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Vecchio 02-01-2022, 18:57   #1
Principiante
L'avatar di Valient
 

Non ricordo più da quando mi sento così, sta di fatto che credo di non esserlo sempre stato sebbene abbia sempre avuto ,dentro di me, quel profondo senso di inadeguatezza e solitudine che mi hanno accompagnato mano nella mano in questa grande recita che tutti gli Altri chiamano Vita. Ormai è da tanto tempo che non riesco più ad emozionarmi per nulla, non ricordo l'ultima volta che sono stato veramente contento e soddisfatto per qualcosa o per qualcuno. Sono semplicemente arrivato ad una forma di estrema apatia ed indifferenza per tutto ciò che mi circonda: successi di carriera, morose, affetti familiari, "amici" che penso in realtà di non aver mai avuto veramente. La domanda che mi pongo da veramente tanto è "come si torna indietro?". Ovvero, come si torna a quando riuscivo a fregarmene di qualcosa? A quando sembravo più umano? A quando un "ti amo" mi faceva venire i brividi dall'emozione? A quando vedevo il mondo a colori? Cosa si è rotto in me senza che me ne accorgessi?
Ringraziamenti da
edward00767 (02-01-2022), probid (02-01-2022), sconfitto (02-01-2022)
Vecchio 02-01-2022, 19:13   #2
Esperto
L'avatar di confusa86
 

Vorrei una risposta anche io a questa domanda.
Riesco ancora a gioire ed entusiasmarmi ma sempre meno e per meno tempo, come se mi sentissi a disagio o in colpa a farlo ("tanto non cambia nulla").
Vecchio 02-01-2022, 19:31   #3
Esperto
L'avatar di Barracrudo
 

Quando prendi la pillola rossa sulla realtà in cui viviamo è praticamente impossibile tornare indietro alla pillola blu.

Non si è rotto nulla, dal mio punto di vista hai solo avuto una presa di coscienza, evento molto forte e autodistruttivo in alcuni casi, se non affrontata nella maniera migliore.
Ringraziamenti da
edward00767 (02-01-2022), gaucho (02-01-2022), Valient (02-01-2022)
Vecchio 02-01-2022, 19:45   #4
Esperto
L'avatar di Keith
 

Anche a me da un po' si è rotta questa cosa dell'emozionarsi e dell'innamorarsi, ma penso che dipenda anche dal fatto che queste robe, soprattutto l'innamorarsi, non portano mai a nulla di concreto. E' come se il cervello si auto-limitasse per non soffrire troppo. Una cosa simile alla modalità recovery per gli apparecchi elettronici che lavorano fuori dai parametri.

Un'altra cosa che mi ha provocato malesseri e depressioni è stato il voler apparire diverso da come sono. Ora cerco di essere più me stesso, se c'è da fare la canaglia lo faccio, non me ne frega di mantenere ad ogni costo l'immagine del brav'uomo.
Vecchio 02-01-2022, 20:06   #5
Principiante
L'avatar di Valient
 

Se veramente da questa presa di coscienza non si sfugge più, la vita è veramente più degna di essere vissuta nel vero senso del termine? Che motivo c'è di vivere un qualcosa che non ti arricchisce né ti logora, che ti fa sentire come uno spettatore non pagante fuori da teatro che sente le voci lontane degli attori ma non scorge l'espressività dei loro volti? Cosa ci sto a fare qua se questo accidenti di mondo non mi interessa più e mi passa davanti come l'aria, intangibile? Come fare se non c'è niente per cui vale la pena esserci corpo e mente?
Vecchio 02-01-2022, 20:07   #6
Esperto
 

Mi ha toccato ciò che hai detto. Mi risento in ciò che dici, io posso dare una data specifica, il 24 maggio del 2021 ho avuto un risveglio estremo, un conoscente con cui io non ho mai avuto un buon rapporto mi disse "tu stai perdendo tempo, non lavori, non fai nulla, la tua vita sarà un fallimento" io in quel momento ero diventato rosso in faccia, i giorni seguenti ho avuto ondate di razionalità estrema, ho pensato al suicidio in maniera netta. la mia recita che mi portavo avanti da anni stava crollando, la mia inadeguatezza si è fatta strada fino al rendermi vulnerabile al mondo, il mio castello di carte era crollato. Ho visto la realtà, quella che cercavo di evitare per anni, e che diventa inevitabile. Sono crollato, ora combatto con la depressione, perchè non riesco a vedere vie di uscita, non capisco più chi sono, non vedo più un emozione intorno a me, vedo solo persone che vivono su pianeti diversi dal mio, che la comprensione del mio stato d'animo sia indefinibile, gli altri non la capirebbero. E mi ritrovo solo, ho chiuso con tutti, mi sono visto troppo differente dal mondo, è crollato il teatrino.
Ringraziamenti da
Valient (02-01-2022)
Vecchio 02-01-2022, 20:09   #7
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Barracrudo Visualizza il messaggio
Quando prendi la pillola rossa sulla realtà in cui viviamo è praticamente impossibile tornare indietro alla pillola blu.

Non si è rotto nulla, dal mio punto di vista hai solo avuto una presa di coscienza, evento molto forte e autodistruttivo in alcuni casi, se non affrontata nella maniera migliore.
Io preferivo la pillola blu. Ma ho troppa paura questa è la verità, il futuro è incerto, e quando nel presente non hai nulla diventa un inferno.
Vecchio 02-01-2022, 20:09   #8
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
E' come se il cervello si auto-limitasse per non soffrire troppo. Una cosa simile alla modalità recovery per gli apparecchi elettronici
Come ad esempio la modalità provvisoria? Credo che questa tua frase sia la base di tutto il forum e anche altro al di fuori.

Il bello è che certe persone non riescono neanche a immaginare quanto sono lontane dall'obiettivo quando ci dicono di buttarci e rischiare di più.
Vecchio 02-01-2022, 20:25   #9
Esperto
L'avatar di Barracrudo
 

Quote:
Originariamente inviata da Valient Visualizza il messaggio
Se veramente da questa presa di coscienza non si sfugge più, la vita è veramente più degna di essere vissuta nel vero senso del termine? Che motivo c'è di vivere un qualcosa che non ti arricchisce né ti logora, che ti fa sentire come uno spettatore non pagante fuori da teatro che sente le voci lontane degli attori ma non scorge l'espressività dei loro volti? Cosa ci sto a fare qua se questo accidenti di mondo non mi interessa più e mi passa davanti come l'aria, intangibile? Come fare se non c'è niente per cui vale la pena esserci corpo e mente?
Non voglio fare il secchione ma secondo me ti potrebbe aiutare leggere qualcosa della filosofia di Dostoevskij e di Shopenhaure, ma anche autori come Nietzsche o gente più arcaica, ti stupirai quanti hanno già messo nero su bianco queste sensazioni che stai provando, e da quanto tempo girano queste nozioni.

Secondo me la filosofia in generale potrebbe aiutarti, ci sono video sintetici del prof di filosofia superiore Matteo Saudino sul tubo potresti darci un occhiata a tempo perso.
Vecchio 02-01-2022, 20:31   #10
Principiante
L'avatar di Valient
 

Schopenhauer filosofo mio preferito e sempre lo sarà: al tempo studiato pure in lingua madre, che ha tutto un altro sapore. Grazie comunque e per gli altri spunti.
Vecchio 02-01-2022, 20:37   #11
Esperto
L'avatar di Varano
 

Forse siamo portati a pensare che gli esaurimenti nervosi, i crolli psichici, alcuni shock emotivi, l’uso di farmaci, anche una sbronza colossale per quanto ne sappiamo, siano fenomeni reversibili da cui riprendersi ‘come prima’. Ma niente torna come prima una volta che l’equilibrio è rotto, non sto dicendo che si è destinati all’infelicità dopo una crisi, ma sulla retorica del venirne fuori poi forti ho sempre avuto dei dubbi


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Ringraziamenti da
gaucho (02-01-2022), Valient (02-01-2022)
Vecchio 02-01-2022, 20:39   #12
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Come ad esempio la modalità provvisoria? Credo che questa tua frase sia la base di tutto il forum e anche altro al di fuori.

Il bello è che certe persone non riescono neanche a immaginare quanto sono lontane dall'obiettivo quando ci dicono di buttarci e rischiare di più.
si, la modalità provvisoria.
addirittura.. non pensavo di aver detto una cosa così importante. D'altronde ho sempre pensato che la depressione fosse anche una modalità protettiva che ci tutela da guai maggiori: violenza, esposizioni spericolate, etc.
Io lo so che la mia fobia e disturbo evitante sono dei freni che mi proteggono dai rifiuti e dal fare brutte figure dovute alla fisicità insufficiente e alla balbuzie, che ho risolto al 90%, ma che lascia i ricordi nelle mente. Poi bisogna vedere se queste "spie gialle di avaria motore" dipendono da un guasto reale (in prevalenza è questo), da un falso contatto, o dalla memoria di un guasto vecchio.
Vecchio 02-01-2022, 23:12   #13
Principiante
L'avatar di Valient
 

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Forse siamo portati a pensare che gli esaurimenti nervosi, i crolli psichici, alcuni shock emotivi, l’uso di farmaci, anche una sbronza colossale per quanto ne sappiamo, siano fenomeni reversibili da cui riprendersi ‘come prima’. Ma niente torna come prima una volta che l’equilibrio è rotto, non sto dicendo che si è destinati all’infelicità dopo una crisi, ma sulla retorica del venirne fuori poi forti ho sempre avuto dei dubbi
Condivido in pieno tutto
Vecchio 04-01-2022, 09:17   #14
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Il problema è che rimuginiamo troppo, quando eri piu giovane pensavi meno, ora pensi troppo, troppe preoccupazioni. Bisogna liberarsi da quelle che io chiamo interferenze. E ritornare a essere come bambini quando fanno oh

Bisogna pensare poco ma bene, bisogna puntare alla qualità, non alla quantità
Vecchio 04-01-2022, 09:25   #15
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Credo di essere nato con qualcosa di rotto, il senso di malessere pressoché perenne ha preso il via nelle scuole medie per poi radicarsi sempre di più senza alcuna via d'uscita. Ora l'appiattimento emotivo e sentimentale è arrivato a livelli irreversibili, non sento più alcuna bisogno di contatti umani che siano amicizie o relazioni. Anzi la sola idea mi infastidisce e da una sensazione di tempo ed energie sprecate, sprecate per cosa poi non lo so, probabilmente per l'inellutabile decadimento e la conseguente morte.

Ultima modifica di Black_Hole_Sun; 04-01-2022 a 12:06.
Ringraziamenti da
probid (04-01-2022)
Vecchio 04-01-2022, 17:48   #16
Avanzato
L'avatar di Ilsaggio
 

Equilibrio

In tutti gli studi universitari il filo conduttore sulle materie studiate è sempre stato l'equilibrio.
- Reazioni Chimiche
- Equilibrio Forze
- If X=1 then...
- Bernulli
Etc etc.

Questo per dire che secondo me anche noi facciamo parte di una formula per la quale dobbiamo garantire l'equilibrio... Sicuramente una formula molto complessa e probabilmente non definibile.

I cambiamenti sociale e tecnologici degli ultimi 40 anni hanno alterato il concetto di vita.

Se vedi l'incremento demografico dal 1945 ad oggi vedrai che siamo passati da 1,5 mld a 7 mld in 60 anni quando per arrivare a 1,5 ci sono voluti migliaia di anni.

Quando in casa si passa da 2 a 10 persone , per garantire la sopravvivenza bisogna che qualcuno "muoia", se non fisicamente almeno psicologicamente..
Vecchio 04-01-2022, 17:53   #17
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Ilsaggio Visualizza il messaggio
Equilibrio

In tutti gli studi universitari il filo conduttore sulle materie studiate è sempre stato l'equilibrio.
- Reazioni Chimiche
- Equilibrio Forze
- If X=1 then...
- Bernulli
Etc etc.

Questo per dire che secondo me anche noi facciamo parte di una formula per la quale dobbiamo garantire l'equilibrio... Sicuramente una formula molto complessa e probabilmente non definibile.

I cambiamenti sociale e tecnologici degli ultimi 40 anni hanno alterato il concetto di vita.

Se vedi l'incremento demografico dal 1945 ad oggi vedrai che siamo passati da 1,5 mld a 7 mld in 60 anni quando per arrivare a 1,5 ci sono voluti migliaia di anni.

Quando in casa si passa da 2 a 10 persone , per garantire la sopravvivenza bisogna che qualcuno "muoia", se non fisicamente almeno psicologicamente..
Guarda caso la depressione nella popolazione generale è aumentata, mettici anche i parenti molti dei quali hanno patologie psichiche a mio parere derivate agli anni 70 e tutte le droghe psichedeliche, tutte trasmesse geneticamente, mettici poi l'ambiente che cambia in fretta; hai trovato il motivo per cui l'essere umano si ritrova in una trappola, ci sono troppe pressioni sociali ed economiche.
Vecchio 04-01-2022, 18:44   #18
Avanzato
L'avatar di Ilsaggio
 

Quote:
Originariamente inviata da edward00767 Visualizza il messaggio
Guarda caso la depressione nella popolazione generale è aumentata, mettici anche i parenti molti dei quali hanno patologie psichiche a mio parere derivate agli anni 70 e tutte le droghe psichedeliche, tutte trasmesse geneticamente, mettici poi l'ambiente che cambia in fretta; hai trovato il motivo per cui l'essere umano si ritrova in una trappola, ci sono troppe pressioni sociali ed economiche.
Da qualche parte bisogna bilanciare.. la coperta è corta..

Un po' come la mia psoriasi.. da qualche parte bisogna sfogare quello che non va..
Ringraziamenti da
edward00767 (04-01-2022)
Vecchio 04-01-2022, 21:54   #19
Intermedio
L'avatar di Fluxetina
 

Bé forse non ti fai le domande giuste per scoprirlo (é saperlo e la cosa principale per guarire). Se vuoi te ne faccio alcune io:
-Cosa ti impedisce di essere felice?
-Di cosa hai paura?
-Cosa faresti se vincessi al SuperEnalotto?
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