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13-12-2021, 22:20
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#141
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da Trinacria
Per la mia esperienza personale ho notato tante differenze tra nord e sud. Una cosa che ho notato da quando sto su è che qua hanno la loro ristretta cerchia di amici e non ci provano minimamente ad unirsi ad altri. Entrare nel loro gruppo è praticamente impossibile. Anche dopo che ti ci presenti, ti conoscono, la cosa finisce lì. Se ti incontrano la volta dopo magari non ti salutano nemmeno. Manca questa socialità allargata che c'è giù dove alle uscite si aggregano tutti quanti e sono gli altri ad invitarti e a cercarti. Qua al nord se sei da solo in un tavolo e accanto c'e un gruppo di persone puoi morire lì da solo. Giù invece sono capaci di invitarti a unirti.
[...]
Non so se questa è solo una mia impressione. Può essere che mi sbaglio ed è solo dovuto al tipo di persone che ho incontrato nella mia esperienza. D'altronde se si dice torinese falso e cortese ci sarà un motivo
È capitato anche ad altri di notare questa differenza?
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Premetto che ho trovato delle eccezioni, perché c'è nord e nord. C'è il nord più cittadino e quello più provinciale. Inoltre, almeno un pochino, ci sono anche le particolarità delle persone, perché ho visto gruppi più aperti e gioviali e gruppi più chiusi.
Detto ciò, sì anche io ho sempre notato ciò che dici. Credo che sia una linea di tendenza, che non è solo uno stereotipo caricaturale, c'è del vero.
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13-12-2021, 22:24
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#142
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Una difficoltà maggiore con l'età è che, secondo me, non è solo un fatto di "rimanere con la propria cerchia di amici", è che semplicemente lo spazio per le amicizie è meno.
Nella vita di un trentenne (ma soprattutto dalla metà dei trenta in poi) lo spazio da dedicare agli amici è spesso sempre meno. Ci sono i figli, gli impegni.
Io stesso, che di figli non ne ho, sento dentro di me chiaramente che nella mia giornata lo spazio per le amicizie è meno di una volta. Lavoro come un pazzo, ho le mie commissioni da fare, ecc. E oltre al poco tempo, sono io stesso meno aperto all'idea di uscire, scoprire cose nuove. Non so se è una cosa mia o di altri, ma la maturità mi ha reso molto più stabile nelle mie abitudini, e meno propenso a cercare cose nuove, meno propenso a buttarmi nell'ignoto, a mettere in discussione l'assetto delle cose.
Questo comunque non vuole essere un messaggio scoraggiante, è solo una riflessione su alcune difficoltà che si incontrano.
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13-12-2021, 23:29
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#143
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Io ho paura che nel periodo tra i 35 e i 40 anni si smetta di colpo di far finta che il nostro tempo sia infinito. Il risultato è che il tempo acquisisce più valore, da un lato, senza però sapere bene come riempirlo in modo davvero proficuo, avendone magari anche paura. Quindi ci si rattrappisce un po', e un po' ci si deprime. Se si supera questa fase nel modo giusto, spero che dopo si riesca ad aprirsi alla vita in modo più intenso e vitale.
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13-12-2021, 23:33
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#144
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Aggiungo che contano anche i ruoli sociali. Il giovane spensierato ed edonista contrapposto all'adulto iper-responsabile e in fondo un po' spento e passivo. Credo che se si prolunga più del dovuto una propria immagine di "giovane" disimpegnato sia anche per questo. A un certo punto però bisogna per forza cambiare ruolo, e si ribalta la prospettiva.
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13-12-2021, 23:35
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#145
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 660
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Nessuno piove dal cielo o bussa alla nostra porta.
Bisogna darsi da fare. Il miglior modo, oltre a scrivere su un forum (che è comunque un ottimo punto di partenza), è trovarsi un interesse dove c'è l'opportunità di conoscere altre persone. Chattare sui social network e attaccare bottone di punto in bianco la vedo dura.
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13-12-2021, 23:40
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#146
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Per quanto riguarda la risposta alla domanda del topic, personalmente credo che il modo migliore per crearsi amicizie sia... essere aperti agli scambi con gli altri, mantenendo al contempo una propria autonomia. Quindi, fare ciò che è in linea con il nostro spirito, e non precluderci la possibilità di incontrare chi attraversa la nostra strada. Di incontrarlo in modo onesto, senza negare o nascondere chi siamo, ovvero senza cercare di compiacerlo distorcendo noi stessi: rinunciando alla ricerca di potere sulla relazione.
Il resto mi sembra non possa funzionare.
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