Originariamente inviata da syd_77

Di tutto. Io se mi riesco a schiudere con le persone parlo di un po' di tutto.
Con quelli del lavoro ci si aggancia al lavoro ma poi si parla di sport, di vita privata.. su quest'ultima però preferisco far parlare loro capita.. capitava.. di fare qualche domenica al mare o piscina e lì non è che parli sempre, fai il bagno, prendi il sole, prendi il caffè, te la passi così, in rilassatezza. ma con la pandemia anche queste poche occasioni sono svanite. Questa gente dovendo ridurre le frequentazioni hanno puntato su altre persone.

Originariamente inviata da Goh

Esistono anche i rapporti superficiali. Almeno all’inizio sono tutti cosi. Non bisogna farsi troppe aspettative, si prende la relazione per quello che è. Un consiglio, un piccolo aiuto, un caffè, una pizza, un giro in bici. Non necessariamente bisogna essere subito disposti a donare un organo per cominciare a frequentare qualcuno.
Io ad esempio da quando ho cambiato lavoro mi sono ripromesso di essere più tollerante con gli altri e pure se ogni collega ha un motivo per starmi sui coglioni sto comunque partecipando alle cose che organizzano. Devo dire che anche chi mi sta sul cazzo a pelle, qualche lato positivo lo ha.
Non li posso certo definire amici ma credo che questo sia un atteggiamento migliore rispetto al precedente lavoro dove avevo fatto terra bruciata con tutti perché non mi andavano a genio al 100%.

Originariamente inviata da Milo

Mmm secondo me va bene per un'uscita massimo 2 al mese non certo di vedersi 2 volte a week end dopo poco si esaurirebbero gli argomento, l'ideale sarebbe avere più gruppi da frequentare a turnazione.
Comunque io parlo per me se avessi una compagna non avrei problemi a trovare gente con cui uscire tutti i week end, alla fine sono tagliato fuori perchè sono single.

Originariamente inviata da syd_77

Io a 20 anni le trovavo le amicizie da zero, anche a ridosso dei 30, ma erano sempre amicizie nate da scuola o lavoro, in altri contesti mai.
Sono state belle amicizie, ma poi finiscono perché molti si sposano e con gli altri sorgono problemi, soprattutto se donne.

Ci sono tre tipi di single. Quelli che se la vivono bene fra partner occasionali frequenti, amicizie vecchie e nuove, hobby condivisi, etc. sono una minoranza, anche se non trascurabile, ed è facile che poi escano dalla condizione di single.
Poi ci sono i totalmente reclusi. Non è detto che la vivono male ma è sempre un equilibrio troppo precario.
Poi ci sono i semi-reclusi, quelli della gita in solitaria e della birra in compagnia una volta al mese. Di solito non la vivono bene, c'è sempre quella sensazione che "mi piace stare qui, ma sarebbe meglio in compagnia" ma per come la vedo io è meglio di essere sempre e solo reclusi.

Cmq non sono pochi i single. Nelle città sono centinaia di migliaia, in azienda da me saranno minimo il 30%, ma sono perlopiù del secondo e terzo tipo, quindi quasi invisibili.

Originariamente inviata da Dark97

É un' impresa...uno che stà chiuso in casa per diversi anni, diventa un' ameba.

Originariamente inviata da Milo

Secondo me gente come noi farebbe meglio a trovarsi degli interessi e chiudersi in casa.

Originariamente inviata da Goh

Stravero!! Andrebbe ripetuto come un mantra questo concetto.

Originariamente inviata da Ezp97

Appunto scuola o lavoro, se non hai legato a scuola e non lavori o non fai un lavoro a contatto con altri che fai? Sei fottuto.

Originariamente inviata da FolleAnonimo

Il piano è proprio questo, ma secondo me è l'ambizione di quasi tutti.

Originariamente inviata da Goh

Più che paura penso sia sfiducia.

Originariamente inviata da syd_77

Questo è il punto. Bisognerebbe avere il coraggio e l'umiltà di dire a qualche persona di buon cuore: "mi faresti uscire una volte o due per riprendere l'allenamento sociale? Una volta l'aperitivo o il cinema e una volta la pizzeria?" Poi una volta ripreso se uno riesce a continuare si esce dallo stato ameboso, ma io non ce l'ho questo coraggio di chiedere una cosa del genere.

Originariamente inviata da Introspettivo

La prima barriera è sempre economica , beato chi ha i soldi per mantenersi per fare una cosa del genere, io sto più o meno nella condizione di Ezp, solo e alla gogna economica con un lavoro stremante.
A me servirebbe concretamente qualcuno delle parti di Roma con cui sedersi in un tavolino e unendo le forze pensare a qualche modo per fare i soldi.

Originariamente inviata da syd_77

Questo è il punto. Bisognerebbe avere il coraggio e l'umiltà di dire a qualche persona di buon cuore: "mi faresti uscire una volte o due per riprendere l'allenamento sociale? Una volta l'aperitivo o il cinema e una volta la pizzeria?" Poi una volta ripreso se uno riesce a continuare si esce dallo stato ameboso, ma io non ce l'ho questo coraggio di chiedere una cosa del genere.

Originariamente inviata da Ezp97

Ahahahahahah, persone di buon cuore? Ragazzi ma siete seri? Dove vivete? la gente non ha tempo né voglia di stare dietro a uno sfigato. Chi ha una vita non pensa a quelli messi peggio.

Originariamente inviata da Ortica

Spesso leggo di chi si sente solo e senza amici.
Vi chiedo, cosa fate per cambiare questa condizione?
Dico proprio all'atto pratico.
Può essere un modo per scambiarsi idee e trovare modi per cambiare la propria situazione in modo attivo, senza aspettare che gli amici piovano dal cielo, che tanto se non facciamo nulla sicuramente la situazione non cambia.

Originariamente inviata da syd_77

faccio del tutto per non crearne e rovinare le poche che ho.