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Vecchio 03-03-2017, 18:13   #61
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Più o meno tutti pensiamo al suicidio come fatto esistenziale, ma in realtà è una cosa. Intendo dire che chi tiene a mente il pensiero suicidario, lo vive interamente come fatto interiore, esistenziale. Ma è una cosa, che si misura.

Ad esempio, il rischio suicidario è più elevato alla prima insorgenza depressiva o bipolare. La prima crisi, infatti, è la più violenta e coglie il poveretto del tutto impreparato. Dopo il rischio scende. Il solo fatto di sapere che quella "cosa" che ti fa soffrire, si chiama depressione e non sei tu, è già una notevole difesa.
Vecchio 03-03-2017, 18:14   #62
Esperto
L'avatar di pokorny
 

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Originariamente inviata da no-body Visualizza il messaggio
Ci sono anche i vantaggi nella situazione che descrivi.
Non so; se non è una circostanza che stai vivendo anche tu non credo sia facile mettersi nei panni degli altri. Dall'esterno è molto facile credere di capire cosa sarebbe meglio per l'interessato, vale in generale, tutti facciamo così. Se invece anche tu rientri nella fascia d'età che è la mia evidentemente sei stato capace di cogliere vantaggi che io non so vedere. Io non vedo alcun vantaggio, vedo solo una frustrazione che sale di giorno in giorno per tutto quello che non ho potuto avere.
Vecchio 03-03-2017, 18:16   #63
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Originariamente inviata da Svers0 Visualizza il messaggio
Se accadesse, ben detto.

A bruciapelo:
cosa potresti fare per te, poco o molto, ma subito?
Sii istintivo nella risposta, non controllare quello che pensi.
Vecchio 03-03-2017, 18:21   #64
Esperto
L'avatar di HDoor
 

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Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
Il suicidio sembra a volte l'unica soluzione al dolore.
Ma se ci fosse un'altra soluzione?
Cioè se si potesse tornare vivere normalmente?

Se tornasse la voglia di andare in bicicletta, al cinema, di mangiare le patatine da Mc Donald's, di passeggiare per il corso, di leggere un libro, di cucinare un buon piatto, di chiamare un vecchio amico? Non è una vita da nababbi, ma è vita. Se questo accadesse, vi sembrerebbe così logico il suicidio?
Quando mai ho vissuto normalmente, io?

Certo che voi conoscitori delle soluzioni siete proprio qualunquisti.
Ringraziamenti da
Vale90 (03-03-2017)
Vecchio 03-03-2017, 18:26   #65
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Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Non so; se non è una circostanza che stai vivendo anche tu non credo sia facile mettersi nei panni degli altri. Dall'esterno è molto facile credere di capire cosa sarebbe meglio per l'interessato, vale in generale, tutti facciamo così. Se invece anche tu rientri nella fascia d'età che è la mia evidentemente sei stato capace di cogliere vantaggi che io non so vedere. Io non vedo alcun vantaggio, vedo solo una frustrazione che sale di giorno in giorno per tutto quello che non ho potuto avere.
Certo, ma che puoi farci adesso ? Il tempo passa in fretta, passano, invecchiano e spariscono anche tutte le cose che desideravamo. Abbiamo davanti a noi le sfighe che avranno la maggior parte delle persone, magari anche meno; avendo poco niente da perdere. Pensiamo a noi, buttiamo un occhio qua e la' dove ci piace. Vediamo se per caso troviamo una monetina per terra; puo' bastarci quella.
Vecchio 03-03-2017, 19:14   #66
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Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
A bruciapelo:
cosa potresti fare per te, poco o molto, ma subito?
Sii istintivo nella risposta, non controllare quello che pensi.
Son stato proprio ieri dallo psichiatra che mi ha prescritto della roba che sinceramente mi sento faccia più male che bene, però è necessaria perché da solo non riesco a ripartire, se non riparto nemmeno con il farmaco la vedo brutta.
Vecchio 03-03-2017, 20:15   #67
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Io faccio,ma mi sono capitate tante sfighe insieme e con le sfighe si soffre.
Ma che cosa fai espressamente per la salute? Quanto tempo e risorse ci investi? Fai-da-te o ti fai aiutare da un esperto?
Vecchio 03-03-2017, 20:17   #68
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Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Che posso fare? Il metabolismo non è quello di quando si hanno 20 anni, per quanto soggettivamente poco mi pare di mangiare non calo di peso; per tutto il resto servirebbe la macchina del tempo. Cosa si può fare quando la vita non ti ha dato quasi niente e si è arrivati a una certa età? Non è una domanda retorica; a parte le banalità del caso (trovarsi interessi, e ne avevo tanti, volontariato e non me ne frega niente già con tutto quello che lo stato mi ruba, eccetera) non vedo proprio cosa possa fare.
Ok, ma cerchi di risolvere tutto da solo o fai ricorso all'aiuto di qualche persona specializzata e qualificata?
Vecchio 03-03-2017, 20:21   #69
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Originariamente inviata da HDoor Visualizza il messaggio
Quando mai ho vissuto normalmente, io?

Certo che voi conoscitori delle soluzioni siete proprio qualunquisti.
Beh, uno può nascere con con una malformazione cardiaca. Ma non può curarsela da solo.

Le soluzioni che io conosco, non sono cose che immagino, ma fatti che ho vissuto. Poi forse è vero che sono un po' qualunquista in generale...

Tu come ti curi? Sopratutto: con chi?
Ci sono cose che non possiamo fare da soli.

Se sei capace di:
cambiarti il carburatore dell'auto;
installarti una caldaia a gas;
massaggiarti la zona lombare;
guidare il treno che hai preso;
farti da solo il meteo;
sapere le cazzate di Trump da lui, senza i giornalisti,

allora non hai bisogno di uno psichiatra.
(o si? )

Ultima modifica di cancellato16573; 03-03-2017 a 20:40.
Vecchio 03-03-2017, 20:41   #70
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Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
Ma che cosa fai espressamente per la salute? Quanto tempo e risorse ci investi? Fai-da-te o ti fai aiutare da un esperto?
Ci investo tanto,e mi faccio aiutare da dottori vari.Ma oltre ad altro ho una patologia che peggiora nel tempo.
Ma se uno per esempio viene sfrattato e non sa dove dormire,a che servono i medici?
Vecchio 03-03-2017, 21:06   #71
Avanzato
L'avatar di ElsaonMars
 

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Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
Cioè se si potesse tornare vivere normalmente?

Se tornasse la voglia di andare in bicicletta, al cinema, di mangiare le patatine da Mc Donald's, di passeggiare per il corso, di leggere un libro, di cucinare un buon piatto, di chiamare un vecchio amico? Non è una vita da nababbi, ma è vita. Se questo accadesse, vi sembrerebbe così logico il suicidio?
E se normalmente non si è mai vissuto?
Ho problemi fisici, mentali, sociali, economici, familiari, relazionali. Ogni sfiga che mi può capitare mi capita.
Che cazzo dovrei fare?
E se una persona si fa aiutare ma le sue condizioni economiche/sociali sono una merda?E rimangono tali?
Senza contare che senza soldi, se uno ''specialista'' del pubblico è pessimo difficilmente puoi permetterti di meglio.
Ringraziamenti da
claire (03-03-2017), Vale90 (03-03-2017), zoe666 (05-03-2017)
Vecchio 03-03-2017, 22:21   #72
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Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
Ma hai mai fatto una terapia?
Per poco tempo ma come ho detto, citando Battiato, le terapie a volte funzionano temporaneamente poi ricrolli. Avrai comunque a che fare con i tuoi limiti enormi e se sei iperemotivo è davvero dura rimanere in piedi. Ognuno è a modo suo.
Vecchio 03-03-2017, 22:25   #73
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Ci investo tanto,e mi faccio aiutare da dottori vari.Ma oltre ad altro ho una patologia che peggiora nel tempo.
Ma se uno per esempio viene sfrattato e non sa dove dormire,a che servono i medici?
In che senso "dottori vari"? Tutti andiamo da vari dottori. Ma non è il dentista che ci cura la depressione. Quello che conta è il chirurgo della mente. Da chi vai e ogni quanto?
Vecchio 03-03-2017, 22:56   #74
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Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
In che senso "dottori vari"? Tutti andiamo da vari dottori. Ma non è il dentista che ci cura la depressione. Quello che conta è il chirurgo della mente. Da chi vai e ogni quanto?
Tu dai per scontato che tutti abbiano la depressione.Io non ce l'ho,quando ce l'ho me la faccio passare dandomi autocalci in culo,sono incazzata perchè ho tante sfighe.Vado da una psicologa ogni2sett ,in passato psichiatra e 4anni di terapia Asl.
Prendo antidepressivo.
Ma sono seguita anche dal neurologo.Non posso cambiare antidepre nè prendere sempre ansiolitico perchè mi peggiorano il dolore.Ho problemi ginecologici e intestinali.Ho problemi di lavoro causa fs,e tante altre cose che qui non dico.Inutile che continui a suggerire a tutti di curare la depressione come fosse l'unica merda in una vita che va benissimo.
Ringraziamenti da
Vale90 (04-03-2017)
Vecchio 03-03-2017, 23:39   #75
Esperto
L'avatar di Jacksparrow
 

Io sono favorevole al suicidio assistito.
Però in presenza di gravissimi problemi, e d'accordo con la famiglia/paziente.
Solitamente si tratta di malati terminali o persone in stato vegetativo con morte cerebrale.
Se è un giovane non lo permetterei, però inutile imbottirlo di farmaci per farlo stare tranquillo, c'è da valutare la situazione in famiglia e sopratutto con il paziente.
Magari uno paralizzato o in sedia a rotella insomma con gravi handicap e non vuole vivere perché è una terribile sofferenza allora perché negarlo? Per il proprio egoismo familiare? Perché si deve vivere per forza e aspettare che uno si lancia dal balcone?
Vecchio 04-03-2017, 00:02   #76
Esperto
L'avatar di HDoor
 

Quote:
Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
Beh, uno può nascere con con una malformazione cardiaca. Ma non può curarsela da solo.

Le soluzioni che io conosco, non sono cose che immagino, ma fatti che ho vissuto. Poi forse è vero che sono un po' qualunquista in generale...

Tu come ti curi? Sopratutto: con chi?
Ci sono cose che non possiamo fare da soli.

Se sei capace di:
cambiarti il carburatore dell'auto;
installarti una caldaia a gas;
massaggiarti la zona lombare;
guidare il treno che hai preso;
farti da solo il meteo;
sapere le cazzate di Trump da lui, senza i giornalisti,

allora non hai bisogno di uno psichiatra.
(o si? )
Non mi piacciono le tue soluzioni.

Io non ho bisogno di rimedi. Io ho bisogno di una vita diversa, a partire dal giorno in cui sono nato.
Non tutto è risolvibile.

Inoltre, ti dirò... Proprio i tuoi cari medici, per curarmi, mi hanno devastato la vita. Sì, mi hanno curato... E me l'hanno rovinata ancora di più.
Ringraziamenti da
cancellato2824 (04-03-2017), Nishi (04-03-2017)
Vecchio 04-03-2017, 00:06   #77
Esperto
L'avatar di Boyyy82
 

Non c'è un giusto o un sbagliato, sono scelte che comunque vanno rispettate... pero' se ci pensiamo bene la vita è così breve ed effimera, tutte le cose, belle o brutte che siano, passano in un batter d'occhio...in quattro e quattr'otto siamo tutti la sotto...
a volte sorrido quando vedo certa gente che pensa di essere immortale, di vivere per sempre su questa terra....magari facendo 100.000 progetti...
In ogni caso, come detto prima, sono favorevole al suicidio se la persona vuole metter fine alla propria vita in anticipo, secondo me ci dovrebbe essere la possibilità di un "suicidio assistito" per chiunque voglia metter fine alla propria esistenza (e non parlo solo di coloro che hanno malattia gravi ed invalidanti)
Vecchio 04-03-2017, 00:09   #78
Esperto
L'avatar di HDoor
 

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Originariamente inviata da Jacksparrow Visualizza il messaggio
Io sono favorevole al suicidio assistito.
Però in presenza di gravissimi problemi, e d'accordo con la famiglia/paziente.
Solitamente si tratta di malati terminali o persone in stato vegetativo con morte cerebrale.
Se è un giovane non lo permetterei, però inutile imbottirlo di farmaci per farlo stare tranquillo, c'è da valutare la situazione in famiglia e sopratutto con il paziente.
Magari uno paralizzato o in sedia a rotella insomma con gravi handicap e non vuole vivere perché è una terribile sofferenza allora perché negarlo? Per il proprio egoismo familiare? Perché si deve vivere per forza e aspettare che uno si lancia dal balcone?
Giusto. Aspettiamo che gente apparentemente sana si suicidi.
Si suicida pure gente ricca, apprezzata e bella. E no, non parlo di cantanti o attori. Parlo di, per esempio, modelli. Un modello parecchio apprezzato, in una società come la nostra, può avere almeno 3 delle cose più ambite: soldi; riconoscimento sociale; sesso. Eppure... anche tra persone che hanno questi vantaggi raggiunti, a volte s'ammazzano.
Dobbiamo necessariamente aspettare che una persona raggiunga l'apice della sofferenza? Che si lanci dal balcone, proprio come dici tu?

Ma a voi cosa ve ne frega se uno s'ammazza?
Ringraziamenti da
ElsaonMars (04-03-2017)
Vecchio 04-03-2017, 00:15   #79
Esperto
L'avatar di Boyyy82
 

Quote:
Originariamente inviata da HDoor Visualizza il messaggio
Giusto. Aspettiamo che gente apparentemente sana si suicidi.
Si suicida pure gente ricca, apprezzata e bella. E no, non parlo di cantanti o attori. Parlo di, per esempio, modelli. Un modello parecchio apprezzato, in una società come la nostra, può avere almeno 3 delle cose più ambite: soldi; riconoscimento sociale; sesso. Eppure... anche tra persone che hanno questi vantaggi raggiunti, a volte s'ammazzano.
Dobbiamo necessariamente aspettare che una persona raggiunga l'apice della sofferenza? Che si lanci dal balcone, proprio come dici tu?

Ma a voi cosa ve ne frega se uno s'ammazza?
Infatti non è detto che l'aspetto fisico, i soldi, la fama rendano così felici magari è questione di un periodo, spesso il problema di questa gente è che è molto sola (la nostra società è andata anche verso questa direzione, individualismo sfrenato e solitudine)
Ringraziamenti da
Vale90 (04-03-2017)
Vecchio 04-03-2017, 00:48   #80
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Il mio filo conduttore è se esiste una felicità ancora possibile.
La sofferenza ha una caratteristica: quando ci sei dentro, ti sembra che non debba o possa mai finire.
E' difficile difendersi da questo convincimento, salvo che pensare che ne sei già uscito più volte.

Ma quando torni a star bene, la pena passata ti sembra poca. E se a un certo punto le cose più importanti vanno a posto, il sollievo dura poco, perché il tarlo ricomincia...

Vivere è come guidare: nessun percorso è prevedibile e anche la stessa strada non si ripete.
Le uniche garanzie sono esperienza e prudenza, considerando che gli altri possono non essere prudenti.
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