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03-11-2022, 00:14
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#61
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
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Originariamente inviata da Nightlights
Chi stabilisce che le mie abitudini sono negative? Se io preferisco, dopo una giornata di lavoro rilassarmi a casa bere una birra fumare sigarette e stare davanti alla tv, oppure mettermi a suonare, oppure vado a farmi un giro in bicicletta; perché non ho voglia di stare in mezzo alla gente, cosa c'è di negativo? Nulla, è il proprio carattere che è fatto così.
Un altra persona esce da lavoro e vuole fare 3000 cose e stare in mezzo a 3000 persone ma non esiste un giusto e un sbagliato, semplicemente ognuno è fatto a modo suo, questo voglio dire. Poi il discorso di non essere ricambiati dalla ragazza è tutta un altra cosa, li è vero che intestardirsi quando non si è ricambiati fa solo soffrire, hai ragione.
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Quindi stai dicendo che fai quello che ti piace fare, allora perche' se sei contento della situazione dovresti cambiare? Io parlo di persone che vogliono migliorare, mi sembra che si migliora cambiando non facendo sempre le stesse cose, ma forse mi sbaglio di certo non ho la patente di guru.
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03-11-2022, 00:44
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#62
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Originariamente inviata da spezzata
Erano davvero così irraggiungibili?
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Non tanto ma un po', lo ammetto. Ovviamente non mi aspettavo che lo psichiatra magicamente mi prescrivesse dei farmaci che mi trasformassero nella sintesi dei due Rocco (Siffredi e Petrone) miei ideali eccetera, ma che potessi avere una condizione tale da poter tirare avanti senza ogni sera guardare il monitor con occhi vuoti e sempre con il dolore nell'animo. Calcola che io sono stato sempre tirato in due direzioni opposte dalla famiglia, da bambino e adolescente: "pompato" sul fatto che siccome smontavo radio e armeggiavo sarei diventato un genio scienziato; dall'altro trattato come un idiota, cosa che perdura tutt'ora da parte di mia madre, chiaramente senza intenzione malevola ma il risultato è quello.
Alla fine una volta presa coscienza della realtà e che rispetto alle aspirazioni che avevo sviluppato era il caso di ridimensionarle, per quanto ogni anno scendessi nella scala delle cose che percepivo raggiungibili, un residuo di quel tipo di educazione è rimasto e non riesco a elminare l'imprinting. Tutt'ora mi dispiace non essere rimasto all'università e alla fine della fiera non sono riuscito ad accettare la prospettiva che lo psichiatra mi aveva prospettato.
Io mi sarei accontentato di riacquisire quel minimo di voglia di vivere che mi permettesse di rientrare in contatto con le realtà che amavo (la ricerca in un campo in cui avevo già combinato qualcosa), diventare "positivo" al punto di avere un minimo di conoscenze sociali nel posto in cui vivo che d'inverno si svolge in gruppi chiusi in cui però deve essere possibile inserirsi altrimenti non si formerebbero; che mi tornasse la voglia di fare un po' di sport, migliorare nel pianoforte, insomma una vita a livello di sussitenza spirituale e fisica ma almeno vita. Non ho mai detto allo specialista che non sarei stato felice finché non fossi diventato ordinario o associato trenta anni dopo l'età a cui mediamente si diventa. Penso che fossero aspirazioni possibili. Magari tornare al vecchio sport e per una volta nella vita vincere una gara a livello regionale, senza pretendere i nazionali. Non mi pare un'aspettativa assurda.
Per quanto mi consente la mia introspezione vedo che è come se mi avesse messo di fronte a uno specchio che mi dicesse "guarda che vali persino molto meno di quanto tu sia arrivato a pensare, puoi puntare solo a vivere meno peggio possibile il tempo che ti rimane", e alla fine ho scelto la fuga. E anche per un altro motivo. Ho potuto - e lo vedevo benissimo nel processo decisionale di smettere - conservare ancora una speranza. Se fossi rimasto e avessi continuato il percorso fallendo, come era certo, avrei avuto la percezione di aver esaurito tutte le possibilità. Ma scappando alla quarta o quinta seduta, non ricordo, posso anche ora che sto scrivendo, lasciare vivo il pensiero che forse con un altro specialista le cose sarebbero andate diversamente. Ovviamente so che non è così ma evidentemente nel nostro "hardware" è codificata la speranza come istinto di conservazione della specie, oltre a tutti gli altri istinti che agiscono. O forse non è così, ma non mi cambierebbe molto saperlo. Se la mia ipotesi è giusta semplicemente ho evitato una forma di suicidio spirituale.
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03-11-2022, 00:44
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#63
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,258
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Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
Quindi stai dicendo che fai quello che ti piace fare, allora perche' se sei contento della situazione dovresti cambiare? Io parlo di persone che vogliono migliorare, mi sembra che si migliora cambiando non facendo sempre le stesse cose, ma forse mi sbaglio di certo non ho la patente di guru.
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Quello che intendo dire è che se si vuole cambiare bisogna comunque andare verso qualcosa che suscita interesse e si fa volentieri, perché farlo controvoglia o perché lo fanno anche gli altri serve a poco. Faccio un esempio: anni fa mi sono iscritto ad un corso di nuoto, non sapevo nuotare e volevo imparare.
Man mano che frequentavo il corso ho capito che nuotare non mi piace, è stato utile senz'altro, ma non è una passione.
Il risultato era che non andavo li molto volentieri, una volta che ho imparato a nuotare in piscina non ci sono più tornato. Non mi è servito a nulla dal punto di vista della socializzazione perché non stavo facendo una cosa che mi appassionava veramente.
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03-11-2022, 01:01
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#64
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,039
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
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E' veramente brutto dover ridimensionare le proprie aspettative, e anche di molto.
Anche io a 12 riparavo i televisori e ho costruito anche una macchinetta radiocomandata con pezzi di fortuna, senza schemi, tutto da solo. Ciò non fa di me un genio, erano solo hobby autistici di un ragazzetto che facendo queste cose non ha neanche vissuto l'adolescenza.. ma questo dava ai miei genitori l'immagine di una persona molto capace. Non mi hanno mai sminuito, neanche mezza volta, e questo ha creato in me alte aspettative che si sono scontrate su un muro. quindi ho preso l'andazzo opposto, di ritenermi una nullità totale, ma anche questo è profondamente dannoso, perché ti toglie tutte le motivazioni e ti conduce ad un'esistenza misera. Mi piacerebbe provare a ricostruirmi, a darmi un po' di valore, che forse un pochino ce l'ho pure.. speriamo che non sia troppo tardi.
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03-11-2022, 01:08
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#65
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
E' veramente brutto dover ridimensionare le proprie aspettative, e anche di molto.
Anche io a 12 riparavo i televisori e ho costruito anche una macchinetta radiocomandata con pezzi di fortuna, senza schemi, tutto da solo. Ciò non fa di me un genio, erano solo hobby autistici di un ragazzetto che facendo queste cose non ha neanche vissuto l'adolescenza.. ma questo dava ai miei genitori l'immagine di una persona molto capace. Non mi hanno mai sminuito, neanche mezza volta, e questo ha creato in me alte aspettative che si sono scontrate su un muro. quindi ho preso l'andazzo opposto, di ritenermi una nullità totale, ma anche questo è profondamente dannoso, perché ti toglie tutte le motivazioni e ti conduce ad un'esistenza misera. Mi piacerebbe provare a ricostruirmi, a darmi un po' di valore, che forse un pochino ce l'ho pure.. speriamo che non sia troppo tardi.
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Si che ce l'hai e l'età ti dà ancora dei margini, spero che riesca tu dove non posso più io. Comunque sempre separati alla nascita ahahaah
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03-11-2022, 11:08
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#66
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Lì per lì stavo per metterti un ringrazia ma è un post decisamente troppo triste per poterlo fare.
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Allora mi sa che mi sono espresso male... Forse ho comunicato una tristezza maggiore di quella che provo, sommato a una sorta di imbarazzo perché la tua situazione sì quella è davvero importante, io sono solo depresso. E la capisco meglio di altri che hanno altri problemi, perché i nostri genitori hanno diversi tratti in comune. Vorrei tanto avere i mezzi per tirarti fuori di lì, al momento posso solo fare il tifo che ti riesca.
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03-11-2022, 13:31
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#67
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Apprezzo molto ciò che hai scritto pokorny, davvero. Ti ringrazio nuovamente.
Comunque non ridurti a un "io sono solo depresso"... anche i tuoi problemi sono rilevanti. So che può non sembrarti così.. ma ognuno ha le sue battaglie da affrontare. E non aiuta vedere sempre chi ce l'ha peggio o meglio, il problema rimane comunque. Per quello che vale, ti auguro di trovare almeno un po' di serenità.
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Stavolta i "ringrazia" li ho finiti io
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03-11-2022, 14:15
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#68
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Hanno legato un uomo e una donna qui dentro sono amici quantomeno era ora
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03-11-2022, 15:36
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#69
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Esperto
Qui dal: Dec 2021
Ubicazione: Nel limbo
Messaggi: 783
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Originariamente inviata da Ezp97
Sono più possibili le prime tre che l'ultima.
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Comincio a dubitare anche sulla fattibilità delle prime tre.
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03-11-2022, 17:03
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#70
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Intermedio
Qui dal: Jul 2022
Ubicazione: puglia
Messaggi: 178
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Originariamente inviata da Giovedì
È uno strazio anche avere aspettative troppo alte effettivamente.
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Ridimensioniamo le aspettative, ok, è naturale o dovrebbe esserlo per noi, ma poi si esce a far qualsiasi stupida cosa, ci passa accanto una persona qualsiasi e torna di nuovo il paragone in automatico che ci ricaccia giù.
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03-11-2022, 19:07
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#71
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,377
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Quote:
Originariamente inviata da ansiosocronico
Ridimensioniamo le aspettative, ok, è naturale o dovrebbe esserlo per noi, ma poi si esce a far qualsiasi stupida cosa, ci passa accanto una persona qualsiasi e torna di nuovo il paragone in automatico che ci ricaccia giù.
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Certo ci vuole un po' di auto controllo, non è facile. Ma niente lo è
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03-11-2022, 20:58
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#72
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,377
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Questo è vero: il male ahimè sa essere affascinante
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04-11-2022, 11:35
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#73
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Quote:
Originariamente inviata da Giovedì
Qualsiasi cosa ti venga in mente che se la fai ti mette di buon umore nel presente e/o ha come conseguenza autopercepire progressi nella tua vita e porre le basi per avvicinarti a chi vuoi essere.
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Che mi faccia stare di buon umore si parla sempre di palliativi ad effetto temporaneo, nulla che abbia a che fare con progressi nel futuro.
Quale futuro poi? Per me il futuro non esiste, non c'è più niente da progredire solo andare avanti finchè morte non mi separi dal groviglio del corpo. Se nell'attesa riesco a ritagliarmi dei momenti che posso considerare piacevoli per quanto fini a se stessi ben venga, altre aspirazioni non ne ho e non ne posso avere.
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04-11-2022, 13:19
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#74
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,094
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Bisognerebbe vivere tutta la vita in solitudine per ottenere quello che stai dicendo.
Nel corso degli anni un tuo difetto o disturbo può iniziarti a sembrare un tratto affascinante.
Basta non infrangere la regola d'incrociarsi con qualsiasi altro essere umano.
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Stessa cosa penso io, da quando non mi sforzo a relazionarmi mascherandomi, noto che il mio disturbo non si riflette molto nella solitudine, cioè il problema mio ultimamente è la depressione causata dall'alienazione, ma il DEP si manifesta solo quando ho rapporti con gli altri, mi sale quel senso di fallimento tipo "guarda che schifo che sono diventato" a confronto con gli altri che escono tranquillamente e hanno un lavoro, una vita sociale etc. E' un ciclo vizioso, esco per un periodo con mio cugino e suoi amici, poi nel gruppetto iniziano a parlare di lavoro, per giorni dopo non mi faccio sentire più, e via 2 settimane di isolamento, poi da isolato mi metto a fantasticare sulla mia vita e come poterla migliorare, ma rimango fermo, e tutto rimane una fantasia, e il perchè è semplice...Perchè se non ci sappiamo rapportare con gli altri, nella società non ci si entra, io mi sento incompatibile con tutto, è una sensazione devastante, vorrei avere la sicurezza in me stesso che ho quando sono solo anche in mezzo alla gente, il fatto è che c'è sempre quella parte emotiva che prende il sopravvento, dovrei spegnere le emozioni totalmente per funzionare.
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04-11-2022, 13:20
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#75
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Intermedio
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 131
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Talmente tante cose (potrei e dovrei), che è anche difficile stabilire quale abbia la priorità su un'altra. Senza dubbio, per la mia situazione, direi in primis trovare un caxxo di lavoro qualsiasi che ormai per me è diventato come scalare l'Everest, quindi lasciare la casa dei miei dove ormai non posso più stare, andare a vivere da solo, crearmi una mia autonomia, e tornando al punto uno, ovvero il lavoro, riuscire finalmente ad entrare in contatto con altri esseri umani e magari instaurare rapporti, relazioni e creare un minimo di rete sociale, rispetto allo zero assoluto attuale e di questi anni. E magari migliorare la mia condizione fisica e psicologica, che credo siano ormai compromesse o quasi. Il problema fondamentale è che non sono riuscito a farlo finora (o meglio, non ho voluto farlo, e la colpa è solo mia, non mi piace recriminare o dare colpa a questo o a quell'altro), e non mi vedo ora come ora in grado di farlo in seguito. Ergo, ci vorrebbe un miracolo ormai, ho buttato tutto a pu**ane da anni e anni. Ma magari un giorno succederà, non il miracolo, ma che mi dia una mossa concretamente, perchè ormai allo stremo...
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05-11-2022, 01:01
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#76
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Intermedio
Qui dal: Feb 2020
Messaggi: 294
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Cioè che vorrei sarebbe riuscire a trovare un partner ma mi sento in gabbia per tanti motivi, fare più attività fisica che non faccio per pigrizia e cercare di tenere più contatti sociali perché sono scarsi dato ché da tempo ormai sono quasi un eremita.
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05-11-2022, 01:12
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#77
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Quote:
Originariamente inviata da kurt87
Talmente tante cose (potrei e dovrei), che è anche difficile stabilire quale abbia la priorità su un'altra. Senza dubbio, per la mia situazione, direi in primis trovare un caxxo di lavoro qualsiasi che ormai per me è diventato come scalare l'Everest, quindi lasciare la casa dei miei dove ormai non posso più stare, andare a vivere da solo, crearmi una mia autonomia, e tornando al punto uno, ovvero il lavoro, riuscire finalmente ad entrare in contatto con altri esseri umani e magari instaurare rapporti, relazioni e creare un minimo di rete sociale, rispetto allo zero assoluto attuale e di questi anni. E magari migliorare la mia condizione fisica e psicologica, che credo siano ormai compromesse o quasi. Il problema fondamentale è che non sono riuscito a farlo finora (o meglio, non ho voluto farlo, e la colpa è solo mia, non mi piace recriminare o dare colpa a questo o a quell'altro), e non mi vedo ora come ora in grado di farlo in seguito. Ergo, ci vorrebbe un miracolo ormai, ho buttato tutto a pu**ane da anni e anni. Ma magari un giorno succederà, non il miracolo, ma che mi dia una mossa concretamente, perchè ormai allo stremo...
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io dopo 6 anni che lavoro con questo scopo, sono circa al 50% del processo. i primi due anni li ho buttati economicamente parlando
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05-11-2022, 02:12
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#78
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Avanzato
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 492
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Vi capisco a tutti, è quello che penso anche io di me. Ma penso anche che il pensiero negativo attiri altro pensiero negativo e viceversa quello positivo attira il positivo. Bisogna uscire dal circolo vizioso bisogna sforzarsi.
Cosa posso fare per migliorare?
Staccarmi dall'attaccamento agli oggetti,
Allenarmi per ottenere risultati al fisico. Meglio essere brutta tonica che brutta moscia. Anche se nessuno mi prende.
Fare le visite mediche che devo fare per evitare di peggiorare varie situazioni
Fare scelte economiche oculate per il futuro
Scacciare il male e l'abitudine al disastro. Anche io ho il diritto che le cose vadano meglio anche di poco.
Sforzaemi di curarmi l'estetica un po' di più anche se non ho più voglia sinceramente
Smettere di avere paura del mondo, delle ipotesi e delle eventualità, smettere di non agire in nome di questo
Pensare che mente io dirigo pensieri a gente che non mi pensa quella stessa gente sta pensando a sè o ad altri che non sono io. Devo fare lo stesso
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Ultima modifica di Giovedì; 05-11-2022 a 02:16.
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06-11-2022, 13:33
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#79
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,680
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Ottimo topic.
Dovrei praticare attività fisica con più costanza, peccare meno le uscite che mi vengono proposte, provare a parlare di più con i miei genitori di alcuni argomenti (con la consapevolezza che non vivranno in eterno).
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06-11-2022, 21:00
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#80
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,258
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Quote:
Originariamente inviata da Artemis_90
Curarmi di più e non trascurarmi, fare degli interventi al viso estetici (niente di che, infiltrazioni di acido ialuronico) che migliorerebbero il mio aspetto e mi renderebbero meno insicura (a me non importa di essere attraente, ma voglio avere un aspetto gradevole per non dovermi sentire in imbarazzo quando faccio un colloqui di lavoro, quando vado a dare gli esami, quando esco ecc) mettermi l'apparecchio, essere sempre ben truccata, pettinata, vestire sempre bene, lasciare la scia di profumi costosi.
Non pensare sempre prima agli altri e poi a me, essere un pò più egoista magari, desiderare di avere quello che hanno gli altri e fare degli sforzi per ottenerlo (io non ho questo desiderio di "emulare" gli altri per non essere da meno, ma dovrei) imparare a fingere per ottenere maggiore successo nella vita (ad esempio se sono triste io non riesco a fingere di essere allegra, se sto in un gruppo di persone non riesco a fingere di essere "amicona" con tutti ma dovrei imparare a farlo) pensare più al lato materiale della vita e meno a quello "sentimentale e affettivo", cercare di stringere amicizie anche a convenienza e non desiderare sempre che i rapporti che stringo siano "spirituali", essere più vivace e attiva e fare tante attività diverse che mi rendano più interessante, postare tante foto di me che faccio mille attività e sto con mille persone diverse sui social così che le persone non pensino che sono strana quando guardano i miei social.
Queste cose io non vorrei farle ma dovrei farle per avere una vita felice, perchè altrimenti sarò sempre quella "strana" ai margini e isolata.
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Ma sei proprio sicura che imponendoti di fingere e facendo "quello che va fatto" saresti più felice? Io me lo chiedo spesso, se mi sforzassi di avere una vita da socialone non starei bene essendo me stesso, sarebbe una forzatura.
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