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01-07-2018, 19:59
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#21
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 580
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Originariamente inviata da Grimmjow
Non lo considero come un treno che passa una sola volta, non è un'esperienza così prestigiosa e, probabilmente, potrei farla anche in futuro. Alla fine si tratta di volontariato.
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Tieni conto che sarai impegnato per studi ed esami con l'uni per almeno 3 anni.. se poi avrai la fortuna di trovare un lavoro pensi che il tuo datore sarà contento di lasciarti andare all'estero per un anno? Non è il prestigio ciò che conta in questo caso, é il tipo di esperienza che può fare davvero bene per tanti motivi.
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01-07-2018, 20:02
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#22
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Originariamente inviata da stellina0391
Guarda, prima di tutto, ci tengo a farti sapere che ti capisco in pieno: Mi trovo in una situazione familiare molto tossica, come la tua.
Non me la sento di darti un consiglio diretto (università o esperienza all'estero?) perché pure io mi sentirei in conflitto. L'unica cosa onesta che posso dirti, uno pseudo-consiglio insomma (visto che come già detto, vivo in un ambiente che mi fa star male), è che prima di tutto, prima di fare scelte importanti bisognerebbe uscire da quella famiglia, andare a stare altrove, in modo che una volta che si sta meglio si fanno scelte più serene e molto meno impulsive. Non hai un amico fidato o qualcuno presso cui trasferirti? Persone che possono aiutarti?
Ti capisco benissimo perché mi trovo esattamente come te continuo a vivere in un pessimo ambiente e a fare scelte sbagliate o, molto spesso, nessuna scelta.
L'esperienza all'estero sarebbe perfetta se ti offrisse però una permanenza, altrimenti no, ti toccherebbe tornare a casa tua. Anche l'esperienza uni sarebbe buona se tu potessi andare a stare in una casa per studenti, lontano dalla tua famiglia e quindi con un ambiente tranquillo per poter studiare.
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Grazie per la vicinanza e la comprensione innanzitutto
No, non ci sarebbe la possibilità economica per vivere altrove.
Hai centrato comunque il punto ed allo stesso tempo hai compreso in pieno la mia confusione. Fossi stato con una situazione famigliare diversa avrei scelto l'università ad occhi chiusi.
Come dicevo in un post, il mio psico dice che se il problema è studiare potrei farlo a casa di amici o nelle biblioteche, quello che lui non capisce è che non sono un robot in grado di vivere distintamente la vita famigliare e quella lavorativa/universitaria, perché comunque la mia famiglia (in particolare mio fratello) in qualche modo mi influenza nella quotidianità. Non riesco ad uscire di casa ed essere totalmente spensierato solamente perché ho altro su cui potermi concentrare.
La risposta dello psico, in sintesi, è stata che io sono solo una parte della famiglia, il figlio e non spetta a me risolvere i problemi in questione, di dover pensare al mio futuro e di dovermi realizzare (cosa che in qualche modo dovrebbe rendere i miei contenti). Ho spiegato molto velocemente spero sia chiaro comunque.
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01-07-2018, 22:55
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#23
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Esperto
Qui dal: Apr 2018
Messaggi: 662
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quanti laureati sono disoccupati?
quanta gente può vantare esperienza all'estero sul cv?
parti!
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01-07-2018, 23:52
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#24
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,729
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Se credi che l'ambiente a casa sia nocivo, parti senza manco guardarti indietro. Come detto da altri l'università la puoi anche recuperare più avanti ma l'esperienza all'estere potrebbe essere un treno che passa una sola volta.
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02-07-2018, 12:02
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#25
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Quote:
Originariamente inviata da Ogard
Se credi che l'ambiente a casa sia nocivo, parti senza manco guardarti indietro. Come detto da altri l'università la puoi anche recuperare più avanti ma l'esperienza all'estere potrebbe essere un treno che passa una sola volta.
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Come già detto in post precedenti, non ho più 20 anni ed iniziare un anno dopo l'università sarebbe, a mio parere, una pessima scelta. O una cosa o l'altra.
Ripeto, non la considero un'opportunità unica.
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02-07-2018, 12:05
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#26
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Originariamente inviata da Gio.solo
quanti laureati sono disoccupati?
quanta gente può vantare esperienza all'estero sul cv?
parti!
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Ho già fatto esperienze all'estero e non mi hanno aiutato a trovare lavoro, molti laureati sono disoccupati è vero, ma questo se si considera l'Italia. Se avessi un pezzo di carta non credo ci penserei due volte e partirei all'istante alla ricerca di un lavoro QUALIFICATO.
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02-07-2018, 12:09
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#27
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Lo psico mi ha posto una domanda semplice e precisa quando ho iniziato a tentennare e non ero più così convinto di partire.
Vuoi partire perché pensi che quest'esperienza sia formativa e ti piace l'ambito per cui faresti volontariato oppure partiresti solo per allontanarti dalla tua famiglia?
La mia risposta è stata la seconda ed è questo il punto essenziale.
Quindi la domanda da porsi è, vale la pena non intraprendere il percorso universitario per via di un clima famigliare negativo?
Poi, come già detto in precedenza, mi sono stati dati dei consigli su come marginare questi problemi.
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02-07-2018, 12:48
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#28
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Quote:
Originariamente inviata da Hallucigenia
Il rischio è quello di star meglio solo a tempo determinato,poi torni di nuovo nel clima famigliare negativo ed in più con un anno perso per gli studiper questo motivo per me non conviene.
La soluzione che unirebbe le due cose potrebbe essere Università all'estero o altrove in Italia.
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È esattamente quel che penso anch'io.
Per quanto riguarda l'ipotetica soluzione da te citata è praticamente impossibile per vari motivi, soprattutto quello economico.
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02-07-2018, 13:05
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#29
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: NORD
Messaggi: 1,746
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Quale facoltá?
Se non c'é molto lavoro in quel campo meglio partire per l'estero. Magari scegli un paese tipo Germania dove trovare un part-time non é impossibile, oppure UK così perfezioni il tuo inglese.
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02-07-2018, 17:59
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#30
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 920
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Quote:
Originariamente inviata da Maca
Parti per l’estero! L’università ti costerebbe un grande sforzo emotivo se non sei circondato dall’ambiente giusto. Potrebbe in questa situazione costarti molto più di tre anni. E l’esperienza all’estero non sarà mai inutile.
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Per l'università devi avere un minimo di vita sociale per affrontarla al meglio, mettiamo esami non passati, genitori non troppo pazienti, ansia, sono il mix giusto per andare in deperimento, è una sfida ben più dura del previsto.
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02-07-2018, 18:08
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#31
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Quote:
Originariamente inviata da Mik80
Per l'università devi avere un minimo di vita sociale per affrontarla al meglio, mettiamo esami non passati, genitori non troppo pazienti, ansia, sono il mix giusto per andare in deperimento, è una sfida ben più dura del previsto.
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Non riesco a comprendere il nesso tra la vita sociale e gli eventuali problemi da te elencati. Una vita sociale non eliminerebbe l'ansia o l'impazienza dei miei genitori, potrebbe solo essere una valvola di sfogo oltre allo psicologo.
Ad ogni modo ho qualche amico e penso, anche se difficile, che l'università possa essere un buon trampolino di lancio per allargare la propria cerchia di conoscenze.
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04-07-2018, 14:29
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#32
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Up
Università PRO
- intraprendere un corso di studi che mi porterebbe ad acquisire una qualifica professionale.
- Nuove conoscenze e possibilità di allargare il proprio cerchio.
- studiare qualcosa che piace.
- continuare la psicoterapia.
- non dover provvedere in totale autonomia a me stesso.
CONTRO
- Ansia e paura di dover intraprendere una nuova strada.
- Doversi rimettere sui libri dopo tanto tempo e trovare la costanza nel farlo.
- Rimanere a vivere dai miei.
Per l'esperienza all'estero molti pro università diventano contro e viceversa...
Qualcuno che non si è ancora espresso????
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08-07-2018, 12:45
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#33
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Up
Resoconto psicologo. Non siamo giunti ad una conclusione, io avevo la mia idea e lui la sua.
A mio parere, l'università sarà un inferno per via delle ansie legate all'organizzazione autonoma, alle paure legate alla costanza nella studio ed ai problemi famigliari. Secondo lui, alcune cose sono gestibili/risolvibili con il tempo, mentre i problemi famigliari diventeranno secondari rispetto all'università che diverrà la priorità.
In poche parole, prima di intraprendere questo percorso è normale avere delle paure o degli stati d'ansia.
Morale della favola, fin tanto che non provo non posso dire niente, tocca con mano e vedrai.
Per come la vedo io, nulla di fatto.
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08-07-2018, 13:49
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#34
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: NORD
Messaggi: 1,746
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Quote:
Originariamente inviata da Grimmjow
Secondo lui, alcune cose sono gestibili/risolvibili con il tempo, mentre i problemi famigliari diventeranno secondari rispetto all'università che diverrà la priorità.
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Ma studierai fuori sede?
Se no, guarda che in uni fai 3 mesi di lezioni e poi 2 mesi stai a casa a preparare gli esami, se hai problemi in famiglia ti peseranno, pensaci.
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08-07-2018, 14:12
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#35
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Messaggi: 1,555
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Quote:
Originariamente inviata da ESPROC
Ma studierai fuori sede?
Se no, guarda che in uni fai 3 mesi di lezioni e poi 2 mesi stai a casa a preparare gli esami, se hai problemi in famiglia ti peseranno, pensaci.
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No, non sarei fuori sede. Peró diciamo che il problema studio potrei arginarlo andando in biblioteca, a casa dei miei nonni o di mio zio. Diciamo che ho già preso delle precauzioni. Studiare a casa sarebbe quasi impossibile, ma non mi peserebbe andare fuori. Quello che mi preoccupa è quanto possano condizionarmi le discussioni le "poche" ore che per forza di cose dovrei passare a casa.
Faccio un esempio, la mattina mi alzo e vado a lezione, torno a casa stanco e magari con l'intento di voler studiare (fuori) il pomeriggio, come faccio a dissociarmi mentalmente dalle ore "nocive" che passo a casa? Secondo lo psico, quelle ore (che ora che non faccio nulla rappresentano la maggior parte della giornata) diventerebbero secondarie e poco condizionanti in quanto l'università diventerebbe la priorità.
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