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13-10-2022, 19:46
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#4641
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,970
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Non so in qualche ora di bombardamento hanno fatto un bel black out in mezza ucraina e qua ci dicevano che erano senza missili, onestamente io ho la sensazione che possano fare un cambio di passo in qualsiasi momento e di non farlo fondamentalmente per paura di un'intervento diretto della nato, questa è la mia opinione/sensazione.
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In realtà pare che i bombardamenti con i missili abbiano avuto poca efficacia sul piano militare, non sono riusciti a infliggere danni considerevoli all'esercito ucraino, e hanno un costo elevato.
Per cui li usano solo qualche volta, penso più che altro per provocare un impatto psicologico
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13-10-2022, 19:54
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#4642
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
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Quote:
Originariamente inviata da Clend
In realtà pare che i bombardamenti con i missili abbiano avuto poca efficacia sul piano militare, non sono riusciti a infliggere danni considerevoli all'esercito ucraino, e hanno un costo elevato.
Per cui li usano solo qualche volta, penso più che altro per provocare un impatto psicologico
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Infatti andrebbero usati sulle infrastrutture civili come centrali energetiche, centri amministrativi, ponti, strade e ferrovie per impedire di far arrivare armi e rifornimenti al fronte, son cose teorizzate e risapute fin dagli anni 20 del secolo scorso, pensare che i russi non sappiano queste cose mi pare inverosimile, per questo teorizzo che ci sia una qualche ragione non militare per non aver agito in questo modo.
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13-10-2022, 19:56
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#4643
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
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Originariamente inviata da Clend
In realtà pare che i bombardamenti con i missili abbiano avuto poca efficacia sul piano militare, non sono riusciti a infliggere danni considerevoli all'esercito ucraino, e hanno un costo elevato.
Per cui li usano solo qualche volta, penso più che altro per provocare un impatto psicologico
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L'impatto psicologico è importante. Dopo il bombardamento di Roma nel 1943 è caduto il regime e l'italia ha chiesto l'armistizio.. però fu un bombardamento tragico, non credo che i russi se la sentano di fare ciò, viste già tutte le accuse di crimini di guerra.
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13-10-2022, 20:19
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#4644
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Infatti andrebbero usati sulle infrastrutture civili come centrali energetiche, centri amministrativi, ponti, strade e ferrovie per impedire di far arrivare armi e rifornimenti al fronte, son cose teorizzate e risapute fin dagli anni 20 del secolo scorso, pensare che i russi non sappiano queste cose mi pare inverosimile, per questo teorizzo che ci sia una qualche ragione non militare per non aver agito in questo modo.
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No in realtà lo hanno fatto, in particolare hanno abbondantemente colpito il sistema energentico.
Ma i missili di precisione sono molto costosi e non ne hanno tantissimi, non riescono a usarli in modo massiccio e sufficiente a rovinare la logistica dell'Ucraina
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14-10-2022, 01:14
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#4645
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,247
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Qualche esempio per capire quanto è profondo il lavaggio del cervello che gli hanno fatto per decenni:
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15-10-2022, 13:44
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#4648
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Esperto
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,228
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Giorno 230
Si dice che la politica sia l’arte del possibile.
Non si tratta certo del mio settore di esperienza, ma ritengo che se è vero, questo lo sia ancor più quando per politica ci si riferisce in particolare a quella internazionale, campo d’azione della diplomazia.
In questo caso per la diplomazia di questi giorni ci sono almeno due cose che sono assolutamente impossibili.
La prima è che Putin accetti una qualsiasi proposta di trattativa – tantomeno una soluzione – che non sia basata sull’accettazione sostanziale delle annessioni appena effettuate. Ormai ha legato ad esse, quali risultato tangibile della sua strategia anti-occidentale e anti-ucraina, il suo destino personale e anche la sua eredità storica. Una qualsiasi rinuncia in merito, a questo punto si risolverebbe in base alla sua stessa retorica in una inaccettabile amputazione territoriale per la Russia, e lui non potrebbe sopravvivere politicamente ad una tale perdita.
La seconda, di contro, è appunto che Zelensky accetti anche solo di trattare sulla base di concessioni territoriali rispetto ai confini internazionalmente riconosciuti, soprattutto nel momento in cui le sue Forze Armate stanno lentamente ma inesorabilmente riconquistando i territori recentemente occupati. L’umore popolare, il morale dell’esercito e la determinazione dei membri del Parlamento sono tali che seppure ritenesse di accettare anche solo in linea di principio qualche sacrificio territoriale, verrebbe immediatamente rimosso e sostituito con una figura più risoluta.
La combinazione di queste due impossibilità rende del tutto improponibile spingere per un negoziato di pace, e continuerà a renderlo tale fintanto che le due impossibilità permarranno.
Se qualcuno ancora si chiede come mai nessuno si fa veramente avanti per tentare una mediazione, la risposta è questa: nessun aspirante mediatore è disposto a “bruciarsi” in un tentativo chiaramente destinato a cadere nel vuoto più totale.
Apparentemente fa eccezione Erdogan, che in realtà si limita ad esprimere una disponibilità solo generica, in quanto è pressato dal proprio calendario elettorale e ha bisogno di mostrare presenzialismo e autorità a livello internazionale per cercare di sollevare le sue personali prospettive politiche.
Tutte le altre personalità tali da poter avere un ruolo di mediazione nel conflitto (il Segretario Generale dell’ONU, i Presidenti di India e Cina, il Papa...) evitano accuratamente di impegnarsi in questo momento sfavorevole per evitare di perdere l’opportunità di tentarlo in seguito in un momento più opportuno.
Questo è un dato oggettivo, e il disperato desiderio di fasce pur consistenti di opinione pubblica occidentale di veder avviato un processo di pace immediato non può cambiare le cose: anche dimostrazioni pubbliche con milioni di persone in piazza a Roma o a Berlino lascerebbero le parti in conflitto del tutto indifferenti.
L’impossibilità di procedere per via diplomatica verso al risoluzione del conflitto lascia per il momento aperta la sola via militare, ed infatti le operazioni proseguono, anche se rallentate dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli e dal crescente depauperamento delle risorse logistiche di entrambe le parti.
In teoria il rallentamento delle operazioni militari aprirebbe a sua volta uno spazio di possibilità alla diplomazia, ma permanendo le condizioni attuali questa rimane come abbiamo visto del tutto impotente.
Cosa può annullare queste due impossibilità incrociate che rendono impossibile ogni trattativa?
Il rifiuto di trattare da parte di Putin può essere rimosso unicamente togliendo di mezzo lo stesso Putin: è lui a creare con la sua politica determinata di taglio dei ponti alle proprie spalle le condizioni per il suo stesso rifiuto. Solo un cambio al vertice del Regime russo potrebbe portare ad un annullamento delle annessioni da lui volute e quindi ad una situazione per cui queste non debbano essere una precondizione ad ogni trattativa.
La rimozione di Putin può essere ottenuta unicamente per opera della Nomenklatura del Regime stesso, una volta che questa si renda conto fino in fondo che la guerra non può essere conclusa militarmente in maniera soddisfacente, e che la permanenza al potere dell’attuale autocrate non serve più gli interessi della Russia e della Nomenklatura stessa. Per raggiungere questa condizione, occorre che la pressione militare ucraina – sostenuta dal costante supporto occidentale – prosegua fino a rendere ineluttabile l’eventualità di una sconfitta militare definitiva per la Russia.
Per evitare tale esito inaccettabile, la Nomenklatura procederà alla rimozione dell’ostacolo alle trattative, rappresentato appunto da Putin.
Il rifiuto a trattare da parte di Zelensky NON può essere rimosso con l’eliminazione di Zelensky: la posizione del Presidente ucraino infatti è quella di un rappresentante eletto della sua Nazione e non quella di un autocrate, e quindi è come già detto rappresentativa della volontà della popolazione e del Parlamento.
Per sovvertire la volontà di combattere piuttosto che cedere territori da parte degli ucraini occorrerebbe rendere loro impossibile continuare a sostenere militarmente il conflitto.
Poiché l’intera forza della “seconda potenza militare” del mondo si è rivelata incapace di ottenere tale risultato, l’unico modo sarebbe arrestare il sostegno militare occidentale all’Ucraina. Per raggiungere questa condizione, la propaganda russa sta svolgendo la sua fortissima pressione sull’opinione pubblica occidentale, nella speranza che questa a sua volta costringa i Governi a interrompere “per amor di pace” tale sostegno.
Siccome l’Occidente appare coeso nel suo sforzo di sostenere l’Ucraina fino a spezzare la prima condizione di impossibilità alle trattative diplomatiche, il Regime russo attuale per salvarsi deve assolutamente cercare di ottenere prima che sia troppo tardi la cancellazione della seconda condizione.
Per questa ragione la maggior parte delle azioni russe a questo punto devono essere lette in base agli effetti che si propongono di ottenere sull’opinione pubblica occidentale piuttosto che sulla stessa Ucraina.
La mobilitazione, il continuo tentativo di coinvolgere altri Paesi quali la Bielorussia, le campagne denigratorie sulle leadership occidentali, i sabotaggi ai gasdotti, i tentativi di attacchi “ibridi” e le stesse sconclusionate minacce nucleari, fanno tutti parte di uno stesso schema, volto a presentare il rischio di un qualche “allargamento” del conflitto e quindi a spaventare l’opinione pubblica occidentale quanto basta da farla sollevare contro i propri Governi e costringerli a cambiare politica.
Coloro che in Occidente spingono per arrestare il sostegno all’Ucraina con la convinzione che questo serva a impedire l’allargamento del conflitto e magari anche a portare ad una sua conclusione – seppure al prezzo di costringere l’Ucraina ad un sacrificio che non è disposta a compiere – dovrebbero rendersi conto di essere funzionali allo sforzo di Putin per salvare il proprio Regime e sottomettere un Paese libero.
So bene che la larga maggioranza di queste persone sono assolutamente in buona fede, e che trovano offensivo essere equiparate a meri strumenti di un dittatore: loro sono convinte di essere mosse da motivazioni etiche onorevoli.
Ma se è così, allora dovrebbero forse provare a chiedersi se aiutare un Regime autocratico a sopravvivere e prevaricando un popolo libero rappresenti una motivazione eticamente superiore a quella di sostenere quello stesso popolo libero contro un Regime autocratico.
L’ultima speranza dell’orso Vladimiro è proprio che queste persone scelgano di continuare a sostenere lui, il suo Regime, e il suo tentativo di prevaricazione.
Orio Giorgio Stirpe
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15-10-2022, 20:49
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#4649
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,247
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https://twitter.com/yarynagrusha/sta...f6r4bPPxw&s=19
Continuano con i gesti da criminali di guerra.
Mafiosi.
Kherson manca poco e viene accerchiata, a quel punto la vendetta sarà servita.
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Ultima modifica di idk; 15-10-2022 a 20:51.
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16-10-2022, 13:45
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#4651
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Esperto
Qui dal: May 2019
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26-10-2022, 18:04
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#4652
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
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Messaggi: 28,113
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27-10-2022, 17:03
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#4653
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Esperto
Qui dal: Jun 2018
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Come ho imparato a non preoccuparmi ed amare la bomba sporca
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27-10-2022, 20:40
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#4654
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,112
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Finito l’hype sul nuovo governo si torna a Putin
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27-10-2022, 21:49
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#4655
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 947
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Putin sta lanciando qualche messaggio di apertura sulla trattativa…l’idea che a mediare possa essere la Santa Sede mi fa sorridere peró…
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28-10-2022, 16:14
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#4656
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,247
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Report dell'ONU pubblicato il 18 Ottobre, la Commissione ha indagato sugli eventi da fine Febbraio a Marzo 2022:
https://www.ohchr.org/en/documents/r...note-secretary
Trovate all'interno del link il pdf completo.
Posto solo qualche estratto:
In this report, the Independent International Commission of Inquiry on Ukraine will refer to findings about events during late February and March 2022 in the four regions of Kyiv, Chernihiv, Kharkiv, and Sumy, as requested by Human Rights Council resolution S34/1.
[...]
Furthermore, the Commission documented patterns of summary executions, unlawful confinement, torture, ill-treatment, rape and other sexual violence committed in areas occupied by Russian armed forces across the four regions on which it focused. People have been detained, some have been unlawfully deported to the Russian Federation, and many are still reported missing. Sexual violence has affected victims of all ages. Victims, including children, were sometimes forced to witness the crimes.
Children have become the victims of the full spectrum of violations investigated by the Commission, including indiscriminate attacks, torture, and rape, suffering the predictable psychological consequences.
[...]
88. In the period and locations under review, the Commission has been investigating cases of rape committed by some Russian armed forces soldiers in localities that came under their control, which are war crimes. Victims range from four to over 80 years old. Perpetrators raped the women and girls in their homes or took them and raped them in unoccupied
dwellings. In most cases, these acts also amount to torture and cruel or inhumane treatment for the victims and for relatives who were forced to watch. Other incidents of sexual violence were also documented against women, men, and girls. The Commission continues to investigate the extent to which sexual and gender-based violence constituted a widespread pattern.
90. In Kyiv region, in March 2022, two Russian soldiers entered a home, raped a 22-year old woman several times, committed acts of sexual violence on her husband, and forced the couple to have sexual intercourse in their presence. Then, one of the soldiers forced their four-year-old daughter to perform oral sex on him, which is rape.
Boh vabbè, non sto neanche a prendere altri estratti. Da esecuzioni di ragazzini di 14 anni a stupri di donne anziane, a madri violentate nella camera affianco ai figli o davanti ai figli da parte di gruppi di soldati. Se non sono orchi questi. Allucinante pensare poi che il periodo analizzato è solo dei due mesi iniziali.
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28-10-2022, 21:30
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#4657
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
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Messaggi: 28,113
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Un mio conoscente in Germania - dice Putin - mi ha raccontato questa storiella. Un figlio chiede al padre: 'Perchè fa così freddo?'. 'Perchè la Russia ha attaccato l'Ucraina', risponde il papà. 'E cosa c'entriamo noi?'. 'Noi abbiamo imposto sanzioni alla Russia'. 'Perché?'. 'Per fare soffrire i russì. 'Ma scusa papà, noi siamo russi?'».
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31-10-2022, 18:59
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#4659
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,247
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Il raduno flop di una decina di manifestanti filorussi
https://youtu.be/G2ZgkDLmAbY
Da notare il disagio dei soggetti, bandiere della Federazione Russa e una maglietta di Che Guevara accompagnata dal motto fascista "Boia chi molla".
Poche idee e ben confuse.
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31-10-2022, 22:03
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#4660
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
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Iniziano a far trapelare notizie, lo smonteranno poco alla volta
Media, Biden perse la pazienza in telefonata con Zelensky a giugno
Il presidente americano Joe Biden "perse la pazienza" in una telefonata con il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, avvenuta lo scorso giugno. Lo rivela l'Nbc citando quattro persone informate sull'esito della conversazione. Secondo quanto riportato, Biden aveva appena finito di dire a Zelensky che aveva appena dato il via libera a un altro miliardo di dollari in assistenza militare statunitense per l'Ucraina quando il presidente ucraino ha iniziato a elencare tutto l'aiuto aggiuntivo di cui aveva bisogno e che non stava ottenendo. In questo momento Biden avrebbe alzato la voce spiegando che il popolo americano era stato piuttosto generoso e la sua amministrazione e l'esercito americano stavano lavorando duramente per aiutare l'Ucraina invitando Zelensky a mostrare gratitudine.
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