misantropico sei stato un po' didascalico ma in linea di massima concordo con te. Anche se più che i termini "top down" e "bottom up" avrei più correttamente parlato di metodo deduttivo e metodo induttivo. Inoltre il problema dell'innacuratezze di certe scienze non dipende dal vincolo del metodo deduttivo (che poi è vero fino a un certo punto: di solito si elabora un modello e attraverso il metodo induttivo si producono previsioni che vengono testate col riscontro fattuale). In effetti la sola scienza che rispetta appieno il requisito della completa induttività è la matematica, e peraltro alcuni non la considerano una "scienza", popperianamente parlando, ma più una disciplina, mancando il prerequisito della falsificabilità.
Il problema epistemologico della psicologia e della psichiatria è nella carenza di strumenti sperimentali di verifica, problematica comune ad altre scienze come l'economia.
Nella psichiatria ho sentito dire che si stanno facendo studi sulla cosiddetta "psichiatria di precisione", che intenderebbe usare tutta una serie di strumenti nuovi, dal neuroimaging alla genomica al deep learning (intelligenza artificiale) alla metabolomica per non solo fare diagnosi con maggior precisione e individuare cure "su misura", ma proprio cambiare paradigma diagnostico, da uno qualitativo a "classi" (come il DMS V e precedenti) a una metrica multidimensionale e quantitativa, che possa quindi ragionare non in termini di "c'hai questo/c'hai quello" ma con una descrizione più rappresentativa su tutti i fronti delle alterazioni rispetto al funzionale.
Purtroppo pare che per curarsi bene sia necessario studiare la disciplina di interesse a livello universitario, e non è che la capa mi aiuti tanto, ma mi tocca.
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