|
|
04-10-2022, 09:02
|
#4581
|
Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
|
Il caro energia colpisce duro le tasche degli italiani, tanto che non mancano casi in cui chi dovrebbe pagare non ce la fa a rispettare le scadenze. L’ultimo allarme è giunto dall’Anaci, l’associazione degli amministratori di condominio. «I costi dell’energia creeranno sicuramente come effetto domino delle morosità elevate nei condomini, perché molti non riusciranno a far fronte alle spese - ha sottolineato il presidente provinciale Anaci Milano, Leonardo Caruso -. Entro fine ottobre avremo la situazione più chiara perché sapremo a quanto ammonta il conto della gestione precedente e la previsione spesa della nuova gestione, considerando che i conguagli dello scorso anno erano già maggiorati del 50%. Tecnicamente molti condomini risulteranno morosi, ma di fatto si trovano nell’impossibilità di far fronte ad un dispendio economico di questa portata. Per questo è indispensabile un intervento immediato del nuovo Governo per evitare una grave crisi sociale», ha concluso Caruso. Il tema di come limitare l’impatto del caro bollette è già allo studio di Fratelli d’Italia, la forza politica che ha ottenuto un successo in occasione dell’ultima tornata elettorale. Tra le soluzioni studiate, quelle di uno scudo per chi non può pagare.
Governo, Meloni punta a chiudere la squadra entro il 20 ottobre
Il governo attuale è per ora alla finestra. Cerca di capire come si concluderà la partita tutta europea sul tetto al prezzo del gas, il cosiddetto “price cap”. Nel frattempo però, nell’attesa che il 13 ottobre si insedi il nuovo parlamento, la leader di FdI e candidata premier Giorgia Meloni continua a tessere la tela del governo che verrà e punta a chiudere la partita possibilmente entro il 20 ottobre. Tra 18 giorni si riunirà infatti il Consiglio europeo. E, una volta ricevuto l’incarico dal Quirinale e se la squadra sarà pronta, la presidente di Fratelli d’Italia potrebbe forse giurare in tempo utile per portare il dossier energia personalmente a Bruxelles, partecipando al vertice da premier accanto agli altri leader internazionali.
Priorità al dossier energia
È quella connessa al caro energia l’emergenza più sentita e che la preoccupa maggiormente («La priorità è fermare la speculazione sul gas», ha sottolineato). In questo quadro, proseguono i contatti con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Un filo diretto che consente a Palazzo Chigi di tenere informato il prossimo capo del governo su tutti i dossier aperti. E allo stesso tempo un’opportunità, per Meloni, per valutare insieme all’esecutivo uscente tutte le strade possibili in vista di un quarto probabile decreto Aiuti.
L’ipotesi di un quarto decreto Aiuti per arginare l’impatto della corsa della bollette
Pensato per sostenere famiglie e imprese contro la stangata d’autunno, tra boom bollette e inflazione, il provvedimento sarà un’esclusiva del successore di Draghi. Ma è tutto da costruire, a cominciare dalle coperture da trovare.
I rischi connessi a un nuovo scostamento di bilancio
La coperta delle risorse per finanziare le diverse misure appare ancora una volta corta. Per reperire altri fondi, oltre al “tesoretto”, in ambienti parlamentari si ipotizza un nuovo scostamento di bilancio. Una possibilità che potrebbe mandare in fibrillazione i mercati. Un aspetto considerato delicato da tutti gli interlocutori, alla luce anche della recessione in atto in Germania (che ha già messo sul piatto 200 miliardi), nel Regno Unito e della recessione tecnica degli Stati Uniti. Di conseguenza in questo difficilissimo quadro internazionale un extra deficit italiano potrebbe rappresentare più una complicazione che un aiuto, si ragiona. Sta di fatto che qualsiasi decisione potrà essere presa solo ed esclusivamente dall’esecutivo entrante, a prescindere da qualsiasi suggestione o considerazione di opportunità politica.
https://www.ilsole24ore.com/art/decr...orosi-AE7ztH5B
|
|
04-10-2022, 15:16
|
#4583
|
Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,302
|
|
|
04-10-2022, 19:36
|
#4584
|
Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 922
|
Tocca sperare che la Cina ci metta lo zampino e faccia ragionare qualcuno in Russia
|
|
04-10-2022, 19:49
|
#4585
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,320
|
Quote:
Originariamente inviata da Teal
Tocca sperare che la Cina ci metta lo zampino e faccia ragionare qualcuno in Russia
|
È da febbraio che si spera nella Cina in questo senso, ma finora non mi pare sia andata molto bene...
|
|
04-10-2022, 20:22
|
#4586
|
Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 922
|
Quote:
Originariamente inviata da Hor
È da febbraio che si spera nella Cina in questo senso, ma finora non mi pare sia andata molto bene...
|
Vero, Cina e Russia perseguono il medesimo obiettivo di modificare gli equilibri geopolitici mondiali scalfendo l’egemonia americana, per questo finora Pechino ha “lasciato fare”, senza contare che potevano addirittura considerare il tutto una prova generale per quello che potrebbe succedere con Taiwan, imparando dagli errori e vedendo fin dove l’Occidente si sarebbe spinto. Ma quando si arriva a ventilare l’ipotesi atomica…
Inoltre per la prima volta dopo decenni hanno una crescita ‘bassa’ (per i loro standard) e si trovano in (relativa) difficoltà economica, rischia di indebolirsi il loro punto forte, visto che nella geopolitica ancora non hanno la proiezione da superpotenza, hanno guadagnato posizioni soprattutto nei paesi in via di sviluppo, e una catastrofe mondiale danneggerebbe molto anche loro.
|
|
04-10-2022, 21:40
|
#4587
|
Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,256
|
Oggi il fronte est di Kherson è avanzato di 20-25 km confermati tramite geolocalizzazione
È veramente tanto, sono completamente collassate le prime linee. In una guerra come questa, con un nemico che ha avuto mesi per preparare le difese, 25km vuol dire che stanno quasi correndo senza incontrare resistenza. Segno forse del morale a pezzi.
Da Mosca parlano di raggruppamento su una linea più arretrata.
|
|
05-10-2022, 17:20
|
#4588
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
|
|
|
08-10-2022, 11:38
|
#4589
|
Esperto
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,264
|
I complottisti del forum, per coerenza, ora devono dire che è un inside job Russo
|
|
08-10-2022, 12:25
|
#4590
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
|
Dispiace per i civili morti ma quel ponte non ci doveva essere in prima battuta. E in seconda battuta non ci sarebbe dovuta essere annessione.
Le responsabilità di queste morti ricadono su Putin.
|
|
08-10-2022, 12:41
|
#4591
|
Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,090
|
A sto punto è chiaro che gli ucraini vogliano farsi tirare una atomica in testa, possono avere tutte le ragioni del mondo ma sanno con chi hanno a che fare.
Quello che mi rode è che se succedesse finiremmo dentro la guerra pure noi, io sinceramente mi sono rotto il cazzo.
Già mi hanno rovinato la vita perché per sta merda non me la sono sentita di lasciare il paese per prospettive migliori.
Spero che USA e Russia stiamo trattando seriamente e come dicevo nell’altro topic venga concesso ai russi di far fuori Zelenski.
|
|
08-10-2022, 13:36
|
#4592
|
Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,256
|
Orio Giorgio Stirpe:
Giorno 227
Se qualcuno ancora aveva dei dubbi, ormai è chiaro: le Forze Speciali ucraine sono presenti, insediate e attive in Crimea.
L’attacco al ponte di Kerch è stato eseguito in maniera magistrale, dimostrando capacità intelligence, di pianificazione e e di esecuzione altamente professionali, nonché disponibilità di materiale tecnologicamente avanzato.
Un camion-bomba (non è chiaro se guidato da un autista inconsapevole o telecomandato) è stato fatto esplodere nel punto esatto e con la potenza giusta per spezzare l’arcata del segmento stradale del ponte; ma l’esplosione è anche stata effettuata nel momento tale da provocare l’esplosione per simpatia dei serbatoi di carburante del treno che procedeva in contemporanea sul parallelo segmento ferroviario, in modo da danneggiare seriamente anche quello.
Un’azione così complessa richiede l’intervento di un Gruppo Operativo di Forze Speciali pesantemente supportato da assetti di ricognizione strategica e da personale locale della Resistenza, e s’inquadra chiaramente nella campagna di sabotaggio avviata da più di un mese in Crimea per recidere le linee di supporto logistico russe che sostengono a fatica lo sforzo militare nel sud dell’Ucraina.
Il ponte di Kerch non è distrutto: tutt’altro. Il genio militare e la protezione civile russa saranno in grado di rimettere il tracciato ferroviario in condizione di funzionare seppure in condizioni di emergenza nel giro di pochi giorni. Ma il ponte stradale appare del tutto reciso, e sarà necessario impiegare materiale da ponte d’emergenza per poterlo ripristinare... E comunque risulterà estremamente vulnerabile ad attacchi missilistici successivi. Il colpo alla logistica russa – oltre che al prestigio di Putin, che fra l’altro celebrava ieri il suo compleanno – è grave.
Il ponte di Kerch non è solo il simbolo dell’annessione russa della Crimea: è anche un assetto fondamentale dello sforzo bellico russo nel sud ucraino.
Come abbiamo ricordato più volete, il grosso della logistica russa funziona per ferrovia. Carburante, munizioni, materiale bellico e mezzi pesanti raggiungono il fronte dalle regioni più lontane della Federazione per treno, vengono scaricati il più avanti possibile e poi proseguono per il tratto più corto possibile su camion. Questo significa che lo sforzo militare russo e le direttrici della manovra dipendono dal tracciato della rete ferroviaria che la manovra stessa deve supportare.
Ora, l’andamento del fronte è tale che non esistono linee ferroviarie in grado di supportare il settore più occidentale del fronte meridionale (per intenderci: la zona di Kherson) passando lungo la costa: dopo Mariupol la linea esistente devia verso nord verso Zaporizhzhya e il territorio tenuto dagli ucraini. Il percorso per i camion dall’ultima stazione al fronte è di diverse centinaia di chilometri, e la flotta di camion russi è estremamente malandata, obsoleta e numericamente insufficiente.
L’unica linea ferroviaria che dalla Russia conduce a Kherson è appunto quella che passa per il ponte di Kerch: reciderlo significa strozzare definitivamente non solo la Crimea in quanto tale, ma anche il sostegno logistico della testa di ponte di Kherson.
Come abbiamo detto, il ponte potrà essere riparato, almeno questa volta. Però le riparazioni richiederanno tempo e gli ucraini avranno una finestra di opportunità per eseguire operazioni nel sud nella consapevolezza che i russi avranno ancor meno rifornimenti del normale.
Inoltre ora la Russia dovrà devolvere consistenti assetti del genio e di sicurezza per proteggere il ponte da nuovi attacchi, e il morale della popolazione russa in Crimea rischia di collassare del tutto.
Una situazione del genere cosa lascia supporre per il futuro prossimo?
La risposta più ovvia è che gli ucraini si preparano ad uno sforzo addizionale sul fronte meridionale, dove ora i russi operano letteralmente “in apnea” dopo essere stati in seria difficoltà operativa già per diverse settimane.
La risposta meno ovvia è quella opposta: siccome i russi si renderanno conto anche loro dell’ovvia conseguenza operativa dell’attacco al ponte di Kerch, si affanneranno non solo a ripararlo ma anche a convogliare rinforzi e rifornimenti verso Kherson spremendo al massimo le loro possibilità di trasporto ruotato per evitare il collasso della testa di ponte. Questo ovviamente offrirà agli ucraini la possibilità di colpire con gli HIMARS le colonne di camion che affolleranno le strade intorno a Melitopol dirette a Kherson, offrendo ottimi bersagli all’individuazione da parte della Resistenza e dei nuclei di osservatori delle Forze Speciali.
Il fatto poi che i russi saranno costretti a dirottare a sud le loro scarse risorse logistiche e le loro ancor più scarse riserve operative, lascerà ancora più sguarnito il settore nord del fronte, dove l’avanzata ucraina a nord di Lyman prosegue ostacolata più dal fango che dal nemico. L’ulteriore indebolimento russo nella zona offrirà agli ucraini la possibilità di massimizzare i loro guadagni minimizzando le perdite nel tentativo di avvolgere Severodonetsk dal nord e stabilire un fronte difensivo idoneo a sostenere l’inverno.
In termini più strategici, l’operazione di sabotaggio del ponte di Kerch indica come lo Stato Maggiore ucraino stia operando in base ad una pianificazione a lungo termine e ad ampio raggio, chiaramente rivolta a respingere i russi da TUTTI i territori occupati. Il generale Zaluzhny non sta improvvisando, ma segue un calendario operativo ben preciso che scandisce le operazioni militari da effettuare in successione in base ad un piano redatto allo scopo di indebolire progressivamente la capacità operativa russa e di recuperare il controllo dei territori occupati.
Questa impostazione operativa contrasta fortemente con quella russa, dove l’analisi delle operazioni condotte finora sembra offrire l’immagine di una pianificazione iniziale estremamente dettagliata ma completamente priva di aderenza alla situazione operativa (il famoso errore concettuale iniziale basato sulla pregiudiziale che gli ucraini “non avrebbero combattuto), archiviata la quale dopo il fallimento dell’entrata a Kyiv non ne è subentrata una nuova ma abbiamo visto al suo posto una serie di direttive presidenziali tendenti a concentrare gli sforzi ora in un punto ora nell’altro a seconda delle esigenze politiche del momento.
Adesso in particolare i russi appaiono concentrati nel generico tentativo di contenere i contrattacchi localizzati ucraini in attesa di poter tornare a concentrarsi su una caparbia e costosa offensiva frontale nel settore di Bakhmut, la quale supporta la perdurante narrativa putiniana della “liberazione in corso” del Donbass e del raggiungimento a lungo termine di “tutti gli obiettivi dell’Operazione Militare Speciale” (che peraltro pare sia stata ora sostituita da una “Operazione Antiterrorismo” per la liberazione di quelli che il Regime considera territori occupati).
Insomma, allo sguardo di un analista militare appare evidente come da un lato abbiamo le Forze Armate ucraine che operano in maniera sistematica cercando di massimizzare le loro ancora relativamente scarse risorse militari per ottenere dei risultati incrementali volti a raggiungere lo scopo finale indicato dalle Autorità politiche; dall’altro abbiamo quelle russe che operano in maniera disfunzionale massimizzando assurdamente le proprie stesse perdite e sprecando ormai irrimediabilmente il loro iniziale massiccio vantaggio in termini di potenziale militare, senza ottenere alcun risultato coerente con una campagna pianificata, ma cercando piuttosto di soddisfare di volta in volta le esigenze politiche di una dirigenza decisa a prevaricare le decisioni dei propri generali.
Gli schiavi entusiasti del loro padrone cattivissimo (i minions) si potranno anche sbracciare cercando di convincerci che tutto questo ragionamento dipende dal “pensiero unico” legato alla dottrina militare occidentale, e insisteranno sul fatto che la Russia opera in base ad altri parametri. Il fatto è che i “parametri” di cui sopra, e cioè la dottrina militare russa, sono un qualcosa di ben noto da molto tempo e che abbiamo visto applicato in infinite attività tanto addestrative che operative, e in Ucraina NON li abbiamo visti applicare se non in minima parte.
Anche ammesso che tutto quanto abbiamo sempre creduto di sapere sulla dottrina russa fosse il prodotto di una sofisticatissima “Maskirovka”, questo significherebbe che per decenni abbiamo creduto che i russi fossero militarmente capaci, quando in realtà – visti i risultati – sono decisamente inetti.
Molto più probabile che Putin abbia semplicemente impedito ai suoi militari di fare il loro lavoro, interferendo in maniera decisiva nella realizzazione dei suoi stessi piani.
L’orso Vladimiro si è rivelato il peggior nemico di sé stesso.
Orio Giorgio Stirpe
|
|
08-10-2022, 14:04
|
#4593
|
Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,256
|
Quote:
Originariamente inviata da Da'at
Dispiace per i civili morti ma quel ponte non ci doveva essere in prima battuta.
|
Cmq per interesse o per volontà di fare meno vittime l'attacco si è svolto di notte minimizzando i danni collaterali.
Uguale proprio ai russi eh
|
|
08-10-2022, 14:42
|
#4594
|
Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,090
|
Ma gli ucraini davvero credono che la guerra si risolverà in modo convenzionale e il fatto che gli stiamo dando armi e tecnologie li farà vincere?
Sarò pessimista, boh
|
|
08-10-2022, 14:58
|
#4595
|
Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,090
|
"Serve sicuramente una risposta forte e la daremo ma non c'è bisogno di correre, bisogna calcolare tutto nei minimi dettagli, ora l'importante è non cedere alle emozioni". Lo ha detto Andrey Gurulev, membro del Comitato di difesa della Duma russa. Lo riporta Ria Novosti. "Il comandante (il presidente Vladimir Putin, ndr) sa prendere decisioni forti e ben bilanciate e lo farà. Sono sicuro che è giunto il momento".
|
|
08-10-2022, 16:46
|
#4596
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
|
Quote:
Originariamente inviata da Da'at
Dispiace per i civili morti ma quel ponte non ci doveva essere in prima battuta. E in seconda battuta non ci sarebbe dovuta essere annessione.
Le responsabilità di queste morti ricadono su Putin.
|
Si, ma non è crollato. E poi ora non è più fondamentale visto che in crimea ci arrivano anche da terra avendo conquistato i territori sovrastanti la crimea.. non capisco a cosa è servito fare ciò.
|
|
08-10-2022, 16:47
|
#4597
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
|
il post di idk elenca diversi vantaggi.
|
|
08-10-2022, 17:15
|
#4598
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
|
Quote:
Originariamente inviata da Da'at
il post di idk elenca diversi vantaggi.
|
ah si, adesso ho letto. ma potevano farlo subito, all'inizio della guerra o poco dopo.
|
|
08-10-2022, 18:21
|
#4599
|
Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,084
|
Ponte ferroviario già attivo, mentre per le auto solo ad una corsia, tutto documentato con video, alla fine sembra essere venuto giù solo una parte prefabricata se si impegnano nel giro di pochi giorni lo ripristinano completamente, onestamente non so se l'analista militare ci abbia preso molto...
|
|
08-10-2022, 20:26
|
#4600
|
Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,256
|
Quote:
Originariamente inviata da Milo
Ponte ferroviario già attivo, mentre per le auto solo ad una corsia, tutto documentato con video, alla fine sembra essere venuto giù solo una parte prefabricata se si impegnano nel giro di pochi giorni lo ripristinano completamente, onestamente non so se l'analista militare ci abbia preso molto...
|
Mi sentirei sicurissimo a viaggiare su quel ponte adesso. Ma poi cosa ha sbagliato Stirpe, che è un Colonnello dell'EI? Lo dice chiaramente che il ponte si può riparare.
|
|
|
|
|