Crepuscolo

Provate a fare un elenco delle cose che rendono la vostra vita insoddisfacente (Ovviamente la domanda è rivolta a chi vede la propria vita in questo modo). Nell'elenco potete mettere tutto, sia problematiche psicologiche, familiari o anche di lavoro, amore ecc... Numerate questi fattori dal più importante al meno importante per voi.

Provo a fare il mio.
1- mancanza di autostima
2- mancanza di un lavoro/indipendenza economica
3- mancanza di affetto/amore
4- ansia sociale/paura di uscire dalla comfort zone
5- ambiente familiare tossico
6- difficoltà nel trovare persone simili a me
7- vivere in un posto isolato che offre poco

Hor

Un'unica cosa, da cui discendono tutte le altre a catena, ovvero il forte disturbo evitante.
È a causa dell'evitamento se non ho potuto provare la carriera universitaria, se faccio un lavoro che tutto sommato mi piace ma non riesco ad afferrare le occasioni buone (ne ho avute) per migliorare la mia posizione, se vivo in stato di precarietà economica, se ho problemi di salute che faccio fatica a curare, se ho una vita sociale che, col tempo, si è ridotta quasi a zero.
Se non fosse per l'evitamento non dico che farei una vita soddisfacente, ma almeno avrei le forze, gli strumenti e le capacità per affrontare in maniera più decisa tutti gli altri problemi che mi porto appresso.

Maximilian74

Come ha detto hor, anche io ho un fortissimo evitamento e in alcuni frangenti anche tratti di disturbo schizoide di personalità, cioè di alcune cose proprio non mi interessa nulla e nemmeno provo piacere e desiderio a farle.
Il tutto condito da forte ansia, apatia, stress, bassa autostima, zero esperienze.
È superfluo dire che con queste problematiche tutto è compromesso

Delta80

Anch’io l’essere evitante soprattutto, restando ai punti elencati direi soprattutto il punto 6

Ezp97

1,2,3,5,6,7. Purtroppo ho tutto quello che tu elenchi ma il 7 mi fa stare piuttosto male, e anche il 3, il 4 ni, non ho l’ansia ma anche uscendo provo disinteresse.

Darby Crash

1) Mancanza di una ragazza di qualità
... facciamo che occupa i primi dieci posti
11) Non sono la persona che vorrei essere:
11 a - vorrei parlare meglio - in un film di Bergman o Godard non potrei certo starci parlando come adesso
11 b - ho un'abilità nel far fronte ai problemi veramente scarsa, anche per problemi relativamente piccoli mi abbatto; ho poca forza di volontà
11 c - ho troppo bisogno di valide compagnie, dovrei saper gestire meglio questa mancanza; se proprio non riesco a non soffrire, quantomeno dovrei esprimere la sofferenza con poesia e arte
11 d - non ho fatto pressoché nulla di artisticamente rilevante: dovrei scrivere cose, girare film etc
11 e - troppo spesso sono eccessivamente insicuro, dovrei essere più sicuro di me stesso - certo, vista la vita che conduco ciò può essere anche giustificato...
11 f - sono troppo poco colto riguardo alle cose che mi interessano: di questo passo l'immagine dell'intellettuale raffinato è ben lontana
11 g - non ho un aspetto sufficientemente presentabile
11 h - dovrei vestirmi un po' meglio

12) La casa in cui vivo non è sufficientemente bella. Stucchi, lampadari, quadri d'epoca, volte affrescate, statue marmoree, saloni... dove siete?
13) ho un circolo sociale troppo limitato
14) nella città in cui vivo la maggior parte del tempo manca il fiume
15) servono decisamente più soldi

Delta80

Al lavoro hai difficoltà o li va bene ? Te lo chiedo perché io ad esempio a lavoro riesco abbastanza

Maximilian74

Ho difficoltà, cerco il più possibile di stare sulle mie, e ove non è proprio possibile evitare per questioni strettamente lavorative, cerco di limitare il più possibile allo stretto necessario.
Provo nervosismo quando vedo la gente che fa feste e fa caciara, e evito di parlare con la gente del lavoro

Delta80

Si anch’io a lavoro riesco abbastanza ma limitando il più possibile le interazioni, mantenendo il minimo che serve per svolgere le mansioni

Crepuscolo

Con il punto 4 intendo soprattutto trovarmi in situazioni nuove, fuori dalla routine.

Keith

La paura delle reazioni delle persone.
Il lavoro ad orari irregolari.

Da queste cose poi ne deriva tutto il resto.

tsubaki

la mancanza di autostima è uno degli aspetti che mi rende più insoddisfatta, non ho un bel rapporto con me stessa e quando una persona mi guarda in faccia inizio ad avere pensieri continui sul fatto che la gente mi percepisce, nota la mia esistenza quando io vorrei scomparire. potrà sembrare assurdo ma odio come mi muovo, come cammino, i movimenti delle mie braccia e mani e quando mi giro e colgo allo specchio voglio gridare dalla frustrazione.
l’assenza di affetto, il non aver mai avuto contatto fisico con il sesso opposto, l’assenza di varie esperienze che ora mi rendono una eterna tredicenne che non sa reagire in maniera normale alle cose.
l’assenza di indipendenza, questo percorso universitario infinito, il fatto che dopo dovrò fare chissà quanti anni di lavoro precario.
il non sentirmi libera nella mie scelte, nelle mie azioni, il giudizio sempre presente a pesarmi sulle spalle.
la paura e l’evitamento, il blocco appena mi trovo a dover affrontare una situazione un po’ più complicata o semplicemente diversa da quella che è la mia comfort zone.
la mia mancanza di fiducia nei confronti degli altri, il dubitare di ogni parola.

Ezp97

Anch’io quando ho lavorato mi comportavo così...e mi vedevano strano.

pokorny

Per me la 1 da cui conseguono direttamente 2, 3, 4. La 5 direi in scarsa misura; dalla 6 mi sono sempre salvato perché avevo molti hobby e due parole in croce le posso scambiare senza problemi quasi con chiunque. Il punto 7 non è stato un problema: sempre vissuto vicino a Roma centro finché non sono riuscito a scappare in un "posto isolato che offre poco"

pokorny

Non te la consiglio; bisogna avere il permesso della Soprintendenza anche per fare pipì in bagno o poco ci manca

Ezp97

Roma centro pero’ è da pazzi...

SkywalkerJR

Non funzionerà la metro, ma almeno a Roma funziona tinder

pokorny

Non ho scelto io dove vivere nell'infanzia e adolescenza, come del resto tutti noi. Sarei ipocrita se dicessi che mi dispiaceva; se non fossi stato un depresso evitante e sfigato sarebbe stato perfetto per la vita sociale. Poi i problemi hanno iniziato e prendere il sopravvento amplificandosi, e le pazzesche difficoltà di parcheggio, il rumore, la mancanza di verde, la gente a fiumi, le multe per l'accesso in auto (sì, poi gli dici che si sono sbagliati e te le tolgono ma intanto per un evitante è drammatico interagire con gli uffici) avevano finito col farmi diventare tutto un incubo. Roma centro è fantastica da visitare, pessima per viverci. Pure molti estroversoni capiscono questo e vedo che c'è la tendenza a spostarsi fuori città in luoghi tranquilli. Tanto quelli stanno sempre bene ovunque, beati loro...

pokorny

Negli anni 1975-1995?

Ezp97

Pure quelli che visitano il mio borgo di 1000 abitanti dove vivo dicono così, due anni fa’ è venuto un amico dalla calabria di mio padre un estate e ha detto questo paesino è spettacolare per passarci un fine settimana in totale relax magari in una casetta con un terreno intorno o un mese l’estate al mare, ma viverci è da TSO. E infatti anch’io la penso così, sono introverso ma sono convinto che in un posto piu’ grande avrei avuto piu’ possibilità di conoscere gente e fare cose...