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13-11-2022, 23:27
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#21
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da sagoma
Come scritto sopra, avrei voluto tentare la strada della carriera universitaria. In effetti non è la prima volta che sento dire che è pesante come esperienza. Chissà perché mi sono creato l'immagine nella mia testa di un percorso, oltre che interessante, meno carico di ansie e stress rispetto a lavori a parità di laurea presso altre realtà. Io praticamente quel mondo l'ho solo "sfiorato" e me ne sarò fatto un'idea un po' superficiale. Sarei curioso di sapere ad esempio come si viene trattati da chi come ruolo sta sopra al proprio
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Io ci ho provato e ne sono stato estromesso, anzi ho fatto tutto da solo, per la mancanza di un lungo elenco di qualità necessarie: skills sociali come se piovesse, tonnellate di capacità di memorizzazione e lavoro sotto stress, 20 persone più o meno che vorrebbero vederti morto e tu lo sai, capacità infinita di incassare le prepotenze dei professori almeno fino a che non si diventa ricercatori... Potrei continuare a lungo.
Credo sia uno dei lavori più pesanti che ci siano, perché si è stressati come un broker americano e serve una mente superiore. Non perché si debba essere dei geni ma perché il 40% del tempo va in burocrazia, il 40% va in didattica, il 10% in menate varie tra cui cose che devi fare per il prof. Il restante 10% del tempo che resta è quello in cui si deve curare la propria produzione scientifica, che poi è la sola cosa che si fa per sé stessi, per avanzare in graduatoria e così via. Solo quel 10%, in cui bisogna fare tutto. Per questo serve memoria, rapidità, capacità di avere idee come un macinino.
In sintesi la maggioranza delle professioni richiede parte di queste caratteristiche, questa e poche altre le richiedono tutte al massimo grado. Ah, dato che sono in tanti a concorrere per un posto ogni due anni se va bene, bisogna diventare pezzi di m....a come quelli che magari abbiamo nella scrivania accanto. Tutti nessuno escluso, tipo scena finale in borsa di "una poltrona per due". Il mondo è quello, solo che prende una forma diversa.
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Ultima modifica di pokorny; 13-11-2022 a 23:31.
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13-11-2022, 23:37
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#22
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,420
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Avevo deciso di iscrivermi ad una scuola, poi avevo cambiato idea e poi di nuovo ero tornata sulla prima. I primi due anni avevo buoni voti, ero finita sul giornale delle pagelle in prima
In terza volevo fermarmi e una prof mi ha convinta a continuare ma ho fatto abbastanza schifo, praticamente me la cavavo solo in inglese e francese, ma in realtà non so minimamente parlare nessuna delle due lingue.
Alla fine mi sono resa conto di aver sbagliato tutto, ma purtroppo non ho mai avuto nessun sogno per il futuro e infatti anche dopo il diploma zero progetti. Mio fratello per esempio con l'università ha stravolto tutto e ha trovato la sua strada.
Sono sempre stata troppo pigra per voler costruire qualcosa. Una volta ho provato a lavorare in un ufficio, ero disperata perché non capivo una mazza, sono scappata. È stato lì che ho mi sono resa conto di non avere nessun futuro.
Non sono soddisfatta dei miei studi, ma in realtà non sono soddisfatta proprio di niente.
Forse avrei dovuto indirizzarmi verso il sociale, se non avessi la fs mi piacerebbe poter fare qualcosa per gli altri.
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14-11-2022, 00:47
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#23
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,419
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Non ho trovato uno sbocco nel campo della mia laurea perché per lavorare nell'import-export marittimo a quanto pare devi sapere 50 lingue diverse, e io ne so una che non serve quasi a nulla . La laurea giusta ce l'avrei per lavorare in ambito commerciale, ma a quanto pare se non sei madrelingua inglese e non sai cinese, arabo, indiano, ecc non vali niente...e quindi ho dovuto accettare lavori più umili
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14-11-2022, 01:23
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#24
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Esperto
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 1,732
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Io ci ho provato e ne sono stato estromesso, anzi ho fatto tutto da solo, per la mancanza di un lungo elenco di qualità necessarie: skills sociali come se piovesse, tonnellate di capacità di memorizzazione e lavoro sotto stress, 20 persone più o meno che vorrebbero vederti morto e tu lo sai, capacità infinita di incassare le prepotenze dei professori almeno fino a che non si diventa ricercatori... Potrei continuare a lungo.
Credo sia uno dei lavori più pesanti che ci siano, perché si è stressati come un broker americano e serve una mente superiore. Non perché si debba essere dei geni ma perché il 40% del tempo va in burocrazia, il 40% va in didattica, il 10% in menate varie tra cui cose che devi fare per il prof. Il restante 10% del tempo che resta è quello in cui si deve curare la propria produzione scientifica, che poi è la sola cosa che si fa per sé stessi, per avanzare in graduatoria e così via. Solo quel 10%, in cui bisogna fare tutto. Per questo serve memoria, rapidità, capacità di avere idee come un macinino.
In sintesi la maggioranza delle professioni richiede parte di queste caratteristiche, questa e poche altre le richiedono tutte al massimo grado. Ah, dato che sono in tanti a concorrere per un posto ogni due anni se va bene, bisogna diventare pezzi di m....a come quelli che magari abbiamo nella scrivania accanto. Tutti nessuno escluso, tipo scena finale in borsa di "una poltrona per due". Il mondo è quello, solo che prende una forma diversa.
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Già per le prime due qualità richieste sarei stato spacciato. Magari 10 anni fa a memorizzazione stavo messo meglio, ora in testa non trattengo quasi più nulla.
In effetti del clima di competizione elevata avevo sentito dire, che poi è prevedibile vista la concorrenza per pochi posti.
Io avevo avuto a che fare con persone che facevano / fanno ricerca ai tempi della preparazione della tesi e per un breve periodo successivo. Mi ricordo in particolare che nelle due persone con cui mi relazionavo di piu si intravedeva la passione per quello che facevano, non ne percepivo molto la fatica e le varie difficoltà, ma è anche vero ovviamente che questo non significa che loro non le provassero.
Poi tramite linkedin ho visto i loro progressi, sono venuto a conoscenza del loro raggiungimento di traguardi importanti.
Per cui probabilmente notare dall'esterno più che altro i lati positivi della loro situazione ha contribuito all'idealizzazione che ho maturato verso l'attività del ricercatore.
Comunque le percentuali sul tipo di impegni avranno un grado di variabilità, ricordo che qualcuno che faceva il dottorato non si occupava anche della didattica o perlomeno non lo faceva così spesso o durante tutto il percorso. 40% del tempo per questioni burocratiche sinceramente mi lascia un po' perplesso.
Alla fine di sicuro non posso più tentare quella strada, mi era rimasto il rimpianto perché avevo avuto una possibilità di avvicinarmici con un lavoro temporaneo in ambito universitario, che riguardava in pratica uno studio di ricerca e che richiedeva non più della laurea come titolo di studio, proprio quando avevo iniziato un altro percorso che poi mi ha portato al lavoro attuale, in cui sono poco più di un numero che ascolta le richieste ed esegue, e mi chiedevo se non sarebbe stato meglio tentare l'esperienza in università (che però pur se in teoria non doveva essere pesante come l'impegno da dottorando o ricercatore era a tempo limitato e con prospettive molto incerte)
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Ultima modifica di sagoma; 14-11-2022 a 01:28.
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14-11-2022, 01:25
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#25
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,688
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14-11-2022, 11:04
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#26
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Esperto
Qui dal: Mar 2016
Ubicazione: Como
Messaggi: 1,243
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Superiori, meh
Università ci ho provato, ma ho fallito: uno dei miei più grandi rimpianti...
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14-11-2022, 12:50
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#27
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da sagoma
40% del tempo per questioni burocratiche sinceramente mi lascia un po' perplesso.
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In effetti nel momento in cui scrivevo avevo in mente un caro amico che stanno tentando di far dimettere (da associato) da non ricordo cosa. Per farlo gli hanno affibbiato tutta la coordinazione dei corsi di laurea, i consigli di facoltà, coordinamento di corsi di dottorato e specializzazione, commissioni didattiche eccetera. Me lo ha detto lui che gli prende metà di tutto il tempo.
Probabilmente a un dottorando o al massimo ricercatore queste incombenze dovrebbero prendere il 15-20% del tempo ma non credo proprio di meno, perché cercano sempre e in ogni caso di appiopparle all'elemento che vedono debole. E' un sistema perfetto per segare le gambe perché non si fa nessuna scorrettezza in sede di pubblicazioni e valutazioni scientifiche, semplicemente impedisce di produrre quello che poi verrebbe valutato.
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Ultima modifica di pokorny; 14-11-2022 a 12:54.
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14-11-2022, 16:15
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#28
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
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E perché no? Anche volessi farlo da studente lavoratore sicuramente non sarebbe una passeggiata ma mi sembra che ci siano corsi di laurea più ostici, anche se é molto soggettiva la cosa e non parlo per esperienza diretta ma per sentito dire e valutazioni personali di seconda mano, quindi potrei sbagliarmi.
Certo, presupponendo un percorso fino alla laurea magistrale lo finiresti a 47-48 anni se va bene, e presentandoti sul mercato del lavoro a quell’età e con quel titolo non so quante opportunità avresti, a meno che non vada ad integrare delle precedenti qualifiche o esperienze, quindi sarebbe più che altro una scelta per soddisfazione personale.
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14-11-2022, 16:17
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#29
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
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Perché no? Senza voler togliere importanza alle scienze umane non è ingegneria nucleare o Fisica; se non hai la memoria f...a come la mia puoi farlo benissimo. Io avevo iniziato un'altra facoltà a oltre 35 anni e se non fosse sopravvenuta la depressione forse l'avrei anche finita.
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14-11-2022, 16:33
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#30
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,688
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Pare non ci siano problemi a trovare lavoro già con la triennale nel pubblico, gli esami sembrano in linea coi miei interessi, il costo è importante quasi 15k per la magistrale, per il tempo ne ho da vendere nonostante lavori parecchio, anzi sarebbe anche un modo per dare un senso al mio tempo libero.
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14-11-2022, 16:38
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#31
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Banned
Qui dal: Jun 2019
Ubicazione: Negaverso
Messaggi: 6,184
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Sì, dopo il diploma in grafica visiva ho preso l'attestato di grafica web e design. Poi durante il lockdown ho studiato e preso varie certificazioni per lavorare in un altro settore.
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15-11-2022, 00:36
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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no , col sennò di poi e senza obblighi statali nn avrei fatto manco l'asilo , a parte qualcosa di interessante dal lato storico , biologico , chimico avrei fatto a meno di tutto questo per una vita proiettata verso un pollaio e un orto , il resto è inutile , purtroppo da ragazzino fai quello che dicono gli altri e da grande finisci come tarzan a new york , almeno se sei me
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23-11-2022, 20:56
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#33
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,375
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Contento non direi, visto che col diploma mi sono pulito il buco del cu.
Dopo il diploma ho fatto un anno di liceo sperimentale, durante il quale ho vissuto un periodo di depressione forse pure peggiore di adesso, è stato il periodo dell'unico, goffo, non convinto tentativo di farla finita. Ho fatto sega per una decina di giorni consecutivi, perché proprio non riuscivo a entrare in una classe dove non mi sono mai inserito. Bocciato.
Mia madre mi ha iscritto di forza a un ITI privato dove a malapena ho conseguito il diploma. A parte il senso di colpa che permane tutt'ora per quei cinque anni di rette che mi hanno pagato, sono perito elettrotecnico ma a malapena so cambiare una lampadina, e di mestiere faccio le pulizie.
Fate un po' voi...
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23-11-2022, 20:59
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#34
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,072
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Contenta ma fin troppo, imparare mi piace molto di più che lavorare
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23-11-2022, 23:58
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#35
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Esperto
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 535
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Quote:
Originariamente inviata da Teal
Rianimiamo un po’ il forum.
Siete contenti degli studi che avete fatto? Alle superiori vi hanno mandato al liceo quando invece volevate fare altro, o viceversa?
Col senno di poi avrei scelto un indirizzo diverso.
Chi ha fatto l’Universitá sceglierebbe di nuovo la stessa facoltà o, col senno di poi, cambierebbe con qualcosa che magari avrebbe potuto apprezzare di più o gli avrebbe dato opportunità diverse?
Ho provato 2 volte a frequentare l'università, senza successo, non riuscivo a gestire fobia ansia e depressione.
Col passare del tempo convivo sempre meglio con le mie difficoltà, ma diminuisce il margine per riprovare.
Il primo corso comunque era molto in linea con le mie capacità e rimane tra le opzioni.
In generale avete potuto scegliere liberamente che scuole fare o ci sono stati condizionamenti familiari? Rimpianti?
Per il liceo e il primo corso universitario ho seguito il consiglio dei miei, sul corso mi hanno consigliato bene.
E in un ambiente scolastico\universitario diverso magari i vostri problemi sociali avrebbero potuto prendere pieghe diverse? Ipotizzate…
Per come ero in passato non penso avrebbe fatto differenza.
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24-11-2022, 12:51
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#36
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,413
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non ho mai saputo cosa volevo quindi scelsi quello che volevano i miei, ha funzionato nel senso che è servito per il lavoro che oggi ho però se tornassi indietro sceglierei completamente altro. Il problema è che da adolescenti è davvero difficile saper scegliere
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24-11-2022, 15:03
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#37
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,072
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Io comunque la cosa (ancora) mai studiata che mi piacerebbe di più in assoluto sarebbe la filosofia del linguaggio. La ho studiata poco e comunque solo come tangente durante la magistrale. Spero tanto di riuscire a studiarla seriamente un giorno.
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24-11-2022, 16:09
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#38
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,557
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Si
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