Visualizza i risultati del sondaggio: Pillola del giorno dopo con prescrizione?
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Sì, in ogni caso
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7 |
35.00% |
No, in qualsiasi caso
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5 |
25.00% |
Prescrizione obbligatoria solo per le minorenni (di anni 18)
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0 |
0% |
Prescrizione obbligatoria solo per le minorenni (di anni 16)
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1 |
5.00% |
Prescrizione obbligatoria solo se l'assunzione è frequente
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0 |
0% |
Prescrizione obbligatoria solo per patologie controindicanti
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7 |
35.00% |
Altro (specificare)
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0 |
0% |
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26-03-2015, 01:45
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#1
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Forse non tutti sanno ciò, anche perché magari non bazzicano nell'ambiente sanitario.
Come farmaci per la contraccezione d'emergenza (c.d. pillola del giorno dopo) si usano vari principi attivi.
Molte che, purtroppo, ne sono ricorse, conosceranno il Levonogestrel (Norlevo) altre avranno sentito parlare del Ulipristal Acetato (ellaOne).
Chi ne vuole sapere di più di farmacocinetica, farmacodinamica, meccanismi d'azione, trial fatti, ecc. consulti Google, Wikipedia e PubMed.
I fatti si riferiscono all'ultimo farmaco citato:
- qualche mese fa, l'EMA ha invitato gli stati membri dell'UE a dare il farmaco senza prescrizione medica ( http://www.ema.europa.eu/docs/en_GB/...00177649.pdf);
- la casa farmaceutica che la produce, ha dato risalto alla notizia ( http://www.hra-pharma.com/userfiles/...ease-ENG.pdf);
- l'AIFA (l'equivalente italiano) ha dato parere positivo;
- il Consiglio Superiore di Sanità, qualche settimana fa, ha dato parere negativo ( http://www.salastampa.salute.gov.it/...ampa&id=4501);
- l'AIFA, credo l'altro ieri, ha ribadito che non ci sono rischi e che è giusto darla senza prescrizione alle minorenni ( http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...uid=ABs8eTFD);
Premesso che NON è ancora così e che interverrà anche il ministro Lorenzin e ci sarà la solita trafila burocratica italica...
Cosa ne pensate riguardo alla prescrizione ed alla contraccezione d'emergenza? Ci vuole la prescrizione? Non ci vuole?
Il sondaggio considera come opzioni l'età, patologie importanti, anamnesi, comportamenti sessuali e "morale".
Spiego alcune risposte:
Prescrizione obbligatoria solo se l'assunzione è frequente: l'ìdea è che il farmacista richieda la tessera sanitaria, registri l'acquisto del farmaco a nome di Tizia e/o controlli tramite TS se Tizia ha in passato acquistato per uso personale il farmaco.
Es. se Tizia negli ultimi 90 giorni ha usato il farmaco più di 2-3 volte allora la si obbliga a presentarsi con la prescrizione per averlo.
Prescrizione obbligatoria solo per patologie controindicanti: anche qui si basa sulla TS e sull'obbligo nei confronti dei medici d'indicare tutte le patologie (tramite codice ICD) che sono controindicate, rivalutando la pz per eventualmente rivedere l'elenco stesso. Come prima, se il farmacista vede che Tizia ha la patologia controindicante le chiederà la prescrizione per darle il farmaco.
Votate e, se vi va, motivate la risposta qui
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Ultima modifica di liuk76; 26-03-2015 a 01:53.
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26-03-2015, 02:15
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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Credo che questo tipo di farmaci comportino per loro natura delle possibili controindicazioni importanti, a fronte di ciò secondo me la prescrizione di un medico sarebbe comunque necessaria, in quanto chi li assume deve essere sicuro di poterli assumere o quantomeno essere a conoscenza dei rischi che possono derivare dall'utilizzo concomitante di altri farmaci e/o dalla presenza di altre patologie che potrebbero sconsigliarne l'utilizzo.
Forse piuttosto che una vera e propria prescrizione che ti espone al rifiuto del medico si potebbe pensare ad una sorta di consenso informato dove il paziente a rischio viene messo a conoscenza della situazione e dichiara la valontà di procedere con l'assunzione del farmaco.
L'obbligo di prescrizione ti mette di fronte al problema che in Italia su questo tipo di questioni rischi di avere difficoltà a trovare qualche medico disposto a prescriverti il farmaco, in quanto l'obiezione di coscienza è largamente praticata in quegli ambienti.
Non sono ferratissimo sull'argomento, perciò potrei aver fatto un po' di confusione ecco.....
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26-03-2015, 13:22
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Non mi sono informato bene e non ho letto i link...premesso questo, se di farmaco si tratta, non vedo perchè non debba essere prescritto da un medico obbligatoriamente. Per quanto riguarda l'obiezione di coscienza, ricordo che ad una lezione all'università il prof. (ginecologo) ci disse che è obbligatorio che in ospedale ci sia un medico non obiettore di coscienza proprio per evitare simili problematiche. E adesso dico la mia su un'altra cosa: poichè agli uomini viene spesso ricordato di pensarci 10 volte prima di far cazzate, in quanto poi non si può più tornare indietro secondo la propria volontà, lo stesso dovrebbe valere anche per le donne che hanno pure la possibilità di decidere se porvi rimedio in qualche modo oppure no. Questo detto fuori dai denti.
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Ultima modifica di dotrue; 26-03-2015 a 13:25.
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26-03-2015, 15:39
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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Quote:
Originariamente inviata da dotrue
che hanno pure la possibilità di decidere se porvi rimedio in qualche modo oppure no. Questo detto fuori dai denti.
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ma come minimo. chi ha capacità di scegliere per sé e per gli altri trovo giusto che sia maggiormente responsabile
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26-03-2015, 16:19
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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L'obiettivo qual è?
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26-03-2015, 16:55
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#6
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo's way
L'obbligo di prescrizione ti mette di fronte al problema che in Italia su questo tipo di questioni rischi di avere difficoltà a trovare qualche medico disposto a prescriverti il farmaco, in quanto l'obiezione di coscienza è largamente praticata in quegli ambienti.
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Questo è uno dei contro, a mio modo di vedere, riguardante la prescrizione.
Un altro contro che vedo, ragionando neutralmente, è l'imbarazzo che una donna può avere nel rivolgersi ad un ospedale, consultorio, medico di famiglia, sopratuttto se vive in un comune piccolo.
O, ancora, il timore di stigma sociale derivante dal fatto che potrebbe essere vista come lussuriosa, "facile", ecc.
Io una volta ho sentito questo commento: "ben le sta a 'sta schifosa, così la prossima volta evita di fare 'ste schifezze. Sono peggio delle cagne".
Quote:
Originariamente inviata da dotrue
se di farmaco si tratta, non vedo perchè non debba essere prescritto da un medico obbligatoriamente.
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Quindi, per te, anche l'acido acetilsalicidico, il paracetamolo, molti FANS ed altri farmaci dovrebbero essere subordinati alla prescrizione.
Quote:
lo stesso dovrebbe valere anche per le donne che hanno pure la possibilità di decidere se porvi rimedio in qualche modo oppure no. Questo detto fuori dai denti.
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Non sono d'accordo. Dev'essere sempre data alla persona la facoltà di fare come vuole.
Se una vuole assumere la contraccezione d'emergenza dev'essere di libero accesso, idem se vuole abortire.
Riguardo all'aborto io ho sempre detto che sarei per estenderlo legale fino alla 24ma settimana e consentire anche alle maggiori di anni 16 di farlo senza dover informare genitori o altri.
Riguardo alle responsabilità maschili io sarei tra i primi firmatari di una Legge che garantisca all'uomo di non avere alcun obbligo di mantenimento e di paternità nei confronti di un nascituro se, preventivamente, aveva manifestato l'intenzione di non essere padre, ha adottato le precauzioni del caso e la donna si rifiuta di assumere misure di contraccezione d'emergenza o abortire.
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26-03-2015, 17:17
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Questo è uno dei contro, a mio modo di vedere, riguardante la prescrizione.
Un altro contro che vedo, ragionando neutralmente, è l'imbarazzo che una donna può avere nel rivolgersi ad un ospedale, consultorio, medico di famiglia, sopratuttto se vive in un comune piccolo.
O, ancora, il timore di stigma sociale derivante dal fatto che potrebbe essere vista come lussuriosa, "facile", ecc.
Io una volta ho sentito questo commento: "ben le sta a 'sta schifosa, così la prossima volta evita di fare 'ste schifezze. Sono peggio delle cagne".
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Eh lo so il problema "italiano" è fondamentalmente questo, bisognerebbe trovare delle soluzioni, ad esempio come ho detto un consenso informato dove a seguito di breve colloquio e la sottoscrizione di un foglio (sul modello di quelli per le anestesie e la somministrazione di mezzi di contrasto), la persona si assume consapevolmente i rischi dell'assunzione del farmaco, in questo modo il medico avrebbe solo la responsabilità di informare la persona e non il diritto di impedirgli l'utilizzo del farmaco.
Dal medico secondo me sarebbe importante passarci, perché le conseguenze dell'assunzione di un farmaco possono essere imprevedibili, nel caso di ragazzetti sotto i 18 anni è largamente probabile che questi rischi vengano sottovalutati o peggio ignorati.
Tutto ciò ammesso che si tratti di un farmaco che comporta particolari rischi, questo io non lo so, come hai fatto notare se questo tipo di farmaci fossero classificabili nella fascia di rischio dei comuni FANS, aspirina e robe del genere la prescrizione medica sarebbe del tutto superflua secondo me.
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26-03-2015, 17:22
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#8
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Basta tenere la ricetta valida a casa. Io me la sono procurata in passato dal medico di base ed è rimasta nel cassetto per un pò.
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26-03-2015, 17:25
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 1,314
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Ho risposto no, in ogni caso....
...xché in questo paese tutto quanto riguarda l'interruzione di gravidanza (almeno concettuale x alcuni), é sottoposta a pressioni inumane da parte della religione; dai comportamenti palesemente avversi del personale sanitario alla quantità abnorme di medici obiettori in questi ambiti.
La risposta più sensata sarebbe che la prescrizione medica fosse in realtà un momento di aiuto della donna a scegliere in maniera totalmente laica quello che vuole fare di un'eventuale gravidanza; ergo che la prescrizione può servire, sia per eventuali controindicazioni, sia per appunto supporto.
Tuttavia reputo a questo punto più importante il rispetto dei diritti di chi chiede questo farmaco.
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26-03-2015, 17:44
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#10
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 496
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Io parto dall'idea che ognuno è libero di fare quello che gli pare, quando gli pare, basta che non disturbi o danneggi gli altri in alcun modo.
Partendo da questo presupposto credo che una persona adulta, che abbia raggiunta la maggiore età non debba avere il dovere di chiedere la prescrizione medica, ma debba potere scegliere cosa e come prenderlo quando vuole, ovviamente partendo dal presupposto che sul farmaco in questione vi sia uno studio e una ricerca adeguati a livello europeo (se non mondiale), che verifichino la non nocività del farmaco stesso.
Fra l'altro credo che una persona con un minimo di buon senso, se non è sicura della sua assunzione, per quanto può essere problematico parlare apertamente di tali questioni, può riferirlo al suo medico di base o a qualche esperto all'interno del consultorio (dovrebbero avere il segreto professionale no?).
Tutto questo lo dico e lo sostengo soprattutto perché, almeno a quel che so(?), ogni medico ha la possibilità di rifiutarsi di presciverlo e nel caso una donna si trovi nell'impossibilità di trovare un obiettore di coscienze (credo si chiamino così), come fa? Fra l'altro, anche se è vero quello che ha detto Dotrue (spero che sia così) in realtà in alcuni casi non credo nemmeno che sia rispettata tale regola (almeno in Italia, cioè mi è capitato di sentire di casi del genere, poi chiaro non ho fonti per appurare con certezza la verità, ma vista la mentalità italiana tendo a fidarmi :O).
L'unica cosa è che magari io non darei la possibilità di prenderlo a ragazze minori di 18; nel caso lo farei comprare alla madre, che deciderà se sia opportuno o meno far prendere tale farmaco alla figlia o al massimo riuscire a farglielo prendere ma solo tramite prescrizione medica. Questo perché ancora non si è adulti per legge e non si possono compiere ancora certe azioni nella più totale libertà, anche perché evidentemente non si ancora abbastanza maturi (poi chiaro stabilire quando una persona è effettivamente matura è un altro discorso, ma secondo me un paletto ci vuole nel caso, per quanto possa risultare arbitrario o limitante).
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26-03-2015, 17:56
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#11
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Quindi, per te, anche l'acido acetilsalicidico, il paracetamolo, molti FANS ed altri farmaci dovrebbero essere subordinati alla prescrizione.
Non sono d'accordo. Dev'essere sempre data alla persona la facoltà di fare come vuole.
Se una vuole assumere la contraccezione d'emergenza dev'essere di libero accesso, idem se vuole abortire.
Riguardo all'aborto io ho sempre detto che sarei per estenderlo legale fino alla 24ma settimana e consentire anche alle maggiori di anni 16 di farlo senza dover informare genitori o altri.
Riguardo alle responsabilità maschili io sarei tra i primi firmatari di una Legge che garantisca all'uomo di non avere alcun obbligo di mantenimento e di paternità nei confronti di un nascituro se, preventivamente, aveva manifestato l'intenzione di non essere padre, ha adottato le precauzioni del caso e la donna si rifiuta di assumere misure di contraccezione d'emergenza o abortire.
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Per quanto riguarda la prima parte assolutamente si, e immaginavo che sarebbe uscita fuori. Praticamente stai dicendo che se una persona vuole assumere un FARMACO lo può fare liberamente. Allora dovrebbe valere per tutti i farmaci, se voglio andare in farmacia per prendermi 10 scatole di xanax dovrebbero darmele, tanto le pago....fortunatamente non funziona così. I fans vengono presi troppo alla leggera e considerati poco pericolosi, in realtà, poichè sono molto utilizzati per qualsiasi tipo di infiammazione o dolore, ho "paura" che ci sia stata una spinta delle case farmaceutiche a far si che fossero vendibili liberamente per alzare le vendite. La verità è che è più facile ammazzarsi con mezza scatola di paracetamolo che con tutti gli antidepressivi/benzodiazepine/antipsicotici che ho io in casa.
E per quanto riguarda la seconda parte sono parzialmente d'accordo con te. Ma fino a quando un uomo non potrà decidere di tenersi o no il bambino, non capisco perchè una donna debba avere questo privilegio visto che nella società attuale stiamo lottando giustamente per i pari diritti. Se non vuole abortire potrebbe partorire e decidere di non tenerlo, dandolo in affidamento...cosa che considero molto più responsabile di chi i figli se li tiene senza nemmeno averli voluti.
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Ultima modifica di dotrue; 26-03-2015 a 18:02.
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26-03-2015, 18:49
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#12
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da Etairos
Io parto dall'idea che ognuno è libero di fare quello che gli pare, quando gli pare, basta che non disturbi o danneggi gli altri in alcun modo.
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Beh, eventuali conseguenze per la salute hanno un costo sociale a carico indiretto di tutti i contribuenti del SSN.
Quote:
L'unica cosa è che magari io non darei la possibilità di prenderlo a ragazze minori di 18
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Perché? Dai 14 anni si possono avere rapporti sessuali (e lo trovo giusto).
Dai 14 ai 16, per me è giusto che si possa far sesso senza alcun limite ma con un minimo d'intervento esterno in caso d'"incidenti".
Sopra i 16 per me una persona deve poter fare liberamente il sesso con chi e come vuole.
Mettere una sedicenne nella condizione di dover passare per il genitore significa metterla nella condizione di essere poi ipercontrollata, colpevolizzata perché fa sesso, ecc. col risultato che si alimenta l'inibizione sessuale nell'adolescente.
Quote:
lo farei comprare alla madre, che deciderà se sia opportuno o meno far prendere tale farmaco alla figlia
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Quindi se la madre è una pro life, ipercattolica o bigotta costringiamo la ragazza ad avere una gravidanza magari non desiderata?
Ma nemmeno per sogno.
Se la figlia decide che non vuole avere un figlio (scelta di buon senso a quell'età) dev'essere libera di evitare la gravidanza e, per me, anche di abortire senza dover chiedere il permesso a nessuno.
Quote:
anche perché evidentemente non si ancora abbastanza maturi
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Invece io ritengo che la pubertà sconti la maturità sessuale e che non si debba limitare l'adolescente a livello di scoperta e pratica del sesso.
Preferisco libertà completa per intervenire poi in caso di recidive o di comportamenti di palese incoscienza piuttosto che limitare preventivamente.
Per dirla in modo dissacrante, preferisco una 16enne che fa gang bang senza precauzioni e che all'ennesima richiesta di pillola del giorno dopo o di una IVG viene sottoposta a controlli e limitazioni anziché una 16enne che vorrebbe far sesso ma s'infobica perché al minimo errore deve passare per psicologi, medici e genitori, che è lo scenario più frequente nel presente.
Quote:
Originariamente inviata da dotrue
Per quanto riguarda la prima parte assolutamente si, e immaginavo che sarebbe uscita fuori
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Non tutti i farmaci hanno lo stesso profilo di rischio e diventerebbe troppo burocraticizzata la loro somministrazione.
Quote:
La verità è che è più facile ammazzarsi con mezza scatola di paracetamolo che con tutti gli antidepressivi/benzodiazepine/antipsicotici che ho io in casa.
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Insomma... L'abuso di paracetamolo comporta rischi epatici non indifferenti ma la dose necessaria è alta e l'acetilcisteina è un ottimo antagonista in caso d'intossicazione.
Le benzodiazepine hanno un effetto deprimente del SNC e vi è un forte rischio di arresto respiratorio in caso di sovradosaggio.
Quote:
non capisco perchè una donna debba avere questo privilegio visto che nella società attuale stiamo lottando giustamente per i pari diritti.
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Perché si parte dal presupposto che il tutto si origina nel suo corpo e perché si preferisce enfatizzare l'abbandono della donna.
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26-03-2015, 21:44
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#13
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 496
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Beh, eventuali conseguenze per la salute hanno un costo sociale a carico indiretto di tutti i contribuenti del SSN.
Perché? Dai 14 anni si possono avere rapporti sessuali (e lo trovo giusto).
Dai 14 ai 16, per me è giusto che si possa far sesso senza alcun limite ma con un minimo d'intervento esterno in caso d'"incidenti".
Sopra i 16 per me una persona deve poter fare liberamente il sesso con chi e come vuole.
Mettere una sedicenne nella condizione di dover passare per il genitore significa metterla nella condizione di essere poi ipercontrollata, colpevolizzata perché fa sesso, ecc. col risultato che si alimenta l'inibizione sessuale nell'adolescente.
Quindi se la madre è una pro life, ipercattolica o bigotta costringiamo la ragazza ad avere una gravidanza magari non desiderata?
Ma nemmeno per sogno.
Se la figlia decide che non vuole avere un figlio (scelta di buon senso a quell'età) dev'essere libera di evitare la gravidanza e, per me, anche di abortire senza dover chiedere il permesso a nessuno.
Invece io ritengo che la pubertà sconti la maturità sessuale e che non si debba limitare l'adolescente a livello di scoperta e pratica del sesso.
Preferisco libertà completa per intervenire poi in caso di recidive o di comportamenti di palese incoscienza piuttosto che limitare preventivamente.
Per dirla in modo dissacrante, preferisco una 16enne che fa gang bang senza precauzioni e che all'ennesima richiesta di pillola del giorno dopo o di una IVG viene sottoposta a controlli e limitazioni anziché una 16enne che vorrebbe far sesso ma s'infobica perché al minimo errore deve passare per psicologi, medici e genitori, che è lo scenario più frequente nel presente.
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Rispondo quotando in blocco (non so bene come spezzare le diverse parti, chiedo venia), ma rispettando i punti.
1)Sì, quello potrebbe essere nettamente un problema, ma infatti per evitare problemi a riguardo o comunque per limitarli bisognerebbe fare un'ampia campagna di educazione, soprattutto a livello giovanile. Poi nel caso della pillola, come per tutti i medicinali, se si decide di poterla dare senza prescrizione medica vuol dire che si è visto che i malus possono essere nettamente minori e limitati rispetto ai pro, sennò non avrebbe quasi nemmeno senso venderla.
2) Che una ragazza possa fare sesso dai 14 anni in sù, non ci vedo nulla di male, ci può stare, anche quelle son scelte. Sull'età invece non saprei, ho detto 18 perché mi sembra un'età in cui una persona diventa intellettualmente più matura e quindi più consapevole delle sue scelte (questo nella maggioranza dei casi, poi c'è sempre l'eccezione e comunque questo vale nella nostra società moderna), ma forse mi lascio influenzare troppo dalla mia esperienza personale. Secondo me il controllo se c'è, anche se solo fra i 14 e 16 anni può comunque influenzare negativamente la persona, quindi può essere allo stesso modo un freno per la ragazza, quindi cambia poco la faccenda.
3)Per la questione della madre forse mi sono espresso male io. Ipotizzando che ci sia un vincolo fino ai 18 anni, la ragazza per me può avere due scelte a riguardo: o chiede alla madre, che è maggiorenne e può prendere il tutto in farmacia senza prescrizione, o, se non se la sente di chiederlo alla madre e non vuole farglielo sapere, può andare dal dottore e farsela prescrivere senza problemi. E' ovvio che lasciare tutto nelle mani della madre è oltremodo pericoloso, però secondo me è necessario almeno fino a una certa età un filtro, cioè una persona esperta che guidi una più giovane in quello che sta facendo
4) Maturo lo intendevo in senso intellettuale e di consapevolezza, a livello sessuale diciamo che sia un ragazzo che una ragazza sono già mature a livello sessuale. E' ovvio che deve essere lasciata la libertà di usare il proprio corpo, ma se si ha dopo una protezione.
L'unica cosa che capisco poco è la paura. Ci sta che non si voglia che lo sappiano i genitori, ma un medico e uno psicologo almeno in teoria hanno l'obbligo del silenzio professionale (non so se anche nei riguardi dei genitori, ma penso di sì) e quindi se una ragazza vi si rivolge da sola non credo possa/debba avere paura di eventuali ripercussioni o possa avere tutta questa paura.
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26-03-2015, 22:51
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Insomma... L'abuso di paracetamolo comporta rischi epatici non indifferenti ma la dose necessaria è alta e l'acetilcisteina è un ottimo antagonista in caso d'intossicazione.
Le benzodiazepine hanno un effetto deprimente del SNC e vi è un forte rischio di arresto respiratorio in caso di sovradosaggio.
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Alta? comincia ad essere controindicato assumere più di 1g in 3-4 ore, così come i 4g al giorno. Se ne assumi il doppio o più della dose max giornaliera in un colpo solo rischi l'epatite fulminante, se raddoppi ancora vai sul sicuro (a quanto sembra). In un scatola con dosaggi singoli da 1000mg ce ne sono che avanzano per raggiungere l'obiettivo. Per le benzo invece in letteratura sono rari i suicidi dovuti a queste ed è sbalorditivo se pensi al tipo di persone che le assumono, senza tener conto che in molti casi questi psicofarmaci erano associati ad alcol o altro. In ogni caso esiste l'antidoto anche per le benzo. Queste ultime sono pericolose per la dipendenza, non per gli effetti in sè...
Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Perché si parte dal presupposto che il tutto si origina nel suo corpo e perché si preferisce enfatizzare l'abbandono della donna.
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Appunto...si PREFERISCE ENFATIZZARE L'ABBANDONO DELLA DONNA. In ogni caso è un privilegio di genere.
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26-03-2015, 23:03
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#15
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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mi vien da pensare che liuk prediligendo le adolescenti skinny vuole far fare propaganda "fate sesso" alle adoledcenti
vabe dai, per me sopra i 14 può prendere tutte le medicine quando vuole basta che non abbia problemi di salufa
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26-03-2015, 23:24
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#16
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 896
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Senza ricetta sarebbe un grandissimo passo avanti.
La storia dell'obiezione di coscienza non avrebbe senso, considerando che non si tratta di una pillola abortiva.
Riguardo all'età... non so. Mi chiedo che senso abbia discutere con un esperto del rapporto cost/benefici quando la scelta è tra contraccezione d'emergenza/gravidanza/aborto. L'importante è che non se ne abusi, se si desidera un tipo di contraccezione ormonale c'è pur sempre la pillola.
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27-03-2015, 11:57
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#17
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Tu che sei informato, confermi che questa cosa esiste e funziona in Italia?
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Non può funzionare per precisi vincoli di Legge.
Parlo della regione Lombardia che conosco.
In Lombardia la CRS (equivalente della TS) permette al farmacista l'accesso all'elenco dei farmaci assunti dal pz SOLO se il pz ha dato il consenso all'accesso e solo se i prescrittori hanno aggiornato il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) del pz.
Bisognerebbe svincolare dal consenso questa consultazione, un po' come si fa oggi per le prestazioni d'emergenza, dove il medico può accedere ai dati anche senza il consenso del pz.
Io, sulla CRS/TS dei miei e tramite Internet, ho potuto verificare che sono registrate tutte le terapie, i referti e le prescrizioni, per cui, tecnicamente parlando, il sistema è implementato e, se usato correttamente, contiene anche i dati necessari.
Per le altre regioni non saprei.
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27-03-2015, 14:46
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#18
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Avanzato
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 374
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Per la pillola contraccettiva normale c'è obbligo di ricetta, perché per quella del giorno dopo non ci dovrebbe essere?
Anche per la tachipirina mille c'è.
Che poi il farmacista la dia anche senza è un'altra storia.
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27-03-2015, 14:52
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#19
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da Pulcina
Per la pillola contraccettiva normale c'è obbligo di ricetta, perché per quella del giorno dopo non ci dovrebbe essere?
Anche per la tachipirina mille c'è.
Che poi il farmacista la dia anche senza è un'altra storia.
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immagino sia per un computo rischi/benefici.
La pillola contraccettiva non è un contraccettivo d'emergenza, va preso con una certa frequenza e sebbene sia tendenzialmente sicura, il suo misuso potrebbe causare problemi. L'eventualità direi che è abbastanza probabile dal momento che se una donna decidesse erroneamente di prendere un tipo di pillola non adatto a lei, la assumerebbe con la frequenza prevista, arrivando quasi certamente agli effetti collaterali.
La pillola del giorno dopo e quella dei 5 giorni dopo sono contraccettivi d'emergenza, quindi è determinante per la loro efficacia l'assunzione in tempi stretti. Il rischio in caso di misuso c'è, ma viene stemperato dalla natura della sua assunzione, "una tantum". Anche nel caso dovessero insorgere degli effetti collaterali, potrebbero essere preferibili alle conseguenze di una mancata assunzione.
Non a caso ho fatto questa domanda:
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
L'obiettivo qual è?
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alla quale purtroppo nessuno ha risposto.
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27-03-2015, 15:01
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#20
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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marco russo il tuo discorso si potrebbe estendere a tutte le medicine che si potrebbero prendere una tantum e in casi di emergenza
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