù e famiglie dove i figli venivano presi a calci nel sedere non appena dicevano "A".
Genitori e figli in un'altra famiglia che conoscevo si davano bacetti alla francese, anche col papà, e con i genitori parlavano di tutto, ma questi stavano messi bene anche economicamente, ad esempio avevano le tapparelle elettriche.

La mia famiglia si situava nel mezzo, era basso-medio borghese, ma ero io ad essere più problematico della media a monte, non ho percepito che questi problemi li hanno creati loro, se fosse stato vero questo sarebbero dovuti sbroccare in moltissimi come me (compreso mio fratello), ma non è andata così.
Più che altro potrei essere d'accordo solo col fatto che magari in un'altra famiglia situata non nella media ma nell'estremo positivo questi problemi magari sarebbero stati affrontati meglio.

Se vivi in una famiglia ricchissima in vari sensi (a livello culturale, economico, empatico) e hai problemi di salute o vivi altri disagi, mi sembra ovvio che riesci a curarli e gestirli meglio, ma da qui a sostenere che i problemi di salute e i disagi li ha creati la famiglia di origine in base agli assiomi mattleyani ce ne vuole.

Ultima modifica di XL; 12-02-2023 a 20:48.
Vecchio 12-02-2023, 20:10   #20
Esperto
L'avatar di Wrong
 

Dopo che mio padre ci ha raccontato a tavola che da sposato era stato approcciato insieme a un gruppo di amici da un gay che li aveva invitati a casa per fare un ammucchiata mi sono resa conto che in casa mia si poteva parlare di tutto.
L'unica cosa di cui non ho parlato in casa sono state le (rare) volte in cui uscivo con sconosciuti per fare le suinate.
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