Ho un fratello maggiore e il rapporto si è evoluto nel tempo in tal modo:
angherie e persecuzioni -> indifferenza -> riavvicinamento -> modello -> complicità/solidarietà -> fratellitudine
Al momento è anche colui che mi salva da anni dal problema capodanno.
Sicuramente ha avuto un ruolo nello sviluppo dei miei complessi. Lui è bello, io no. Lui è sportivo, io no. Lui è un timido che socializza, io no. Lui ha una famiglia, io no.
Però è anche una delle poche persone da cui mi sento accettato senza riserve e quindi se c'è invidia, ormai è sepolta a un livello parecchio profondo.
Quote:
Ritengo che una scala di "giudizi" formatasi in famiglia possa creare un base di ansia più elevata
|
Questo è vero, ma nel mio caso è una cosa che appartiene all'infanzia.
Più che altro ha inciso la differenza di età (6 anni) e l'avere un padre che non mi ha mostrato molto interesse perchè piuttosto incapace a interagire con i bambini, cioè finchè non sono stato in grado di discutere dei massimi sistemi non mi filava quasi.
Mi sono sentito escluso e li pare si sia formato il senso di inadeguatezza.
Questo è venuto fuori in analisi, e quindi adesso lo so...in realtà non credo mi sia servito a molto saperlo, tranne forse sospettare dell'inutilità dell'analisi, almeno nel mio caso.