Originariamente inviata da muttley

In fondo il lavoro serve anche a mantenere piuttosto stabile il bioritmo: quando non si lavora si tende ad avere una vita sregolata in fatto di rapporto sonno-veglia e rispetto delle ritualità quotidiane, tra cui gli orari in cui si dovrebbe mangiare.
Il denaro non è il vero motivo, anche perché il conquibus necessario per vivere me lo elargisce ogni mese il franz90, senza nemmeno che io glielo debba ricordare.

Originariamente inviata da dottorzivago

Ciao,scusa la domanda personale.
Ma eri dipendente Trenitalia? Di norma i dipendenti Trenitalia hanno stipendi ben oltre la media, confermi?

A me il mio lavoro piace e uno dei pochi che accetterei sarebbe proprio lavorare in ferrovia per un fatto remunerativo

Originariamente inviata da rayden

Io non ho mai lavorato in vita mia e non so questo da cosa sia dipeso ma sin da piccolo ho sempre avuto una avversione assurda per il lavoro, per una serie di motivi anche da voi elencate come le troppe ore lavorative (il pensiero di dover lavorare 8-10-12 ore al giorno mi manda al manicomio) siamo portati a credere che lavorare sia una cosa naturale e che tutti siano in grado, io non la penso affatto così. Io non sono in grado di lavorare, per me lo stress mentale sarebbe devastante, odio le persone e l'unica cosa che vorrei è starmene magari su una montagna a vivere da solo con gli animali. Non ho vita sociale da 8 anni, non ho stimoli e interesse in nulla, o meglio qualcuno minimo ci sarebbe pure ma il fatto di dover faticare mentalmente e fisicamente per doverlo raggiungere mi ammazza. Ho scelto di non avere responsabilità di nessun tipo perché non ne sarei in grado, non ho nessun tipo di talento da coltivare, sarei solo uno dei tanti d poter spremere fino all'osso per far arricchire qualcuno e non avere poi nulla. Pensare di lavorare per 40-50 anni e non ritrovarti nulla in mano mi vien voglia di sgozzarmi a sangue, eppure tutta la mia famiglia son dei grandi lavoratori, io son uscito difettato e non so da cosa sia partito. Vivo con mia mamma che è separata con soli 700€ al mese e tutto ciò che faccio da ormai 8 anni è soltanto mangiare e dormire. Niente vizi, niente amici, niente uscite nulla di nulla, ho rinunciato a ogni cosa. Qualcuno dirà che anche questa non è vita e che sia schiavo dei miei pensieri totalmente distorti di come funziona una società (forse...) ma io ho scelto questo e me ne prendo le colpe senza gravare su nessuno. Ho detto a mia madre che il giorno in cui non potremo vivere con quei pochi spiccioli in due, io farò la valigia e andrò per strada, non importa la fine che farò dove andrò e se vivrò... Andrò via. Questo mi spaventa decisamente meno di lavorare per 40-50 anni consumandoti anima e corpo.

Originariamente inviata da ocelot83

Il motivo più banale 🤭💶💶💶

Originariamente inviata da muttley

In fondo il lavoro serve anche a mantenere piuttosto stabile il bioritmo: quando non si lavora si tende ad avere una vita sregolata in fatto di rapporto sonno-veglia e rispetto delle ritualità quotidiane, tra cui gli orari in cui si dovrebbe mangiare.
Il denaro non è il vero motivo, anche perché il conquibus necessario per vivere me lo elargisce ogni mese il franz90, senza nemmeno che io glielo debba ricordare.

Originariamente inviata da rayden

(il pensiero di dover lavorare 8-10-12 ore al giorno mi manda al manicomio) .

Originariamente inviata da un_lettore

Jack ...

Ogni volta che scrivi o quasi vengo a leggere cosa hai detto, perché mi ritrovo molto nella tua situazione. Spero che quando lascerai il lavoro RINASCERAI, a volte sogno ad occhi aperti di recarmi al lavoro con la lettera di dimissioni in tasca, poggiarla sul tavolo appropriato, riafferrare lo zaino e andarmene.

Peccato il non poterlo fare, vista la mia età e le situazioni circostanti.

Ti auguro sempre un grande successo. Se il tuo successo fosse una nuvola di vapore, vorrei vedermene cascare un pò addosso.

Ciao!

Estraneo

Originariamente inviata da Sola4ever

Io il lavoro lo vivo come una croce da portare. Sono una lavativa, una scansafatiche, una pigrona. Sono nata per essere ereditiera e spendere tutto in beneficenza. Ogni tanto mi fingo malata e salto il lavoro. Se in futuro salterò ancora più giornate lavorative, chiederò di cambiare antidepressivo. Il punto è che io non riesco al motivarmi con il semplice "pagare le bollette".... Come faccio a darmi una svegliata?
E a te, cosa ti motiva a lavorare?