pokorny

Hai ragione al 101% difatti solo molto dopo ho capito che era ora di cambiare aria. Penso che un centro piccolo e isolato è una prova pesante già per chi ha skills sociali, per chi non le ha è un peso enorme.

Masterplan92

Mancanza di realizzazione nella vita,anche nel lavoro,dovuto ai miei problemi..mi sento inutile,anche perché pochi mi hanno fatto sentire utile al mondo..ormai ho 28 anni..

Delta80

Io invece me ne andrei anche volentieri in un posto isolato , magari una bella casa in alta montagna, però purtroppo non mi è possibile

Charles D. Ward

Punto 3 sicuramente, perchè da quello deriva tutto il resto.
La totale mancanza di contatto col genere femminile, nonchè l'eventuale possibilità che avvenga a breve termine, hanno effetti negativi sull'autostima e, a volte, anche sulla voglia di impegnarsi sul lavoro.

Direi però anche il punto 6 perchè l'assenza di persone simili a me, ossia amici, limita la possibilità di nuove conoscenze e quindi la possibilità di trovare una compagna di vita.

Palladipelo

Boh non c'è una risposta univoca per me.. sono soddisfatta con poco ma anche insoddisfatta terribilmente... penso che la chiave sia l'impossibilità a condividere pienamente ma non riesco a centrare di più il nocciolo

Black_Hole_Sun

-Mancanza di partner, figli e famiglia mia (43 anni).

-Scarse o nulle competenze, prigioniero di un lavoro che odio senza alternative da più di vent'anni.

-Vita sociale più che nulla sbagliata, troppo spesso con persone con cui non ho nulla da spartire. Mancanza di amicizie nel giro delle mie passioni.

-Pessima forma fisica anche a causa delle sigarette (15-20 al giorno) con il fiato e la resistenza di un ottantenne.

Da qui tutta una serie di problemi a catena.

XL

La cosa veramente grave è la mancanza di motivazioni positive, sono bloccato perché per me i costi che sono capace di sostenere in relazione a quel che in linea di principio potrei guadagnare, sono elevati, e io resto incastrato in questo meccanismo perché non sono io a determinarli questi costi.

Mi sforzo per ottenere certe cose, mi impegno ma resto insoddisfatto perché non ottengo abbastanza, e cosí resto molto frustrato con un surplus di rabbia.
Non faccio nulla, non ottengo nulla, e resto frustrato lo stesso, ma la rabbia in quest' altro caso è piú contenuta.

Oscillo tra l'azione e l inazione e finisce col prevalere il secondo stato.

Con un po' di fortuna talvolta sono riuscito a contenerli questi costi e sono stato meglio, ma c'è stato comunque in buona misura un intervento esterno, non ho fatto tutto da solo.

Non è propriamente depressione questa, il calo dell umore è un effetto e non lo sento come il problema principale, sono di cattivo umore per cause contingenti non è uno stato costante e delirante.

cosechenonho

Penso proprio che sia la solitudine forzata

overthinking

Mio così.

Ezp97

Il lavoro è un problema per tanta gente ormai, lavoro per tutti non c’è e ce ne sarà sempre meno...le risorse per tutti non ci sono.

Viewer

Direi il tuo elenco completo, con l'aggiunta di una forte paura del giudizio e delle critiche altrui. Ma dimentico sicuramente qualcos'altro.

Ezp97

Si qua dove sto io è da suicidarsi per la noia...senti solo cani abbaiare o gente che urla.

Crepuscolo

Il giudizio degli altri mi terrorizza ma credo che rientri nel punto uno, bassa autostima.

Clover

Non farti distrarre dai giudizi ,il tuo valore lo attribuisci tu stesso, il tuo pensiero di te è molto importante .punta sui tuoi punti di forza e pregi.

Crepuscolo

Il problema è che non riesco a trovare punti di forza in me stesso. È il mio problema principale questo, se riuscissi a capire i miei pregi e punti di forza avrei un'autostima più alta e affronterei la vita in modo diverso. È una cosa che mi porto dietro da quando ero un bambino, da quando i miei genitori mi paragonavano agli altri sminuendomi, o forse non è neanche colpa loro, chi lo sa.

Clover

Sembra ti abbia condizionato questa cosa , ma avrai sicuro delle qualità che apprezzi di te stesso ,se non le trovi puoi sempre cercarle fare delle prove e vedere come va.

choppy

1,3,4 in parte 6

Onizuka

Mi ritrovo in quasi tutte queste, soprattutto la mancanza di autostima e la paura di uscire dalla comfort zone sono due cose che mi annichiliscono. Ci sono fasi in cui mi arrendo per lunghi periodi, e altre in cui cerco di fare qualcosa, ora sono in una di queste ultime e spero duri il più possibile, ma è davvero difficile combattere con questi pensieri spesso distruttivi e la voglia di non fare nulla ritorna ciclicamente.
La comfort zone si è impadronita di me perché ci vivo da anni ed è diventata un abitudine, ogni tanto la stravolgo ma è ancora troppo poco per fare grandissimi e drastici passi avanti. Quando ci si blocca in una certa condizione, è difficile anche solo immaginare qualcosa di diverso (e non parlo di chissà quali grandi traguardi, anche cose normali), e quel ciclo di azioni e di eventi diventa confortevole e sicuro ma alla lunga nocivo.
L'unica è cercare pian piano di fare sempre qualcosa in più, a piccoli passi, e prendere familiarità con le cose che per gli altri sono normali. Mi ritrovo molto anche nella 3, perché ho amicizie quasi soltanto virtuali con cui purtroppo per ragioni logistiche non posso vedermici quanto vorrei. Infine anche il luogo in cui vivo ha avuto e ha ancora un forte impatto sulla mia situazione, mi ha tolto tantissime possibilità di fare esperienze, di essere vicino a chi voglio bene e di poter fare molte più cose in generale. Oltre ad un contesto poco aperto e pregno di chiusura mentale, difficile beccare qualcuno qui vicino con cui trovarsi bene.

debb_

Io non so cosa dovrei diventare per avere una vita soddisfacente.. forse ho troppe aspettative

debb_

Vorrei solo essere "accettata" dagli altri, come una persona normale.. invece anche solo per strada mi guardano e ridono, non so perché. Penso per il mio aspetto fisico ma io mi vedo più o meno normale, ok non sarò alta né stile modella però boh.. o che appaio in qualche modo strano agli altri, magari anche solo il modo di muovermi in modo chiuso