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17-03-2022, 14:14
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#1161
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Il topic è sulla guerra cominciata dalla Russia ma è colpa degli USA e della NATO brutti e cattivi e dell'Ucraina zoccola.
Facendo un parallelismo: una bella ragazza (Ucraina) vuole lasciare il fidanzato trucido (Russia) per mettersi con un palestrato (NATO-USA-UE). Il fidanzato trucido uccide la bella ragazza: la colpa è del palestrato perché la bella ragazza si voleva mettere con lui e ha spezzato il cuore del trucido. Good.
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il problema è che la ragazza nn esiste e al posto suo c è il palestrato direttamente
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17-03-2022, 14:18
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#1162
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Si dice che l'Ucraina abbia delle grandi potenzialità come riserve minerarie e agricole, ma a quanto pare non è stata mai sfruttata a fondo per vari motivi. Sennò non fai una guerra ad un paese, e le guerre costano tanto in soldi, se non hai un minimo di ritorno economico. Va bene la geopolitica, ma non si campa solo di quello.
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Le possibili fini dell'Ucraina sono due: A) essere sfruttata fino all'osso dall'U.E. per ripagare i suoi debiti o B) essere sfruttata fino all'osso dalla Russia. L'unica differenza è che, quando ti sfrutta l'U.E. puoi lamentarti, ma vivi comunque nella miseria. Tornando nell'UE, quanto tempo pensi che ci vorrà prima che certi partiti europei comincino a dire che gli ucraini che emigrano verso ovest sono tutti parassiti e delinquenti? Io ricordo bene i servizi giornalistici sui rumeni, nel periodo in cui emigravano in massa in Italia, ed il rammarico di certi partiti di non poter espellere i cittadini dell'U.E. Tra l'altro, ufficialmente, il Regno Unito è uscito dall'U.E. proprio per riprendere il controllo sull'immigrazione intra-europea.
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17-03-2022, 14:22
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#1163
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,068
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Originariamente inviata da minunmaailmass
Sotto l'ombrello sovietico non erano militarmente neutrali. Infatti l'Ucraina poteva legittimamente avanzare la proposta sapendo però che avrebbe potuto avere delle conseguenze e la NATO doveva dire sin da subito che non era possibile, non giocarci pericolosamente intorno come invece ha fatto.
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L’ombrello sovietico non esiste più, l’Unione sovietica non esiste più, il Patto di Varsavia non esiste più (come mai? stavano troppo bene tutti insieme?), mentre i despoti della NATO sono ancora tutti lì, sarà solo colpa dei ricatti US? Non ci crede nessuno.
Di tutto ciò è rimasto un paese con alcuni staterelli fantoccio che hanno un PIL ridicolo (a parte Mosca e San Pietroburgo che sono ormai iso-occidentali e cosmopolite) ma a cui piace ancora credere che esista ancora il grande impero russo.
La storia va avanti, sono passati 30 anni.
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17-03-2022, 14:35
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#1164
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Originariamente inviata da Wrong
Il topic è sulla guerra cominciata dalla Russia ma è colpa degli USA e della NATO brutti e cattivi e dell'Ucraina zoccola.
Facendo un parallelismo: una bella ragazza (Ucraina) vuole lasciare il fidanzato trucido (Russia) per mettersi con un palestrato (NATO-USA-UE). Il fidanzato trucido uccide la bella ragazza: la colpa è del palestrato perché la bella ragazza si voleva mettere con lui e ha spezzato il cuore del trucido. Good.
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Adottando la tua metafora, quello che non hai capito è che il trucido ed il palestrato raccontano una montagna di bugie per farsi la bella ragazza e che ENTRAMBI ucciderebbero la ragazza. NESSUNO dei contendenti vede la ragazza come una ragazza ma come una cosa.
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Ultima modifica di barclay; 17-03-2022 a 14:41.
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17-03-2022, 14:42
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#1165
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Allora perché vedo gente che continua a scrivere che gli ucraini se la sono cercata mentre poveri siriani afghani ecc?
Mettiamo tutto sullo stesso piano, please
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perchè è surreale che l'europa difenda ciecamente un governo del genere (ucraino)
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17-03-2022, 14:50
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#1166
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Banned
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 1,435
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Originariamente inviata da barclay
In effetti, ci vorrebbe poco per far sembrare l'Italia un paese "meritevole" di essere invaso dalla NATO. Politici che affermano d'essere vittime di un colpo di stato ne abbiamo, così come politici sotto processo o condannati per fatti commessi quando erano al potere. L'unico punto debole di questa teoria sarebbe la scarsa propensione dei giudici italiani a condannare e/o a comminare lunghe pene detentive… ma, d'altro canto, basterebbe tirare fuori uno dei tanti rapporti poco lusinghieri sulla situazione nelle carceri italiane ed ecco servito il gulag. Forse l'incrollabile fedeltà italiana agli USA è dovuta proprio alla consapevolezza di questa fragilità.
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L'Italia ha questa sindrome della riconoscenza verso gli USA quasi patologica, da togliere qualsiasi autonomia e dignità. L'unica volta fu quando Bettino Craxi ebbe un sussulto d'orgoglio e blocco gli americani a Sigonella.
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17-03-2022, 15:15
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#1167
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
perchè è surreale che l'europa difenda ciecamente un governo del genere (ucraino)
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E, aggiungo io, è surreale dire che gli ucraini abbiano "scelto" qualcosa, dato il loro sistema politico.
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17-03-2022, 15:19
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#1168
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Avanzato
Qui dal: May 2017
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Credi veramente che l'Ucraina, se non fosse stata attaccata da Putin, non avrebbe COMUNQUE fatto la fine della Grecia? I prestiti al F.M.I. e alla B.C.E. li hanno già chiesti e l'hanno fatto PRIMA dell'attacco russo. Sappiamo bene cosa significa chiedere un prestito ad uno di quei soggetti (*)
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Stupidi questi ucraini che invece di ringraziare il salvifico intervento di Putin osano addirittura difendere il proprio Paese.
In ogni caso, paragonare l'Ucraina con quella Grecia è totalmente fuori da ogni logica, quindi, o sei in malafede oppure hai le idee parecchie confuse. Alla luce di ciò il "sappiamo bene cosa significa" avrei evitato di scriverlo, la realtà mi sembra abbastanza lontana dal significato del verbo "sapere".
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17-03-2022, 15:27
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#1169
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Il topic è sulla guerra cominciata dalla Russia ma è colpa degli USA e della NATO brutti e cattivi e dell'Ucraina zoccola.
Facendo un parallelismo: una bella ragazza (Ucraina) vuole lasciare il fidanzato trucido (Russia) per mettersi con un palestrato (NATO-USA-UE). Il fidanzato trucido uccide la bella ragazza: la colpa è del palestrato perché la bella ragazza si voleva mettere con lui e ha spezzato il cuore del trucido. Good.
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Rimane il fatto che è sbagliato sia mettersi col trucido assassino che con il palestrato arrogante. In ogni caso avrai delle rogne. O stai da sola o vai con i paesi introversi: Svezia e Finlandia
Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Allora perché vedo gente che continua a scrivere che gli ucraini se la sono cercata mentre poveri siriani afghani ecc?
Mettiamo tutto sullo stesso piano, please
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Allora bisogna decidere, o se la cercano tutti o nessuno. Se quei paesi non avessero professato, e anche praticato, la guerra santa agli infedeli, forse e dico forse, non sarebbero stati attaccati. Ci vanno sempre di mezzo i cittadini che perlopiù non hanno colpe a meno che non vogliano dipingere tutti gli ucraini come fascisti, quando in realtà saranno meno dell'1%, come i casapound qui da noi, oppure tutti i mediorientali come jhiadisti.. saranno un po' più dell'1% ma sicuramente non il 100%
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17-03-2022, 15:45
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#1170
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Avanzato
Qui dal: Oct 2020
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Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Allora perché vedo gente che continua a scrivere che gli ucraini se la sono cercata mentre poveri siriani afghani ecc?
Mettiamo tutto sullo stesso piano, please
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Magari il termine "se la sono cercata" è un po' forte, soprattutto visto e considerato che a soffrire maggiormente le conseguenze del conflitto è la gente comune, donne, bambini, anziani, ecc....
Certamente vi sono delle forti responsabilità politiche da parte del governo ucraino, ben prima di Zelensky, che da par suo sembra non avere una chiara strategia comunicativa: si appella alla NATO per la "No Fly Zone" senza sapere che essendo il Presidente di un Paese in guerra, non può richiedere l'annessione nell'organizzazione e di conseguenza non può avere accesso alla richiesta, tantomeno permettersi di imporre diktat ai paesi NATO: e se n'è accorto dopo 8 anni che non può entrarci!
Ma ti rendi conto?
Vista così, sembra più un ricatto morale di una persona che si è sentita tradita da chi, secondo lui, avrebbe dovuto accoglierlo per non si sa quale ragione, vista la situazione politica tragica dell'Ucraina dal 2014, iniziata con il colpo di stato contro Yanukovich, regolarmente eletto sotto la supervisione dell'ONU.
Zelensky e la sua squadra di governo non ha fatto altro che accelerare e spingere su un sentimento ultranazionalista in funzione antirussa, mettendo la popolazione a maggioranza russofona del Donbass, con le spalle al muro.
L'errore dell'UE è stata quella di non condannare gli atti del 2014 e la conseguente caccia all'uomo subìta da Yanukovich, mettendo nero su bianco una denuncia netta del gesto, considerandolo antidemocratico ed antiliberale.
Sono rimasti impassibili di fronte alla sua fuga: evidentemente non era nei loro interessi difenderlo, vista la sua impronta filorussa.
Ed il bello è che dopo tutto questo, hanno il coraggio di apostrofare l'invasione russa come un attacco ad un Paese democratico, affermazione che non sta né in cielo né in terra.
L'aggressione militare va condannata senza sé e senza ma: detto questo non si può prescindere il discorso da un analisi degli avvenimenti da 8 anni ad oggi, dimenticandosi di quello che fa comodo per darsi ragione.
Spero che trovino un accordo diplomatico, perché non ne posso più di sentire un Presidente di un Paese in guerra, comportarsi da Sansone della situazione, permettendosi di tirare in ballo il resto del Mondo come fossero i suoi filistei.
Non siamo noi ad essere codardi.
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17-03-2022, 15:54
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#1171
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Esperto
Qui dal: Aug 2019
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,210
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State flexando? (cit.) xD
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17-03-2022, 16:28
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#1172
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Speriamo che questa guerra accelererá di molto quello che doveva essere fatto meglio in passato, cioé portare l'Europa a divenire una superpotenza, invece dobbiamo ancora sottostare agli altri perché non siamo uniti come gli Stati Uniti d'America.
Ci sono forze esterne che puntano a dividerci, vedi Putin con i finanziamenti ai partiti sovranisti europei e fake news varie.
Gli americani hanno fatto lo stesso seppur molto maggiormente quando al potere ci sono state le destre.
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17-03-2022, 16:37
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#1173
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Gli americani hanno fatto lo stesso seppur molto maggiormente quando al potere ci sono state le destre.
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In effetti, ho sempre pensato che la Brexit fosse opera degli USA. Di sicuro, Putin non c'ha guadagnato alcunché
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17-03-2022, 16:46
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#1174
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Giusto per completare il quadro, le mie idee sulla guerra non derivano da Internet, ma da quello che dicono persone in carne ed ossa che conosco, che hanno vissuto o vivono in Ucraina, hanno visto succedersi al potere governi filo-russi e filo-americani (senza notare alcuna differenza) ed hanno constatato che dal 2014 in Ucraina è pericoloso esprimere certe opinioni.
Ovviamente, ora alcuni diranno che: a) sto mentendo, b) sono stupido/pazzo/plagiato, c) sono un agente dell'S.V.R. o lo sono tutti i miei conoscenti, d) sono un bastardo assassino complice di Putin
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Ultima modifica di barclay; 17-03-2022 a 16:53.
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17-03-2022, 17:06
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#1175
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
E, aggiungo io, è surreale dire che gli ucraini abbiano "scelto" qualcosa, dato il loro sistema politico.
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Quest'articolo spiega come funziona il sistema politico ungherese (è solo il primo che ho trovato ma non l'unico che dice così), che, da quello che mi raccontano, dal 2014, somiglia molto alla "democratica" Ucraina. Il succo del discorso e fonte di molti fraintesi occidentali è che si può sopprimere la libertà di parola senza incarcerare i dissidenti.
Áron Molnár: «In Ungheria se critichi il governo finisci in una blacklist»
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Ultima modifica di barclay; 17-03-2022 a 17:13.
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17-03-2022, 17:45
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#1176
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Intermedio
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 270
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Per piacere puoi metterr qui le tue fonti " Sicure" per avere informazioni su quello che succede in Ucraina? Se hai delle fonti attendibili dillo e almeno tutti leggiamo notizie esatte.
Almeno possiamo far sapere ai russi ciò che sta succedendo, come suggerisce Anonymous:
https://www.hdblog.it/internet/articoli/n552597/anonymous-sms-russia-putin-guerra/
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17-03-2022, 18:44
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#1177
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,074
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Speriamo che questa guerra accelererá di molto quello che doveva essere fatto meglio in passato, cioé portare l'Europa a divenire una superpotenza, invece dobbiamo ancora sottostare agli altri perché non siamo uniti come gli Stati Uniti d'America.
Ci sono forze esterne che puntano a dividerci, vedi Putin con i finanziamenti ai partiti sovranisti europei e fake news varie.
Gli americani hanno fatto lo stesso seppur molto maggiormente quando al potere ci sono state le destre.
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Guarda che l'obiettivo degli Usa in questa guerra è distruggere l'euro e ci stanno riuscendo benissimo...
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17-03-2022, 18:56
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#1178
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
perchè è surreale che l'europa difenda ciecamente un governo del genere (ucraino)
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Sia l'Ucraina che la Russia hanno 2 governi di merda ma se Putin non avesse iniziato la guerra ci saremo risparmiati questa tragedia.
Quote:
Originariamente inviata da barclay
Giusto per completare il quadro, le mie idee sulla guerra non derivano da Internet, ma da quello che dicono persone in carne ed ossa che conosco, che hanno vissuto o vivono in Ucraina, hanno visto succedersi al potere governi filo-russi e filo-americani (senza notare alcuna differenza) ed hanno constatato che dal 2014 in Ucraina è pericoloso esprimere certe opinioni.
Ovviamente, ora alcuni diranno che: a) sto mentendo, b) sono stupido/pazzo/plagiato, c) sono un agente dell'S.V.R. o lo sono tutti i miei conoscenti, d) sono un bastardo assassino complice di Putin
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No no, chi dice niente. Mi sembra strano però che tantissimi ucraini abbiano scelto di loro spontanea volontà di trasferirsi tra le braccia del nemico, leggi USA e UE. Non parlo dei profughi di guerra ma delle migliaia di immigrati lavorativi: perché non hanno scelto un'altra destinazione?
Quote:
Originariamente inviata da Milo
Guarda che l'obiettivo degli Usa in questa guerra è distruggere l'euro e ci stanno riuscendo benissimo...
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Bene, non era quello che desiderano in tanti italiani?
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17-03-2022, 19:04
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#1179
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Mille anni che sta lì
Dice: bisogna capire le ragioni dell’altra parte. E capiamole, allora, ma sul serio. Dice: questa guerra non è iniziata adesso. Sì, ma manco nel 2014. Né nel 2008. E nemmeno nel 1991. Se volete fare sul serio, io ci sto.
E quindi partiamo da Pietro il Grande.
A cavallo tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, è il primo zar a fare del concetto di profondità strategica il principio di base della politica di difesa della Russia. L’impero, al tempo, è già sterminato e praticamente indifendibile, perché non ha barriere naturali a protezione dei suoi centri nevralgici. L’invasione da Occidente non è un pericolo ipotetico: meno di un secolo prima, dopo la morte di Ivan il Terribile e il periodo dei torbidi, i polacchi erano entrati a Mosca e vi avevano regnato un paio d’anni.
L’intuizione dello zar è di mettere quanto più terra possibile tra il Cremlino e i suoi nemici. L’impero inizia ad allargarsi verso il Baltico, verso il Mar Nero, verso il Caucaso, verso l’Asia centrale. È Pietro il Grande a portare la frontiera fino al Mare d’Azov e fino al fiume Dnipro in Ucraina. La profondità strategica, con l’aiuto del generale inverno, consente alla Russia di salvarsi dall’offensiva di Napoleone nel 1812 e da quella di Adolf Hitler nel 1941. Resta infatti concetto centrale della politica di sicurezza anche per l’Unione sovietica, che non a caso due anni prima dell’operazione Barbarossa scendeva a patti con la Germania nazista per spartirsi il territorio della Polonia; e che non a caso, durante gli anni della Guerra fredda, non esita a inviare i carri armati a Budapest e a Praga per assicurare la tenuta del Patto di Varsavia.
Il problema per Mosca è che, quando incorpori nuovi territori, incorpori anche nuove nazionalità. I sovietici, fin dai primi anni, tentano di sedare le spinte centrifughe nazionaliste con rudi esperimenti di ingegneria demografica e disegnando confini per così dire fantasiosi, che ancora oggi non mancano di alimentare conflitti in tutta l’area post-sovietica. Ma per tenere insieme il baraccone serve una salda ortodossia ideologica, una forza militare schiacciante e la promessa di un miglioramento delle condizioni di vita di tutte le popolazioni dell’Unione. L’Urss collassa nel 1991 per effetto del venir meno di tutti e tre questi elementi, dando vita a una costellazione di Stati indipendenti che, nella gran parte dei casi, immaginano di costruire il proprio futuro sul modello politico ed economico proposto dall’Occidente, quello uscito vincitore dalla Guerra fredda.
Quando Vladimir Putin definisce il crollo dell’Unione sovietica “la più grande catastrofe geopolitica del ventesimo secolo” non lo fa perché è un nostalgico del socialismo reale, ma perché è consapevole che nel 1991 Mosca ha perso la sua profondità strategica. Già la Russia di Boris Eltsin tenta di chiudere i cancelli dando vita alla Comunità degli Stati indipendenti (Csi), che però non riesce mai a dotare di una politica estera e di difesa comune. I buoi sono già scappati e Eltsin non ha la forza politica ed economica per andare a recuperarli. Nel 1997 Georgia, Ucraina, Azerbaigian e Moldova danno persino vita a un’organizzazione regionale parallela che si chiama Guam, dalla quale la Russia è esclusa. È questo il periodo del grande allargamento dello spazio Nato, che – temo vada sempre ricordato – non è una potenza, ma un’alleanza militare alla quale si aderisce volontariamente. Sul rapporto Nato-Russia non mi dilungo, perché l’ho già fatto il 26 febbraio qui su Facebook.
Quando arriva al potere, nel Duemila, Putin incarna il senso di umiliazione e d’insofferenza che la sua generazione – una generazione cresciuta nell’epoca della dottrina brezneviana, nel mito dell’espansionismo sovietico e i cui padri avevano resistito a Stalingrado e liberato Berlino – che la sua generazione, dicevo, vive nelle macerie fumanti dell’impero. È un uomo del Novecento, sì, ma è soprattutto un leader russo e come un leader russo disegna la sua politica estera. Mette subito in chiaro che il disegno strategico che persegue punta dritto a mettere in discussione l’ordine mondiale emerso dalla Guerra fredda, a ridisegnare i confini dell’Europa. Lo fa piallando al suolo la capitale dell’ultima delle repubbliche separatiste, la Cecenia, e utilizzando ogni strumento a disposizione per richiamare all’ordine gli Stati indipendenti della galassia post-sovietica.
L’Ucraina, per ragioni strategiche, è il Paese verso cui, più d’ogni altro, si concentrano le attenzioni e le preoccupazioni di Putin. La sua esistenza è accettabile solo come Paese satellite della Russia: dista 600 chilometri da Mosca, dai Carpazi alla capitale russa è aperta pianura, e a Sebastopoli, nella Crimea ucraina, c’è la principale base navale russa sul Mar Nero. Nel 2004, quando si avvicinano le elezioni, il candidato filo-occidentale alla presidenza, Viktor Yushchenko, viene avvelenato con la diossina, sopravvive ma ne porterà i segni sul volto per tutto il resto della sua vita. Tra il 2006 e il 2009, con lo stesso Yuschenko al potere, Gazprom interrompe ogni anno le forniture di gas in pieno inverno. Non sorprende che nel 2010 vada al potere un leader ben disposto verso Mosca, Viktor Yanukovic, il quale però tenta un gioco pericoloso di equilibrismo: tratta l’Accordo di associazione con l’Unione europea, poi si tira indietro quando arrivano cospicui assegni dalla Russia. Il resto è storia recente: la protesta dell’Euromaidan, gli spari sulla folla, le infiltrazioni di estrema destra, Yanukovic che viene esautorato dal parlamento e scappa dal Paese, l’annessione della Crimea, il conflitto a bassa intensità nel Donbas.
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17-03-2022, 19:05
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#1180
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Non bisogna perdere di vista il quadro più ampio. L’invasione dell’Ucraina è un piano pronto da tempo: non è una reazione, non è una risposta, non è una rappresaglia. Putin ritiene fondamentale colpire per primo e colpire duro, come teorizza scavando nell’aneddotica della sua infanzia a Leningrado e ricordando di quando andava a caccia di topi e uno di questi, stretto all’angolo, approfittò di un’esitazione del piccolo Vladimir per saltargli addosso e trovare una via di fuga. Il 12 luglio 2021 il leader russo pubblica un lungo articolo che s’intitola “Sull’unità storica tra russi e ucraini” (lo linko nei commenti): ha già deciso d’invadere l’Ucraina.
Perché proprio ora? Per quattro ragioni fondamentali. La prima è che nel 2021 i prezzi di gas e petrolio sono raddoppiati in maniera inattesa, e garantiscono alla Russia un flusso di cassa extra per finanziare l’avventura militare. La seconda è che la guerra in Siria è ormai finita e Mosca può permettersi di aprire un nuovo fronte. La terza è che, nell’analisi del Cremlino, il blocco occidentale è diviso: gli Stati Uniti, debilitati dalla disastrosa transizione Trump-Biden, guardano quasi solo al Pacifico, e l’Europa è l’Europa, per di più in convalescenza da uno dei più gravi shock finanziari della sua storia. La quarta è che Putin è convinto di trovare sponda in Cina e di potersi quindi permettere di rompere con l’Occidente: Xi Jinping ha bisogno oggi più che mai del gas e del petrolio russo per accelerare la crescita economica, e avrà bisogno in futuro di un alleato che gli copra le spalle quando toccherà a lui invadere Taiwan.
Alcuni punti importanti:
• Putin non vuole la neutralità dell’Ucraina: in tal caso il conflitto si sarebbe già concluso, o più probabilmente non sarebbe mai iniziato. Putin vuole terra: l’Ucraina intera o, se dovrà accontentarsi, la sua metà fino al fiume Dnipro.
• Non si fermerà fino a quando non sarà in grado di portare a casa un risultato in grado di consolidare il suo potere e il suo consenso interno, inevitabilmente intaccato dal crollo delle condizioni di vita dei russi provocato dalle sanzioni. È ingenuo pensare che possa sedersi ora al tavolo dei negoziati.
• La Russia non vincerà mai questa guerra. L’ha già persa sul piano mediatico, rischia di perderla persino sul piano militare (il blitzkrieg è già fallito, la guerra casa per casa avvantaggia gli ucraini e il tempo gioca contro gli occupanti) e la perderà certamente sul piano politico (se anche dovesse prender Kiev, a che costo potrà controllarla?).
• La nostra capacità d’incidere sugli eventi è limitata, benché distorta dalla nostra tendenza a sentirci il centro del mondo. Dobbiamo invece abituarci a un pianeta che sempre più gira indipendentemente dalla nostra volontà e dalle nostre responsabilità. Vedete: un secolo fa l’Europa rappresentava il 30 per cento della popolazione della Terra, oggi tra il 7 e l’8 per cento. Nel 1975, quando nacque, il G7 raccoglieva l’80 per cento della ricchezza mondiale, oggi non arriva al 50. Ci sono nuovi protagonisti, nuovi scenari, nuovi centri gravitazionali. È un pensiero arrogante quello che ci porta a credere che tutto dipenda da noi, dalle nostre scelte o dalle nostre inazioni.
• Ci sono anche nuovi e vecchi imperialismi, e bisognerebbe imparare a riconoscerli prima che ci piovano le bombe in sala da pranzo. Anche se mi rendo conto che esiste una parte di questo Paese - in quel territorio oscuro nel quale s’intrecciano destra e sinistra e nel quale la necessità di posizionarsi contro il Pensiero Unico®️ sovrasta quella di cercare la verità e di abbracciare la complessità delle cose, ma anche di provare una naturale compassione per le vittime e per gli oppressi – che sarebbe disposto ad appoggiare qualunque despota, anche il più sanguinario, purché fieramente anti-occidentale.
Putin non è pazzo, piuttosto è il prodotto paranoico di una cultura paranoica. Ma è sempre stato questo. Sta invecchiando, e questo lo porta ad affrettare delle scelte che in altri tempi avrebbe ponderato più a lungo. È solo, e quindi non ha nessuno intorno che lo avverta che sta facendo una cazzata. Ma la traiettoria che lo porta a invadere l’Ucraina è la stessa lungo la quale si è mossa la sua intera carriera politica. È sempre stato tutto lì, davanti ai nostri occhi. Solo che non l’abbiamo voluto vedere. Putin oggi vuol terminare un lavoro iniziato quasi vent’anni fa. O, se vogliamo, mezzo millennio fa.
Gianmarco Volpe
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